Petriano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Petriano
comune
Petriano – Stemma
Petriano – Bandiera
Petriano – Veduta
Petriano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Pesaro e Urbino
Amministrazione
SindacoDavide Fabbrizioli (lista civica di centro-destra) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate43°46′50.12″N 12°44′00.78″E / 43.780589°N 12.73355°E43.780589; 12.73355 (Petriano)
Altitudine327 m s.l.m.
Superficie11,27 km²
Abitanti2 814[1] (30-11-2023)
Densità249,69 ab./km²
FrazioniGallo, Riceci, Santa Maria in Calafria, Valzangona
Comuni confinantiMontefelcino, Urbino, Vallefoglia
Altre informazioni
Cod. postale61020
Prefisso0722
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT041045
Cod. catastaleG514
TargaPU
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 336 GG[3]
Nome abitantipetrianesi
PatronoSan Martino di Tours
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Petriano
Petriano
Petriano – Mappa
Petriano – Mappa
Posizione del comune di Petriano nella provincia di Pesaro e Urbino
Sito istituzionale

Petriano (Petriän in dialetto gallo-piceno) è un comune italiano di 2 814 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Petriano deve il suo nome (Prae tres amnes: sopra tre fiumi) ai tre corsi d'acqua che scorrono sul suo territorio: l'Apsa che scende da Urbino, il Tagliatesta che arriva dalle Cesane passando per Palazzo del Piano ed il Razzo che segna i limiti settentrionali del territorio comunale.

Il primo documento che riporta il nome di Petriano è una pergamena del B. Mainardo Vescovo datata 21 gennaio 1069 che conferma la proprietà di varie terre e chiese tra cui S. Martino di Petriano al Capitolo del Duomo di Urbino. In seguito il Castello di Petriano passò ai consoli di Urbino seguendo poi i destini della città feltresca. Già nel 1422 venne fondato da Bonaiuto Ranuzzi un ospedale per l'assistenza e la cura della popolazione e dei viaggiatori. Fra i petrianesi si distinse il capitano Carletto detto d'Urbino che nel 1505 respinse gli eserciti del Borgia e si spinse fino a Rimini conquistando la città. La comunità era retta dai Massari eletti periodicamente tra le vecchie famiglie del posto.

Nel 1861 Petriano divenne comune dell'Italia Unita.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente era di 430[5] persone e rappresentava il 15,5% della popolazione residente. Le comunità straniere più numerose sono:[6]

  1. Macedonia del Nord, 217 (50,47%)
  2. Marocco, 92 (21,40%)
  3. Romania, 37 (8,60%)
  4. Albania, 16 (3,72%)
  5. Ucraina, 10 (2,33%)

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Film girati a Petriano

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e importanti vi sono quelle artigianali, come la lavorazione del ferro battuto, finalizzata alla realizzazione di una vasta gamma di prodotti, che spazia dalle inferriate alle statue.[9]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1926 1928 Ferrino Fabbrizioli Podestà [10]
Dal 1928 al 1947 il comune fu aggregato a quello di Colbordolo
1947 1950 Crescentino Cioppi Sindaco [10]
30 aprile 1950 11 maggio 1951 Quinto Mazzoli Sindaco [10]
12 maggio 1951 8 dicembre 1951 Enrico Gostoli Sindaco [10]
9 dicembre 1951 4 giugno 1952 Valentino Amicucci Commissario prefettizio [10]
5 giugno 1952 16 giugno 1956 Valentino Amicucci Sindaco [10]
17 giugno 1956 9 dicembre 1960 Cesare Marchionni Sinistra Sindaco [10]
10 dicembre 1960 2 dicembre 1964 Wasincton Alessandrini Centro Sindaco [10]
3 dicembre 1964 28 luglio 1970 Wasincton Alessandrini Centro Sindaco [10]
29 luglio 1970 21 marzo 1973[11] Maurizio Mazzoli Sinistra Sindaco [10]
22 marzo 1973 29 aprile 1973 Gioacchino Italia Commissario regionale ad acta [10]
30 aprile 1973 1º dicembre 1974 Michele Ventura Commissario prefettizio [10]
2 dicembre 1974 10 luglio 1980 Maurizio Mazzoli Sinistra Sindaco [10]
11 luglio 1980 4 luglio 1985 Maurizio Mazzoli Sinistra Sindaco [10]
5 luglio 1985 21 febbraio 1988 Maurizio Mazzoli Sinistra Sindaco [10]
22 febbraio 1988 30 maggio 1990 Domenico Passeri Lista civica Sindaco [12]
31 maggio 1990 23 aprile 1995 Domenico Passeri Partito Comunista Italiano
Partito Democratico della Sinistra
Sindaco [12]
24 aprile 1995 13 giugno 1999 Domenico Passeri Partito Democratico della Sinistra
Democratici di Sinistra
Sindaco [12]
14 giugno 1999 13 giugno 2004 Giovanni Angelini Centro-destra Sindaco [12]
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Giovanni Angelini Centro-destra Sindaco [12]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Giammarco Cecconi Obiettivo cittadino (Centro-destra) Sindaco [12]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Davide Fabbrizioli Obiettivo cittadino (Centro-destra) Sindaco [12]
27 maggio 2019 in carica Davide Fabbrizioli Obiettivo cittadino (Centro-destra) Sindaco [13]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La squadra di calcio si unì a quella del vicino comune di Vallefoglia fino al 2022 e gioca nel campionato regionale di Eccellenza. La squadra ha il nome di K Sport Montecchio Gallo. In Terza Categoria milita invece il Gallo Football.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Dato Istat al 1º gennaio 2021
  6. ^ Dati Istat su tuttitalia.it
  7. ^ La Banda Grossi in sala il 20 settembre, su ansa.it, 12 settembre 2018. URL consultato il 18 febbraio 2019.
  8. ^ La Banda Grossi, su cine-studio.it. URL consultato il 18 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2019).
  9. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 12.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Falciasecca, 2003
  11. ^ Il comune viene commissariato dopo la bocciatura del bilancio
  12. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  13. ^ Risultati – Elezioni comune di Petriano, su elezioni.repubblica.it, repubblica.it, 27 maggio 2019. URL consultato il 28 maggio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Falciasecca (a cura di), Un Castello, una Villa e un'Osteria. Petriano, Riceci e Gallo, Petriano, Comune di Petriano, 2003.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN146789295
  Portale Marche: accedi alle voci di Wikipedia che parlano delle Marche