Nello Paratore

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Nello Paratore
Paratore, a sinistra, premiato dal presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Decio Scuri
Nazionalità Bandiera dell'Egitto Egitto
Bandiera dell'Italia Italia
Pallacanestro
Ruolo Allenatore
Termine carriera 1981
Hall of fame Italia Basket Hall of Fame (2008)
Carriera
Carriera da allenatore
1931-1940OGIE
1948-1949Farouk
1949Bandiera dell'Egitto Egitto(vice)
1949-1952Bandiera dell'Egitto Egitto
1954-1957Bandiera dell'Italia Italia
1957-1968Bandiera dell'Italia Italia106-57
1962-1963 Sincat Siracusa2-2
1969-1970Virtus Bologna9-13
1970-1971A.P.U. Udine9-13
1972Bandiera dell'Egitto Egitto
1974-1975Lazio18-14
Pall. Roseto
1977-1981Virtus Roma46-38+
Palmarès
Bandiera dell'Egitto Egitto
 Europei
Oro Egitto 1949
Bandiera dell'Italia Italia
 Giochi del Mediterraneo
Oro Napoli 1963
Argento Tunisi 1967
 Universiadi
Argento Torino 1959
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Nello Paratore, vero nome Carmine Paratore (Il Cairo, 8 aprile 1912Roma, 16 luglio 1991), è stato un cestista e allenatore di pallacanestro italiano.

Ha conquistato un oro europeo con l'Egitto nel 1949 ed è stato l'unico a condurre la nazionale italiana a tre olimpiadi (1960, 1964, 1968).

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

In Egitto[modifica | modifica wikitesto]

Nacque al Cairo nel 1912 da una famiglia di emigrati italiani (antenati catanesi) e fu tra i pionieri della pallacanestro egiziana divenendo, nel 1930, uno dei fondatori della Federazione cestistica egiziana.

Dopo aver giocato nell'appena nato campionato egiziano, nel 1935 cominciò la carriera di allenatore.

Durante la Seconda guerra mondiale venne internato dalle autorità egiziane e rimase in prigionia fino al 1944.

Alla fine del conflitto riprese la sua attività di allenatore, prima in Armenia e poi nuovamente in Egitto. Dopo un breve periodo come vice di Neal Harris nella nazionale egiziana, venne allontanato dalla squadra alla vigilia delle olimpiadi di Londra del 1948. I brutti risultati ottenuti nel torneo dalla formazione egiziana provocarono molti cambi ai vertici della federazione e Paratore venne richiamato come capo allenatore della nazionale.

L'anno seguente vinse a sorpresa i campionati europei disputati proprio in Egitto.

Successivamente condusse la nazionale egiziana ai mondiali del 1950, ai Giochi del Mediterraneo del 1951 (dove conquistò la medaglia d'oro) e alle olimpiadi di Helsinki del 1952.

Le nazionali italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1954 giunse in Italia su invito di Decio Scuri, occupandosi della nazionale femminile. Nel 1956 l'abbandono di Jim McGregor gli aprì le porte della nazionale maschile che guidò per 11 anni, portandola a due mondiali e tre olimpiadi (raggiungendo il quarto posto nel 1960 e il quinto nel 1964).

In serie A[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 1962, è subentrato a coach Bianca alla guida della Sincat Siracusa che partecipava alla Serie A Seconda Serie[1]. L'occasione si è presentata quando Paratore ha deciso di prendere un incarico alla Società Industriale Catanese (Sincat, per l'appunto) nel polo petrolchimico siracusano, voluto dal dirigente Paolo Bertocco[2], lasciando quindi l'attività federale, con la possibilità di riprenderla in seguito saltuariamente[3]. Il 23 dicembre ha esordito contro il Vasco Monopoli[4]. Il 28 gennaio 1963, tuttavia, l'allenatore ha dovuto riprendere servizio in Nazionale, dopo aver raggiunto l'accordo economico con il presidente federale Decio Scuri e aver invalidato il contratto con i siracusani[5]. Il 3 febbraio ha guidato i siracusani un'ultima volta, nella sconfitta contro Roseto[6], cedendo poi la squadra a coach Garano[7].

Nel 1968 abbandonò la guida della nazionale e nel 1969 esordì in Serie A, guidando per una stagione prima la Virtus Bologna e poi l'APU Udine. Nel 1972 venne richiamato dalla federazione egiziana per guidare la nazionale ai giochi olimpici del 1972. Nel 1973 si stabilì a Roma allenando la Lazio e la Virtus Roma, che portò dalla serie B alla A1 in quattro stagioni.

Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro da allenatore lavorò al CONI come insegnante e rimase ancora qualche anno nel mondo della pallacanestro.

Morì a Roma nel 1991, a 79 anni.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni cestistiche per Nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Nazionale Egiziana: 1949, Oro
Nazionale Egiziana: 1951, Oro

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ N. S., Sincat-Benevento domani allo stadio, in La Sicilia, 1º dicembre 1962.
  2. ^ Nunzio Spina, Il romanzo del prof. Paratore / 3, in Basket Catanese, 18 febbraio 2010. URL consultato il 23 novembre 2020.
  3. ^ Paratore a Siracusa per allenare la Sincat, in La Sicilia, 6 dicembre 1962.
  4. ^ n.s., Esordio di Paratore alla guida della Sincat, in La Sicilia, 21 dicembre 1962.
  5. ^ N. S., Paratore lascia la Sincat e torna alla Nazionale, in La Sicilia, 29 gennaio 1963.
  6. ^ P. D. G., Onorevole sconfitta della Sincat a Roseto, in La Sicilia, 4 febbraio 1963.
  7. ^ n.s., Privi di Ciaravello e Gallitto i cestisti della Sincat a Roseto, in La Sicilia, 2 febbraio 1963.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]