Gianluigi Porelli

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Gianluigi Porelli

Gianluigi Porelli (Mantova, 10 giugno 1930Bologna, 4 settembre 2009) è stato un dirigente sportivo italiano.

È stato uno degli uomini che più ha contribuito allo sviluppo e alla diffusione della pallacanestro in Italia. Tra i fondatori della Lega Basket e dell'ULEB, il suo nome è legato indissolubilmente a quello della Virtus Pallacanestro Bologna, di cui è stato presidente dal 1968 al 1989, e di cui era, al momento della morte, presidente onorario. Nel 2007 è stato inserito nella Italia Basket Hall of Fame[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Mantova nel 1930, in gioventù ha praticato nuoto, pugilato e, soprattutto tennis, nel quale ha ottenuto discreti risultati, giungendo fino alla terza categoria. Giunto a Bologna nel 1949 per frequentare la facoltà di giurisprudenza, entra nella Virtus Tennis, prima come giocatore e in seguito come dirigente. Nel 1968 viene nominato responsabile della sezione pallacanestro della gloriosa polisportiva SEF Virtus Bologna, di cui era al momento vicepresidente[2].

Alla guida della Virtus Pallacanestro si affermò come dirigente dai modi spicci e talvolta dittatoriali (fu alternativamente soprannominato "Torquemada" o "Robespierre", ma anche "Savonarola", "Duce truce" e "Provvidenza"). Dopo un inizio difficile e costellato dall'ostilità di stampa e tifosi, condusse la società bolognese ai vertici del basket italiano ed europeo, portando a Bologna 4 scudetti, tra cui quello della stella, e tre Coppe Italia. Durante la sua presidenza arrivarono a Bologna personaggi importanti per la pallacanestro italiana ed europea come Dan Peterson, Alberto Bucci, Ettore Messina, Krešimir Ćosić, Micheal Ray Richardson e tanti altri. Nel 1991, stanco e appagato, cedette ad Alfredo Cazzola quella che aveva ereditato come una semplice sezione pallacanestro di una polisportiva e aveva trasformato in una delle società più ricche e vincenti d'Europa[3][4].

Al di là di ogni merito sportivo, va riconosciuto all'avvocato Porelli di aver contribuito in modo decisivo al grande aumento della popolarità della pallacanestro in Italia, e di essere stato tra coloro che hanno definitivamente traghettato il movimento italiano ed europeo verso il professionismo. Nel 1970 fu infatti tra i fondatori della Lega Basket, e nel 1991 diede vita, assieme allo spagnolo Eduardo Portela, all'Unione delle Leghe Europee di Basket.

Nel 2014 l'Euroleague gli ha intitolato il premio Gianluigi Porelli Euroleague Executive of Year.

Cariche[modifica | modifica wikitesto]

  • Presidente della Virtus Pallacanestro Bologna (1968-1989)
  • Vice presidente vicario della Lega Società di Pallacanestro di Serie A (Legabasket) (1984-1992)
  • Vice presidente della Federazione Italiana Pallacanestro (1992-1999)
  • Presidente della Commissione Legale mondiale e della Commissione Legale europea della FIBA (1998-2002)
  • Presidente dell'Unione Leghe Europee Basket (1991-1999).
  • Presidente onorario della Virtus Pallacanestro Bologna.
  • Presidente onorario dell'Unione Leghe Europee Basket.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessandro Gallo, La scomparsa di Gianluigi Porelli: lunedì i funerali a Bologna nella Basilica di San Pietro in via Indipendenza [collegamento interrotto], su 195.56.77.208, www.legabasket.it, 4/09/09. URL consultato il 18 settembre 2009.
  2. ^ Enrico Campana, 60 anni del campionato, in Virtuspedia: Porelli, Url consultato il 18 settembre 2009
  3. ^ Gianfranco Civolani, Provvidenza, in Virtuspedia: Porelli, Url consultato il 18 settembre 2009
  4. ^ Dan Peterson, Gianluigi Porelli, basketnet.it, in Virtuspedia: Porelli, Url consultato il 18 settembre 2009

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]