Initial D
Initial D | |
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(Inisharu Dī) | |
Genere | spokon |
Manga | |
Autore | Shuichi Shigeno |
Editore | Kōdansha |
Rivista | Young Magazine |
Target | seinen |
1ª edizione | 1995 – 2013 |
Tankōbon | 48 (completa) |
Volumi it. | inedito |
Serie TV anime | |
Initial D First Stage | |
Regia | Noboru Mitsusawa |
Produttore | Ren Usami |
Soggetto | Koji Kaneda |
Musiche | Ryuichi Katsumata |
Studio | Studio Comet, Gallop |
Rete | Fuji Television, Animax |
1ª TV | 18 aprile – 28 novembre 1998 |
Episodi | 26 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 25 min |
Editore it. | Shin Vision (DVD) |
Rete it. | MTV (nell'Anime Week 2005, solo primo episodio) |
Episodi it. | 12 / 26 ![]() |
Durata ep. it. | 25 min |
Studio dopp. it. | SEFIT-CDC |
Dir. dopp. it. | Serena Verdirosi |
Serie TV anime | |
Initial D Second Stage | |
Regia | Shin'ichi Masaki |
Soggetto | Hiroshi Toda, Nobuaki Kishima |
Musiche | Ryuichi Katsumata |
Studio | Pastel |
Rete | Fuji Television, Animax |
1ª TV | 14 ottobre 1999 – 6 gennaio 2000 |
Episodi | 13 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 24 min |
OAV | |
Initial D Extra Stage | |
Regia | Shishi Yamaguchi |
Soggetto | Hiroshi Toda, Nobuaki Kishima |
Musiche | Ryuichi Katsumata |
Studio | Pastel |
1ª edizione | 22 – 29 febbraio 2000 |
Episodi | 2 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 55 min |
OAV | |
Initial D Battle Stage 1 | |
Regia | Shishi Yamaguchi |
Soggetto | Hiroshi Toda, Nobuaki Kishima |
Musiche | Ryuichi Katsumata |
Studio | Pastel |
1ª edizione | 15 maggio 2002 |
Episodi | unico |
Rapporto | 4:3 |
Durata | 45 min |
Serie TV anime | |
Initial D Fourth Stage | |
Regia | Tsuneo Tominaga |
Soggetto | Nobuaki Kishima, Hiroshi Toda |
Musiche | Atsushi Umebori |
Studio | A.C.G.T |
Rete | Animax, SKY PerfecTV! |
1ª TV | 17 aprile 2004 – 18 febbraio 2006 |
Episodi | 24 (completa) |
Rapporto | 16:9 |
Durata ep. | 28 min |
OAV | |
Initial D Battle Stage 2 | |
Regia | Tsuneo Tominaga |
Soggetto | Nobuaki Kishima, Hiroshi Toda |
Musiche | Atsushi Umebori |
Studio | A.C.G.T |
1ª edizione | 30 maggio 2007 |
Episodi | unico |
Rapporto | 16:9 |
Durata | 78 min |
OAV | |
Initial D Extra Stage 2 | |
Regia | Tsuneo Tominaga |
Soggetto | Nobuaki Kishima, Hiroshi Toda |
Musiche | Atsushi Umebori |
Studio | A.C.G.T |
1ª edizione | 3 ottobre 2008 |
Episodi | unico |
Rapporto | 16:9 |
Durata | 55 min |
Serie TV anime | |
Initial D Fifth Stage | |
Regia | Mitsuo Hashimoto |
Soggetto | Nobuaki Kishima, Hiroshi Toda |
Musiche | Atsushi Umebori |
Studio | SynergySP |
Rete | Animax, SKY PerfecTV! |
1ª TV | 9 novembre 2012 – 10 maggio 2013 |
Episodi | 14 (completa) |
Rapporto | 16:9 |
Durata ep. | 28 min |
Serie TV anime | |
Initial D Final Stage | |
Regia | Mitsuo Hashimoto |
Soggetto | Nobuaki Kishima, Hiroshi Toda |
Musiche | Atsushi Umebori |
Studio | SynergySP |
Rete | Animax, SKY PerfecTV! |
1ª TV | 16 maggio – 22 giugno 2014 |
Episodi | 4 (completa) |
Rapporto | 16:9 |
Durata ep. | 24 min |
Initial D Third Stage | |
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Titolo originale | Inisharu Dī Third Stage |
Lingua originale | giapponese |
Paese di produzione | Giappone |
Anno | 2001 |
Durata | 105 min |
Rapporto | 16:9 |
Genere | animazione, sportivo |
Regia | Fumitsugu Yamaguchi |
Soggetto | Shuichi Shigeno |
Sceneggiatura | Hiroshi Toda, Nobuaki Kishima |
Produttore | Kayo Fukuda, Takayuki Nagasawa |
Casa di produzione | Studio Deen |
Musiche | Ryuichi Katsumata |
Initial D (
In Italia il manga è inedito, nonostante la fallita Shin Vision ne avesse acquisito a suo tempo i diritti[1], mentre la serie animata è stata parzialmente edita sempre dalla Shin Vision, che ne ha tradotte e pubblicate le prime dodici puntate.
Nel settembre 2017, è uscito il sequel della serie, MF GHOST (MFゴースト MF GHOST), che è una continuazione di Initial D ed è in corso di pubblicazione.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Takumi Fujiwara, è un diciottenne che aiuta suo padre Bunta nella gestione di un negozio di tofu nella città di Shibukawa. Fin da quando era minorenne il padre lo mandava di mattina molto presto a consegnare il tofu ad un hotel nei pressi del lago sul monte Akina (nome dato nel manga al monte che nella realtà si chiama Haruna) a bordo dell'auto di famiglia, una Toyota Sprinter Trueno AE86 "panda" bicolore bianca-nera.
Per far evolvere la tecnica di guida del figlio, Bunta lo obbliga a fare le consegne tenendo sul cruscotto un bicchiere con dell'acqua e gli spiega che non dovrà versarne neppure una goccia: è un modo per obbligarlo ad un pilotaggio fluido e senza movimenti violenti che potrebbero danneggiare il tofu nel bagagliaio dell'auto. Takumi, che vuole fare le consegne mettendoci il minor tempo possibile per tornare a casa a dormire, è quindi obbligato a usare e perfezionare in modo maniacale la tecnica di guida del drift per ridurre i tempi di percorrenza sulla tortuosa strada di montagna che porta all'hotel.
Come risultato di questo suo severissimo "allenamento" quotidiano, Takumi (che inizialmente non è nemmeno appassionato di auto) diventa inconsapevolmente un pilota esperto nel drift e capace di guidare con abilità su qualsiasi strada di montagna e con qualunque condizione climatica. Quando inizia a lavorare part-time per un distributore di benzina con il compagno di scuola Itsuki Takeuchi viene in contatto con il mondo degli appassionati di auto e delle gare clandestine sui passi di montagna, cosa che lo porterà a mostrare le sue capacità e a diventare un vero e proprio punto di riferimento tra i partecipanti.
Gli anime[modifica | modifica wikitesto]
Le serie animate sono così suddivise:
- First Stage (serie TV, 26 episodi): racconta l'avvicinamento al mondo delle corse del protagonista della serie, Takumi Fujiwara, con le sue prime vittorie sul valico casalingo di Akina;
- Second Stage (serie TV, 13 episodi): Takumi affronta nuove sfide, per la prima volta al di fuori del monte Akina; si approfondisce il suo rapporto con la sua misteriosa compagna di scuola Natsuki Mogi, di cui scoprirà un terribile segreto e per cui subirà la sua prima sconfitta in gara.
- Third Stage (lungometraggio): Racchiude in poco più di un'ora e mezzo l'avvicinamento di Takumi al Project D di Ryosuke Takahashi e l'allontanamento del protagonista dalla sempre amata Natsuki Mogi.
- Fourth Stage (serie TV, 24 episodi): Comprende la creazione del Project D e le gare che il Team ha affrontato nei vari distretti giapponesi.
- Battle Stages (OAV, 3 episodi): sono una raccolta delle varie gare a cui sono stati tolti i dialoghi, lasciando così allo spettatore soltanto la guida pura.
- Extra Stage (OAV, 2 episodi): Approfondiscono alcuni degli aspetti solo accennati dalla serie; entrambi gli OAV sono incentrati sui personaggi di Mako e Sayuki, componenti principali del team Impact Blue alla guida della loro Nissan Sileighty blu.
- Fifth Stage (serie TV, 14 episodi): Continuano le gare per Project D, l'ultimo atto vede i due assi Takumi Fujiwara e Keisuke Takahashi affrontare le temibili squadre della prefettura di Kanagawa.
- Final Stage (serie TV, 4 episodi): Serie conclusiva di Initial D. È stata trasmessa in Giappone da maggio 2014.
Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]
Una particolarità di questo anime è la colonna sonora, composta interamente da artisti italiani e formata da canzoni Eurobeat, un genere derivato dalle canzoni Italo disco degli anni '80 e Eurodance dei primi anni '90 e diffuse in Europa, in particolare in Italia. Le canzoni della colonna sonora sono diventate celebri al punto che con il termine Eurobeat si è passato a indicare tutte le canzoni Eurodance diffuse in Giappone.
I disegni[modifica | modifica wikitesto]
Inizialmente il comparto grafico presenta una grossa differenza visuale tra la rappresentazione delle gare (tridimensionali, riprodotte con una CG mediamente dettagliata) e il resto (bimensionale e con uno stile nettamente diverso). Con il susseguirsi delle serie la situazione migliora notevolmente, il disegno migliora molto di qualità e così anche la CG in modo da trovare una migliore armonia.
Fin dall'inizio colpisce molto la qualità grafica delle auto, che sono riprodotte con attenzione ai dettagli grafici e tecnici, e la spettacolarità delle gare. Durante la serie appaiono molte auto giapponesi di marche e categorie differenti; la vettura del protagonista, Takumi Fujiwara, è una Toyota Sprinter Trueno AE86, vettura molto popolare in Giappone negli anni ottanta per via della sua leggerezza e del perfetto bilanciamento.
La AE86 (detta anche Hachiroku che significa "8-6" in giapponese) è molto adatta alla tecnica del drifting (guida in derapata) su cui la serie animata è incentrata. Molto coinvolgenti si rivelano anche le musiche, sia per le sigle di apertura e chiusura, sia per la colonna sonora composta da canzoni di genere eurobeat, di produzione italiana.
Le auto[modifica | modifica wikitesto]
Lista delle auto presenti:
- Honda Civic (MK V, MK VI Type-R)
- Honda Integra (MKIII Type-R)
- Honda NSX
- Honda S2000
- Mazda MX-5 (NA)
- Mazda RX-7 (MK III FD3S, MK II FC3S e RX-7 Spirit R FD3S)
- Mitsubishi Lancer Evolution (in versione III, IV, V, VI, VII)
- Nissan 350Z
- Nissan Skyline GT-R (R32, R34)
- Nissan Silvia (S13, S14 e 180SX, S15)
- Nissan Sileighty
- Subaru Impreza (WRX Type R STi)
- Suzuki Cappuccino
- Toyota AE85 (in versione Levin)
- Toyota AE86 (in versione Sprinter Trueno GT-Apex e in versione Levin)
- Toyota Altezza
- Toyota Celica GT-Four (ST205)
- Toyota GT86
- Toyota MR2 (MK II, MK III)
- Toyota Supra (JZA80)
Personaggi[modifica | modifica wikitesto]
- Takumi Fujiwara (藤原 拓海 Fujiwara Takumi?)
- Il protagonista della serie. All'inizio della storia Takumi ha 18 anni e quando non è a scuola lavora presso un distributore di benzina insieme al suo amico Itsuki e a Iketani e, per aiutare il padre nel suo lavoro, ogni mattina consegna il Tofu all'hotel in cima al monte Akina. Essendo stato costretto a fare ciò sin dall'età di 13 anni, Takumi acquisisce involontariamente delle strabilianti doti da pilota che gli premetteranno di diventare il miglior pilota del Kanto. Guida una Toyota Sprinter Trueno AE86 (zenki) bianca.
- Bunta Fujiwara (藤原 文太 Fujiwara Bunta?)
- Bunta è il padre di Takumi e il proprietario del negozio di Tofu. Nella storia rimane un personaggio molto misterioso, è il pilota più veloce nella discesa del monte Akina, ma lo tiene sempre nascosto lasciando intendere che la cosa appartiene a un passato che non vuole rivangare: preferisce gestire il suo negozio piuttosto che gareggiare in competizioni tra ragazzi. Bunta è amico del pilota realmente esistente Keiichi Tsuchiya, che appare in un cameo nella storia contattandolo per telefono. Tsuchiya è considerato l'inventore e il miglior pilota di Drift in Giappone (Drift King) e ha contribuito come consulente tecnico alla realizzazione del manga. Inizialmente Bunta è il proprietario della AE86, successivamente decide di cederla al figlio e di acquistare una Subaru Impreza WRX STI coupè ver. V (GC) blu.
- Ryosuke Takahashi (高橋 涼介 Takahashi Ryōsuke?)
- Ryosuke, fratello maggiore di Keisuke Takahashi, è uno dei migliori piloti nella prefettura di Gunma e viene anche ricordato come "La Cometa Bianca di Akagi" (赤城の白い彗星 Akagi no Shiroi Suisei?). È il leader del gruppo di street racer "Red Suns" e successivamente del "Project D". Calmo e riflessivo, grazie al suo grande intelletto riesce a intuire la potenza e le caratteristiche di una macchina soltanto vedendola in azione e le sue qualità di stratega gli permettono di creare delle strategie sempre vincenti. Guida una Mazda Savanna RX-7 (FC3S) bianca.
- Keisuke Takahashi (高橋 啓介 Takahashi Keisuke?)
- È il fratello minore di Ryosuke ed è il numero 2 dei "Red Suns". Al contrario del fratello, Keisuke è una persona molto sanguigna e impulsiva, ma ha anche una grande voglia di migliorarsi. Una volta avviato il "Project D", Keisuke diventa lo specialista delle corse in salita (uphill), mentre Takumi di quelle in discesa (downhill). Insieme formano i piloti del "Project D". Guida una Mazda Efini RX-7 (FD3S) gialla.
- Natsuki Mogi (茂木 なつき Mogi Natsuki?)
- Ex-compagna di scuola di Takumi e innamorata di quest'ultimo, i due hanno avuto una breve relazione sentimentale. È la causa della prima vera gara di Takumi, avvenuta contro suo padre Benta. Dall'incontro con Takumi la sua vita cambia radicalmente, ma nonostante il profondo rapporto tra i due personaggi, Natsuki decide di dover tagliare i ponti con il suo tumultuoso passato per poter ricominciare da capo, anche dicendo addio a Takumi.
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
- L'autore di Initial D, Shuichi Shigeno, possiede le due auto che guidano i due protagonisti Takumi e Bunta, cioè una Toyota AE86 Sprinter Trueno e una Subaru Impreza WRX STI coupé.[2]
- Nell'opera, ambientata in luoghi realmente esistenti, sono stati mantenuti tutti i nomi delle località originali tranne i primi due che compaiono, rispettivamente la città di Shibukawa (chiamata genericamente "Città S.") e il monte Haruna (chiamato Akina con un gioco di parole, visto che in giapponese "Haru" significa "primavera" mentre "Aki" significa "autunno").
Adattamento italiano[modifica | modifica wikitesto]
In Italia è stato presentato su MTV il primo episodio durante l'Anime Week del 2005[3], mentre su Sky è stato trasmesso solo il live action, ora anche disponibile in DVD. Sono stati inoltre pubblicati dalla Shin Vision 3 DVD con le prime 12 puntate (4 puntate ciascuno) della serie First Stage, unici episodi sinora doppiati in Italiano; la Shin Vision deteneva i diritti della serie ma è poi fallita.[4][5]
Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]
Personaggio | Doppiatore giapponese | Doppiatore italiano |
---|---|---|
Takumi Fujiwara | Shin'ichirō Miki | Alessandro Tiberi |
Itsuki Takeuchi | Mitsuo Iwata | Simone Crisari |
Iketani Koichiro | Kazuki Yao | Massimo De Ambrosis |
Natsuki Mogi | Ayako Kawasumi | Valentina Mari |
Bunta Fujiwara | Unshō Ishizuka | Massimo Lodolo |
Ryosuke Takahashi | Takehito Koyasu | Massimiliano Manfredi |
Keisuke Takahashi | Tomokazu Seki | Fabrizio Manfredi |
Kenji | Wataru Takagi | Alessandro Quarta |
Takeshi Nakazato | Nobuyuki Hiyama | Massimiliano Virgilii |
Volumi[modifica | modifica wikitesto]
Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]
In Giappone sono usciti vari videogiochi, il primo dal titolo Initial D per Sega Saturn del 1998[54], altre versioni anche per PlayStation[55][56], uno per PlayStation 2 di nome Initial D Special Stage, uno per PSP di nome Initial D Street Stage e l'altro per PlayStation 3 Initial D Extreme Stage.[57] Il gioco è in stile guida arcade, infatti era uscito prima nelle sale giochi come gioco arcade e dopo fu effettuato il porting su console.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Federico Salvan, Nuovo manga per Shuichi “Initial D” Shigeno, su MangaForever, 28 febbraio 2014. URL consultato il 26 settembre 2017.
- ^ https://initiald.fandom.com/wiki/Shuichi_Shigeno
- ^ Speciale MTV Anime Week 2005, su Evereye, 9 settembre 2005. URL consultato il 26 settembre 2017.
- ^ Stefano Vinciguerra, Recensione Initial D, su Evereye, 15 marzo 2005. URL consultato il 26 settembre 2017.
- ^ Shin Vision e Fool Frame: tutta la verità, su animeclick.it, AnimeClick.it, 15 giugno 2009. URL consultato il 26 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(1), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(2), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(3), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(4), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(5), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(6), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(7), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(8), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(9), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(10), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(11), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(12), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(13), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(14), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(15), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(16), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(17), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(18), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(19), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(20), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(21), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(22), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(23), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(24), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(25), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(26), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(27), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(28), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(29), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(30), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(31), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(32), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(33), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(34), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(35), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(36), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(37), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(38), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D ☆(39), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2017).
- ^ (JA) 頭文字D(40), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(41), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(42), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(43), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(44), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(45), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(46), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(47), su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D(48)<完>, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D サタ-ン版, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2017).
- ^ (EN) Jonathan Dornan, Initial D Review Sony Playstation PS1, su Bordersdown (NTSC-uk), 7 giugno 2011. URL consultato il 26 settembre 2017.
- ^ (JA) 頭文字D プレイステーション版, su kc.kodansha.co.jp, Kōdansha. URL consultato il 27 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2017).
- ^ Initial D: Extreme Stage, su multiplayer.it, Multiplayer.it. URL consultato il 26 settembre 2017.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (JA) Sito ufficiale, su yanmaga.jp.
- (JA) Sito ufficiale, su initiald-portal.com.
- (EN) Initial D (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- (EN) Initial D (anime), su Anime News Network.
- (EN) Initial D (manga), su Anime News Network.
- Initial D, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Initial D, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- Anime e manga spokon
- Manga Kōdansha
- Seinen
- Manga del 1995
- Serie televisive di Fuji Television
- Serie televisive anime del 1998
- Serie televisive anime del 1999
- Original anime video del 2000
- Original anime video del 2002
- Serie televisive di Animax
- Serie televisive anime del 2004
- Original anime video del 2007
- Original anime video del 2008
- Serie televisive anime del 2012
- Serie televisive anime del 2014
- Film giapponesi del 2001
- Film d'animazione giapponesi