Delphine de Vigan
«Siamo capaci di spedire aerei supersonici e missili nello spazio, identificare un criminale grazie a un capello o un minuscolo pezzo di pelle, creare un pomodoro che resti tre settimane in frigorifero senza raggrinzirsi, contenere miliardi d'informazioni in un microchip. Siamo capaci di lasciar morire la gente per strada.»
Delphine de Vigan (Boulogne-Billancourt, 1º marzo 1966) è una scrittrice francese.
Dopo diversi piccoli impieghi, ha occupato un posto come quadro in un istituto di ricerche di mercato ad Alfortville. Oggi è madre di due bambini e scrittrice a tempo pieno dal 2007.
Il suo primo romanzo, Giorni senza fame è stato pubblicato nel 2001 dalle edizioni Grasset sotto lo pseudonimo di Lou Delvig[1] : si tratta di un romanzo autobiografico sulla battaglia e la guarigione di un'anoressica di 19 anni.
Nel 2005 Delphine de Vigan pubblica un secondo libro, Les jolis garçons, breve romanzo (150 pagine) costituito dalle tre storie di una giovane donna, Emma. Poi, scavando nel tema delle difficoltà amorose e della memoria, ha pubblicato nel 2006 Una sera di dicembre, che ha ottenuto il Prix littéraire Saint-Valentin nel 2006[2].
Esplorando un nuovo tema, Gli effetti secondari dei sogni è stato pubblicato nel 2007. Questo cosiddetto romanzo morale tratta della storia di un'adolescente superdotata che aiuta una giovane senzatetto; vince il premio del Rotary internazionale 2008[2] e il premio dei librai. È stato tradotto in venti lingue e si progetta un adattamento per il cinema.
Nel 2008, Delphine de Vigan ha partecipato alla pubblicazione di Sotto il cappotto, una raccolta di cartoline erotiche degli anni folli.
Nel 2011 il suo Niente si oppone alla notte, biografia romanzata della vita e del suicidio di sua madre Lucile Poirier, è tra i finalisti al premio Goncourt, e risulta il libro più venduto dell'anno in Francia.[3]
Nel 2015 esce il romanzo Da una storia vera incentrato sulla figura di L., una donna affascinante e misteriosa. Nello stesso anno, il libro riceve il premio Renaudot e il premio Goncourt des lycéens.[4] Nel 2016 il regista Roman Polanski inizia le riprese dell'adattamento cinematografico del romanzo, distribuito nel 2017 e presentato in Italia con il titolo Quello che non so di lei.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Giorni senza fame (Jours sans faim, 2001), Collana Oscar Contemporanea, Milano, Mondadori, 2014, ISBN 978-88-0464-595-5.
- Les Jolis Garçons, 2005
- Un soir de décembre, 2005
- Gli effetti secondari dei sogni (No et moi, 2007), traduzione di M. Bellini, Collana Scrittori italiani e stranieri, Milano, Mondadori, 2008, ISBN 978-88-0457-873-4.
- Sous le manteau, 2008
- Le ore sotterranee, Collana Scrittori italiani e stranieri, Milano, Mondadori, 2010, ISBN 978-88-0460-132-6.
- Niente si oppone alla notte (Rien ne s'oppose à la nuit, 2011), Collana Scrittori italiani e stranieri, Milano, Mondadori, 2012, ISBN 978-88-0462-116-4.
- Da una storia vera (D'après une histoire vraie, 2015), Collana Scrittori italiani e stranieri, Milano, Mondadori, 2016, ISBN 978-88-0466-173-3.
- Le fedeltà invisibili (Les loyautés, 2018), traduzione di Margherita Botto, Collana Supercoralli, Torino, Einaudi, 2018, ISBN 978-88-0623-852-0.
- Le gratitudini (Les Gratitudes, 2019), traduzione di Margherita Botto, Collana Supercoralli, Torino, Einaudi, 2020, ISBN 978-88-0624-352-4.
- Tutto per i bambini (Les enfants sont rois), traduzione di Margherita Botto, Collana Supercoralli, Torino, Einaudi, 2022, ISBN 9788806251024
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) https://www.grasset.fr/recherche/, su www.grasset.fr. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ a b La Rivista dei Libri, 🥇 I 5 migliori libri di Delphine de Vigan - Classifica 2024, su www.larivistadeilibri.it, 3 luglio 2023. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ (FR) Rétrospective - Actualités, vidéos et infos en direct, su Le Monde.fr. URL consultato il 12 dicembre 2023.
- ^ (FR) Delphine de Vigan reçoit le Goncourt des lycéens 2015 pour “D'après une histoire vraie”, su Télérama. URL consultato il 26 agosto 2020.
- ^ Culture Communication
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Delphine de Vigan
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Delphine de Vigan
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Delphine de Vigan, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Delphine de Vigan, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Delphine de Vigan, su Goodreads.
- (EN) Delphine de Vigan, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Delphine de Vigan, su AllMovie, All Media Network.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 47011613 · ISNI (EN) 0000 0001 1461 0297 · Europeana agent/base/141572 · LCCN (EN) n2005036790 · GND (DE) 137532148 · BNE (ES) XX4436966 (data) · BNF (FR) cb146006263 (data) · J9U (EN, HE) 987007283622005171 · NDL (EN, JA) 01146485 |
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