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Claire Bloom

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Claire Bloom nel film Karamazov (1958)

Claire Bloom, nata Patricia Claire Blume (Londra, 15 febbraio 1931), è un'attrice britannica.

Di origini ebraiche, figlia di Elizabeth Grew ed Edward Max Blume, i suoi nonni paterni si chiamavano Blumenthal e i suoi nonni materni Gavitzky, provenienti da Byten, nella regione di Hrodna in Russia (oggi in Bielorussia)[1][2]. Negli anni della seconda guerra mondiale si rifugiò negli Stati Uniti insieme a sua madre e a suo fratello minore. A dodici anni assistette a New York a una rappresentazione delle Tre sorelle e decise di diventare attrice. Tornata in patria, si iscrisse alla Guildhall School of Music and Drama e cominciò a lavorare per la radio della BBC. Nel 1946 debuttò al Royal Shakespeare Theatre come Ofelia e raggiunse la celebrità sui palcoscenici britannici[3], con un ruolo di primo piano in Ring Round the Moon[4].

Attrice di grande sensibilità e di quieta bellezza, Claire Bloom venne notata dal drammaturgo Arthur Laurents e fu presentata a Charlie Chaplin, che stava cercando una giovane interprete per il ruolo di Terry, la dolce ballerina protagonista del film che aveva in preparazione, Luci della ribalta (1952)[4]. Il successo di Luci della ribalta rivelò le doti di interprete drammatica e la sensualità nascosta della Bloom[3], aprendole definitivamente le porte del cinema e facendole ottenere una fama internazionale in seguito non più eguagliata[3].

Negli anni successivi l'attrice proseguì con l'attività teatrale, dedicandovi più tempo che non al cinema. Continuò a lavorare con la compagnia dell'Old Vic in giro per la Gran Bretagna ma partecipò anche ad altri celebri film quali Riccardo III (1955), diretto e interpretato da Laurence Olivier, in cui interpretò Lady Lancaster, Alessandro il Grande (1956) di Robert Rossen, con Richard Burton e Fredric March, e I giovani arrabbiati (1958), ancora con Burton, tratto dal dramma Ricorda con rabbia di John Osborne e diretto da Tony Richardson.

Sposatasi nel 1959 con l'attore americano Rod Steiger[4], la Bloom si trasferì per un certo periodo negli Stati Uniti, dove partecipò - tra gli altri - ai film Sessualità (1962) di George Cukor, in cui interpretò il ruolo della divorziata ninfomane sull'orlo del suicidio[3], L'oltraggio (1964) di Martin Ritt, accanto a Paul Newman, e I due mondi di Charly (1968) di Ralph Nelson, al fianco di Cliff Robertson. Ebbe anche una breve parentesi in Italia, comparendo nei film Il maestro di Vigevano (1963) di Elio Petri e Alta infedeltà (1964), nel quale venne diretta nuovamente da Petri nell'episodio Peccato nel pomeriggio.

Mai adattatasi del tutto a Hollywood, la Bloom nel 1969 divorziò da Steiger, con cui proprio quell'anno girò L'uomo illustrato per la regia di Jack Smight, e riprese la carriera prevalentemente sulle scene inglesi, sia a teatro con A Streetcar Named Desire, che alla televisione e al cinema. Tra le altre sue apparizioni cinematografiche, quelle nell'horror Gli invasati (1963) di Robert Wise, nel film di spionaggio La spia che venne dal freddo (1965) di Martin Ritt, in cui recitò nuovamente con Richard Burton, e nel film mitologico Scontro di titani (1981) di Desmond Davis, in cui impersonò Era, sovrana dell'Olimpo.

In epoca successiva, pur avendo diradato i suoi impegni cinematografici, apparve in Crimini e misfatti (1989) e La dea dell'amore (1995), entrambi di Woody Allen, e interpretò - tra gli altri - il ruolo della vecchia amica londinese dell'esule pakistano in Sammy e Rosie vanno a letto (1987) di Stephen Frears, e la regina Maria di Teck, consorte di Giorgio V del Regno Unito e madre del futuro re Giorgio VI (Colin Firth), in Il discorso del re (2010) di Tom Hooper.

Nel 2013 è stata nominata commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico per la sua attività teatrale. È stata sposata tre volte, la prima nel 1959 con Rod Steiger, da cui ha avuto la figlia Anna (1960), soprano di successo. Ottenuto il divorzio nel 1969, sposò lo stesso anno il regista teatrale Hillard Elkins, per sposare infine nel 1990 lo scrittore Philip Roth. Claire Bloom ha pubblicato due autobiografie, la prima nel 1982 (Limelight and After: The Education of an Actress) incentrata sulla sua attività di attrice teatrale e cinematografica; la seconda nel 1996 (Leaving a Doll's House: A Memoir) più dettagliata sulla sua vita privata e soprattutto sul suo rapporto con Roth.

Claire Bloom nel film Il maestro di Vigevano (1963)

Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Claire Bloom è stata doppiata da:

  1. ^ Claire Bloom, Leaving a Doll's House: A Memoir, Back Bay Books, aprile 1998, ISBN 978-0316093835.
  2. ^ Nate Bloom, Jewish Stars 1/21, in Cleveland Jewish News, 21 gennaio 2011.
  3. ^ a b c d Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2000, pag. 117-118
  4. ^ a b c Il chi è del cinema, De Agostini, 1984, Vol. I, pag. 54

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