Castello di Rodengo

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Castello di Rodengo
Schloss Rodenegg
Il castello di Rodengo
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàRodengo
IndirizzoFrazione Villa 1, 39037 Rodengo/Rodeneck
Coordinate46°46′22.4″N 11°41′10.38″E / 46.772889°N 11.686217°E46.772889; 11.686217
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Castello di Rodengo
Informazioni generali
TipoCastello
Termine costruzione1140
Visitabilesi
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Il castello di Rodengo (ted.: Schloss Rodenegg) è un castello medioevale che si trova nei pressi del paese di Rodengo, all'inizio della val Pusteria, in Alto Adige. L'interno è visitabile in alcuni periodi durante l'anno.

Il castello è rimasto nel corso della storia imprendibile, ed è oggigiorno ben tenuto e anche per questo ammirato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fortezza fu eretta da Friedrich von Rodank nel 1140 sopra uno sperone roccioso che domina la valle sottostante e rimase in suo possesso fino al 1300. Di seguito divenne possedimento dei Conti del Tirolo e conseguentemente degli Asburgo e appare come tale nel 1384 quale vest ze Rodenkchen[1]. Nel 1491 passò ai signori di Wolkenstein-Rodenegg, il cui storiografo Marx Sittich von Wolkenstein dedicò al castello, già ampliato e da lui chiamato schloss Rottneckh, un intero capitolo nella sua descrizione della contea tirolese (Landesbeschreibung)[2]. Il castello fu ampliato dai discendenti del noto poeta Oswald von Wolkenstein nel 1530, affermandosi come uno dei più imponenti dei castelli dell'Alto Adige. Attualmente sono rimasti la torre, un modesto palazzo e una cappella.

All'interno dell'edificio si trova un museo, visitabile dal 15 marzo fino al 15 ottobre (escluso il lunedì); inoltre spesso viene utilizzato per cerimonie come matrimoni.

Il castello e il paese sono situati in una particolare posizione che gode di un panorama mozzafiato e una strada panoramica costantemente soleggiata; infatti da Rodengo, si apre in tutta la sua bellezza l'alpe di Rodengo, un altipiano che sorge a ben 1800 m di quota.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il castello è famoso soprattutto per i suoi affreschi, rinvenuti solo nel 1972, che rappresentano 11 scene del Ciclo di Ywain (dell'inizio del XIII secolo) composto da Hartmann von Aue, in cui l'eroe è basato sulla figura storico-leggendaria di Owain mab Urien. Tali affreschi sono i più antichi d'Europa nel loro genere[3].

Notevoli anche il serraglio e la cappella dedicata a San Michele.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd - Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500 - Scritturalità e documentazione archivistica della Città di Bolzano fino al 1500, vol. 1, Bolzano, Città di Bolzano, 2005, pp. 403, n. 852, ISBN 88-901870-0-X.
  2. ^ Landesbeschreibung von Südtirol: verfaßt um 1600, erstmals aus den Handschriften herausgegeben von einer Arbeitsgemeinschaft von Innsbrucker Historikern. Festgabe zu Hermann Wopfners sechzigstem Lebensjahr (Schlern-Schriften, 34), Innsbruck, Wagner, 1936, p. 262 (PDF)
  3. ^ Castello di Rodengo in Valle Isarco-Alto Adige

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Helmut Stampfer, Schloss Rodenegg. Geschichte und Kunst, Bolzano, Pluristamp, 1998. ISBN 88-87301-01-8
  • (DE) Achim Masser, Die Iwein-Fresken von Rodenegg, in Heimatbuch Rodeneck. Geschichte und Gegenwart, a cura di A. Rastner e E. Delmonego, Rodengo, Comune, 1986, pp. 127–142
  • (DE) Volker Schupp, Die Ywain-Erzählung von Schloß Rodenegg, in Literatur und bildende Kunst im Tiroler Mittelalter. Die Iwein-Fresken von Rodenegg und andere Zeugnisse der Wechselwirkung von Literatur und bildender Kunst (Innsbrucker Beiträge zur Kulturwissenschaft, Germanistische Reihe, 15), Innsbruck, Università, 1982, pp. 1–23. ISBN 3-85124-088-X
  • (DE) Volker Schupp e Hans Szklenar, Ywain auf Schloß Rodenegg. Eine Bildergeschichte nach dem "Iwein" Hartmanns von Aue, Sigmaringen, Thorbecke, 1996. ISBN 3-7995-4248-5
  • (EN) Harald Wolter-von dem Knesebeck, "Hûsêre" and the "Topography of Contrasts" in 15th Century Mural Paintings from Tyrol and Trentino, in Out of the Stream: Studies in Medieval and Renaissance Mural Painting, ed. Luís Urbano Afonso, Vítor Serrão, Cambridge, 2007, pp. 22–41, qui pp. 23–30.

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