Castel Novale

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Castel Novale
Schloss Ried
Il castello Novale
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàRenon
Coordinate46°31′13.96″N 11°21′40.7″E / 46.520544°N 11.361306°E46.520544; 11.361306
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Castel Novale
Informazioni generali
TipoCastello
Inizio costruzione1200 ca
Proprietario attualeproprietà privata
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Castel Novale, detto anche Castel Ried (Schloss Ried in tedesco) è un castello senza molti elementi che lo caratterizzino come tale situato a nord di Bolzano, all'ingresso della Val Sarentino, ma nel comune di Renon.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dietro al famoso Castel Roncolo la valle si apre ad una piccola conca, subito dopo la quale torna a restringersi. Il castello si è servito proprio di questa conca, in passato d'importanza strategica. Nel medioevo le mura venivano bagnate dalle acque del Talvera, che oggi scorre a nemmeno venti metri di distanza. Castel Novale può vantare di essere uno di quei pochi castelli mai espugnati.

Il complesso venne costruito presumibilmente attorno al 1200 ed ampliato nel XIII secolo con abitazioni, serraglio ed una cappella. Verso la fine del XIII secolo il piccolo castello era in possesso dei Vanga: fu qui che si rifugiò Alberto Vanga, dopo aver perso tutti gli altri suoi possedimenti. Egli stesso lo vendette, a Ludovico di Brandeburgo, futuro marito di Margherita Maultasch, nel 1307.

Gli Asburgo d'Austria, i quali dal 1363 succedettero ai conti tirolesi, investirono del castello e il suo giudizio i loro funzionari, per esempio nel 1465 Lenhart Ortwegker, installato ym Rit bey Botzin.[1] Sempre per volere degli Asburgo alla fine del sec. XVI il castello ospitò fino alla morte l'ultimo voivoda della Valacchia, Pietro V lo Zoppo (Petru Șchiopul), sfuggito ai turchi e dopo la sua morte sepolto presso la Chiesa dei Francescani di Bolzano.

Il nome italiano del castello fu creato solamente da Ettore Tolomei e successivamente adottato dal governo italiano all'interno della sua campagna di italianizzazione dell'Alto Adige, operata durante il Ventennio fascista.

Oggi il complesso ben conservato è di proprietà privata e dunque non è visitabile se non eccezionalmente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500, vol. 2, Bolzano, Città di Bolzano, 2008, pp. 133-134, nn. 1098, ISBN 978-88-901870-1-8.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Herta Öttl, Art. Ried in Oswald Trapp (a cura di), Tiroler Burgenbuch, vol. V: Sarntal, Bolzano-Innsbruck-Vienna, Athesia-Tyrolia, 1981. ISBN 978-8870140361
  • (DE) Thomas Bitterli-Waldvogel, Südtiroler Burgenkarte, Bolzano, ed. Frasnelli-Keitsch, 1995. ISBN ISBN 88-85176-12-7

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Immagini di Castel Novale (JPG), su dickemauern.de. URL consultato il 14 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2006).
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