Castel Varco

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Castel Varco o Castel Laimburg
Laimburg
Il Castel Varco-Laimburg, visto dal Castelchiaro
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàVadena
Coordinate46°23′01.52″N 11°17′05.39″E / 46.383756°N 11.284831°E46.383756; 11.284831
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Castel Varco
Informazioni generali
TipoCastello
Termine costruzioneXIII secolo
Primo proprietarioHeinrich Laian (Heinricus Laianus)
Condizione attualeRudere
VisitabileSi
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Il Castel Varco o anche Castel Laimburg (in tedesco Laimburg) è il rudere di un castello che si trova sul passo di Monte di Mezzo (Mitterberg) che separa il lago di Caldaro e Vadena, in Alto Adige.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il castello fu costruito nel tredicesimo secolo dai signori di Laimburg, come loro residenza. Per un breve periodo fu utilizzato anche come sede giudiziaria di Caldaro.

Il castello, dal tardo medioevo fino in prima età moderna, comprendeva un proprio distretto giudiziale, attestato ancora nel 1488 quale Laymburger gericht.[1] Ad esso appartenevano oltre a Vadena (Oberviertl e Unterviertl) anche le frazioni Stadl, Kreith, Klughammer, Gmund e Piglon.[2]

Il castello cadde in rovina nel diciassettesimo secolo.

Nel 2002 è stato sottoposto ad una ristrutturazione completa in modo da preservarne le rovine che si presentavano in cattivo stato di conservazione.

Il castello oggi[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante il restauro, ad oggi il castello appare come un rudere. Quello che rimane sono essenzialmente le mura perimetrali e parte del mastio. Il tetto è scomparso.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Dalle rovine del castello prende il nome e il logo il centro di sperimentazione agraria e forestale "Laimburg", di proprietà della provincia di Bolzano, che si trova proprio al di sotto di esso. Anche una nota cantina vitivinicola e un'area di servizio sull'autostrada A22 prendono il nome dal castello.
  • Sopra al castel Varco sorge, su una cima del Monte di Mezzo, il Castelchiaro, un altro castello-rudere raggiungibile a piedi tramite un sentiero.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500, vol. 2, Bolzano, Città di Bolzano, 2008, pp. 197, n. 1241, ISBN 978-88-901870-1-8.
  2. ^ Otto Stolz, Politisch-historische Landesbeschreibung von Südtirol (Schlern-Schriften, 40), Innsbruck, Wagner 1937, pp. 201-203.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Richard Staffler, Die Grenzbereitung des Bozner Stadt- und Landgerichtes vom Jahre 1779. In Der Schlern, 16, 1935, pp. 347–353 (con l'esatta determinazione del distretto di Laimburg del 1780, a p. 352).
  • (DEIT) Kofler-Engl, Waltraud (a cura di), Die Laimburg - Geschichte, Archäologie, Restaurierung / Il castello di Laimburg - storia, archeologia, restauro (Forschungen zur Denkmalpflege in Südtirol, 2), Bolzano, Athesia, 2006. ISBN 978-88-8266-398-8
  • (DE) Gustav Pfeifer, Christian Terzer, Laimburg, in Tiroler Burgenbuch, vol. X: Überetsch und Südtiroler Unterland, Bolzano, Athesia, 2011, pp. 267–280.

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