Anna Maria di Danimarca

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando altre principesse danesi con questo nome, vedi Anna di Danimarca (disambigua).
Anna Maria di Danimarca
La regina Anna Maria con la figlia Alessia nel 1965
Regina consorte degli Elleni
Stemma
Stemma
In carica18 settembre 1964 –
1⁰ giugno 1973
(8 anni e 256 giorni)
PredecessoreFederica di Hannover
SuccessoreMonarchia abolita
Nome completodanese: Anne-Marie Dagmar Ingrid
italiano: Anna Maria Dagmar Ingrid
TrattamentoSua Maestà
Altri titoliPrincipessa di Danimarca
NascitaPalazzo di Amalienborg, Copenaghen, Danimarca, 30 agosto 1946 (77 anni)
Casa realeSchleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg-Danimarca per nascita
Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg-Grecia per matrimonio
PadreFederico IX di Danimarca
MadreIngrid di Svezia
Consorte diCostantino II di Grecia
FigliAlessia
Paolo
Nicola
Teodora
Filippo
ReligioneLuteranesimo danese per nascita
Ortodossia greca per conversione

Anna Maria di Danimarca (in greco moderno Άννα-Μαρία της Δανίας; nome completo in danese Anne-Marie Dagmar Ingrid; Copenaghen, 30 agosto 1946) è stata regina consorte degli Elleni dal 1964 al 1973, come moglie di Costantino II.

Sorella minore di Margherita II di Danimarca, si sposò nel 1964 e nel 1967 andò con la famiglia in esilio, a causa della rottura dei rapporti fra il re e la dittatura dei colonnelli. La monarchia greca venne poi abolita nel 1973.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gioventù[modifica | modifica wikitesto]

Anna Maria di Danimarca è nata il 30 agosto 1946 al palazzo di Amalienborg, come ultima delle tre figlie[1] del principe ereditario Federico e di Ingrid di Svezia.[2]

Il 10 ottobre 1946 venne battezzata nella chiesa di Holmen a Copenaghen,[2] avendo come padrini e madrine Bertil di Svezia, il nonno Cristiano X, Giorgio di Grecia, il nonno Gustavo Adolfo, Haakon VII di Norvegia, la nonna Alessandrina, la prozia Dagmar, la principessa ereditaria Giuliana dei Paesi Bassi, la regina Maria del Regno Unito e Marta di Svezia.[1]

Crebbe tra il palazzo di Fredensborg, il palazzo di Amalienborg e la residenza estiva di Gråsten.[3] Venne cresimata il 24 marzo 1961 nella cappella del palazzo di Fredensborg.[2]

Educazione[modifica | modifica wikitesto]

Anna Maria all'11º Jamboree mondiale dello scautismo nel 1963

Frequentò la N. Zahles Skole tra il 1952[3] e il 1963,[4] ma trascorse il 1961 a Montreux, in Svizzera, alla Chatelard School for Girls.[4] Fino alla primavera del 1964 frequentò l'istituto svizzero[3] "Le Mesnil", in cui perfezionò la conoscenza del francese, che parla fluentemente con il danese, il greco e l'inglese.[4] Una delle sue discipline preferite era la storia moderna.[3]

Fidanzamento[modifica | modifica wikitesto]

Anna Maria e Costantino II di Grecia

Anna Maria conobbe Costantino di Grecia nel 1959, quando lui fece tappa in Danimarca con i genitori,[3] nel corso di un viaggio in Svezia e Norvegia.[4] I due sono cugini di terzo grado.[5] Dopo un secondo incontro in Danimarca nel 1961,[4] Costantino comunicò ai genitori l'intenzione di sposarla.[3]

Si incontrarono una terza volta ad Atene nel 1962, al matrimonio della principessa Sofia con Juan Carlos di Spagna (dove Anna Maria fu damigella d'onore), e una quarta volta nel 1963, durante le celebrazioni per il centenario[3] della casa reale greca.[4] Si fidanzarono nel luglio del 1964.[3]

Regina degli Elleni[modifica | modifica wikitesto]

Il re Costantino II e la regina Anna Maria ad Amsterdam, l'8 marzo 1966

Anna Maria si sposò due settimane dopo[4] il compimento dei diciotto anni,[3] nella Cattedrale metropolitana dell'Annunciazione il 18 settembre.[4] Prima delle nozze si convertì dal luteranesimo danese all'ortodossia greca e rinunciò a far parte della linea di successione al trono di Danimarca, di cui era membro grazie all'Atto di Successione del 1953,[5] per lei e i suoi discendenti.[3][6]

Nel settembre 1965 la regina e il re ospitarono ad Atene il I⁰ Congresso degli Scienziati Spaziali, volto ad attenuare la concorrenza fra Stati Uniti d'America e Unione Sovietica nella corsa allo spazio.[4] Come sovrana si vide soprattutto impegnata nelle attività legate al Fondo di Sua Maestà, iniziate dalla regina Federica e indirizzate al sostegno degli abitanti delle zone rurali della Grecia, di attività artigianali quali ricamo e tessitura e della Croce Rossa ellenica.[4]

Disordini politici ed esilio[modifica | modifica wikitesto]

La regina Anna Maria con il figlio Paolo e Costantino II, nel 1968

Nel 1967[4] una giunta militare s'impadronì del potere con un colpo di Stato, costringendo a un giuramento Costantino II.[5] Dopo un fallito contro-colpo di Stato da parte del re e dei suoi sostenitori il 13 dicembre, Anna Maria dovette andare in esilio con la famiglia in Italia,[7][8] partendo da Kavala[4] e giungendo a Roma, per risiedere per due mesi all'ambasciata greca.[5]

In seguito si trasferì a Olgiata con la famiglia e nel 1968 presero residenza in via di Porta Latina 13.[4] Con il referendum del 1973 venne ufficialmente abolita la monarchia. Di conseguenza Anna Maria è l'ultima consorte di un sovrano greco.

Anni successivi[modifica | modifica wikitesto]

Costantino II e Anna Maria fotografati da Allan Warren a Londra, nel 1987

Nel 1973 Anna Maria si trasferì con la famiglia nel suo palazzo di nascita, in compagnia della madre Ingrid.[9]

Un anno dopo[4] presero residenza a Chobham, in Inghilterra, e in seguito nel quartiere di Hampstead a Londra. Nella capitale britannica Anna Maria e il marito fondarono l'Hellenic College (1980-2005), istituto bilingue di cui fu presidentessa[3] onoraria.[5]

Rientri in Grecia[modifica | modifica wikitesto]

L'ex regina rientrò in Grecia per la prima volta dall'esilio nel 1981, quando il governo greco le permise di rientrare per poche ore con la famiglia per partecipare al funerale della regina Federica. In seguito svolse una visita privata[5] in mare, nel 1993.[4]

Anna Maria al gala per le nozze di Vittoria di Svezia, nel giugno 2010

Nel 2002 si concluse una disputa giudiziaria tra Costantino II e il governo greco su alcuni beni della famiglia reale, apertasi nel 1994 alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Il governo della Grecia è stato quindi costretto a pagare un risarcimento, che la coppia reale ha utilizzato per istituire la Fondazione Anna Maria, volta ad aiutare le vittime di calamità naturali in Grecia.[3][5]

La fondazione, registrata ufficialmente nel 2004 in Liechtenstein, ha come presidentessa la regina Anna Maria e come membri del CdA i suoi cinque figli, il principe Hassan di Giordania, F.N. de Klerk, Mary Robinson e Spiros Metaxas.[10] Dal 2003 si è anche recata in Grecia con maggior frequenza.[5]

Nel 2004 Anna Maria e il marito visitarono l'ex palazzo reale, oggi residenza presidenziale, per la prima volta dal 1967. Furono poi ricevuti dal presidente Kōnstantinos Stefanopoulos e da alcuni membri del Comitato Olimpico Internazionale. Lo stesso Stefanopoulos invitò la coppia con i figli nel dicembre dello stesso anno, per una visita privata.[5]

Nel 2013 la coppia si trasferì definitivamente da Londra in Grecia,[3][7][8] a Porto Heli.[11]

Interessi personali[modifica | modifica wikitesto]

La regina Anna Maria nel 2023

È appassionata di musica classica, in particolare di Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven, Richard Wagner e Pëtr Il'ič Čajkovskij.[4] È una lettrice di biografie di personaggi storici.[4]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Costantino II di Grecia e Anna Maria di Danimarca insieme ai figli Teodora e Filippo

Re Costantino II di Grecia e Anna Maria di Danimarca hanno avuto cinque figli:

  • Principessa Alessia (Corfù, 10 luglio 1965), sposata il 9 luglio 1999 a Londra con Carlos Morales Quintana, hanno quattro figli:
    • Arrietta Morales y de Grecia (24 febbraio 2002);
    • Anna Maria Morales y de Grecia (15 maggio 2003);
    • Carlos Morales y de Grecia (30 luglio 2005);
    • Amelia Morales y de Grecia (26 ottobre 2007).
  • Principe Paolo (Atene, 20 maggio 1967), sposato il 1º luglio 1995 a New York con Marie-Chantal Miller, hanno cinque figli:
    • Principessa Maria-Olimpia (New York, 25 luglio 1996);
    • Principe Costantino-Alessio (New York, 29 ottobre 1998);
    • Principe Achille-Andrea (New York, 12 agosto 2000);
    • Principe Odisseo-Kimon (Londra, 17 settembre 2004);
    • Principe Aristide-Stavros (Londra, 29 giugno 2008).
  • Principe Nicola (Roma, 1º ottobre 1969), sposato con Tatiana Blatnik il 25 agosto 2010 sull'isola greca di Spetses;
  • Principessa Teodora (Londra, 9 giugno 1983);
  • Principe Filippo (Londra, 26 aprile 1986), sposato civilmente con Nina Flohr il 12 dicembre 2020 a Sankt Moritz e religiosamente il 23 ottobre 2021 ad Atene.

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 30 agosto 1946 - 18 settembre 1964: Sua Altezza Reale, la principessa Anna Maria di Danimarca
  • 18 settembre 1964 - 1⁰ giugno 1973: Sua Maestà, la regina degli Elleni
  • 1⁰ giugno 1973 - attuale: Sua Maestà, la regina Anna Maria degli Elleni

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Federico VIII di Danimarca Cristiano IX di Danimarca  
 
Luisa d'Assia-Kassel  
Cristiano X di Danimarca  
Luisa di Svezia Carlo XV di Svezia  
 
Luisa dei Paesi Bassi  
Federico IX di Danimarca  
Federico III di Meclemburgo Federico II di Meclemburgo  
 
Augusta di Reuss-Köstritz  
Alessandrina di Meclemburgo  
Anastasija Michajlovna Romanova Michail Nikolaevič Romanov  
 
Cecilia di Baden  
Anna Maria di Danimarca  
Gustavo V di Svezia Oscar II di Svezia  
 
Sofia di Nassau  
Gustavo VI Adolfo di Svezia  
Vittoria di Baden Federico I di Baden  
 
Luisa di Prussia  
Ingrid di Svezia  
Arturo di Connaught Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Vittoria del Regno Unito  
Margherita di Connaught  
Luisa Margherita di Prussia Federico Carlo di Prussia  
 
Maria Anna di Anhalt  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Il monogramma personale della regina Anna-Maria e di re Costantino II di Grecia.

Onorificenze danesi[modifica | modifica wikitesto]

Dama dell'Ordine dell'Elefante - nastrino per uniforme ordinaria
— 20 aprile 1947
Dama dell'Ordine famigliare reale di re Federico IX - nastrino per uniforme ordinaria
Dama dell'Ordine famigliare reale della regina Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento della Regina Margherita II e il Principe Enrico - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del giubileo d'argento di Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il settantacinquesimo genetliaco di Sua Altezza Reale il Principe Consorte - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il settantesimo genetliaco di Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del giubileo di rubino di Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il settantacinquesimo genetliaco di Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro della Regina Margherita II e il Principe Enrico - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del Principe Enrico - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del 80° genetliaco di S. M. la Regina - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del 50º anno del Giubileo del regno di S. M. la Regina - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del 50º anno del Giubileo del regno di S. M. la Regina
— 14 gennaio 2022

Onorificenze greche[modifica | modifica wikitesto]

Dama di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro e Dama di Gran Croce dell'Ordine di Sant'Olga e Santa Sofia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del centenario della Casa Reale Greca - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia commemorativa per il cinquantesimo genetliaco di Carlo XVI Gustavo (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Casa di Borbone - Due Sicilie) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il 2500º anniversario dell'impero persiano (Impero d'Iran) - nastrino per uniforme ordinaria
IV Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
IV Medaglia commemorativa del Giubileo di re Carlo XVI Gustavo (Svezia)
— 15 settembre 2023

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Christening of Queen Anne Marie of Greece, 1946, in royalwatcherblog.com, 10 ottobre 2021. URL consultato il 23 agosto 2022.
  2. ^ a b c (EN) HM Queen Anne-Marie, in kongehuset.dk. URL consultato il 23 agosto 2022.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Peter Anderson, Who is Queen Anne-Marie of Greece?, in royalcentral.co.uk, 30 agosto 2017. URL consultato il 23 agosto 2022.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q (ENEL) Queen Anne-Marie, in greekroyalfamily.gr. URL consultato il 23 agosto 2022.
  5. ^ a b c d e f g h i Günther Kipp, Queen Anne-Marie Dagmar Ingrid of Danmark von Glücksburg, Queen consort of Greece, in geni.com, 30 agosto 2018. URL consultato il 23 agosto 2022.
  6. ^ (DA) Anne-Marie, in biografiskleksikon.lex.dk, 17 luglio 2011. URL consultato il 23 agosto 2022.
  7. ^ a b (DA) Anne-Marie, in denstoredanske.lex.dk, 4 febbraio 2009. URL consultato il 23 agosto 2022.
  8. ^ a b (NO) Anne-Marie, in snl.no, 14 febbraio 2009. URL consultato il 23 agosto 2022.
  9. ^ (ELEN) Γέννηση Πριγκίπισσας Αλεξίας, in greekroyalfamily.gr. URL consultato il 23 agosto 2022.
  10. ^ (ENEL) Anna Maria Foundation, in greekroyalfamily.gr. URL consultato il 23 agosto 2022.
  11. ^ (ES) Martín Bianchi, Marie-Chantal de Grecia: «Doña Sofía tiene un sentido del deber insuperable», in abc.es, 26 ottobre 2013. URL consultato il 23 agosto 2022.
  12. ^ Zimbio, su zimbio.com.
  13. ^ Hola, su hola.com.
  14. ^ Royalty, su aboutroyalty.blogspot.com.es.
  15. ^ Immagini, su gettyimages.es.
  16. ^ Badraie Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  17. ^ Badraie Archiviato il 14 ottobre 2014 in Internet Archive.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Regina consorte degli Elleni Successore
Federica di Hannover 18 settembre 1964 - 1 giugno 1973 Titolo abolito
Controllo di autoritàVIAF (EN49529492 · ISNI (EN0000 0001 1472 3080 · LCCN (ENn2001039555 · GND (DE123201136 · BNF (FRcb155060783 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2001039555