Alberto Bertuccelli

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Alberto Bertuccelli
Bertuccelli in azione alla Juventus
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 174 cm
Peso 72 kg
Calcio
Ruolo Terzino
Termine carriera 1955
Carriera
Giovanili
19??-19??Pontedera
Squadre di club1
1942-1943Pontedera? (?)
1945-1946Viareggio21 (2)
1946-1949Lucchese93 (0)
1949-1954Juventus144 (2)
1954-1955Roma6 (0)
Nazionale
1949-1952Bandiera dell'Italia Italia6 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

«Tra quelli che mi marcavano, il più signore era Bertuccelli della Juventus.»

Alberto Bertuccelli (Viareggio, 14 gennaio 1924Viareggio, 15 agosto 2002) è stato un calciatore italiano, di ruolo terzino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Scomparve a causa di problemi cardiocircolatori il 15 agosto 2002 nella natìa Viareggio, dove visse gli ultimi anni in condizioni economiche non agiate.[2]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Fu un terzino che alla velocità, sia nello scatto sia nel sempre ineccepibile anticipo sull'avversario, univa un sofisticato tocco di palla, tutte caratteristiche esaltate dalla grinta che soleva mettere in campo. Tali peculiarità ne fecero un valido interprete per quel gioco sistemista che al tempo andava per la maggiore, mostrandosi avvezzo sia in fase d'interdizione sia di costruzione dell'azione. Di fatto, emerse come uno dei primi esempi di fluidificante ammirati nel calcio italiano.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Fu scoperto nel 1941 da un osservatore del Pontedera, durante un torneo amatoriale organizzato a Viareggio, sua città natale. Tesserato dalla società granata, non poté mai esordire in prima squadra a causa degli obblighi di leva.[4]

Bertuccelli (accosciato, secondo da destra) nella Juventus campione d'Italia 1951-1952

Riprese l'attività calcistica nel secondo dopoguerra, col Viareggio di Aldo Olivieri, debuttando nella Serie C del 1945-1946 dove si mise in mostra per carattere e potenzialità;[4] nella stagione successiva seguì il suo allenatore alla Lucchese, in Serie B. Vi rimase per tre annate, ottenendo una promozione in Serie A: in particolare, nel campionato 1948-1949 rese al meglio grazie agli insegnamenti di Giuseppe Viani, tecnico particolarmente attento alla fase difensiva e alle fasce laterali, tra i teorici del catenaccio.[4][5]

Nell'estate 1949 sembrava destinato a vestire la maglia del Torino, in procinto di ricostruire la squadra dopo la tragedia di Superga; tuttavia un infortunio rallentò una trattativa nella quale s'inserirono i concittadini della Juventus, i quali, anche grazie alla volontà del giocatore nonché all'intermediazione di Virginio Rosetta, il 21 luglio riuscirono ad acquistarlo.[6] Rimase in bianconero per cinque stagioni, totalizzando 144 presenze e 2 reti — di cui una proprio nel derby contro i granata — e vincendo due scudetti.

Nel 1954 fu ceduto alla Roma per 23 milioni di lire.[7] In giallorosso trovò però difficoltà ad affermarsi titolare a causa di continui infortuni che gli permisero solo una manciata di presenze, decidendo pertanto di ritirarsi dall'attività agonistica al termine del campionato.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Bertuccelli (accosciato, primo da sinistra) al debutto con la maglia dell'Italia il 22 maggio 1949

Le buone prestazioni con la Lucchese gli valsero la chiamata in nazionale. Debuttò il 22 maggio 1949 a Firenze nel ruolo che fu di Aldo Ballarin, morto poche settimane prima nella tragedia di Superga: nell'occasione, si mise in luce, per «riflessi stilistici e rendimento effettivo».[4]

Convocato per il campionato del mondo 1950 in Brasile, non poté partire a causa di un'appendicite che lo colpì durante il ritiro di Livorno. L'infortunio lo tenne lontano dai campi per diversi mesi.[4][8]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
22-5-1949 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Austria Austria Coppa Internazionale -
30-11-1949 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
5-3-1950 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole -
2-4-1950 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale -
26-10-1952 Stoccolma Svezia Bandiera della Svezia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
28-12-1952 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Coppa Internazionale -
Totale Presenze 6 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Lucchese: 1946-1947 (girone B)
Juventus: 1949-1950, 1951-1952

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ “Il tango del petisso” presentato alla Feltrinelli, su napoli.com, 11 giugno 2010.
  2. ^ Se n'è andato Bertuccelli, fu grande negli Anni 50, in La Gazzetta dello Sport, 17 agosto 2002.
  3. ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Alberto BERTUCCELLI, su tuttojuve.com, 14 gennaio 2015.
  4. ^ a b c d e Tarcisio Del Riccio, Profili di calciatori celebri: Alberto Bonuccelli, in Corriere dello Sport, 22 dicembre 1950, p. 4.
  5. ^ Salerno sente profumo di serie A mezzo secolo dopo il "Vianema", in Corriere della Sera, 16 dicembre 1997, p. 44.
  6. ^ Ermanno Vittorio, Raggi X, in Hurrà Juventus, nº 7 (198), luglio 2005, pp. 98-99.
  7. ^ Tutti i calciatori dell'A.S. Roma, su asrtalenti.altervista.org.
  8. ^ Alberto “Nappita” Bertuccelli, su viareggiok.it, 3 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vladimiro Caminiti, Juventus Juventus. Dizionario storico romantico dei bianconeri, Milano, Edizioni Elle, 1977, p. 46.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]