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Cimitero maggiore di Milano: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
Non potendo tollerare la continua attività dei cimiteri ormai saturi ed inglobati dai nuovi quartieri, oltre ad essere stati piccoli e collocati in zone che oramai erano completamente urbanizzate, si decise di edificare un cimitero in zona periferica, dalle parti della certosa di Garegnano, presso l'abitato di [[Musocco]].
Non potendo più tollerare la continua attività dei piccoli cimiteri ormai saturi ed inglobati dai nuovi quartieri, posti in zone una volta periferiche ma ora completamente urbanizzatesi, si decise di edificare un cimitero in una zona lontana dal fulcro cittadino, dalle parti della [[Certosa di Garegnano]], presso l'abitato di [[Musocco]]<ref>{{Cita web|url=http://www.storiadimilano.it/citta/cimiteri/cimiteri_milanesi.htm|titolo=Storia di Milano ::: I cimiteri milanesi|sito=www.storiadimilano.it|accesso=2016-11-13}}</ref>.


Anche se vi era già presente il [[Cimitero Monumentale di Milano|Cimitero Monumentale]], la decisione di realizzare un secondo grande cimitero fu presa anche dal fatto che si capì subito che solo il [[Cimitero Monumentale di Milano|Monumentale]] non era del tutto sufficiente ad ospitare i corpi di una città in forte espansione territoriale e demografica.
Anche se a Milano era già presente il [[Cimitero Monumentale di Milano|Cimitero Monumentale]], la decisione di realizzare un secondo grande cimitero fu presa dal fatto che si capì subito che solo il Monumentale non era sufficiente ad ospitare i corpi di una città in forte espansione territoriale e demografica<ref>{{Cita web|url=http://www.ordinearchitetti.mi.it/it/mappe/itinerari/edificio/404-cimitero-maggiore-/39-il-cimitero-a-milano|titolo=Cimitero Maggiore - Il cimitero a Milano - itinerari - Ordine degli architetti, P.P.C della provincia di Milano|sito=www.ordinearchitetti.mi.it|accesso=2016-11-13}}</ref>.


Così fu costruito il Maggiore sul finire dell'[[XIX secolo|Ottocento]], su progetto di [[Luigi Mazzocchi]] e [[Enrico Brotti]] e venne inaugurato il 1º gennaio [[1895]]; fu costruito dove sorgeva l'antico [[Bosco della Merlata]], dissodato a seguito dell'entrata in vigore della L. 3917/1877, che eliminò il vincolo di tutela praticamente da tutti i boschi di pianura e collina<ref>Vedi art. 1. La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 161 dell'11 luglio 1877.</ref>.
Così fu costruito il Maggiore sul finire dell'[[XIX secolo|Ottocento]], su progetto dell'ingegner [[Luigi Mazzocchi]] e dell'architetto [[Enrico Brotti]]. Fu costruito dove sorgeva l'antico [[Bosco della Merlata]]<ref>{{Cita libro|nome=Gianluca|cognome=Padovan|titolo=Forse non tutti sanno che a Milano...|url=https://books.google.fr/books?id=r0ApDQAAQBAJ&pg=PT285&lpg=PT285&dq=cimitero+maggiore+milano+merlata+bosco&source=bl&ots=tnTYjNI_zn&sig=Ga6MefjgxDszLYK4NNFsAtNWxZ0&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiSi_OFrqbQAhVHbhQKHUpWCNMQ6AEINDAE#v=onepage&q=cimitero%20maggiore%20milano%20merlata%20bosco&f=false|accesso=2016-11-13|data=2016-10-06|editore=Newton Compton Editori|lingua=it|ISBN=9788822701398}}</ref>, celebre per la presenza di [[Brigante|briganti]] e dissodato a seguito dell'entrata in vigore della L. 3917/1877, che eliminò il vincolo di tutela praticamente da tutti i boschi di pianura e collina<ref>Vedi art. 1. La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 161 dell'11 luglio 1877.</ref>.

La sua costruzione si inserì in un piano di ristrutturazione dei precedenti piccoli [[cimiteri di Milano|cimiteri cittadini]].
Il cimitero venne inaugurato il 1º gennaio [[1895]]<ref>{{Cita web|url=http://www.linformatorefeniof.it/04_07/storia.htm|titolo=L'Informatore FENIOF|sito=www.linformatorefeniof.it|accesso=2016-11-13}}</ref>.
L'apertura del Cimitero Maggiore coincise, infatti, con la chiusura di buona parte dei cimiteri posti all'uscita delle porte cittadine, con il trasferimento a Musocco delle sepolture provenienti da:

L'apertura del Cimitero Maggiore coincise con la chiusura e la demolizione di buona parte dei vecchi cimiteri, in origine posti all'uscita delle [[Porte cittadine della città di Milano|porte cittadine]], con il trasferimento a Musocco di varie sepolture (purtroppo molte, anche illustri, andarono perdute) provenienti da:
* il [[Cimitero di San Rocco al Vigentino|Cimitero di San Rocco]] (chiusura: 1826);
* il [[Cimitero di San Rocco al Vigentino|Cimitero di San Rocco]] (chiusura: 1826);
* il [[Cimitero della Mojazza|Cimitero di Porta Garibaldi]], la "Moiazza" (chiusura: 22 ottobre 1895);
* il [[Cimitero della Mojazza|Cimitero di Porta Garibaldi]], la "Moiazza" (chiusura: 22 ottobre 1895);
* il [[Cimitero del Gentilino|Cimitero di Porta Ticinese]], il "Gentilino" (chiusura 22 ottobre 1895);
* il [[Cimitero del Gentilino|Cimitero di Porta Ticinese]], il "Gentilino" (chiusura 22 ottobre 1895);
* il [[Fopponino di Porta Vercellina|Cimitero di Porta Magenta]] o "di San Giovannino alla paglia" (chiusura 30 novembre 1895);
* il [[Fopponino di Porta Vercellina|Cimitero di Porta Magenta]] o "di San Giovannino alla Paglia" (chiusura 30 novembre 1895);
* il [[Cimitero di Porta Vittoria]], o "Porta Tosa" (chiusura 30 giugno 1896).
* il [[Cimitero di Porta Vittoria]], o "di Porta Tosa" (chiusura 30 giugno 1896).

Dallo stesso giorno di apertura del Cimitero Maggiore, per agevolare il trasporto allo stesso nuovissimo cimitero ma anche al Monumentale sia dei morti recenti e dei loro cortei funebri che, dal 23 ottobre [[1895]], dei resti mortali provenienti dai cimiteri dismessi, il Comune, in collaborazione con la [[Edison (azienda)|Edison]], istituì un apposito percorso tranviario con nere vetture costruite [[ad hoc]], le cui stazioni di partenza si trovavano la prima in via [[Bramante]] e la seconda (del [[1906]]) accanto a [[Porta Romana (Milano)|Porta Romana]], dove sorgeva il [[Cimitero di San Rocco al Vigentino]] (in stato di chiusura dal [[1826]]), e che ora è divenuta l'edificio ospitante le [[Terme di Milano]]. I milanesi chiamavano ironicamente questo tram, che sarà attivo fino al [[1925]], "La Gioconda"<ref>{{Cita web|url=http://milanoneisecoli.blogspot.it/2014/07/il-tram-funebre-la-gioconda.html|titolo=Il Tram funebre (la Gioconda)|sito=milanoneisecoli.blogspot.it|accesso=2016-11-13}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://storiedimilano.blogspot.it/2015/03/le-stazioni-funebri-di-milano.html|titolo=Le stazioni funebri di Milano|sito=storiedimilano.blogspot.it|accesso=2016-11-13}}</ref>.

Fra il [[1880]] ed il [[1966]] il Cimitero Maggiore era altresì servito da un'apposita fermata della [[tranvia Milano-Gallarate]], gestita dalla [[STIE]]<ref>Alessandro Albè, Guido Boreani, Giampietro Dall'Olio, ''La tramvia Milano - Gallarate'', Calosci, Cortona, 1993. ISBN 9788877850867</ref>.

La superficie complessiva del cimitero, originariamente di circa 400.000 [[Metro quadrato|m<sup>2</sup>]], è cresciuta fino a 678.624 [[Metro quadrato|m<sup>2</sup>]], di cui circa 80.000 a [[giardino]]<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.magentasrl.com/cimitero-maggiore-3/|titolo=Il cimitero maggiore musocco|sito=www.magentasrl.com|accesso=2016-11-13}}</ref>. I defunti che ospita attualmente sono oltre mezzo milione. Oltre alle inumazioni nei campi, vi sono [[Colombario|colombari]], [[Ossario|ossari]], cinerari, tombe di famiglia<ref name=":1" />. Da ottobre [[2002]] sono in funzione anche alcune colonnine che forniscono informazioni sui luoghi di sepoltura<ref>{{Cita web|url=http://www.oltremagazine.com/site/index.html?id_articolo=554|titolo=IN FUNZIONE I TOTEM PER LA LOCALIZZAZIONE DEI DEFUNTI - OLTRE MAGAZINE - Articolo|sito=www.oltremagazine.com|accesso=2016-11-13}}</ref>. È inoltre presente un servizio di navetta lungo il vialone centrale.


All'interno del cimitero è presente la [[Chiesa di Santa Maria della Pietà (Milano)|Chiesa di Santa Maria della Pietà]], in cui quotidianamente, di mattina, si celebra [[messa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.certosadimilano.com/wordpress/parrocchia/associazioni-e-movimenti/|titolo=Realtà presenti in Parrocchia – Certosa di Milano|sito=www.certosadimilano.com|accesso=2016-11-13}}</ref>.
Le inumazioni dei cadaveri provenienti dai cimiteri dismessi, iniziarono il 23 ottobre [[1895]]; per agevolare i trasporti, venne istituito anche un apposito percorso tranviario, la cui stazione di partenza (del [[1906]]) si trovava accanto a [[Porta Romana (Milano)|Porta Romana]], dove sorgeva il [[Cimitero di San Rocco al Vigentino]] (fino al [[1826]]). I milanesi, ironicamente, chiamavano questo tram "La Gioconda". Fra il [[1880]] ed il [[1966]] il cimitero era altresì servito da un'apposita fermata della [[tranvia Milano-Gallarate]], gestita dalla [[STIE]]<ref>Alessandro Albè, Guido Boreani, Giampietro Dall'Olio, ''La tramvia Milano - Gallarate'', Calosci, Cortona, 1993. ISBN 9788877850867</ref>.


La superficie complessiva del cimitero, originariamente di 400.000 [[Metro|m]]<sup>2</sup>, è cresciuta fino a 678.000 [[Metro|m]]<sup>2</sup>, di cui 80.000 a giardino. I defunti che ospita attualmente sono oltre mezzo milione. Oltre alle inumazioni nei campi, vi sono colombari, [[Ossario|ossari]], cinerari, tombe di famiglia. Nella parte posteriore della struttura centrale, oltre i cancelli, è collocato il Cimitero Ebraico per le sepolture degli [[Ebrei|Israeliti]]. Dal [[2002]] sono in funzione anche alcune centraline che forniscono informazioni sui luoghi di sepoltura e un servizio di navetta lungo il vialone centrale.
Nella parte posteriore della struttura centrale, oltre i cancelli e oltre una carreggiata da attraversare, è collocato il Cimitero Ebraico, per le sepolture degli [[Ebrei|Israeliti]].


== Personaggi famosi ivi seppelliti ==
== Personaggi famosi ivi seppelliti ==
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* [[Lauro Bordin]] (1890-1963), ciclista, fotoreporter, pittore
* [[Lauro Bordin]] (1890-1963), ciclista, fotoreporter, pittore
* [[Pompeo Borra]] (1898-1973), pittore, docente e direttore accademico
* [[Pompeo Borra]] (1898-1973), pittore, docente e direttore accademico
* [[Carlo Borsani]] (1917-1945), militare
* [[Carlo Borsani]] (1917-1945), militare, giornalista e direttore
* [[Pietro Bruzzi]] (1888-1944), operaio [[Anarchia|anarchico militante]] e [[partigiano]]
* [[Pietro Bruzzi]] (1888-1944), operaio [[Anarchia|anarchico militante]] e [[partigiano]]
* [[Luigi Calabresi]] (1937-1972), [[commissario di polizia]], vittima del [[terrorismo rosso]]
* [[Luigi Calabresi]] (1937-1972), [[commissario di polizia]], vittima del [[terrorismo rosso]]
* [[Tullio Calcagno|Don Tullio Calcagno]] (1899-1945), sacerdote, militare, [[Attivismo|attivista]], giornalista e direttore, presente fino al 1949, quando venne traslato nel Cimitero di Terni, sua città natale
* [[Giuseppe Campanari]] (1855-1927), violoncellista e [[baritono]]
* [[Giuseppe Campanari]] (1855-1927), violoncellista e [[baritono]]
* [[Maria "Mariuccia" Cantù]] (1912-1945), [[Partigiano|partigiana]]
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* [[Leopoldo Conti]] (1901-1970), calciatore e allenatore
* [[Leopoldo Conti]] (1901-1970), calciatore e allenatore
* [[Costanzo Corti]] (1824-1873), scultore
* [[Costanzo Corti]] (1824-1873), scultore
* [[Vincenzo Costa]] (1900-1974), militare e politico
* [[Vincenzo Costa]] (1900-1974), militare, [[Attivismo|attivista]] e sindacalista
* [[Adolfo Cotronei]] (1878-1950), giornalista sportivo
* [[Adolfo Cotronei]] (1878-1950), giornalista sportivo
* [[Eugenio Curiel]] (1912-1945), [[partigiano]], [[fisico]] e docente
* [[Eugenio Curiel]] (1912-1945), [[partigiano]], [[fisico]] e docente
* [[Enrico Dall'Oglio]] (1900-1966), editore
* [[Enrico Dall'Oglio]] (1900-1966), editore
* [[Antonio Dassi|Antonio Dassi,]] attore e commediografo
* [[Antonio Dassi|Antonio Dassi,]] attore e commediografo
* [[Gian Dàuli|Gian Dauli]] (1884-1945), giornalista, traduttore, scrittore, editore, direttore editoriale, anglista
* [[Gian Dàuli|Gian Dauli]] (1884-1945), giornalista e direttore, traduttore, scrittore, editore, direttore editoriale, anglista
* [[Franco De Agazio]] (m.1947), giornalista e direttore editoriale di destra che indagava sulla scomparsa dell'[[Oro di Dongo]] e venne ucciso dalla [[Volante Rossa "Martiri Partigiani"|Volante Rossa "Martiri Partigiani]]"
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* [[Edgardo Dell'Acqua]] (1912-1986), disegnatore di [[Fumetto|fumetti]]
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* [[Romolo Deotto]] (1911-1992), medico, docente e rettore dell'[[Università degli Studi di Milano|Università Statale]]
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* [[Angelina Gini]], ballerina e insegnante di danza
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* [[Massimo Gorla]] (1933-2004), [[Attivismo|attivista militante]], politico, giornalista, direttore editoriale
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* [[Enrico Agostino Griffini]] (1887-1952), architetto, ingegnere, docente e scrittore
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* [[Emilio Hirzel]], imprenditore e presidente dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]]
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* [[Franco Monzino]] (1891-1953), imprenditore e dirigente
* [[Franco Monzino]] (1891-1953), imprenditore e dirigente
* [[Giorgio Mottana]], giornalista sportivo e direttore de [[La Gazzetta dello Sport]]
* [[Giorgio Mottana]], giornalista sportivo e direttore de [[La Gazzetta dello Sport]]
* [[Benito Mussolini]] (1883-1945), politico, giornalista, direttore editoriale e [[Dittatura|dittatore]] (non più presente dal 1946 poiché trafugato da fedelissimi che ne temevano lo scempio e nascosto in case private e in tre conventi diversi, e trasferito infine al [[Cimitero Monumentale di San Cassiano in Pennino]], a [[Predappio]], nel 1957)
* [[Benito Mussolini]] (1883-1945), politico, giornalista e direttore, [[Dittatura|dittatore]] (non più presente dal 1946 poiché trafugato da fedelissimi che ne temevano lo scempio e nascosto in case private e in tre conventi diversi, e portato infine, nel 1957, al [[Cimitero Monumentale di San Cassiano in Pennino]], a [[Predappio]], e tumulato nella tomba di famiglia)
* [[Rosario Nicoletti (pilota)|Rosario "Saro" Nicoletti]], pilota automobilistico
* [[Rosario Nicoletti (pilota)|Rosario "Saro" Nicoletti]], pilota automobilistico
* [[Enrico Olivetti]] (m.1965), imprenditore, presidente dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] e dirigente federale calcistico
* [[Enrico Olivetti]] (m.1965), imprenditore, presidente dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] e dirigente federale calcistico
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* [[Carlo Perogalli]] (1921-2005), architetto, docente e scrittore
* [[Carlo Perogalli]] (1921-2005), architetto, docente e scrittore
* [[Evita Perón]] (1919-1952), attrice e politica argentina, vi fu sepolta dal [[1955]] al [[1971]] col nome fittizio di Maria Maggi de Magistris, mentre oggi è sepolta a [[Buenos Aires]]; è comunque presente un [[cenotafio]]
* [[Evita Perón]] (1919-1952), attrice e politica argentina, vi fu sepolta dal [[1955]] al [[1971]] col nome fittizio di Maria Maggi de Magistris, mentre oggi è sepolta a [[Buenos Aires]]; è comunque presente un [[cenotafio]]
* [[Edoardo Persico]] (1900-1936), scrittore, editore, giornalista, direttore editoriale, critico d'arte, gallerista
* [[Edoardo Persico]] (1900-1936), scrittore, editore, giornalista e direttore, critico d'arte, gallerista
* [[Clara Petacci|Claretta Petacci]] (1912-1945), amante e compagna di vita di [[Benito Mussolini]] (non più presente dal 1947 poiché trasferita al [[Cimitero del Verano]] a [[Roma]]).
* [[Clara Petacci|Claretta Petacci]] (1912-1945), amante e compagna di vita di [[Benito Mussolini]] (non più presente dal 1947 poiché traslata al [[Cimitero del Verano]] a [[Roma]]).
* [[Clara Petrella]] (1914-1987), [[soprano]]
* [[Clara Petrella]] (1914-1987), [[soprano]]
* [[Silvio Pietroboni]] (1904-1987), calciatore
* [[Silvio Pietroboni]] (1904-1987), calciatore
* [[Paolo Piffarerio]] (1924-2015), disegnatore di [[Fumetto|fumetti]] e animatore
* [[Paolo Piffarerio]] (1924-2015), disegnatore di [[Fumetto|fumetti]] e animatore
* [[Giuseppe Pinelli|Giuseppe "Pino" Pinelli]] (1928-1969), [[Anarchismo|anarchico]] militante, magazziniere e ferroviere, presente fino al 1981<ref>{{Cita web|url=https://secretsandbombs.wordpress.com/tag/licia-pinelli/|titolo=Licia Pinelli {{!}} Secrets and Bombs|sito=secretsandbombs.wordpress.com|accesso=2016-11-03}}</ref>, quando venne trasferito al [[Cimitero di Turigliano]], in [[Toscana]]
* [[Giuseppe Pinelli|Giuseppe "Pino" Pinelli]] (1928-1969), [[Anarchismo|anarchico]] militante, magazziniere e ferroviere, presente fino al 1981<ref>{{Cita web|url=https://secretsandbombs.wordpress.com/tag/licia-pinelli/|titolo=Licia Pinelli {{!}} Secrets and Bombs|sito=secretsandbombs.wordpress.com|accesso=2016-11-03}}</ref>, quando venne traslato al [[Cimitero di Turigliano]], in [[Toscana]]
* [[Giorgio Porcaro]] (1952-2002), attore, cabarettista, comico
* [[Giorgio Porcaro]] (1952-2002), attore, cabarettista, comico
* [[Ermenegildo Preti]] (1918-1986), ingegnere aerospaziale, progettista di alianti, di aerei e di automobili, docente e scrittore
* [[Ermenegildo Preti]] (1918-1986), ingegnere aerospaziale, progettista di alianti, di aerei e di automobili, docente e scrittore

Versione delle 21:53, 13 nov 2016

Disambiguazione – Se stai cercando il cimitero di Vicenza, vedi Cimitero Maggiore di Vicenza.
Cimitero Maggiore di Milano
Ingresso di Musocco visto dall'interno
Tipocivile
Confessione religiosamista
Stato attualein uso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMilano
LuogoGaregnano
Costruzione
Periodo costruzione1884
Data apertura1º gennaio 1895
Area678.000 m2
ArchitettoLuigi Mazzocchi, Enrico Brotti
NoteSezione ebraica
Mappa di localizzazione
Map

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Il Cimitero Maggiore di Milano, noto anche come Cimitero di Musocco, è il più grande cimitero della città.

Si trova nella zona nord-occidentale, nel quartiere di Garegnano, che ai tempi della costruzione era frazione del comune di Musocco.

Storia

Non potendo più tollerare la continua attività dei piccoli cimiteri ormai saturi ed inglobati dai nuovi quartieri, posti in zone una volta periferiche ma ora completamente urbanizzatesi, si decise di edificare un cimitero in una zona lontana dal fulcro cittadino, dalle parti della Certosa di Garegnano, presso l'abitato di Musocco[1].

Anche se a Milano era già presente il Cimitero Monumentale, la decisione di realizzare un secondo grande cimitero fu presa dal fatto che si capì subito che solo il Monumentale non era sufficiente ad ospitare i corpi di una città in forte espansione territoriale e demografica[2].

Così fu costruito il Maggiore sul finire dell'Ottocento, su progetto dell'ingegner Luigi Mazzocchi e dell'architetto Enrico Brotti. Fu costruito dove sorgeva l'antico Bosco della Merlata[3], celebre per la presenza di briganti e dissodato a seguito dell'entrata in vigore della L. 3917/1877, che eliminò il vincolo di tutela praticamente da tutti i boschi di pianura e collina[4].

Il cimitero venne inaugurato il 1º gennaio 1895[5].

L'apertura del Cimitero Maggiore coincise con la chiusura e la demolizione di buona parte dei vecchi cimiteri, in origine posti all'uscita delle porte cittadine, con il trasferimento a Musocco di varie sepolture (purtroppo molte, anche illustri, andarono perdute) provenienti da:

Dallo stesso giorno di apertura del Cimitero Maggiore, per agevolare il trasporto allo stesso nuovissimo cimitero ma anche al Monumentale sia dei morti recenti e dei loro cortei funebri che, dal 23 ottobre 1895, dei resti mortali provenienti dai cimiteri dismessi, il Comune, in collaborazione con la Edison, istituì un apposito percorso tranviario con nere vetture costruite ad hoc, le cui stazioni di partenza si trovavano la prima in via Bramante e la seconda (del 1906) accanto a Porta Romana, dove sorgeva il Cimitero di San Rocco al Vigentino (in stato di chiusura dal 1826), e che ora è divenuta l'edificio ospitante le Terme di Milano. I milanesi chiamavano ironicamente questo tram, che sarà attivo fino al 1925, "La Gioconda"[6][7].

Fra il 1880 ed il 1966 il Cimitero Maggiore era altresì servito da un'apposita fermata della tranvia Milano-Gallarate, gestita dalla STIE[8].

La superficie complessiva del cimitero, originariamente di circa 400.000 m2, è cresciuta fino a 678.624 m2, di cui circa 80.000 a giardino[9]. I defunti che ospita attualmente sono oltre mezzo milione. Oltre alle inumazioni nei campi, vi sono colombari, ossari, cinerari, tombe di famiglia[9]. Da ottobre 2002 sono in funzione anche alcune colonnine che forniscono informazioni sui luoghi di sepoltura[10]. È inoltre presente un servizio di navetta lungo il vialone centrale.

All'interno del cimitero è presente la Chiesa di Santa Maria della Pietà, in cui quotidianamente, di mattina, si celebra messa[11].

Nella parte posteriore della struttura centrale, oltre i cancelli e oltre una carreggiata da attraversare, è collocato il Cimitero Ebraico, per le sepolture degli Israeliti.

Personaggi famosi ivi seppelliti

Note

  1. ^ Storia di Milano ::: I cimiteri milanesi, su www.storiadimilano.it. URL consultato il 13 novembre 2016.
  2. ^ Cimitero Maggiore - Il cimitero a Milano - itinerari - Ordine degli architetti, P.P.C della provincia di Milano, su www.ordinearchitetti.mi.it. URL consultato il 13 novembre 2016.
  3. ^ Gianluca Padovan, Forse non tutti sanno che a Milano..., Newton Compton Editori, 6 ottobre 2016, ISBN 9788822701398. URL consultato il 13 novembre 2016.
  4. ^ Vedi art. 1. La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 161 dell'11 luglio 1877.
  5. ^ L'Informatore FENIOF, su www.linformatorefeniof.it. URL consultato il 13 novembre 2016.
  6. ^ Il Tram funebre (la Gioconda), su milanoneisecoli.blogspot.it. URL consultato il 13 novembre 2016.
  7. ^ Le stazioni funebri di Milano, su storiedimilano.blogspot.it. URL consultato il 13 novembre 2016.
  8. ^ Alessandro Albè, Guido Boreani, Giampietro Dall'Olio, La tramvia Milano - Gallarate, Calosci, Cortona, 1993. ISBN 9788877850867
  9. ^ a b Il cimitero maggiore musocco, su www.magentasrl.com. URL consultato il 13 novembre 2016.
  10. ^ IN FUNZIONE I TOTEM PER LA LOCALIZZAZIONE DEI DEFUNTI - OLTRE MAGAZINE - Articolo, su www.oltremagazine.com. URL consultato il 13 novembre 2016.
  11. ^ Realtà presenti in Parrocchia – Certosa di Milano, su www.certosadimilano.com. URL consultato il 13 novembre 2016.
  12. ^ a b c Ruoli e qualifiche della Polizia dal 1848 al 1981, su www.poliziotti.it. URL consultato il 29 ottobre 2016.
  13. ^ Licia Pinelli | Secrets and Bombs, su secretsandbombs.wordpress.com. URL consultato il 3 novembre 2016.
  14. ^ Cornelio Rolandi - Biografia, su www.cinquantamila.it. URL consultato il 31 ottobre 2016.
  15. ^ La rimozione. Storia di Giuseppe Tavecchio, vittima dimenticata degli anni di piombo - Andrea Kerbaker, Libro - Ibs, su www.ibs.it. URL consultato il 1º novembre 2016.

Bibliografia

Voci correlate

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