Castel d'Ario

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Castel d'Ario
comune
Castel d'Ario – Stemma
Castel d'Ario – Bandiera
Castel d'Ario – Veduta
Castel d'Ario – Veduta
Il castello
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Mantova
Amministrazione
SindacoDaniela Castro (lista civica) dal 1-6-2015
Territorio
Coordinate45°11′20″N 10°58′32″E / 45.188889°N 10.975556°E45.188889; 10.975556 (Castel d'Ario)
Altitudine24 m s.l.m.
Superficie22,58 km²
Abitanti4 609[2] (31-05-2023)
Densità204,12 ab./km²
FrazioniSusano, Villa, Villagrossa[1]
Comuni confinantiRoncoferraro, San Giorgio Bigarello, Sorgà (VR), Villimpenta
Altre informazioni
Cod. postale46033
Prefisso0376
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT020014
Cod. catastaleC076
TargaMN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 388 GG[4]
Nome abitanticasteldariesi
PatronoMaria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castel d'Ario
Castel d'Ario
Castel d'Ario – Mappa
Castel d'Ario – Mappa
Posizione del comune di Castel d'Ario nella provincia di Mantova
Sito istituzionale

Castel d'Ario, scritto anche Casteldario (Castellaro fino al 1867, Castlàr in dialetto mantovano[5]) è un comune italiano di 4 609 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia.

Sito a 19 chilometri a est di Mantova, diede i natali a Tazio Nuvolari (1892-1953), pilota automobilistico e motociclistico di fama internazionale.

Centro agricolo e industriale, basa la propria economia sulla produzione di foraggi, riso e ortaggi, sull'allevamento bovino e suino e su industrie a carattere alimentare, meccanico, calzaturifici e materie plastiche. La chiesa parrocchiale risale alla metà del XVII secolo. Sono visibili resti del castello medievale.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'antica denominazione Castellaro venne sostituita nella seconda metà del XIX secolo, in quanto ritenuta troppo comune e confondibile con altri villaggi omonimi o assonanti.
Fu il sindaco Luigi Boldrini, amico di Giosuè Carducci, a chiedere al poeta di trovare una nuova e più esclusiva denominazione: riferendosi al castello di epoca romana, che la tradizione voleva essere stato fondato dal centurione Dario o Ario[6], Carducci propose il nome di Castel d'Ario che venne adottato con Regio Decreto del 9 giugno 1867.[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'anno 1082, Enrico IV concesse l'odierno territorio di Castel d'Ario in feudo al vescovado di Trento.[6]

Il borgo fu signoria feudale dei principi-vescovi di Trento dal 1082, e dal 1328 fu gestito dai Gonzaga in qualità di valvassori, tornando perciò ai proprietari originali all’estinzione di questi ultimi nel 1707, staccandosi dal Ducato di Mantova; fu quindi governato dai trentini fino all'abolizione dei feudi imperiali nel 1797.[8]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Susano, ex chiesa dell'Assunzione

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

L'evento tradizionale più conosciuto di Castel d'Ario è la bigolada, che consiste nella distribuzione di bigoi con le sardele, cioè spaghetti fatti col torchio a pressione, con acciughe salate. La manifestazione si svolge il primo giorno di quaresima fin dal XIX secolo. Fonti storiche ne fanno risalire la nascita all'anno 1873 se non alla data del 7 marzo 1848 in pieno periodo pre-rivoluzionario[11].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

La vivacità culturale di Castel d'Ario è attestata non solo dalla presenza di una biblioteca, ma anche dalla presenza di una casa editrice, Negretto Editore.

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

  • Bigoli con le sardelle
  • Riso alla pilota: è il piatto tradizionale della zona. Viene cucinato alla pilota, ovvero 'in grani'. Il procedimento prevede di stenderlo su una stuoia e cuocerlo lentamente attraverso il vapore che proviene da sotto. Poi si aggiungeranno il 'pistume', carne di maiale salatissima, o i pesciolini cresciuti nelle risaie e fritti.

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Gli stranieri residenti a Castel d'Ario al 1º gennaio 2011 sono 833 e rappresentano il 17,1% della popolazione residente.[senza fonte]
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 29,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'India (26,7%) e dal Marocco (14,6%).[senza fonte]

Paese Numero
Romania 242
India 222
Marocco 122

fonte: tuttitalia.it

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio del paese è l'A.C. Castel d'Ario 1913 Calcio, che milita nel girone P della Seconda Categoria mantovana.
Don Enzo Verrini, parroco del paese dal 1969 al 2008, nel 1970 fonda l'Audace Castel d'Ario, la società calcistica della parrocchia. Basandosi sul volontariato, la società calcistica si occupa tutt'oggi della formazione dei più giovani calciatori casteldariesi, impegnando le sue formazioni nei campionati provinciali mantovani.

Pattinaggio[modifica | modifica wikitesto]

A Castel d'Ario vi è una società di pattinaggio artistico a rotelle A.S.D Rotellistica Casteldariese con allenatrice Katia Bellini. Questa società arriva a ottimi livelli sia provinciali che regionali e internazionali. In particolare questa società si basa sulla solo dance. Menzione d'obbligo per Anna Remondini, che ha conquistato il primo titolo in carriera nella specialità del Solo Dance ai Campionati Nazionali di pattinaggio artistico a rotelle nel 2019, e per il terzo anno consecutivo Anna Remondini e Daniel Morandin hanno conquistato il titolo ai Campionati Nazionali 2019 di pattinaggio artistico a rotelle.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Castel d'Ario - Statuto.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 162, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ a b Contino, Castello di Castel d'Ario.
  7. ^ Atti ufficiali, in Gazzetta piemontese, Torino, 8 luglio 1867, p. 1.
  8. ^ E fine a quel momento ebbe come frazione Pampuro, ora frazione della confinante Sorgà.
  9. ^ Teatro, Corso Giuseppe Garibaldi, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'11 maggio 2021.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ Bertolotti, cit., pag. 23

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Angelo Contino, Castelli in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1982.
  • Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985. ISBN non esistente.
  • Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
  • Maurizio Bertolotti, Le complicazioni della vita: storie del Risorgimento, Milano, Giangiacomo Feltrinelli editore, 1998.
  • Davide Maria Cagnata, Castlàr - La lingua, Arianna Sartori Editore, 2017
  • Gabriella Mantovani e Filippo Mantovani, La Chiesa Parrocchiale di Castel d'Ario. Storia, Arte, Protagonisti dal Cinquecento ai giorni nostri, Sometti editore, Mantova 2002
  • Gabriella Mantovani, Il Castello di Castel d'Ario. Da Matilde di Canossa ai Vescovi di Trento. Dai Turrisendi ai Bonacolsi e ai Gonzaga. Da Napoleone fino ai nostri giorni. Sometti editore, Mantova 2012
  • Gabriella Mantovani, La più antica tradizione di Castel d'Ario - LA FIERA D'AGOSTO - In onore della Patrona, la Madonna Assunta, Tipografia Sammartino, Nogara VR 2016
  • Sandro Correzzola, Dalla protesta alla festa LA BIGOLADA di Castel d'Ario, Sometti editore, Mantova 2006

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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