Idolo degli adolescenti

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Elvis Presley, Tommy Sands, Fabian Forte e Ricky Nelson

Un idolo degli adolescenti,[1] a cui ci si riferisce anche con il termine inglese teen idol, è una celebrità, solitamente giovane, che ha un grande seguito da parte degli adolescenti.[2][3][4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo P. David Marshall:[5]

«Il marketing dei teen idol generalmente si focalizza sull'immagine che essi danno (...) L'idolo adolescenziale è fatto per attrarre quella fascia di pubblico femminile pre-adolescente e adolescente e i bambini (...) (Gli idoli degli adolescenti) vengono trattati alla stregua di prodotti relativamente innocui per il pubblico giovane e il mercato contiguo destinato ai loro genitori. L'idolo adolescente non sembra mai essere autonomo e quindi non sembra mai apparire minaccioso quando diventa adulto; rimane, fintanto che mantiene alto il suo profilo, perennemente infantile e dipendente.»

Storia[modifica | modifica wikitesto]

1800 - 1940[modifica | modifica wikitesto]

Rodolfo Valentino

Un idolo degli adolescenti ante litteram è il compositore e pianista ungherese Franz Liszt che, nel corso degli anni quaranta dell'Ottocento, scatenava il furore tra le ragazze dell'epoca durante le sue esibizioni. Tale fenomeno prende il nome di Lisztomania.

Uno dei primissimi idoli per adolescenti fu Rodolfo Valentino, attore e ballerino degli anni dieci e venti del Novecento che morì a 31 anni dopo aver girato una serie di film, come ad esempio I quattro cavalieri dell'apocalisse del 1921, che ne cementarono l'immagine di latin lover.

Nel 1924, Roger Wolfe Kahn, anche conosciuto come Millionaire Maestro, divenne il primo idolo degli adolescenti negli USA quando esordì con il suo gruppo jazz all'età di sedici anni. La cantante lirica Geraldine Farrar contava un seguito di giovani fan soprannominate Gerry-flappers. Rudy Vallée, noto per i successi del 1929 Honey e Deep Night, fu probabilmente il primo cantante statunitense a generare l'isteria tra le adolescenti durante i suoi concerti che facevano il tutto esaurito.

Frank Sinatra, che esordì all'inizio degli anni quaranta, viene considerato uno dei primi veri idoli adolescenziali ed era particolarmente apprezzato dalle bobby soxer: le fan della musica dell'epoca, così chiamate perché, durante i concerti, erano obbligate a togliersi le scarpe in modo da non rovinare la pista da ballo.[2][6]

1950-1960[modifica | modifica wikitesto]

James Dean

Nel corso degli anni cinquanta e sessanta si assistette a un boom di giovani idoli britannici e statunitensi che spesso figuravano nelle copertine delle riviste. Il successo delle giovani star e l'emersione di numerose sottoculture giovanili portarono promotori e manager del music business, del cinema e della televisione alla creazione di idoli adolescenti di aspetto bello e rassicurante per venire incontro alle esigenze del ceto medio.

Tra i principali idoli per adolescenti di quegli anni figura James Dean che, sebbene avesse interpretato solo tre importanti ruoli cinematografici, ottenne due nomination agli Oscar ed era ammirato dalle giovani per il suo carisma e l'aspetto da ragazzo ribelle. Ad accrescere il suo status di teen idol contribuirono inoltre la sua partecipazione al film Gioventù bruciata (1955) e la morte prematura avvenuta a causa di un incidente stradale nel 1955. Tutt'oggi alcuni adolescenti si ispirano al look di Dean indossando magliette bianche e jeans.[7]

Tommy Sands divenne un teen idol quando debuttò come attore in The Idol, un film per la televisione sul fenomeno degli idoli per adolescenti.

Annette Funicello venne selezionata da Walt Disney nel 1955 per partecipare a Il club di Topolino e divenuta il personaggio più in vista della prima stagione dello show.[8]

I Beatles (1964)

In questi anni spopolarono i film, le sitcom e i drammi televisivi con attori bambini tra cui Johnny Crawford, noto soprattutto per il suo ruolo di Mark McCain di The Rifleman (oltre che per aver fatto entrare cinque brani nella Top-40 di Billboard).[2] Nel 1963 Luke Halpin ebbe grande successo come idolo degli adolescenti della serie Flipper. Altro giovane di successo fu Bobby Rydell, divenuto celebre con il film Ciao, ciao Birdie del 1963. Tra le altre giovani stelle del cinema e della televisione vi erano Paul Petersen, Patty Petersen e Shelley Fabares di The Donna Reed Show, Dwayne Hickman di The Many Loves of Dobie Gillis, Sally Field di Gidget, Jon Provost di Lassie, Jay North di Dennis the Menace e i fratelli Schultz in The Monroes.

Benché la maggior parte della musica in quegli anni fosse scritta da adulti, gli adolescenti del dopoguerra si rispecchiavano invece nei loro artisti coetanei, di cui ascoltavano le loro canzoni registrate sui vinili da 45 giri tramite i fonografi, che in alcuni casi erano portatili e a buon mercato.

Nel mondo del rock vale la pena citare Elvis Presley, che debuttò nel mondo della musica durante la metà degli anni cinquanta e fece scalpore per la sua immagine considerata all'epoca pericolosa dall'establishment (nei suoi videoclip veniva filmato dalla vita in su a causa delle movenze allusive delle sue gambe).[6]

Ricky Nelson, un interprete di musica rockabilly considerato dai genitori un'alternativa "sicura" rispetto ad Elvis, divenne anch'egli un idolo degli adolescenti attraverso la serie televisiva girata dai suoi genitori The Adventures of Ozzie and Harriet.[9] Il successo di Nelson ebbe termine nel 1964, anno in cui i Beatles riuscirono a sfondare negli USA.[6]

Ritenuti da molti la band di maggiore importanza della musica moderna, i Beatles riuscirono a scalare le classifiche di Billboard per un totale di 58 settimane tra il 1964 e il 1970 e scatenavano il fervore dei loro fan, soprannominato Beatlemania. Ciò causò alcuni problemi al gruppo, che faticava a esibirsi dal vivo.[20] I quattro britannici ebbero ancora più fortuna di Elvis nel momento del suo massimo successo.[6] La visibilità di cui godevano portò alla formazione dei Monkees, nati come risposta americana ai quattro di Liverpool e saliti alla ribalta grazie al programma TV I Monkees. I due membri più in vista del gruppo erano Micky Dolenz e Davy Jones.[10][11]

Gli Herman's Hermits,[12] i Rolling Stones e i Beach Boys erano idoli degli adolescenti, specialmente durante la prima parte della loro carriera. Neil Sedaka fu, durante gli anni sessanta, un altro teen idol che però decise di rivolgere l'attenzione a un pubblico più maturo nel corso degli anni seguenti. divenne famoso . Anche Roy Orbison, noto con le hit Oh, Pretty Woman, Only the Lonely e Crying, i Cowsills e Dino, Desi & Billy erano ritenuti degli idoli giovanili del periodo.

Molti idoli per adolescenti facevano parte della corrente musicale bubblegum, comprendente, oltre ai già citati Monkees, gli Archies, i Music Explosion, gli Ohio Express, Tommy Roe, i Lemon Pipers, i Banana Splits, la Partridge Family, i 1910 Fruitgum Company e gli Sweet.[13]

Altri celebri cantanti e attori apprezzati dai giovani dell'epoca includono Marlon Brando, Tab Hunter, Sal Mineo, Frankie Avalon, Fabian Forte, Bobby Rydell, Frankie Lymon e Connie Stevens, Edd Byrnes, Troy Donahue, le Lennon Sisters e Paul Anka. Riferendosi a quest'ultimo, Jim Leach dichiara:[14]

«Anka si presentò a tutti come un generico teen idol che contribuì a rendere la figura del giovane idolo maschio selvaggio in qualcosa di più rasserenante. Anka diede un'immagine più pulita della giovinezza maschile rispetto a quella che invece mostravano i precedenti eroi ribelli del rockabilly (come del resto anche quella dei delinquenti giovanili della classe operaia che si possono vedere, ad esempio, in West Side Story).»

Anni 1970[modifica | modifica wikitesto]

Michael Jackson (1984)

Tra la fine degli anni sessanta e la metà del decennio successivo ebbero fortuna cantanti/attori come Bobby Sherman e David Cassidy. Sherman figurò in serie e programmi destinati a bambini e teenager come Shindig!, Arrivano le spose, La famiglia Partridge, Archie e Sabrina e La famiglia Brady. Da giovani, Barry Williams, Christopher Knight, Vincent Van Patten, che era anche un noto tennista, John Molder Brown, Leonard Whiting, Raymond "Ray" Lovelock, Leif Garrett, Mark Hamill, Mark Lester, Jan-Michael Vincent e Jack Wild erano idoli giovanili che comparivano sulle riviste dei rotocalchi dell'epoca.

Il gruppo musicale degli Hudson Brothers conta una fitta discografia e la partecipazione a due programmi televisivi. Altri cantanti per adolescenti di questo periodo erano Shaun Cassidy, Leif Garrett, Donnie e Marie Osmond degli Osmond Brothers, Andy Gibb, Tony DeFranco dei DeFranco Family e i Bay City Rollers.

I Jackson Five vengono ricordati per essere stati la prima band interamente composta da afroamericani che si rivolgeva ad un pubblico di adolescenti ad aver ottenuto un successo nazionale.[15][16] Il loro membro più giovane Michael Jackson, che esordì da solista in questo decennio, divenne una superstar di grandissimo successo negli anni ottanta e un sex symbol agli occhi di molte giovani.[17][18]

Anni 1980[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni ottanta si assistette a un rinnovato interesse per i teen idol, che venivano promossi attraverso iniziative di marketing aggressive e più sofisticate che in passato. Questa tendenza proseguì anche nel corso del decennio successivo.[19]

Gli attori che negli anni ottanta divennero idoli per adolescenti comprendono l'attrice Alyssa Milano di Casalingo Superpiù, soprannominata Teen Queen of the 1980s, Molly Ringwald, che salì alla ribalta con i film Sixteen Candles e Breakfast Club,[20] River Phoenix, Christian Slater, Kirk Cameron, noto per aver impersonato Mike Seaver di Genitori in blue jeans, Scott Baio e Willie Aames, entrambi ricordati per aver fatto parte del cast della serie Baby Sitter. Anche gli attori Corey Feldman e Corey Haim, conosciuti come "i due Corey", sono diventati idoli degli adolescenti durante la seconda parte del decennio grazie a pellicole come I Goonies, Ragazzi perduti, Un piccolo sogno e License to Drive - Licenza di guida. Sebbene non ami considerarsi tale, anche l'attore Johnny Depp, che esordì nel mondo del cinema durante gli anni ottanta, è considerato da molte donne un teen idol.[21] Fecero parlare di sé anche i cosiddetti brat pack: star che recitavano in film che trattano temi adolescenziali quali Emilio Estevez, Anthony Michael Hall, Rob Lowe, Andrew McCarthy, Demi Moore, Judd Nelson, Molly Ringwald e Ally Sheedy.

Durante gli anni ottanta, la cantante Madonna assurse a teen idol, icona della moda dell'epoca e simbolo della cultura LGBTQ+ grazie a canzoni come Like a Prayer, Who's That Girl e Like a Virgin e i suoi videoclip rivoluzionari in cui si atteggia a punkette femminista. Le sue fan prendono il soprannome di Madonna wannabe.[22]

Tra i musicisti che negli anni ottanta avevano un folto seguito di adolescenti si possono contare l'australiano Rick Springfield, che interpretò Jessie's Girl e Don't Talk to Strangers e vinse un Grammy, i portoricani Menudo, che raggiunsero la vetta delle classifiche sudamericane, Debbie Gibson, che scrisse Foolish Beat quando aveva diciassette anni e pubblicò una serie di altri dischi di successo, Tiffany, emersa all'età di quindici anni e conosciuta per la cover di I Think We're Alone Now di Tommy James and the Shondells e Could've Been, i New Kids on the Block, che aprivano i concerti di Tiffany prima di diventare celebri nel corso della seconda metà degli anni ottanta e i New Edition.

Anni 1990[modifica | modifica wikitesto]

I Backstreet Boys (2019)

Alcuni dei principali act musicali degli anni novanta emersero grazie al canale MTV ed erano in molti casi delle boy band, i cui membri dovevano rispettare alcuni standard, tra cui l'avere un look pulito e una loro "personalità" distinta (poteva esserci, ad esempio, quello più "timido", il più "intelligente" ecc...)[5][23] Tra di essi vi erano, oltre ai Menudo e i New Kids on the Block, già attivi durante gli anni ottanta, i Take That, i Backstreet Boys, e gli NSYNC di Justin Timberlake. Le band di questo tipo al femminile di questi anni includevano invece le Spice Girls, le TLC e le Destiny's Child. Altri idoli adolescenziali popolari nel corso del decennio contano gli Hanson, Christina Aguilera, Jennifer Lopez, Mandy Moore, Jessica Simpson e Britney Spears.[6][24]

Per quanto riguarda gli attori che ebbero un vasto seguito tra i teenager in questi anni vi erano Alicia Silverstone, che recitò nei panni della protagonista del film Ragazze a Beverly Hills del 1995 Cher Horowitz,[25] Leonardo DiCaprio, diventato una star grazie a Titanic del 1997[26] e le sorelle Mary-Kate e Ashley Olsen.[27]

Anni 2000-oggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ teen idol, su reverso.net. URL consultato il 13 settembre 2022.
  2. ^ a b c (EN) autori vari, All music guide to rock: the definitive guide to rock, pop, and soul, Hal Leonard Corporation, 2002, pp. 1309–10.
  3. ^ (EN) Teen Idol, su allmusic.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  4. ^ (EN) Essay: Teen Idol, su allmusic.com. URL consultato il 14 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2010).
  5. ^ a b (EN) P. David Marshall, Celebrity and power: fame in contemporary culture, University of Minnesota, 1997, p. 168.
  6. ^ a b c d e (EN) The Top 25 Teen Idol Breakout Moments, su rollingstone.com. URL consultato il 14 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2020).
  7. ^ (EN) James Dean - Top 10 Teen Idols, su content.time.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  8. ^ (EN) Annette Funicello - Top 10 Teen Idols, su content.time.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  9. ^ (EN) Ricky Nelson, su digital.library.unt.edu. URL consultato il 14 settembre 2022.
  10. ^ (EN) The Top 25 Teen Idols Of All-Time, su new.music.yahoo.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  11. ^ (EN) "Then & Now: 10 Best Teen Idols of All Time, su foxnews.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  12. ^ (EN) Herman's Hermits – Magazine Articles, su hermanshermits.com. URL consultato il 14 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006).
  13. ^ Claudio Quarantotto, Dizionario della musica pop & rock, Tascabili Economici Newton, 1994, p. 20.
  14. ^ (EN) Jim Leach, Jeannette Sloniowski, Candid eyes: essays on Canadian documentaries, University of Toronto, 2003, pp. 50-60.
  15. ^ (EN) David Mansour, From Abba to Zoom: A Pop Culture Encyclopedia of the Late 20th Century, 2011, p. 241.
  16. ^ (EN) Teen Magazines, 1973, su stuckinthe70s.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  17. ^ (EN) With David Cassidy gone, let's look back at the teen idol era, su globalnews.ca. URL consultato il 14 settembre 2022.
  18. ^ (EN) The Jacksons: A History, su thejacksons.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  19. ^ (EN) Teen Pop, su allmusic.com. URL consultato il 14 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2012).
  20. ^ (EN) Molly Ringwald - Top 10 Teen Idols, su content.time.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  21. ^ (EN) Depp: 'I was no teen idol', su irishexaminer.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  22. ^ (EN) The dreamiest teen idol from the year you were born, su amp.insider.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  23. ^ (EN) MTV Teen Idol, su iomusic.com. URL consultato il 14 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2008).
  24. ^ (EN) Britney Spears - Top 10 Teen Idols, su content.time.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  25. ^ (EN) The eight best teen films to watch before Booksmart, su nzherald.co.nz. URL consultato il 14 settembre 2022.
  26. ^ (EN) Leomania / Like Sinatra, Elvis And The Beatles Before Him, The Young Star Of Titanic Is Turning The World Of Teen-age Girls Upside Down, su articles.sun-sentinel.com. URL consultato il 14 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2015).
  27. ^ (EN) Power of Two, su washingtonpost.com. URL consultato il 14 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ernesto Assante, Gino Castaldo, Blues, Jazz, Rock, Pop. Il Novecento americano, Einaudi, 2004.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]