Johnny Crawford

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Johnny Crawford nel 1961 nella serie televisiva The Rifleman

John Ernest Crawford (Los Angeles, 26 marzo 1946Los Angeles, 29 aprile 2021[1]) è stato un attore, cantante e musicista statunitense, noto soprattutto come attore bambino nella serie televisiva The Rifleman (1958-1963).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1946 in California, Johnny Crawford proveniva da una famiglia di persone attive nel mondo dello spettacolo.[2] I suoi nonni materni erano belgi; suo nonno era il violinista Alfred Eugene Mergelin. Suo nonno paterno, Bobby Crawford, era un editore che aveva lavorato con Irving Berlin a Al Jolson. I suoi genitori erano Betty Mergelin e Robert Lawrence Crawford Sr.

Continuando la tradizione di famiglia, intraprese fin da giovanissimo una carriera di attore e musicista e ottenne la sua prima parte importante alla televisione come attore bambino nel 1955, a 9 anni, quando fu scelto come uno dei Mousketeers nella stagione di apertura de Il club di Topolino di Walt Disney.[3]

Dopo la sua partecipazione alla produzione della NBC Lux Video Theater di "Little Boy Lost", trasmessa in diretta il 15 marzo 1956, lavorò con continuità come attore bambino, accumulando in due anni più di 50 crediti televisivi e cinematografici, inclusi i film Courage of Black Beauty (1957) e I figli dello spazio (1958).[4]

Nella primavera del 1958, alla ricerca di un ruolo dove poter mostrare le sue doti di attore e cavallerizzo, far parte di una compagnia di attori e avere maggiore stabilità anche per i suoi impegni scolastici, Crawford trovò l'opportunità grazie alla serie western The Rifleman, per la quale a 13 anni ottenne una candidatura agli Emmy Award per la sua interpretazione del giovane figlio di Chuck Connors, Mark McCain.[5]. Quello stesso anno vennero candidati agli Emmy Award anche suo fratello, Robert L. Crawford Jr. (co-protagonista della serie televisiva Laramie della NBC) e il padre Robert Sr. (per il suo lavoro di editing in The Bob Cummings Show). Durante i cinque anni della serie, andata in onda sulla ABC dal 1958 al 1963, Crawford godette di grande popolarità tra gli adolescenti americani e intraprese anche una carriera discografica che tra il 1961 e il 1964 generò una decina di successi tra i dischi più venduti in quegli anni negli Stati Uniti.[6]

Terminata la serie televisiva e gli studi alla scuola superiore, Crawford continuò a recitare in televisione e al cinema da adulto, anche se in modo saltuario.[7] Interpretò la parte di un nativo americano nel film d'avventura Indian Paint (1965), un adolescente travagliato al fianco di Kim Darby in The Restless Ones (1965) e un giovane ferito mortalmente da John Wayne in El Dorado (1966).

A 19 anni, recitò anche in una produzione del musical Brigadoon di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe a Cleveland, nell'Ohio. Alla carriera di attore alternò la sua passione sportiva per i rodei come membro della PRCA (Professional Rodeo Cowboys Association) e AJRA (American Junior Rodeo Association).

Arruolatosi per due anni nell'esercito degli Stati Uniti, lavorò alla realizzazione di film come coordinatore della produzione, assistente alla regia, supervisore alla sceneggiatura e attore occasionale. Terminato il servizio militare, uno dei suoi primi ruoli fu quello di un caporale dell'esercito ricercato per omicidio in By Numbers, episodio della serie Hawaii Five-O con Jack Lord (1968).

Nel 1971 interpretò il ruolo principale in The Resurrection of Broncho Billy, vincitore nel 1971 del premio Oscar al miglior cortometraggio. Nel 1973 recitò insieme a Victoria Principal nel film The Naked Ape.

Negli anni settanta partecipò al suo ultimo rodeo, e si appassionò alla musica degli anni venti e trenta. Fece apparizioni occasionali in locali, accompagnandosi alla chitarra.

Negli anni ottanta, apparve in nove spettacoli teatrali, dove fece ascoltare la sua sempre crescente collezione di registrazioni di band dance. Trascorse due anni a New York come cantante maschile per l'orchestra di danza vintage Nighthawks di Vince Giordano.

Dal 1990, Crawford fondò e diresse la Johnny Crawford Orchestra, con sede in California, specializzata in musica da ballo vintage per film, istruzione ed eventi speciali e con la quale pubblicò nel 2008 l'album Sweepin' the Clouds Away.

Nel 1995 si sposò con Charlotte Samco, che aveva conosciuto al liceo. Continuò a lavorare fino al 2019, quando gli venne diagnosticata la malattia di Alzheimer[8]. Morì nel 2021, per le complicazioni della malattia neurodegenerativa: colpito da Covid-19, era riuscito a superare l'infezione.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

  • Daydreams #70 (June 25, 1961)
  • Patti Ann #43 (April 6, 1962)
  • Cindy’s Birthday #8 (June 22, 1962)
  • Your Nose Is Gonna Grow #14 (August 3, 1962)
  • Rumors #12 (December 14, 1962)
  • Cry on My Shoulder #126 (1962)
  • Proud # 29 (February 8, 1963)
  • Cindy’s Gonna Cry #72 (October 4, 1963)
  • Judy Loves Me #95 (January 17, 1964)
  • Sandy #108 (1964)

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Johnny Crawford, giovane star di 'The Rifleman', muore a 75 anni, su hollywoodreporter.com. URL consultato il 30 aprile 2021.
  2. ^ Johnny Crawford Website.
  3. ^ John Holmstrom, The Moving Picture Boy: An International Encyclopaedia from 1895 to 1995, Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 258-259.
  4. ^ (EN) Johnny Crawford, su boyactors.org.uk.
  5. ^ Kathy Garver e Fred Ascher, "X Child Stars: Where Are They Now?", Taylor Tread Publishing, 2016. pp. 75-77.
  6. ^ Bob Leszczak, From Small Screen to Vinyl: A Guide to Television Stars Who Made Records, 1950-2000, Lanham: Rowman & Littlefield, 2015, pp.79-81.
  7. ^ (EN) Johnny Crawford, su IMDb, IMDb.com.
  8. ^ (EN) Johnny Crawford has Alzheimer’s [collegamento interrotto], su thelifeandtimesofhollywood.com..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Bob Leszczak, From Small Screen to Vinyl: A Guide to Television Stars Who Made Records, 1950-2000, Lanham: Rowman & Littlefield, 2015, pp.79-81.
  • (EN) John Holmstrom, The Moving Picture Boy: An International Encyclopaedia from 1895 to 1995, Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 258-259.
  • (EN) Kathy Garver e Fred Ascher, "X Child Stars: Where Are They Now?", Taylor Tread Publishing, 2016. pp. 75-77.

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Controllo di autoritàVIAF (EN63364407 · ISNI (EN0000 0001 1526 4402 · SBN UBOV078079 · Europeana agent/base/154495 · LCCN (ENno91003539 · GND (DE142142425 · BNE (ESXX4832002 (data) · BNF (FRcb11219552n (data) · WorldCat Identities (ENviaf-63364407