Supercoppa italiana 2003

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Voce principale: Supercoppa italiana.
Supercoppa italiana 2003
Supercoppa TIM 2003
Competizione Supercoppa italiana
Sport Calcio
Edizione 16ª
Organizzatore Lega Calcio
Date 3 agosto 2003
Luogo Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
East Rutherford
Partecipanti 2
Formula gara unica
Impianto/i Giants Stadium
Risultati
Vincitore Juventus
(4º titolo)
Secondo Milan
Statistiche
Miglior giocatore Gianluigi Buffon
Gol segnati 2
Pubblico 54 128
La Juventus, vincitrice dell'edizione
Cronologia della competizione
2002 2004

La Supercoppa italiana 2003, denominata Supercoppa TIM per ragioni di sponsorizzazione, è stata la 16ª edizione della competizione disputata il 3 agosto 2003 al Giants Stadium di East Rutherford. La sfida è stata disputata tra la Juventus, vincitrice della Serie A 2002-2003, e il Milan, detentore della Coppa Italia 2002-2003.

A conquistare il titolo è stata la Juventus che ha prevalso per 5-3 ai tiri di rigore, dopo l'1-1 alla fine dei tempi supplementari.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Alla vigilia della partita al Giants Stadium – la seconda volta della Supercoppa di Lega in terra statunitense, nonché terza assoluta fuori dai confini italiani –, gli addetti ai lavori individuarono il maggior motivo d'interesse nella rinnovata sfida tra la Juventus e il Milan, nuovamente di fronte a sessantasette giorni di distanza dalla finale di Champions League 2002-2003 che all'Old Trafford aveva visto prevalere i rossoneri ai tiri di rigore; l'incontro di East Rutherford venne quindi presentato, soprattutto in chiave bianconera, come una sorta di rivincita nei confronti dell'allora recente serata di Manchester.[1][2]

Dal punto di vista regolamentare, questa fu l'unica edizione della manifestazione che, in caso di ricorso ai tempi supplementari, prevedeva la variabile del silver goal per l'assegnazione della vittoria: se una delle due squadre fosse riuscita a chiudere il primo tempo supplementare in vantaggio, si sarebbe aggiudicata direttamente il trofeo senza bisogno di disputare, ulteriormente, anche i secondi 15'.[1]

Partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Qualificazione Partecipazioni precedenti
(il grassetto indica la vittoria)
Juventus Vincitore della Serie A 2002-2003 5 (1990, 1995, 1997, 1998, 2002)
Milan Vincitore della Coppa Italia 2002-2003 6 (1988, 1992, 1993, 1994, 1996, 1999)

La partita[modifica | modifica wikitesto]

Il Giants Stadium di East Rutherford che ha ospitato la finale

L'allenatore juventino Marcello Lippi rimescolò le carte escludendo a sorpresa il centrocampista Davids dall'undici titolare, schierato con un 4-2-3-1 in cui Nedvěd, Miccoli e Del Piero – questi ultimi, sostituiti nel secondo tempo rispettivamente da Camoranesi e Di Vaio – andavano a supportare l'unica punta Trezeguet.[3] Il tecnico milanista Carlo Ancelotti dispose invece in campo i suoi uomini quasi in formazione-tipo, con un 4-4-2 che vedeva una linea mediana a rombo, e operando l'unico cambio tra i pali dove, per premiare uno degli artefici del vittorioso cammino in Coppa Italia, schierò il secondo portiere Abbiati al posto del titolare Dida; sul finire del primo tempo, i milanesi furono poi costretti a rinunciare per infortunio a Gattuso, cui subentrò in mezzo al campo Ambrosini.[4]

I tempi regolamentari si chiusero a reti inviolate, con le due formazioni tuttavia capaci di imbastire molte e pericolose occasioni. Nell'overtime – una prima volta assoluta per la manifestazione, essendo stato introdotto con l'edizione del 2001 – la partita si fece ancor più spettacolare. Dopo che lo juventino Zambrotta colse la traversa al 95', nel recupero del primo tempo supplementare l'arbitro Collina concesse un calcio di rigore al Milan (per un fallo di Tacchinardi su Ambrosini), trasformato con un "cucchiaio" da Pirlo due minuti dopo il 105'; quando i meneghini sembravano a un passo dallo sfruttare la regola del silver goal (sarebbe bastato loro chiudere questa frazione di gioco in vantaggio, per mettere fine alla partita e aggiudicarsi il trofeo), i bianconeri riuscirono a pareggiare in extremis nel terzo e ultimo minuto di recupero grazie a un tap-in sottoporta di Trezeguet,[3][4] il quale ribatté a rete una corta respinta di Abbiati su un colpo di testa di Legrottaglie.[2]

Si proseguì pertanto con il secondo tempo supplementare, dove si segnalò solo una marcatura annullata al rossonero Inzaghi per fuorigioco, permanendo quindi la situazione di parità. Per la seconda volta nella storia della Supercoppa di Lega, la squadra vincitrice dell'edizione venne decisa ai tiri di rigore: la Juventus andò a segno con tutti i suoi giocatori, mentre per il Milan risultò decisivo l'errore di Brocchi, la cui conclusione venne parata da Buffon; la trasformazione di Ferrara consegnò così la vittoria al club torinese.[3][4] I calciatori bianconeri, al loro quarto trionfo nella manifestazione, dedicarono il successo alla memoria del loro presidente Vittorio Caissotti di Chiusano, scomparso pochi giorni prima della finale.[5]

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

East Rutherford
3 agosto 2003, ore 15:00 EDT
Juventus1 – 1
(d.t.s.)
referto
MilanGiants Stadium (54 128 spett.)
Arbitro:  Collina (Viareggio)

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Juventus
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Milan

Formazioni[modifica | modifica wikitesto]

Juventus:
P 1 Bandiera dell'Italia Gianluigi Buffon
TD 15 Bandiera dell'Italia Alessandro Birindelli
DC 23 Bandiera dell'Italia Nicola Legrottaglie
DC 13 Bandiera dell'Italia Mark Iuliano Uscita al 107’ 107’
TS 19 Bandiera dell'Italia Gianluca Zambrotta
CC 3 Bandiera dell'Italia Alessio Tacchinardi Ammonizione al 81’ 81’
CC 18 Bandiera del Ghana Stephen Appiah
CC 11 Bandiera della Rep. Ceca Pavel Nedvěd
AT 9 Bandiera dell'Italia Fabrizio Miccoli Uscita al 53’ 53’
AT 17 Bandiera della Francia David Trezeguet
AT 10 Bandiera dell'Italia Alessandro Del Piero (c) Uscita al 68’ 68’
A disposizione:
P 12 Bandiera dell'Italia Antonio Chimenti
D 2 Bandiera dell'Italia Ciro Ferrara Ingresso al 107’ 107’
D 7 Bandiera dell'Italia Gianluca Pessotto
C 8 Bandiera dell'Italia Antonio Conte
C 16 Bandiera dell'Italia Mauro Germán Camoranesi Ingresso al 53’ 53’
C 26 Bandiera dei Paesi Bassi Edgar Davids
A 20 Bandiera dell'Italia Marco Di Vaio Ingresso al 68’ 68’
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Marcello Lippi
Milan:
P 77 Bandiera dell'Italia Christian Abbiati
TD 2 Bandiera del Brasile Cafu
DC 13 Bandiera dell'Italia Alessandro Nesta
DC 3 Bandiera dell'Italia Paolo Maldini (c) Ammonizione al 28’ 28’
TS 4 Bandiera della Georgia K'akhaber K'aladze
CAR 21 Bandiera dell'Italia Andrea Pirlo
CC 8 Bandiera dell'Italia Gennaro Gattuso Uscita al 45’ 45’
CC 20 Bandiera dei Paesi Bassi Clarence Seedorf Uscita al 77’ 77’
TRQ 10 Bandiera del Portogallo Rui Costa Uscita al 81’ 81’
AT 7 Bandiera dell'Ucraina Andrij Ševčenko
AT 9 Bandiera dell'Italia Filippo Inzaghi
A disposizione:
P 12 Bandiera del Brasile Dida
D 14 Bandiera della Croazia Dario Šimić
D 25 Bandiera del Brasile Roque Júnior
C 23 Bandiera dell'Italia Massimo Ambrosini Ingresso al 45’ 45’
C 27 Bandiera del Brasile Serginho Ingresso al 77’ 77’
C 32 Bandiera dell'Italia Cristian Brocchi Ingresso al 81’ 81’
A 18 Bandiera dell'Italia Marco Borriello
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Carlo Ancelotti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Fabio Vergnano, Ecco la Supercoppa: riparte la sfida Juve-Milan, in La Stampa, 3 agosto 2003, p. 27.
  2. ^ a b #OnThisDay vinciamo la Supercoppa di New York, su juventus.com, 3 agosto 2014. URL consultato il 3 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2014).
  3. ^ a b c Fabio Vergnano, Una rivincita ai rigori, Supercoppa alla Juve, in La Stampa, 4 agosto 2003, p. 31.
  4. ^ a b c La Juventus conquista la Supercoppa italiana ai rigori, su acmilan.com, 2 agosto 2003.
  5. ^ Undici anni fa ci lasciava l’avvocato Chiusano, su juventus.com, 31 luglio 2014. URL consultato il 31 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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