Sul rigettare la pratica dell'usura

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Sul rigettare la pratica dell'usura
Titolo originaleΠερὶ τῆς Ἡροδότου κακοηθείας
Altro titoloDe vitando aere alieno
Busto moderno di Plutarco nella sua Cheronea.
AutorePlutarco
PeriodoII secolo
1ª ed. italiana1841
Generesaggio
Sottogenerecritica letteraria
Lingua originalegreco antico
SerieMoralia

Sul rigettare la pratica dell'usura è un'opera morale di Plutarco, tramandata nei suoi Moralia[1].

Struttura e analisi critica[modifica | modifica wikitesto]

L'operetta è registrata al N. 215 del Catalogo di Lampria.

In otto brevi capitoli, Plutarco critica l'abitudine di prendere denaro a prestito (pur distinguendo tra prestito “necessario” e “superfluo”), assai diffusa nell'Impero romano della sua epoca, di cui Plutarco vuole sottolineare la completa negatività, da un punto di vista morale, piuttosto che socio-economico. L'autore si diffonde, in sostanza, in un elogio della povertà, e assume toni sempre più idealistici e sempre più legati alle scuole filosofiche ellenistiche e in particolare al Cinismo. Inoltre, alla condanna morale dei prestatori si accompagna anche quella dei debitori, ritenuti persone incapaci di condurre i propri affari e completamente prive di buon senso, con un richiamo al De cupiditate divitiarum.

Si tratta di una diatriba cinico-stoica, di cui ritroviamo alcuni stilemi tipici come gli aneddoti, le chrèiai (detti di personaggi celebri), i paragoni con il mondo animale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 827D-832A.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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