Don't Start Now (Dua Lipa)

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Don't Start Now
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaDua Lipa
Pubblicazione1º novembre 2019
Durata3:03
Album di provenienzaFuture Nostalgia
GenereNu-disco[1]
EtichettaWarner Records
ProduttoreIan Kirkpatrick
RegistrazioneZenseven Studios, Woodland Hills (California)
FormatiDownload digitale,[2] streaming[3]
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Giappone Giappone[4]
(vendite: 300 000+)
Dischi d'oroBandiera del Cile Cile[5]
(vendite: 140 000+)
Bandiera della Germania Germania (3)[6]
(vendite: 600 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (8)[7]
(vendite: 560 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[8]
(vendite: 30 000+)
Bandiera del Belgio Belgio (2)[9]
(vendite: 80 000+)
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud[10]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca (2)[11]
(vendite: 180 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia[12]
(vendite: 40 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (3)[13]
(vendite: 210 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia (3)[14]
(vendite: 180 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda (3)[15]
(vendite: 90 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo (5)[16]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (4)[17]
(vendite: 2 400 000+)
Bandiera della Spagna Spagna (4)[18]
(vendite: 240 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (4)[19]
(vendite: 4 000 000+)
Dischi di diamanteBandiera del Brasile Brasile (3)[20]
(vendite: 480 000+)
Bandiera del Canada Canada[21]
(vendite: 800 000+)
Bandiera della Francia Francia[22]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[23]
(vendite: 100 000+)
Dua Lipa - cronologia
Singolo precedente
(2019)
Singolo successivo
(2020)

Don't Start Now è un singolo della cantante britannica Dua Lipa, pubblicato il 1º novembre 2019 come primo estratto dal secondo album in studio Future Nostalgia.

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Copertina ufficiale dell'EP contenente i remix di Don't Start Now

Prima dell'uscita del singolo il manager di Dua Lipa, Ben Mawson, era preoccupato che Don't Start Now fosse troppo diversa dalla musica solitamente trasmessa dalla contemporary hit radio statunitense, ma era stato rassicurato dal suo esecutivo radiofonico che era "il tipo di canzone che poteva cambiare la radio".[24] Il 10 ottobre 2019 Variety esplicitò la data di uscita del singolo in un articolo riguardante il management dell'interprete, ma successivamente la pubblicazione fu indicata come prossima.[25]

Il 15 ottobre 2019 furono diffuse delle foto di Dua Lipa sul set di un video musicale in cui compariva una scritta con il titolo del singolo.[26] Il 22 ottobre la cantante confermò ufficialmente la data di uscita del singolo sui propri profili delle reti sociali,[27] dopo aver cancellato tutti i propri post precedenti in preparazione al nuovo album.[28] Il singolo fu promosso da YouTube Music con poster pubblicitari a Londra e nei dintorni di Times Square, oltre a ricevere un filtro esclusivo su Snapchat.[29][30] Il singolo fu pubblicato sulle piattaforme digitali e sui servizi di streaming contemporaneamente in tutto il mondo; in Italia uscì a mezzanotte del 1º novembre 2019. Riguardo alla scelta di Don't Start Now come singolo apripista del suo secondo album, Dua Lipa ebbe a dire:

«Ho scelto di pubblicare questa canzone per prima così da poter chiudere un capitolo della mia vita e aprirne un altro. Entrerò in una nuova era con un nuovo sound!.[31]»

La trasmissione radiofonica Breakfast Show, in onda su BBC Radio 1, trasmise il brano in anteprima per un bimbo di 8 anni, fan di Dua Lipa.[32] Il 15 novembre 2019, su Spotify, furono pubblicati due video del brano, con il testo in sovraimpressione. Il 12 gennaio 2020 furono diffusi un EP di remix del singolo, contenente 5 diverse versioni remixate più l'originale, e un'esibizione dal vivo caricata canale YouTube della cantante, diretta da Daniel Carberry e tenutasi a Los Angeles.[33] La versione dal vivo fu poi pubblicata ufficialmente sulle piattaforme digitali e streaming il 21 febbraio 2020, con il titolo di Don't Start Now (Live in LA Remix).[34]

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

L'idea per la canzone nacque alla fine del 2018, quando il responsabile dell'A&R dell'etichetta discografica di Dua Lipa, Joe Kentish, sfidò il produttore Ian Kirkpatrick a ricreare il successo del singolo New Rules.[35] La prima sessione di scrittura, tenutasi a casa dell'autrice Emily Warren nel Wyoming, risultò improduttiva.[36] Dopo aver cercato l'aiuto di altri autori, è stata infine scritta con Dua Lipa a gennaio 2019.[35]

Il campanaccio usato nel brano, già presente nella prima demo della canzone, fu ispirato dal repertorio dei Two Door Cinema Club e si basa sullo stile vocale della cantante nel ritornello.[35] Sebbene la linea di basso ricrei un effetto che lo fa sembrare suonato dal vivo, Ian Kirkpatrick compose con l'interfaccia MIDI, influenzato dalle produzioni dei Bee Gees e dei Daft Punk che ascoltava da giovane.[37] Nel pre-ritornello volle evitare un sound troppo disco, optando per uno più ispirato alla musica anni novanta e impiegando un subwoofer combinato al basso elettrico e suoni di slapping.[36]

Dopo aver completato la registrazione del brano con la cantante, il produttore trascorse altre due settimane a perfezionarlo prima di inviarlo a Josh Gudwin per il missaggio. Per migliorare il bridge della canzone, vi aggiunse ulteriori percussioni ispirandosi al brano Can't Feel My Face di The Weeknd. Kirkpatrick affermò di aver cercato di raggiungere una perfetta mescolanza tra sound classici e nuovi.[36] La versione finale di Don't Start Now fu inviata alla cantante mentre Dua Lipa si trovava al Festival di Glastonbury del 2019.[38]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Don't Start Now è un brano nu-disco[1] composto in chiave di Si minore; ha un tempo di 124 battiti per minuto.[39] È stato scritto dalla stessa cantante con Caroline Ailin, Emily Warren ed Ian Kirkpatrick, ed è stato prodotto da quest'ultimo. Si tratta dello stesso team dietro a New Rules, il successo che ha lanciato la carriera di Dua Lipa a livello globale. Quanto al significato del testo, la cantante ha affermato che "riguarda il voltare pagina e non permettere a nessuno di porre ostacoli".[31]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Dua Lipa si è esibita per la prima volta dal vivo con la canzone il 1º novembre 2019 al Graham Norton Show.[40] In seguito, ha intrapreso una grande campagna promozionale per la canzone in tutto il mondo: l'ha cantata il successivo 3 novembre alla cerimonia di Siviglia degli MTV Europe Music Awards 2019,[41] il 10 novembre alla versione tedesca di The Voice,[42] il 15 novembre a Dubai a The Pointe,[43] 16 novembre al OnePlus Music Festival a Mumbai,[44] il 24 novembre agli American Music Awards 2019,[45] il 27 novembre agli ARIA Music Awards 2019,[46] il 28 novembre per il programma australiano Sunrise[47] e il 4 dicembre ai MAMA Awards 2019.[48] Il 17 dicembre l'ha presentata alla finale della versione statunitense di The Voice,[49] il 19 dicembre al Tonight Show Starring Jimmy Fallon,[50] il 20 dicembre a Good Morning America[51] e anche al Dick Clark's New Year's Rockin' Eve.[52] Il 7 febbraio 2020, durante la quarta serata, Dua Lipa è stata ospite internazionale al Festival di Sanremo 2020 dove si è esibita con il singolo.[53]

Il 30 marzo 2020 la cantante ha eseguito virtualmente il brano al Late Late Show with James Corden, a seguito delle regole di isolamento per contrastare la pandemia di COVID-19. Anche la sua band e i suoi ballerini hanno partecipato all'esibizione, dalle loro rispettive case, tramite il servizio di videoconferenze Zoom.[54][55][56] Il 20 aprile 2020 l'ha cantato, sempre virtualmente, al Big Brother Brasil.[57] Il 14 marzo 2021 Dua Lipa ha presentato il brano in un medley con Levitating (DaBaby Remix) ai Grammy Award.[58]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Don't Start Now ha ricevuto elogi diffusi da parte della critica specializzata. Caitlin Kelley di Forbes ha commentato che la canzone «trasforma una relazione interrotta in un inno di autorafforzamento» e ha paragonato l'assolo di basso di apertura allo stile musicale di Charlie Puth.[31] Scrivendo per Billboard, Rania Aniftos ha definito la canzone «contagiosa» e «pronta per le piste da ballo», descrivendone il ritornello come «esplosivo».[59] Sydney Bucksbaum di Entertainment Weekly ha scritto che la cantante «dimostra che l'apatia è più efficace dell'odio quando si tratta di una relazione finita».[60] Brittany Spanos per Rolling Stone e Nick Malone di PopMatters hanno entrambi lodato la crescita artistica della cantante.[61][62] Matthew Strauss di Pitchfork ha elogiato la sua voce, definendola «più forte che mai».[63]

Laura Snapes di The Guardian ha notato che Dua Lipa si distingue dai cantanti suoi coevi grazie al suo «stile retro»,[64] opinione condivisa da Jonathan Wright della rivista indipendente God Is in the TV.[65] Brad Garcia, scrivendo per Exclaim!, ha ritenuto la traccia più un omaggio ai successi pop del passato che un tentativo nel replicarli.[66] Nick Smith di musicOMH l'ha paragonata ai lavori dei Moloko.[67] Neil Z. Yeung di AllMusic si è complimentato con la «quantità infinita di fiducia,[68] fascino e attitudine» emanata dall'interprete, mentre Joe Muggs, per The Art Desks, l'ha elevata a «capolavoro».[69]

Idolator l'ha eletta migliore canzone pop del 2019,[70] mentre Stereogum l'ha posizionata al quarto posto in una lista analoga.[71] Time l'ha classificata come quinta migliore canzone dell'anno,[72] il NME diciassettesima[73] e Billboard la quarantunesima.[74]

Il brano ha ottenuto due candidature agli NME Awards 2020 come Miglior canzone britannica e Miglior canzone del mondo.[75] Nell'ambito dei Grammy Award 2021 invece è stato candidato come Registrazione dell'anno, Canzone dell'anno e Miglior interpretazione pop solista.[76]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale è stato reso disponibile il 1º novembre 2019 ed è stato anticipato da un trailer diffuso in concomitanza con l'uscita del singolo.[77] È stato diretto da Nabil Elderkin.[78] Nel video Dua canta e balla la canzone in due diversi luoghi: una festa in un club e un ballo in maschera, dove sono presenti anche le modelle Alexandra Elizabeth Ljadov, Kyla Coleman and Yasmin Wijnaldum.[79][80]

Elderkin ha trovato l'ispirazione per il video passeggiando per Londra in skateboard e ascoltando la canzone. Vari concetti sono stati esplorati e varie modifiche effettuate prima che venisse confermata la versione finale; Dua Lipa ha deciso all'ultimo minuto di spostare la scena conclusiva all'inizio del video.[81]

Sinossi[modifica | modifica wikitesto]

Il video si apre con Dua Lipa che lascia una discoteca e lancia la telecamera su un marciapiede. Si sposta a cinque ore prima, quando entra in un pub, dove si toglie una giacca arancione firmata Raf Simons per esibirsi sul palco con un top giallo Versace e jeans Marni. L'attenzione si sposta in una discoteca affollata dove la cantante balla sotto una palla da discoteca. Si reca ad un ballo in maschera a tema XIX secolo, dove gli occhi dei soggetti dipinti nei quadri prendono vita, e corre giù per una scala per tornare nel locale. In seguito, la cantante viene mostrata mentre si lava la faccia nel bagno della discoteca, davanti ad uno specchio. Il video termina con un montaggio cumulativo degli eventi della serata.[82][83][84]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Amy Francombe di The Face ha lodato la regia di Elderkin e l'uso di colori neon e inquadrature dall'alto.[81] Brendan Wetmore, scrivendo per Paper, ha notato elementi presi da alcuni video condivisi su TikTok,[85] mentre Rachel Hahn di Vogue ha affermato che la cantante sembrava "spensierata nel miglior modo possibile".[83] D'altra parte, Allison Stubblebine di Nylon l'ha paragonato negativamente al videoclip di Lights Up di Harry Styles.[86]

In altri media[modifica | modifica wikitesto]

Don't Start Now è stata utilizzata nel tredicesimo episodio della prima stagione di Batwoman.[87] Nel corso del 2020 le cantanti Hayley Williams e Girl in Red hanno realizzato due cover dal vivo del brano per BBC Radio 1, rispettivamente nei mesi di febbraio e maggio.[88]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Download digitale[89]
  1. Don't Start Now – 3:03
Download digitale (remix)[90]
  1. Don't Start Now (Regard Remix) – 3:08
Download digitale (versione dal vivo)[91]
  1. Don't Start Now (Live in LA Remix) – 5:40
Download digitale (EP remix)[92]
  1. Don't Start Now (Dom Dolla Remix) – 3:30
  2. Don't Start Now (Purple Disco Machine Remix) – 3:36
  3. Don't Start Now (Zach Witness Remix) (Midnight Monsters Version) – 4:52
  4. Don't Start Now (Kungs Remix) – 3:36
  5. Don't Start Now (Pink Panda Remix) – 2:05
  6. Don't Start Now – 3:03

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti
Produzione
  • Ian Kirkpatrick – produzione, produzione vocale
  • Caroline Ailin – produzione vocale
  • Chris Gehringer – mastering
  • Josh Gudwin – missaggio
  • Will Quinnell – assistenza al mastering
  • Elijah Marrett-Hitch – assistenza al missaggio
  • Drew Jurecka – registrazione delle corde

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

Secondo l'International Federation of the Phonographic Industry Don't Start Now è risultato il 5º brano più venduto a livello globale nel corso del 2020 con un totale di 1,62 miliardi di stream equivalenti.[93]

Nella Billboard Hot 100 statunitense il singolo ha debuttato alla 30ª posizione, diventando il miglior esordio in classifica per la cantante. Nei primi sette giorni ha venduto 14 000 copie digitali, risultando essere la sesta canzone più scaricata della settimana, e ha ottenuto 13,2 milioni di riproduzioni in streaming, entrando alla 28ª posizione nella rispettiva classifica; ha inoltre accumulato un'audience radiofonica di 10,2 milioni di ascoltatori.[94] Il singolo ha in seguito toccato la 2ª posizione della classifica, diventando la seconda top ten di Dua Lipa negli Stati Uniti e diventando la posizione più alta mai raggiunta nella classifica dalla cantante, superando New Rules.[95] Durante la prima metà del 2020 è risultato l'8º brano più venduto in pure e il 2º più ascoltato in radio in territorio statunitense.[96]

Don't Start Now ha fatto il suo ingresso alla 2ª posizione della Official Singles Chart britannica, bloccata da Dance Monkey di Tones and I. Il singolo ha accumulato 49.334 unità di vendita nella sua prima settimana.[97] Nella sua seconda settimana ha mantenuto la 2ª posizione nella classifica, pur registrando un incrementato di vendite del 3,29%.[98] Ha totalizzato 24 settimane tra le prime dieci posizioni, rendendola solo una delle sei canzoni a riuscirci.[99] In seguito, grazie a 25 settimane completate in top ten, è diventata la canzone solista di una cantante femminile britannica più longeva tra i primi dieci posti, la quarta in assoluto e quella ad averci trascorso più settimane senza raggiungere il primo posto.[100] In Irlanda ha debuttato in cima alla classifica dei singoli irlandese, diventando la quarta numero uno di Lipa nel paese; ha superato la seconda canzone più venduta di 1.400 unità.[101] Ha trascorso due settimane consecutive in cima alla classifica.[102]

In Australia ha debuttato all'8ª posizione della classifica dei singoli, diventando la quinta top ten di Lipa.[103] Il singolo è rimasto dieci settimane non consecutive al 2º posto, eguagliando Moves like Jagger dei Maroon 5 e Christina Aguilera per il più lungo periodo trascorso al secondo gradino del podio senza raggiungere la vetta.[104]

In Italia il brano è stato uno dei più trasmessi dalle radio per due anni consecutivi.[105][106]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2019-20) Posizione
massima
Argentina[107] 12
Australia[108] 2
Austria[109] 6
Belgio (Fiandre)[110] 2
Belgio (Vallonia)[111] 3
Brasile[112] 1
Bulgaria[113] 3
Canada[114] 3
Colombia[115] 19
Corea del Sud[116] 18
Costa Rica[117] 16
Croazia[118] 1
Danimarca[119] 4
El Salvador[120] 2
Estonia[121] 4
Finlandia[122] 13
Francia[123] 12
Germania[124] 10
Grecia[125] 3
Irlanda[126] 1
Islanda[127] 2
Italia[128] 11
Lettonia[129] 4
Libano[130] 7
Lituania[131] 2
Malaysia[132] 5
Messico[133] 7
Norvegia[134] 5
Nuova Zelanda[135] 3
Paesi Bassi[136] 5
Perù[137] 63
Polonia[138] 4
Portogallo[139] 3
Regno Unito[140] 2
Repubblica Ceca[141] 4
Repubblica Dominicana[142] 12
Romania[143] 8
Russia[144] 7
Singapore[145] 1
Slovacchia[146] 3
Slovenia[147] 1
Spagna[18] 12
Stati Uniti[148] 2
Svezia[149] 12
Svizzera[150] 7
Ucraina[151] 19
Ungheria[152] 2

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2019) Posizione
Russia[153] 168
Ungheria[154] 49
Classifica (2020) Posizione
Australia[155] 3
Austria[156] 17
Belgio (Fiandre)[157] 7
Belgio (Vallonia)[158] 11
Canada[159] 3
Corea del Sud[160] 33
Croazia[161] 2
Danimarca[162] 15
El Salvador[163] 3
Francia[164] 36
Germania[165] 19
Irlanda[166] 6
Islanda[167] 7
Italia[168] 41
Norvegia[169] 16
Nuova Zelanda[170] 4
Paesi Bassi[171] 12
Polonia[172] 52
Portogallo[173] 6
Regno Unito[174] 6
Romania[175] 73
Russia[176] 106
Slovenia[177] 7
Spagna[178] 38
Stati Uniti[179] 4
Svezia[180] 22
Svizzera[181] 15
Ungheria[182] 6
Classifica (2021) Posizione
Australia[183] 45
Brasile[184] 113
Corea del Sud[185] 97
Croazia[186] 77
Portogallo[187] 54
Regno Unito[188] 78
Classifica (2022) Posizione
Australia[189] 70

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) RS Charts: Young Thug's 'Hot' Jumps to Number One — With Help From Travis Scott, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 7 febbraio 2020.
  2. ^ Don't Start Now - Single by Dua Lipa, su music.apple.com, iTunes. URL consultato il 1º novembre 2019.
  3. ^ Dua Lipa - Don't Start Now, su open.spotify.com, Spotify. URL consultato il 1º novembre 2019.
  4. ^ (JA) Dua Lipa - Don't Start Now – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 30 giugno 2021.
  5. ^ (ES) Galardones, su profovi.cl, Sociedad de Productores Fonográficos y Videográficos de Chile. URL consultato il 29 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2020).
  6. ^ (DE) Dua Lipa – Don't Start Now – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 13 febbraio 2023.
  7. ^ (EN) ARIA TITLE ACCREDITATIONS REPORT: For Single Titles Reaching a New Accreditation Level between 1-01-2022 and 30-04-2022 (PDF), su dropbox.com, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 7 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2022).
  8. ^ (DE) Dua Lipa - Don´t Start Know – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  9. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - singles 2020, su Ultratop. URL consultato il 21 agosto 2020.
  10. ^ Certificazione relativa al numero di riproduzioni in streaming. (KO) Don't Start Now – 써클인증 (Circle Certification), su Circle Chart, Korea Music Content Association. URL consultato il 12 agosto 2021.
  11. ^ (DA) Don't Start Now, su IFPI Danmark. URL consultato il 9 novembre 2021.
  12. ^ (FI) MEGATÄHTI DUA LIPA JULKAISI ODOTETUN ALBUMINSA FUTURE NOSTALGIA!, su warnermusic.fi, Warner Music Finland. URL consultato il 7 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2020).
  13. ^ Don't Start Now (certificazione), su FIMI. URL consultato il 6 settembre 2021.
  14. ^ (NO) Troféoversikt - 2020, su IFPI Norge. URL consultato il 19 novembre 2021.
  15. ^ (EN) Official Top 40 Singles - 17 August 2020, su nztop40.co.nz, The Official NZ Music Charts. URL consultato il 15 agosto 2020.
  16. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semana 18 de 2022 - De 29 de Abril a 5 de Maio de 2022 (PDF), su audiogest.pt, Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 12 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2022).
  17. ^ (EN) Don't Start Now, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 luglio 2023.
  18. ^ a b (EN) Dua Lipa - Don't Start Now, su elportaldemusica.es. URL consultato il 16 marzo 2024.
  19. ^ (EN) Dua Lipa - Don't Start Now – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 15 marzo 2021.
  20. ^ (PT) Dua Lipa – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 27 giugno 2020.
  21. ^ (EN) Don't Start Now – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 13 novembre 2022.
  22. ^ (FR) Dua Lipa - Don't Start Now – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 16 aprile 2024.
  23. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 13 gennaio 2021.
  24. ^ (EN) Caryn Ganz, Dua Lipa's Unplanned, Uncertain, Unprecedented Album Launch, su nytimes.com, The New York Times. URL consultato il 27 aprile 2020.
  25. ^ (EN) James Patrick Herman, TaP Management Expands With Hailee Steinfeld Signing, New West Coast Office, su variety.com, Variety. URL consultato il 2 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2019).
  26. ^ (FR) Clara C., Dua Lipa: les premières photos de «Don’t Start Now» dévoilées!, su nrj.fr, NRJ. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2019).
  27. ^ (EN) Tom Skinner, Dua Lipa shares snippets and release date of new disco-tinged single 'Don't Start Now', su nme.com, NME. URL consultato il 1º novembre 2019.
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  30. ^ (EN) Brenna Ransden, Watch: Dua Lipa drops new single and music video, 'Don't Start Now', su hotpress.com, Hot Press. URL consultato il 27 aprile 2020.
  31. ^ a b c (EN) Caitlin Kelley, Dua Lipa Kicks Off A 'New Era' With "Don't Start Now", su forbes.com, Forbes. URL consultato il 1º novembre 2019.
  32. ^ (EN) Brent Furdyk, Dua Lipa Releases New Single 'Don't Start Now' After Previewing For 8-Year-Old Superfan, su etcanada.com, Entertainment Tonight Canada. URL consultato il 2 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2019).
  33. ^ (EN) Dua Lipa has shared both a new remix EP, and a disco-infused live video for 'Don't Start Now', su readdork.com, Dork. URL consultato il 2 maggio 2020.
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  38. ^ (EN) Brian Hiatt, Dua Lipa, Queen of Work-From-Home Pop Stardom, on 'Future Nostalgia,' Being a 'Female Alpha', su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 1º maggio 2020.
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