Virus del sarcoma di Rous: differenze tra le versioni

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Tale gene è stato accettato dall'RSV che lo ha incorporato nel proprio genoma conferendo al virus il vantaggio di essere in grado di stimolare la mitosi incontrollata delle cellule dell'ospite, fornendo così nuove cellule in abbondanza per propagare l'infezione. L'''src'' non è essenziale per la proliferazione dell'RSV ma ne incrementa notevolmente la [[virulenza]] quando è presente. È una tirosin chinasi coinvolta nella regolazione della crescita e differenziazione cellulare. Possiede i [[Dominio (biochimica)|domini]] SH2 e SH3, che sono responsabili per la sua attivazione e deattivazione.<ref name="pmid11389470" />
Tale gene è stato accettato dall'RSV che lo ha incorporato nel proprio genoma conferendo al virus il vantaggio di essere in grado di stimolare la mitosi incontrollata delle cellule dell'ospite, fornendo così nuove cellule in abbondanza per propagare l'infezione. L'''src'' non è essenziale per la proliferazione dell'RSV ma ne incrementa notevolmente la [[virulenza]] quando è presente. È una tirosin chinasi coinvolta nella regolazione della crescita e differenziazione cellulare. Possiede i [[Dominio (biochimica)|domini]] SH2 e SH3, che sono responsabili per la sua attivazione e deattivazione.<ref name="pmid11389470" />

===Struttura secondaria dell'RNS===
L'RNA del genoma dell'RSV contiene una regione 3' UTR estremamente lunga che si estende tra le 5000 e le 7000 [[Coppia di basi|coppie di basi]] che solitamente si dirigerebbe con [[decadimento mediato da un nonsenso]] all'interno di una cellula ospite eucariotica. Un elemento con [[struttura secondaria]] conservato è stato identificato nella regione 3'UTR ed è conosciuto come "elemento di stabilità del virus del sarcoma di Rous" (RSE).<ref name="pmid16301601">{{cite journal |vauthors=Weil JE, Beemon KL | title = A 3' UTR sequence stabilizes termination codons in the unspliced RNA of Rous sarcoma virus | journal = RNA | volume = 12 | issue = 1 | pages = 102–10 |date=January 2006 | pmid = 16301601 | pmc = 1370890 | doi = 10.1261/rna.2129806 }}</ref> È dimostrato che questo elemento previene la degradazione dell'RNA virale [[Splicing|disgiunto]].<ref name="pmid16301601"/>

L'RSE è stato identificato inizialmente nel genoma del virus del sarcoma di Rous ma sembra essere ampiamente conservato nella famiglia dei retrovirus aviari. L'RSE è lungo circa 300 coppie di basi ed è situato a valle del [[codone]] terminale translazionale naturale del ''gag''. La struttura secondaria dell'RSE è stata determinata tramite digestione della [[ribonucleasi]] e analisi chimiche ''SHAPE''.<ref name="pmid19091866">{{cite journal |vauthors=Weil JE, Hadjithomas M, Beemon KL | title = Structural characterization of the Rous sarcoma virus RNA stability element | journal = J. Virol. | volume = 83 | issue = 5 | pages = 2119–29 |date=March 2009 | pmid = 19091866 | pmc = 2643715 | doi = 10.1128/JVI.02113-08 }}</ref>

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Virus del sarcoma di Rous
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Classificazione dei virus
Dominio Acytota
Gruppo Gruppo VI (Retrovirus a ssRNA)
Famiglia Retroviridae
Sottofamiglia Orthoretrovirinae
Genere Alpharetrovirus

Il virus del sarcoma di Rous (RSV) è un retrovirus ed è il primo oncovirus ad essere stato descritto. Causa il sarcoma nei polli. Come con tutti i retrovirus, retrotrascrive il proprio genoma di RNA in cDNA prima dell'integrazione nel DNA dell'ospite. Prende il nome dal suo scopritore, il premio nobel Francis Peyton Rous.

Storia

Il RSV fu scoperto nel 1911 da Rous quando lavorava alla Rockefeller University di New York, iniettando dell'estratto cellulare libero circolante prelevato da un tumore di un pollo in polli sani di razza Plymouth rock. Scoprì che l'estratto induceva l'oncogenesi e che il tumore era composto di tessuti connettivi, risultando quindi essere un sarcoma.[1][2] Thus, RSV became known as the first oncogenic retrovirus that could be used to study the development of cancer molecularly.[3]

Nel 1958 Harry Rubin e Howard Temin svilupparono un saggio in cui fibroblasti di embrioni di pollo potevano essere alterati morfologicamente dall'infezione di RSV. Due anni dopo Temin concluse che la morfologia trasformata delle cellule era controllata da una proprietà genetica del virus. All'epoca era sconosciuto, ma più tardi il gene src fu identificato come il responsabile dell'alterazione morfologica delle cellule sane. Negli anni '60 si fecero due scoperte: i virus isolati capaci di replicazione erano correlati all'RSV ma non alteravano le cellule, e un tipo isolato di RSV non capace di replicazione poteva causare alterazioni. Queste due scoperte fecero capire che la replicazione virale e la trasformazione maligna sono processi separati nell'RSV.[4]

Rous fu insignito del Premio Nobel per la medicina nel 1966 per l'importanza della scoperta.[5] Successivamente furono scoperti altri virus oncogeni umani come il virus di Epstein-Barr. Inoltre gli oncogeni furono inizialmente trovati nei retrovirus e poi anche nelle cellule.[3]

Struttura e genoma

L'RSV è un virus con pericapside di classe IV con un genoma di RNA positivo e un DNA intermediario. Il genoma è composto da quattro geni: gag, che codifica le proteine del capside; pol, che codifica la transcrittasi inversa; env, che codifica le molecole del pericapside; src, che codifica una tirosin chinasi che lega gruppi fosfato alla tirosina nelle proteine cellulari dell'ospite. Il genoma del virus possiede dei retrotrasposoni long terminal repeat che abilitano la sua integrazione nel genoma dell'ospite e l'overespressione dei geni dell'RSV.

Gene src

Il gene src è un oncogene poiché innesca la crescita incontrollata in cellule ospiti abnormi. È stato il primo oncogene retrovirale ad essere scoperto.[6] È un gene acquisito ed è stato scoperto in tutto il regno animale con alti livelli di conservazione tra le specie.

Tale gene è stato accettato dall'RSV che lo ha incorporato nel proprio genoma conferendo al virus il vantaggio di essere in grado di stimolare la mitosi incontrollata delle cellule dell'ospite, fornendo così nuove cellule in abbondanza per propagare l'infezione. L'src non è essenziale per la proliferazione dell'RSV ma ne incrementa notevolmente la virulenza quando è presente. È una tirosin chinasi coinvolta nella regolazione della crescita e differenziazione cellulare. Possiede i domini SH2 e SH3, che sono responsabili per la sua attivazione e deattivazione.[4]

Struttura secondaria dell'RNS

L'RNA del genoma dell'RSV contiene una regione 3' UTR estremamente lunga che si estende tra le 5000 e le 7000 coppie di basi che solitamente si dirigerebbe con decadimento mediato da un nonsenso all'interno di una cellula ospite eucariotica. Un elemento con struttura secondaria conservato è stato identificato nella regione 3'UTR ed è conosciuto come "elemento di stabilità del virus del sarcoma di Rous" (RSE).[7] È dimostrato che questo elemento previene la degradazione dell'RNA virale disgiunto.[7]

L'RSE è stato identificato inizialmente nel genoma del virus del sarcoma di Rous ma sembra essere ampiamente conservato nella famiglia dei retrovirus aviari. L'RSE è lungo circa 300 coppie di basi ed è situato a valle del codone terminale translazionale naturale del gag. La struttura secondaria dell'RSE è stata determinata tramite digestione della ribonucleasi e analisi chimiche SHAPE.[8]

Altri elementi identificati nell'RSV includono un sito di legame del primer del virus.[9]

Note

  1. ^ Rous P, A Transmissible Avian Neoplasm (Sarcoma of the Common Fowl), in J. Exp. Med., vol. 12, n. 5, September 1910, pp. 696–705, DOI:10.1084/jem.12.5.696.
  2. ^ Rous P, A Sarcoma of the Fowl Transmissible by an Agent Separable from the Tumor Cells, in J. Exp. Med., vol. 13, n. 4, April 1911, pp. 397–411, DOI:10.1084/jem.13.4.397.
  3. ^ a b Weiss RA, Vogt PK, 100 years of Rous sarcoma virus, in J. Exp. Med., vol. 208, n. 12, November 2011, pp. 2351–5, DOI:10.1084/jem.20112160.
  4. ^ a b Martin GS, The hunting of the Src, in Nat. Rev. Mol. Cell Biol., vol. 2, n. 6, June 2001, pp. 467–75, DOI:10.1038/35073094.
  5. ^ Nobelprize.org The Nobel Prize in Physiology or Medicine 1966: Peyton Rous, retrieved 1 Jul 2012
  6. ^ Vogt PK, Retroviral oncogenes: a historical primer, in Nat. Rev. Cancer, vol. 12, n. 9, September 2012, pp. 639–48, DOI:10.1038/nrc3320.
  7. ^ a b Weil JE, Beemon KL, A 3' UTR sequence stabilizes termination codons in the unspliced RNA of Rous sarcoma virus, in RNA, vol. 12, n. 1, January 2006, pp. 102–10, DOI:10.1261/rna.2129806.
  8. ^ Weil JE, Hadjithomas M, Beemon KL, Structural characterization of the Rous sarcoma virus RNA stability element, in J. Virol., vol. 83, n. 5, March 2009, pp. 2119–29, DOI:10.1128/JVI.02113-08.
  9. ^ Johnson M, Morris S, Chen A, Stavnezer E, Leis J, Selection of functional mutations in the U5-IR stem and loop regions of the Rous sarcoma virus genome, in BMC Biol., vol. 2, 2004, p. 8, DOI:10.1186/1741-7007-2-8.