Salicina: differenze tra le versioni

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[[Francesco Fontana]], un chimico italiano nel [[1825]] isolò per la prima volta il principio attivo dal salice bianco chiamandolo salicina.
[[Francesco Fontana]], un chimico italiano nel [[1825]] isolò per la prima volta il principio attivo dal salice bianco chiamandolo salicina.


[[Johann Buchner]] nel [[1828]], a Monaco di Baviera estrasse dalla corteccia del salice bianco i cristalli di salicina dal sapore amaro. Un anno dopo, nel [[1829]], un chimico francese, [[Pierre-Joseph Leroux]], migliora il processo di estrazione della salicina dalla corteccia; egli gli diede il nome salicina (da Salix = salice) e comprese le proprietà fitoterapiche terapeutiche dello stesso.
[[Johann Buchner]] nel [[1828]], a Monaco di Baviera estrasse dalla corteccia del salice bianco i cristalli di salicina dal sapore amaro. Un anno dopo, nel [[1829]], un chimico francese, [[Pierre-Joseph Leroux]], migliora il processo di estrazione della salicina dalla corteccia; egli gli diede il nome salicina (da Salix = salice) e comprese le proprietà fitoterapiche terapeutiche dello stesso.<ref name="dell'interno1833">{{cite book|author=Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno|title=Annali civili del regno delle Due Sicilie|url=http://books.google.com/books?id=0D0FAAAAQAAJ&pg=RA2-PA32|year=1833|publisher=Tip. del Real ministero degli affari interni|pages=2–}}</ref>


==Note==
==Note==
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
*{{cite book|author1=Francesco Capasso|author2=Giuliano Grandolini|author3=Angelo A. Izzo|title=Fitoterapia: Impiego razionale delle droghe vegetali|url=http://books.google.com/books?id=iSQsu8S75aUC&pg=PA520|date=3 October 2006|publisher=Springer Science & Business Media|isbn=978-88-470-0505-1|pages=520–}}
*{{cite book|author1=Francesco Capasso, Giuliano Grandolini e Angelo A. Izzo|title=Fitoterapia: Impiego razionale delle droghe vegetali|url=http://books.google.com/books?id=iSQsu8S75aUC&pg=PA520|date=3 October 2006|publisher=Springer Science & Business Media|isbn=978-88-470-0505-1|pages=520–}}
*{{cite book|author1=Francesco Capasso, R. De Pasquale, G. Grandolini e N. Mascolo|title=Farmacognosia: Farmaci Naturali, Loro Preparazioni Ed Impiego Terapeutico|url=http://books.google.com/books?id=-lx_7sPPV10C&pg=PA237|year=2000|publisher=Springer Science & Business Media|isbn=978-88-470-0074-2|pages=237–}}
*
*<ref>{{cite book|title=Dizionario Universale di Materia Medica|url=http://books.google.com/books?id=pghfAAAAcAAJ&pg=PA882|year=1837|pages=882–}}</ref>
* {{cite book|author1=Y. H. Hui|author2=Feng Chen|author3=Leo M. L. Nollet|title=Handbook of Fruit and Vegetable Flavors|url=http://books.google.com/books?id=XRVpfmrKpZkC&pg=PA420|date=1 December 2010|publisher=John Wiley and Sons|isbn=978-1-118-03185-8|pages=420–}}
*{{cite book|author=Francesco Capasso, Timothy S. Gaginella, Giuliano Grandolini and Angelo A. Izzo|title=Phytotherapy: A Quick Reference to Herbal Medicine|url=http://books.google.com/books?id=PGsrBgAAQBAJ|date=6 December 2012|publisher=Springer Science & Business Media|isbn=978-3-642-55528-2}}
*{{cite book|author=Volker Schulz, Rudolf Hänsel, Mark Blumenthal and V. E. Tyler|title=Rational Phytotherapy: A Reference Guide for Physicians and Pharmacists|url=http://books.google.com/books?id=Ie3nCAAAQBAJ&pg=PA1|date=9 March 2013|publisher=Springer Science & Business Media|isbn=978-3-662-09666-6|pages=1–}}
*{{cite book|author=Kerry Bone & Simon Mills|title=Principles and Practice of Phytotherapy: Modern Herbal Medicine|url=http://books.google.com/books?id=Ca3QAQAAQBAJ|date=8 January 2013|publisher=Elsevier Health Sciences|isbn=0-7020-5297-3}}
*{{cite book|author=Peter Conway|title=The Consultation in Phytotherapy: The Herbal Practitioner's Approach to the Patient|url=http://books.google.com/books?id=ACoUdtb1-zIC|date=20 September 2010|publisher=Elsevier Health Sciences|isbn=1-4557-2527-7}}
*{{cite book|author=Michael Heinrich, Joanne Barnes, Simon Gibbons and Elizabeth M. Williamson|title=Fundamentals of Pharmacognosy and Phytotherapy|url=http://books.google.com/books?id=NZXQAQAAQBAJ&pg=PT521|date=25 April 2012|publisher=Elsevier Health Sciences|isbn=0-7020-5231-0|pages=521–}}


==Voci correlate==
==Voci correlate==

* [[acido salicilico]]
* [[acido salicilico]]
* [[acido acetilsalicilico]]
* [[acido acetilsalicilico]]

Versione delle 17:19, 18 feb 2016

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Salicina
Nomi alternativi
salicilina, D-(−)-salicina, salicoside, 2-(idrossimetil)fenil-β-D-glucopiranoside
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC13H18O7
Massa molecolare (u)286,28
Numero CAS138-52-3
Numero EINECS205-331-6
PubChem439503
SMILES
C1=CC=C(C(=C1)CO)OC2C(C(C(C(O2)CO)O)O)O
Indicazioni di sicurezza

La salicina è un β-glucoside aglicone con attività antinfiammatoria estratto dalla corteccia del salice.[1] Essa si trova in nature in piante comuni come:

nei pioppi:

Farmacologicamente appartiene alla classe dei salicilati, il principio attivo salicina è presente nella corteccia del salice e del piopo. È una sostanza inodore, di sapore amaro, cristallina e di colore bianco.

Possiede azione antireumatica e antipiretica come l'acido salicilico, pur in modo meno rapido ed efficace.

Chimica

La corteccia di pioppi e salici è raccolta a fine estate ed in ambiente alcalino viene estratta la populina (6-monobenzoato di salicina), che in ambiente alcalino è scissa in benzoato e salicina-glucoside.[2] Con ossidazione della funzione alcolica presente sulla parte aromatica della molecola di salcina viene infine metabolizzato l'acido salicilico.

Storia

Francesco Fontana, un chimico italiano nel 1825 isolò per la prima volta il principio attivo dal salice bianco chiamandolo salicina.

Johann Buchner nel 1828, a Monaco di Baviera estrasse dalla corteccia del salice bianco i cristalli di salicina dal sapore amaro. Un anno dopo, nel 1829, un chimico francese, Pierre-Joseph Leroux, migliora il processo di estrazione della salicina dalla corteccia; egli gli diede il nome salicina (da Salix = salice) e comprese le proprietà fitoterapiche terapeutiche dello stesso.[3]

Note

  1. ^ RJ Uchytil, Salix drummondiana, in Fire Effects Information System,, Online. U.S. Department of Agriculture, Forest Service, Rocky Mountain Research Station, Fire Sciences Laboratory (Producer), 1991. URL consultato il 16 agosto 2012.
  2. ^ Studies on the Leaves of the Family Salicaceae. I. Populin from the Leaves of Populus grandidentata and Populus tremuloides, in The Journal of Organic Chemistry, vol. 27, n. 7, 1962, pp. 2685–2687, DOI:10.1021/jo01054a538.
  3. ^ Naples (Kingdom). Real Ministero dell'interno, Annali civili del regno delle Due Sicilie, Tip. del Real ministero degli affari interni, 1833, pp. 2–.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni