Sportklub Sturm Graz

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SK Sturm Graz
Calcio
die Schwoazn, Blackies (i Neri)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, nero
Dati societari
Città Graz
Nazione Bandiera dell'Austria Austria
Confederazione UEFA
Federazione ÖFB
Campionato Bundesliga
Fondazione 1909
Presidente Bandiera dell'Austria Christian Jauk
Allenatore Bandiera dell'Austria Christian Ilzer
Stadio Graz-Liebenau
(16 800 posti)
Sito web www.sksturm.at
Palmarès
Titoli nazionali 3 Campionati
1 Campionato amatoriale
Trofei nazionali 6 ÖFB-Cup
3 ÖFB-Supercup
Si invita a seguire il modello di voce

Lo Sportklub Sturm Graz, ufficialmente Sportklub Puntigamer Sturm Graz per motivi di sponsor, comunemente abbreviato in SK Sturm Graz o solo Sturm Graz, è una società calcistica austriaca con sede a Graz, in Stiria. Milita nella Bundesliga, la massima categoria del campionato austriaco di calcio.

La squadra Amateure gioca invece in Regionalliga Mitte. Dal 1997 disputa le partite casalinghe nello Stadion Graz-Liebenau, impianto sito nel distretto di Liebenau, mentre la squadra Amateure gioca nel Kumberger Well Welt Stadion. I colori sociali sono il bianco e il nero. La locale birreria Puntigamer è lo sponsor principale del club dal 1996.

A livello nazionale il club può vantare 3 campionati austriaci, 6 coppe nazionali e 3 supercoppe. In ambito europeo, invece, la partecipazione a ben tre edizioni consecutive (1998-1999, 1999-2000 e 2000-2001) della Champions League, con raggiungimento della fase a gruppi in tutte queste occasioni. Milita nel massimo campionato austriaco ininterrottamente dal 1966-1967, in questo seconda solo alle due grandi squadre della capitale (Austria e Rapid), che vi giocano dalla fondazione, nel 1911.

È conosciuta per il proprio vivaio, uno dei più floridi del Paese, capace di produrre negli ultimi anni elementi di valore come Markus Schopp, Mario Haas, Ronald Gërçaliu, Ferdinand Feldhofer, Christoph Leitgeb, Jürgen Säumel e Sebastian Prödl. Forse però il giocatore più famoso ad aver vestito la maglia blackie è stato Ivica Vastić.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Il club fu fondato nel 1909 e con esso nacque anche la rivalità con i "cugini" del Grazer AK, società fondata nel 1902.

Primo successo[modifica | modifica wikitesto]

Il primo grande successo del club fu conquistato sotto la guida di Otto Barić nella stagione 1982-1983, quando la squadra ottenne il secondo posto in campionato. Questo piazzamento permise allo Sturm di partecipare alla Coppa UEFA della stagione seguente, dove si fermò soltanto ai quarti di finale, eliminato dagli inglesi del Nottingham Forest.

Una nuova era[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 1992 Hannes Kartnig salì alla presidenza chiamando in panchina il suo amico Heinz Schilcher. All'epoca lo Sturm soffriva di forti problemi economici, pesantemente indebitato, ciononostante riuscì a qualificarsi per partecipare alla neonata Bundesliga, e il duo Kartnig-Schilcher decise che la cosa migliore da farsi non fosse la contrattazione di calciatori già affermati bensì l'utilizzo dei giovani provenienti dal vivaio. Nel 1993 Schilcher fu sostituito da Milan Đuričić riuscendo ad ottenere la salvezza con una squadra di giovanissimi.

L'era Osim[modifica | modifica wikitesto]

Il 1994 è un punto cruciale nella storia dello Sturm Graz che fino ad allora aveva ottenuto scarsi successi. In quell'anno fu chiamato a guidare la squadra il bosniaco Ivica Osim, il quale trasse il massimo profitto dai giovani a sua disposizione con l'inserimento di qualche calciatore di esperienza. Il metodo Osim diede subito i suoi primi frutti in quella stessa stagione (1994-1995) quando la squadra si classificò al secondo posto in campionato. L'anno seguente conquistò il suo primo trofeo, battendo l'Admira/Wacker nella finale della coppa d'Austria. Il campionato però rimaneva tabù, con la squadra che dovette accontentarsi di un nuovo secondo posto.

Il 1997-1998 segna una svolta, con il primo titolo di campione d'Austria per lo Sturm Graz, in un campionato totalmente dominato dal club bianconero che, per giunta, fece registrare due record nel corso di quella stagione: l'imbattibilità nelle prime 12 giornate del torneo, record in seguito polverizzato quello stesso anno con 19 partite consecutive senza mai perdere, e la conquista del titolo con 81 punti totali, concludendo il campionato con 19 punti di vantaggio sul Rapid Vienna, seconda classificata. Era l'epoca del triangolo magico Haas-Reinmayr-Vastić.

La squadra vincitrice della ÖFB-Cup 2009-2010

Nella stagione successiva lo Sturm Graz non lasciò nulla ai rivali, bissando il campionato e conquistando la coppa e la supercoppa nazionali, e per la prima volta fece la sua apparizione in Champions League. Nella prima partecipazione alla massima competizione europea la squadra ottenne un unico successo, contro lo Spartak Mosca. Nel 1999-2000 la squadra ebbe una seconda occasione per giocare in Champions League, concludendo il gruppo al terzo posto. La squadra arrivò seconda in campionato, dietro al Tirol Innsbruck, tornando in Champions League per la terza stagione consecutiva.

La Champions League 2000-2001 fece registrare un sorprendente primo posto nella prima fase a gruppi, che aveva visto protagonisti avversari ben più quotati come Galatasaray, Rangers e Monaco) ottenendo così, per la prima volta nella storia, il pass per la seconda fase che però vide lo Sturm Graz eliminato dal torneo, visto che si piazzò al terzo posto dietro al Valencia e al Manchester United. Dopo i successi ottenuti in Champions League, ben 12 calciatori emigrarono richiesti da diverse squadre europee, e molti di essi non furono adeguatamente rimpiazzati. Inoltre, la frettolosa rifondazione della squadra che ne conseguì, fece svanire in poco tempo tutti i ricavi ottenuti dai tre anni consecutivi di partecipazione alla massima competizione continentale. La squadra rifondata conquistò un nuovo secondo posto in campionato ma stavolta non ottenne l'accesso alla fase finale della Champions League e Osim fu destituito del suo incarico dopo 8 anni di successi.

Dal 2002 ai giorni nostri[modifica | modifica wikitesto]

Si susseguirono due allenatori sulla panchina bianconera, Franco Foda e Gilbert Gress (7 sconfitte in 9 partite), che durarono però ben poco. Nell'autunno 2003 ottenne la guida della squadra Mihailo Petrović, ex-attaccante del club, il quale mantenne la squadra su discreti livelli nel 2003-2004 e nel 2004-2005, anche se le stagioni dell'era Osim erano ormai un ricordo. Nella stagione 2005-2006 la squadra partecipò alla Coppa Intertoto, venendo però eliminata al secondo turno dai tedeschi del Wolfsburg.

Dopo un periodo convulso e caratterizzato da una crisi finanziaria e di risultati, l'annata calcistica 2007-2008 vede lo Sturm concludere il campionato al 4º posto, qualificandosi così per l'ultima edizione dell'Intertoto, poi vinta, con conseguente qualificazione alla Coppa UEFA. Nella stagione del centenario il club conferma il quarto posto finale, risultato che vale la qualificazione all'Europa League. Sempre nella stagione 2009-2010 arriva la vittoria della quarta coppa d'Austria, dopo il successo in finale sul Wiener Neustadt[1].

Nella stagione 2010-2011 lo Sturm conquista il suo terzo titolo nazionale, il primo da undici anni a quella parte. Decisiva la vittoria per 2-1 sul Wacker Innsbruck all'ultima giornata[2]. Nella stagione successiva, tuttavia, non riesce a difendere lo schale; Foda viene sostituito dal tedesco Peter Hyballa.

Il 22 aprile 2013 il club esonera Hyballa, sostituendolo con Markus Schopp. La causa principale dell'avvicendamento risiede nel campionato al di sotto delle aspettative[3].

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadion Graz-Liebenau.

Per molti anni la squadra ha disputato le sue partite casalinghe nel Gruabn, uno stadio con 12 000 posti (quasi nessuno a sedere). Il 1997 vide il trasferimento dello Sturm Graz (ma anche del Grazer AK) nel nuovo Arnold-Schwarzenegger-Stadion, noto come UPC-Arena dal febbraio 2006 dopo che uno scandalo politico aveva coinvolto il governatore californiano. In questione era la pena di morte inflitta ad un condannato americano.

Dal 1997 al 2005 il Gruabn fu utilizzato solo come campo di allenamento o per partite di squadre giovanili e amatoriali. Nel 2005 il terreno fu venduto al comune di Graz per far fronte alle difficoltà finanziarie.

Società[modifica | modifica wikitesto]

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Anni Sponsor Settore Paese Nome
1969-1979 Durisol Materiali da costruzione Bandiera del Canada Canada SK Sturm Durisol Graz
1979-1990 Raiffeisen-Landesbank Steiermark Bancario Bandiera dell'Austria Austria SK Raika Sturm Graz
1990-1996 Stabil Fenster Produzione infissi Bandiera dell'Austria Austria SK Stabil Fenster Sturm Graz
dal 1996 Puntigamer Birreria Bandiera dell'Austria Austria SK Puntigamer Sturm Graz

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Anni Sponsor Paese
1974-1983 Adidas Bandiera della Germania Germania
1983-2009 Puma Bandiera della Germania Germania
dal 2009 JAKO Bandiera della Germania Germania
dal 2013 Lotto Bandiera dell'Italia Italia

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dello S.K. Sturm Graz.

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dello S.K. Sturm Graz.

Capocannonieri del campionato[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1997-1998, 1998-1999, 2010-2011
1995-1996, 1996-1997, 1998-1999, 2009-2010, 2017-2018, 2022-2023
1996, 1998, 1999
1934
1954-1955

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1920-1921, 1922-1923, 1924-1925, 1933-1934, 1935-1936, 1936-1937, 1940-1941, 1945-1946, 1946-1947, 1947-1948, 1948-1949
1931-1932, 1932-1933, 1935-1936, 1936-1937, 1937-1938, 1945-1946, 1946-1947, 1947-1948, 1948-1949

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1980-1981, 1994-1995, 1995-1996, 1999-2000, 2001-2002, 2017-2018, 2021-2022, 2022-2023
Terzo posto: 1969-1970, 1996-1997, 2016-2017, 2020-2021
Finalista: 1947-1948, 1974-1975, 1997-1998, 2001-2002
Semifinalista: 1969-1970, 1970-1971, 1981-1982, 1982-1983, 1983-1984, 1984-1985, 1985-1986, 1997-1998, 2003-2004, 2013-2014, 2020-2021
Finalista: 1997, 2002

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche nelle competizioni UEFA[modifica | modifica wikitesto]

Tabella aggiornata alla fine della stagione 2019-2020.

Competizione Partecipazioni G V N P RF RS
UEFA Champions League 5 40 14 6 20 47 73
Coppa delle Coppe 3 12 4 3 4 14 11
Coppa UEFA/UEFA Europa League 17 62 16 15 29 62 84
Coppa Intertoto 3 10 3 5 2 16 11

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornate al 26 dicembre 2011.

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Lo Sturm Graz, secondo uno studio della tedesca Sport + Markt, è seconda in Austria per numero di tifosi con 360 000, alla pari con il Salisburgo e dietro solo al Rapid Vienna (circa 700 000)[4]. In Europa occupa la 117ª posizione con un totale di 410 000 tifosi[5].

I principali gruppi di tifo organizzato oggi attivi sono Jewels Sturm, Brigata Graz (fondati nel 1994) e Grazer Sturmflut, creato nel 1996. Nelle partite casalinghe la tradizionale presenza in curva sud (settori 24, 25 e 26) è stata scardinata nel 2008-2009, con la rimodernazione dell'impianto e la costruzione di due nuovi settori destinati ai tifosi. Oggi i tifosi casalinghi occupano i settori 9, 10, 11, 12 e 13 della curva nord. Oltre ai gruppi citati, ne esistono altri di minore consistenza.

Rivalità[modifica | modifica wikitesto]

La rivalità più sentita è quella stracittadina con il Grazer AK: dai tempi del primo campionato stiriano (1920) la rivalità è cresciuta continuamente. Curiosamente, i due club hanno avuto periodi di splendore quasi in contemporanea (all'inizio degli anni ottanta e tra la fine degli anni novanta e l'inizio dei duemila).

Con l'approdo a posizioni di rilievo nel panorama calcistico nazionale, sono nate rivalità molto forti anche con le due "grandi" di Vienna, specialmente con la tifoseria del Rapid si sono venuti a creare pessimi rapporti.

Amicizie[modifica | modifica wikitesto]

I tifosi dello Sturm Graz hanno stretto rapporti di amicizia, che perdurano tuttora, in Germania e Italia.

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 6 febbraio 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera dei Paesi Bassi P Kjell Scherpen
2 Bandiera della Scozia D Max Johnston
4 Bandiera della Slovenia D Jon Gorenc-Stanković
5 Bandiera della Svizzera D Gregory Wüthrich
6 Bandiera dell'Austria D Aleksandar Borković
8 Bandiera dell'Austria C Alexander Prass
9 Bandiera della Polonia A Szymon Włodarczyk
10 Bandiera della Georgia C Otar Kiteishvili
11 Bandiera dell'Austria C Manprit Sarkaria
14 Bandiera della Spagna D Javi Serrano
15 Bandiera della Danimarca A William Bøving
16 Bandiera della Rep. Ceca P Vítězslav Jaroš
18 Bandiera della Danimarca A Mika Biereth
19 Bandiera della Slovenia C Tomi Horvat
N. Ruolo Calciatore
20 Bandiera della Norvegia A Seedy Jatta
21 Bandiera dell'Austria D Samuel Stückler
22 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina D Jusuf Gazibegović
24 Bandiera del Belgio D Dimitri Lavalée
25 Bandiera dell'Austria C Stefan Hierländer
27 Bandiera dell'Austria D Gabriel Haider
28 Bandiera dell'Austria D David Schnegg
31 Bandiera dell'Austria P Luka Marić
35 Bandiera dell'Austria D Niklas Geyrhofer
36 Bandiera del Mali A Amady Camara
38 Bandiera dell'Austria A Leon Grgic
40 Bandiera dell'Austria P Matteo Bignetti
42 Bandiera dell'Austria D David Affengruber

Rosa 2022-2023[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 19 febbraio 2023.

N. Ruolo Calciatore
4 Bandiera della Slovenia D Jon Gorenc-Stanković
5 Bandiera della Svizzera D Gregory Wüthrich
6 Bandiera dell'Austria D Aleksandar Borković
8 Bandiera dell'Austria C Alexander Prass
9 Bandiera della Svizzera A Albian Ajeti
10 Bandiera della Georgia C Otar Kiteishvili
11 Bandiera dell'Austria C Manprit Sarkaria
13 Bandiera dell'Austria A Jakob Jantscher
14 Bandiera dell'Austria D Paul Komposch
15 Bandiera della Danimarca A William Bøving
16 Bandiera dell'Austria C Sandro Schendl
17 Bandiera dell'Austria C Vesel Demaku
19 Bandiera della Slovenia C Tomi Horvat
21 Bandiera dell'Austria C Samuel Stückler
22 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina D Jusuf Gazibegović
N. Ruolo Calciatore
24 Bandiera dell'Austria D Sandro Ingolitsch
25 Bandiera dell'Austria C Stefan Hierländer
27 Bandiera dell'Austria P Jörg Siebenhandl
28 Bandiera dell'Austria D David Schnegg
29 Bandiera del Ghana A Mohammed Fuseini
30 Bandiera dell'Austria C Ivan Ljubic
31 Bandiera dell'Austria P Luka Marić
32 Bandiera dell'Austria P Tobias Schützenauer
34 Bandiera dell'Austria C Simon Nelson
35 Bandiera dell'Austria D Niklas Geyrhofer
36 Bandiera dell'Austria D Vincent Trummer
37 Bandiera dell'Austria C Moritz Wels
41 Bandiera dell'Austria P Christopher Giuliani
42 Bandiera dell'Austria D David Affengruber
44 Bandiera del Mali D Amadou Dante

Rosa 2020-2021[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 5 ottobre 2020.

N. Ruolo Calciatore
4 Bandiera della Slovenia D Jon Gorenc-Stanković
5 Bandiera della Svizzera D Gregory Wüthrich
6 Bandiera dell'Austria D David Nemeth
9 Bandiera dell'Albania A Bekim Balaj
10 Bandiera della Georgia C Otar Kiteishvili
11 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina D Jusuf Gazibegović
13 Bandiera dell'Austria C Jakob Jantscher
14 Bandiera dell'Austria D Paul Komposch
15 Bandiera dell'Austria C Sebastian Zettl
16 Bandiera dell'Austria C Sandro Schendl
17 Bandiera dell'Austria C Lukas Jäger
18 Bandiera dell'Austria C Philipp Huspek
19 Bandiera dell'Austria C Andreas Kuen
N. Ruolo Calciatore
20 Bandiera dell'Austria A Kevin Friesenbichler
24 Bandiera dell'Austria D Sandro Ingolitsch
25 Bandiera dell'Austria C Stefan Hierländer
27 Bandiera dell'Austria P Jörg Siebenhandl
29 Bandiera dello Zambia A Francisco Mwepu
30 Bandiera dell'Austria C Ivan Ljubic
31 Bandiera dell'Austria P Luka Marić
32 Bandiera dell'Austria P Tobias Schützenauer
33 Bandiera del Kosovo C Dardan Shabanhaxhaj
35 Bandiera dell'Austria D Niklas Geyrhofer
36 Bandiera dell'Austria D Vincent Trummer
40 Bandiera dell'Austria A Oliver Bacher
44 Bandiera del Mali D Amadou Dante

Rose delle stagioni precedenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Sturm Graz gewinnt ÖFB-Stiegl-Cup, su oefb.at. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  2. ^ (DE) Foda-Elf hat es geschafft, su sport.orf.at. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  3. ^ (DE) SK Sturm beurlaubt Peter Hyballa, su sksturm.at, 22 aprile 2013. URL consultato il 27 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2013).
  4. ^ (DE) 700.000 Österreicher sind Rapid-Fans, su sport.oe24.at, 18 settembre 2008. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  5. ^ (DE) Rapid hat die meisten Fans, su kleinezeitung.at, 12 febbraio 2009. URL consultato il 12 febbraio 2013.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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