Ricadi

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Ricadi
comune
Ricadi – Stemma
Ricadi – Bandiera
Ricadi – Veduta
Ricadi – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Provincia Vibo Valentia
Amministrazione
SindacoNicola Antonio Tripodi (lista civica Ricadi europea) dal 21-9-2020
Data di istituzione1799
Territorio
Coordinate38°37′34″N 15°51′56″E / 38.626111°N 15.865556°E38.626111; 15.865556 (Ricadi)
Altitudine284 m s.l.m.
Superficie22,54 km²
Abitanti4 914[1] (31-8-2022)
Densità218,01 ab./km²
FrazioniBarbalaconi, Brivadi, Ciaramìti, Faro Capo Vaticano, Lampazzone, Orsigliadi, San Nicolò, Santa Domenica, Santa Maria
Comuni confinantiDrapia, Joppolo, Spilinga, Tropea
Altre informazioni
Cod. postale89866, 89865
Prefisso0963
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT102030
Cod. catastaleH271
TargaVV
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitantiricadesi o ricadoti e capoti
Patronosan Zaccaria
Giorno festivo5 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ricadi
Ricadi
Ricadi – Mappa
Ricadi – Mappa
Posizione del comune di Ricadi nella provincia di Vibo Valentia
Sito istituzionale

Ricadi (Rhegàdion, Ρηγάδιον in greco antico) è un comune italiano di 4 914 abitanti[1] della provincia di Vibo Valentia in Calabria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Ricadi - Il mare al tramonto e lo Stromboli

Il comune di Ricadi è situato tra il golfo di Sant'Eufemia (Lamezia Terme - CZ) e quello di Gioia Tauro (RC). Proprio il promontorio di Capo Vaticano divide i due golfi calabresi.

Adagiata alla base dell'altopiano del Monte Poro si estende fino al mare con il promontorio di Capo Vaticano. Interessanti i fondali di Formicoli, dove si può ammirare una distesa di massi, per lo più di roccia granitica, ricchi di fauna. Presso Grotticelle, Riaci e Tono spiagge di sabbia bianca e finissima. La particolare morfologia del territorio con valli e profonde incisioni fluviali su un territorio dal tipico “terrazzamento a gradoni” permette di raggiungere agevolmente gli strati fossiliferi del Miocene. Conchiglie tipiche dei mari tropicali, denti di squalo, coralli, si accompagnano a ritrovamenti di parti scheletriche di mammiferi marini e continentali.

In alcune vallate è ancora presente una rara felce gigante, la felce bulbifera.

Venti[modifica | modifica wikitesto]

I venti che spirano lungo le coste di Ricadi sono il ponente (ovest), lo scirocco (sud-est) e il libeccio (sud-ovest), molto pericolosi per chi si vuole addentrare in mare per la pesca o per esercitare sport acquatici. Il maestrale (nord-ovest), vento prevalente, invece, non crea quasi mai alcun disagio alla collettività marina.

La spiaggia di Grotticelle

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Rhegàdion/Ρηγάδιον può derivare da "Rhegion" (in greco antico: Ῥήγιoν, Rhéghion) che fa riferimento a l'antico nome di una colonia greca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Ricadi è abitato sin dai tempi remoti: già dal periodo preistorico e precristiano. Ne sono testimoni i numerosi reperti archeologici rinvenuti, alcuni dei quali sono ben conservati al museo nazionale di Reggio Calabria.

Greci, cartaginesi, romani, bizantini, arabi, normanni hanno inoltre segnato notevolmente il territorio, creando le prime infrastrutture viarie e difensive (torri a difesa delle coste e dei fiumi) e influenzando gli usi, la lingua (il dialetto) e i toponimi. Molti resti e reperti di indubbio valore archeologico sono tuttora visibili.

Ricadi e i villaggi limitrofi furono dei casali dipendenti da Tropea fino al 1799, anno in cui venne riconosciuta l'indipendenza grazie all'intervento di un generale francese, Championnet (che conquistò il Regno di Napoli), dando un nuovo assetto amministrativo ai cantoni di Tropea.

Ricadi divenne poi un comune del distretto di Monteleone (l'attuale Vibo Valentia), appartenente alla Calabria Ulteriore, grazie a un decreto del 1811, col quale vennero assegnate alcune frazioni, molte delle quali sono tuttora rimaste nella giurisdizione del comune.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[3]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010[4] i cittadini stranieri residenti erano 400 persone (l'8,07% della popolazione). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo Civico di Ricadi nato dal 2015 in poi è un museo diffuso che ha

«l’obiettivo di valorizzare e fare fruire tutti i diversi “volti” della città e del territorio limitrofo, attraverso una serie di testimonianze materiali e immateriali amalgamati in allestimenti coerenti “diffusi” e collegati tra di loro da percorsi che possono esplicarsi in rappresentazioni cronologiche, oppure tematiche. Si possono così definire una serie di itinerari tematici secondo la vocazione del territorio»

Alla tipologia organizzativa del “Polo museale”, è stata preferita quella del “Museo diffuso” poiché è stata ritenuta più idonea e più conforme sia alle caratteristiche geografiche del territorio comunale

(articolato in ben quattro frazioni distribuite sia sulla costa che sulla media costa) che alle peculiarità del patrimonio culturale di proprietà della committenza.

Il Museo si articola nelle seguenti sezioni che sono ubicate nel centro abitato di Ricadi e in alcune delle frazioni limitrofe:

La sezione n 1 “Museo Archeologico e paleontologico” (in corso di allestimento), ha sede nel palazzo "Fazzari" sito nella frazione di Santa Domenica alla via Roma, di proprietà del Comune di Ricadi. Si compone di due collezioni archeologica e paleontologica, ed ospita reperti di proprietà dello Stato rappresentato dall’istituto periferico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia.

La sezione n. 2 “Museo demoetnoantropologico della civiltà contadina e della cultura immateriale” è stato allestito presso l'ex oleificio " Marcello Sculco" (Figg. 3-4), concesso in comodato d'uso al Comune, in Ricadi centro, in via Artigiani; all'interno sono presenti tutti i macchinari dell'oleificio risalenti al secolo scorso; lo stesso ospita anche parte della collezione acquistata dal Comune di Ricadi di reperti della civiltà contadina.

La sezione n. 3 “Museo del mare” alloggiato nell'ex vedetta in Capo Vaticano viale G. Berto espone oggetti collegati alle attività marinare, una vasta collezione di conchiglie e pannelli relativi agli stabilimenti antichi per la pesca e la lavorazione del tonno, rinvenuti dalle indagini archeologiche su questa costa.

La sezione n. 4 “Museo delle torri” sito in due locali autonomi del fabbricato rurale all’interno del Parco archeologico della Torre Marrana, tra la torre stessa e il nuovo teatro; ospita una mostra iconografica e documentale sulle torri costiere di difesa, con particolare riferimento a quelle del territorio comunale; in uno dei locali sono presentate anche le copie delle stampe del cosiddetto “Codice Romano Carratelli” risalente al XVI secolo, con la rappresentazione delle torri costiere calabresi.

La sezione n.5 “Museo della cipolla rossa di Tropea” ha sede presso l'ex stazione ferroviaria di Ricadi Scalo, sita nella frazione di San Nicolò, nella parte concessa in comodato al Comune, là dove a partire dall’Ottocento e fino ai primi anni del Novecento era in funzione un edificio per lo stoccaggio e la commercializzazione, tramite ferrovia, della cipolla rossa di Tropea.

La Biblioteca comunale "prof. Antonio Arena" sita nella frazione Orsigliadi alla via Ospedale n.2, anch’essa concessa in comodato d'uso, nell’anno 2012, al Comune di Ricadi (VV) dalla figlia Maria Grazia erede del prof. Arena, noto studioso locale. La Biblioteca è ospitata nella villetta di trecento mq con cortile, di proprietà della famiglia Arena, ceduta al Comune insieme agli arredi e ad un patrimonio librario di oltre ventimila volumi che, al momento, è in corso di schedatura.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Faro di Capo Vaticano

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Le risorse principali del comune di Ricadi sono:

  • l'agricoltura: in tutto il territorio comunale viene prodotta e commercializzata una qualità particolare di cipolla rossa dolce, detta Cipolla rossa di Tropea, oltre ad altri ortaggi, agli agrumi e alla 'Nduja. Il comune fa parte della regione agraria n. 4 (Colline Litoranee del Poro);
  • il turismo balneare: le più note località balneari sono Capo Vaticano, Grotticelle, Santa Maria, Tono, Tonicello, Torre Marino, Formicoli e Baia di Riaci.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è interessato dalle seguenti direttrici stradali:

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1983 1992 Francesco Laversa Democrazia Cristiana sindaco
1992 21 novembre 1993 Domenico Pantano commissario straordinario
21 novembre 1993 16 novembre 1997 Roberto Domenico Grande Partito Democratico della Sinistra sindaco
16 novembre 1997 27 maggio 2002 Francesco Laversa Polo delle Libertà lista civica sindaco
27 maggio 2002 24 aprile 2005 Francesco Laversa Polo delle Libertà lista civica sindaco
24 aprile 2005 29 maggio 2006 commissario straordinario
29 maggio 2006 6 settembre 2010 Domenico Laria lista civica di centro-sinistra sindaco
6 settembre 2010 16 maggio 2011 Giuseppe Ranieri commissario straordinario
16 maggio 2011 11 febbraio 2014 Giuseppe Giuliano lista civica Ricadi rinasce sindaco
11 febbraio 2014 5 giugno 2016 Antonia Maria Grazia Surace Antonio Gullì Gino Rotella commissario straordinario [5]
5 giugno 2016 19 giugno 2020 Giulia Russo lista civica Ricadi bene comune sindaco
19 giugno 2020 21 settembre 2020 Manuela Romanò commissario straordinario
21 settembre 2020 in carica Nicola Antonio Tripodi lista civica Ricadi europea sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Lista di sindaci dal 1809 al 1983[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Nome Partito/Funzione
dal 1979 - 1983 Loiacono Antonio (...)
dal 1964 - 1979 Cormace Giuseppe (...)
dal 1959 - 1964 Tropeano Antonio (...)
dal 1956 - 1959 Pantano Agostino (...)
dal 1946 - 1956 Saragò Michele (...)
dal 1945 - 1946 Garcea Giuseppe (...)
dal 1945 - 1945 Pugliese Michele Commissario prefettizio
dal 1945 - 1945 De Dominic Luigi Commissario prefettizio
dal 1944 - 1945 Alfano Natale Commissario prefettizio
dal 1944 - 1944 Sculco Bonaventura Commissario prefettizio
dal 1941 - 1944 Conti Scrugli Vincenzo Podestà
dal 1940 - 1941 Mottola Notar Antonio Podestà
dal 1935 - 1940 Conti Scrugli Ottavio Podestà
dal 1933 - 1935 Pugliese Michele Commissario prefettizio
dal 1925 - 1933 Schiariti Gregorio Podestà
dal 1925 - 1925 Barone Orazio (...)
dal 1924 - 1925 La Torre Raffaele Commissario prefettizio
dal 1924 - 1924 Scarfò Vincenzo Commissario prefettizio
dal 1924 - 1924 Gaspare Cesare Commissario prefettizio
dal 1914 - 1924 Pontoriero Francesco (...)
dal 1910 - 1914 Di Costa Giuseppe (...)
dal 1899 - 1910 Melidoni Girolamo (...)
(...) (...) (...)
dal 1809 - 1809 Avenia Antonio (...)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  4. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 29 dicembre 2011 (archiviato il 22 giugno 2013).
  5. ^ Commissione straordinaria ex art. 143 TUEL (ente sciolto per infiltrazioni mafiose)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F. Arcella, Ricadi, un balcone sul mare nel cuore della Calabria, Edizioni Mapograf, Vibo Valentia, 1989;
  • M.A. Mastelloni, Soprintendenza Archeologica della Calabria - Museo Nazionale di Reggio Calabria Ripostigli di denari repubblicani (RRCH n.256 e RRCH n.301) Ricadi fraz. S. Domenica e Crotone loc. Cantorato, in Annali Istituto Italiano di Numismatica 1983, pp. 217–231, tavv. XIX-XXIX;
  • M.A. Mastelloni, Ripostiglio monetale rinvenuto a Cutro (CZ) e altri tesoretti di monete brettie di bronzo, in Ricerche sui materiali e studi tipologici Quaderni di Numismatica Antica I, Roma 1996, pp. 57–74 (Ripostiglio di Ricadi, loc. Lampazzoni, pp. 60–63)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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