Porto Ravenna Volley

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A.S.D. Porto Ravenna Volley
Pallavolo
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Nome sponsorizzato Porto Donati CMC Ravenna
Colori sociali Bianco, rosso e giallo
Dati societari
Città Ravenna
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione CEV
Federazione FIPAV
Fondazione 1987
Scioglimento 2013
Presidente Bandiera dell'Italia Damiano Donati[1]
Allenatore Daniele Ricci (1984-1997)
Impianto PalaDeAndrè
(3 500 posti)
Sito web www.portoravennavolley.it
Palmarès
Scudetto
Scudetti 1
Trofei nazionali 1 Coppa Italia
Trofei internazionali 3 Coppe dei Campioni/Champions League
1 Coppe CEV/Challenge Cup
2 Supercoppe europee1 Coppa del Mondo per club
Titoli giovanili 4 Junior League
3 Scudetti under 18
2 Scudetti under 16
1 Scudetto under 14
Si invita a seguire le direttive del Progetto Pallavolo

L'A.S.D. Porto Ravenna Volley è stata una storica società pallavolistica di Ravenna. Fondata da un gruppo di imprenditori e appassionati ispirati da Giuseppe Brusi (1942-2024)[2], approdò in A1 alla fine degli anni ottanta, continuando una tradizione che fa della città una delle "culle" della pallavolo italiana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La tradizione e il periodo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Il Porto Ravenna Volley raccolse l'eredità delle squadre ravennati di pallavolo che l'avevano preceduto. La principale squadra cittadina negli anni 1940 e 1950 fu il Gruppo Sportivo Robur, che vinse cinque scudetti. Negli anni 1960 nacque, per iniziativa dei Vigili del Fuoco, la Natale Casadio, che militò in A1 fino al 1982-83 e in A2 fino alla stagione 1986-87.

Fabio Vullo, tra i maggiori protagonisti negli anni d'oro del Messaggero Ravenna, festeggia lo scudetto 1990-1991.

Nel 1987 Giuseppe Brusi, agente marittimo al Porto di Ravenna con la passione dello sport e protagonista con le ragazze dell'Olimpia Teodora di una stagione piena di successi (sette scudetti consecutivi), decise di intraprendere un percorso analogo in campo maschile: formò una cordata di imprenditori locali, che riunì nell'Associazione Sportiva Pallavolo Ravenna, poi rilevò il titolo sportivo di Serie A2 della Casadio[2], iscrivendosi al campionato con il nuovo nome di «Porto Ravenna Volley».

Nel 1989 entrò nel settore, con tutto il suo peso economico, il gruppo Ferruzzi guidato da Raoul Gardini. La squadra assunse il nome Il Messaggero Volley (dal nome dello storico quotidiano romano dal 1987 in mano ai Ferruzzi) e divenne protagonista di un ciclo di successi. Carlo Sama, collaboratore di Raul Gardini, mise a disposizione di Brusi un budget di prim'ordine con il quale il dirigente riuscì ad assicurarsi il più forte giocatore del mondo dell'epoca, lo statunitense Karch Kiraly, campione olimpico a Los Angeles 1984 ed a Seul 1988. In pochi anni il Porto Ravenna conquistò uno scudetto (1991), una Coppa Italia (1991), tre Coppe dei Campioni consecutive (1992 e 1993 ad Atene e 1994 a Bruxelles), due Supercoppe europee consecutive (1992 e 1993) e il Campionato mondiale per club (1991).

Nella stagione 1990-91 (formazione Vullo, Timmons, Kiraly, Margutti, Gardini, Masciarelli) con allenatore Daniele Ricci la squadra vinse, con un alto livello qualitativo di gioco, campionato e Coppa Italia. Tra i giocatori che vestirono poi la maglia bianco-giallo-rossa della società vanno annoverati i brasiliani Renan Dal Zotto e Giovane Gávio, il russo Fomin, gli italiani Bovolenta, Errichiello e Sartoretti.

Il settore giovanile e l'ultimo scudetto della pallavolo ravennate[modifica | modifica wikitesto]

Il Porto Ravenna Volley vanta anche successi in campo giovanile. Guidata dall'esperto Alexander Skiba (campione del mondo 1974 e campione olimpico 1976 con la Polonia), dal 1990 al 2000 vinse quattro volte la Junior League, tre scudetti Under 18, due scudetti Under 16, uno Scudetto Under 14 e una Boy League. L'attività giovanile portò alla formazione di giocatori che vestirono la maglia della Nazionale maggiore e che poi calcarono i campi della serie A. Il titolo italiano Under 16 conquistato il 4 giugno 2000, con vittoria in finale contro la Sisley Treviso, rimane a tutt'oggi l'ultimo scudetto della pallavolo ravennate.

La crisi economica[modifica | modifica wikitesto]

Con la crisi finanziaria del gruppo industriale Ferruzzi-Montedison e la tragica scomparsa dell'imprenditore Raul Gardini nel luglio 1993, la società sportiva perse gradualmente i sussidi necessari e andò incontro a una fase di declino anche economico; proseguì la sua attività (riassumendo il nome Porto Ravenna Volley), vincendo ancora una Coppa dei Campioni (1994) e una Coppa Cev (1997) abbinata a diversi sponsor che le permisero di continuare l'attività in Serie A fino al 2000. In quell'anno, per problemi economici, i diritti per la partecipazione al campionato di A1 furono ceduti al Mezzolombardo Volley. La società torna in mano a Vanni Monari (era già stato dirigente della Casadio negli anni 1980), che riparte dal campionato di B1.

Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

L'attività del Porto Ravenna Volley è continuata a livello giovanile, e nella stagione 2009-2010, con la presidenza di Vanni Monari (1939-2022) è arrivato anche il ritorno in un campionato nazionale: stravincendo la serie C, è stata ottenuta la promozione in Serie B2. La stagione seguente ottiene immediatamente la promozione in Serie B1. Nella stagione 2012-13 il Porto Ravenna, allenato da Marco Bonitta, raggiunge con i play-off la promozione in Serie A2. Al termine della stagione la società si fonde con il Gruppo Sportivo Robur Angelo Costa, andando a creare il Gruppo Sportivo Porto Robur Costa[3].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Porto Ravenna Volley


  • 2000-01: Serie B1
  • 2001-02: ?
  • 2002-03: ?
  • 2003-04: ?
  • 2004-05: ?
  • 2005-06: ?
  • 2006-07: ?
  • 2007-08: ?
  • 2008-09: ?
  • 2009-10: ? in Serie C (girone?). Promossa in Serie B2.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia degli sponsor
  • 1987-88: Moka Rica
  • 1988-89: Conad
  • 1989-90: Conad
  • 1990-91: Il Messaggero
  • 1991-92: Il Messaggero
  • 1992-93: Il Messaggero
  • 1993-94: Porto
  • 1994-95: Edilcuoghi
  • 1995-96: Edilcuoghi
  • 1996-97: Area
  • 1997-98: Mirabilandia Area
  • 1998-99: Valleverde Mirabilandia
  • 1999-2000: Valleverde
  • 2008-09: Donati Trasporti Porto
  • 2009-10: Donati Trasporti Porto
  • 2010-11: Donati Trasporti Porto
  • 2011-12: Porto Donati CMC
  • 2012-13: Porto Donati CMC

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

La squadra posa nel 1993 con il trofeo della Supercoppa europea

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1990-91
1990-91

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

1991
1991-92, 1992-93, 1993-94
1992, 1993
1996-97

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Stella d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«A Luca Casadio, per i suoi meriti come presidente del Porto Ravenna Volley»
— 2021[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Organigramma societario, su portoravennavolley.it, da www.portoravennavolley.it (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).
  2. ^ a b Giuseppe Brusi, su hall-of-fame.federvolley.it. URL consultato il 2 giugno 2021.
  3. ^ Svolta epocale per il volley ravennate: nasce il PORTO ROBUR Costa, su legavolley.it. URL consultato il 26 luglio 2013.
  4. ^ Stelle al merito sportivo, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 19 novembre 2023.
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