Origin of Symmetry

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Origin of Symmetry
album in studio
ArtistaMuse
Pubblicazione17 luglio 2001
Durata51:27
Dischi1
Tracce11
GenereRock alternativo[1]
Rock progressivo[2]
Space rock[2]
Hard rock[2]
EtichettaTaste Media, Mushroom
ProduttoreDavid Bottrill, Muse, John Leckie
RegistrazioneRegno Unito:
FormatiCD, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera del Belgio Belgio[3]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Germania Germania[4]
(vendite: 150 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[5]
(vendite: 40 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[6]
(vendite: 20 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia[7]
(vendite: 70 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (2)[8]
(vendite: 600 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[9]
(vendite: 25 000+)
Muse - cronologia
Album precedente
(1999)
Album successivo
(2002)
Singoli
  1. Plug in Baby
    Pubblicato: 5 marzo 2001
  2. New Born
    Pubblicato: 5 giugno 2001
  3. Bliss
    Pubblicato: 20 agosto 2001
  4. Hyper Music/Feeling Good
    Pubblicato: 19 novembre 2001

Origin of Symmetry è il secondo album in studio del gruppo musicale britannico Muse, pubblicato il 17 luglio 2001 dalla Mushroom Records.

Coprodotto da David Bottrill, John Leckie (il quale collaborò nel precedente album) e dai Muse stessi, il titolo dell'album deriva da un concetto proposto da Michio Kaku nel suo libro Hyperspace che si basa sulla teoria delle stringhe.

L'album raggiunse la terza posizione nella Official Albums Chart e vendette 600 000 copie nel Regno Unito, venendo certificato doppio disco di platino dalla BPI.[8]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album è il risultato del cambiamento che il gruppo ha subito durante il loro primo e intenso tour per la promozione del precedente lavoro: è più orientato su riff e assoli di chitarra, risultando leggermente più pesante di Showbiz, e orientandosi in uno stile hard rock. L'idea dei Muse era quello di presentare al pubblico il loro lato più eccentrico, avvalendosi anche di strumenti come l'organo, il vibrafono o il clavicembalo.

New Born, Bliss, Plug in Baby e Darkshines vennero registrate con uno dei produttori, David Bottrill, verso la fine del 2000 in uno studio di registrazione nel Surrey in una sessione di pochi giorni e costituiscono la parte più sperimentale del disco. Inoltre, l'album venne accolto con giudizi prevalentemente positivi e nel 2006 guadagnò la posizione 74 nella classifica della rivista Q come uno dei 100 migliori album di tutti i tempi.[10]

Il 18 agosto 2009, per commemorare il decimo anniversario dalla pubblicazione di Showbiz, Origin of Symmetry fu ripubblicato in Europa e nell'America del Nord nel formato LP sotto l'etichetta Warner Music Group. Il 18 giugno 2021 il gruppo ha pubblicato un'edizione remixata e rimasterizzata del disco, caratterizzata anche da una nuova copertina e dalla presenza di Futurism nella lista tracce.[11]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Matthew Bellamy, eccetto dove indicato.

  1. New Born – 6:03
  2. Bliss – 4:12
  3. Space Dementia – 6:20
  4. Hyper Music – 3:12
  5. Plug in Baby – 3:38
  6. Citizen Erased – 7:21
  7. Micro Cuts – 3:38
  8. Screenager – 4:20
  9. Darkshines – 4:46
  10. Feeling Good – 3:18 (Anthony Newley, Leslie Bricusse)
  11. Megalomania – 4:39
Edizioni giapponese e LP 2021
  1. Futurism – 3:26
  2. Megalomania – 4:39

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Altri musicisti
Produzione
  • David Bottrill – produzione e ingegneria del suono (tracce 1, 2, 5 e 9)
  • Museproduzione, missaggio
  • Steve Cooper – ingegneria del suono aggiuntiva (tracce 1, 2, 5 e 9)
  • John Leckie – produzione e ingegneria del suono (tracce 3, 4, 6-8, 10 e 11)
  • Ric Peet – ingegneria del suono (tracce 3, 4, 6-8, 10 e 11)
  • Chris Brown – ingegneria del suono aggiuntiva e programmazione (tracce 3, 4, 6-8, 10 e 11)
  • John Cornfield – missaggio
  • Ray Staff – mastering
  • Safta Jaffery – produzione esecutiva
  • Dennis Smith – produzione esecutiva

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2001-10) Posizione
massima
Australia[12] 22
Austria[12] 7
Belgio (Fiandre)[12] 9
Belgio (Vallonia)[12] 2
Finlandia[12] 30
Francia[12] 2
Germania[12] 17
Italia[12] 5
Norvegia[12] 11
Nuova Zelanda[12] 43
Paesi Bassi[12] 19
Regno Unito[13] 3
Regno Unito (rock & metal)[14] 1
Stati Uniti[15] 161
Svizzera[12] 14

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Origin of Symmetry, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 13 marzo 2013.
  2. ^ a b c Recensione dell'album su therockzar.com
  3. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2001, su Ultratop. URL consultato il 24 novembre 2022.
  4. ^ (DE) Muse – Origin of Symmetry – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  5. ^ (NL) Goud & Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  6. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 2 aprile 2016.
  7. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2010 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 20 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2010).
  8. ^ a b (EN) Origin of Symmetry, su British Phonographic Industry. URL consultato il 31 ottobre 2013.
  9. ^ Origin of Symmetry (certificazione), su FIMI. URL consultato il 19 aprile 2016.
  10. ^ (EN) 2006 Q Magazine Reader's 100 Greatest Albums Ever, su Q, gennaio 2006. URL consultato il 14 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2012).
  11. ^ (EN) Chad Childers, Muse to Celebrate 20th Anniversary of 'Origin of Symmetry' With Remix Album, su Loudwire, 20 maggio 2021. URL consultato il 20 giugno 2021.
  12. ^ a b c d e f g h i j k l (NL) Muse – Origin Of Symmetry, su Ultratop. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  13. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 24 June 2001 - 30 June 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  14. ^ (EN) Official Rock & Metal Albums Chart Top 40: 24 June 2001 - 30 June 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 30 dicembre 2013.
  15. ^ (EN) Muse - Chart history (Billboard 200), su Billboard. URL consultato il 30 dicembre 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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