Black Holes & Revelations
Black Holes & Revelations album in studio | |
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Artista | Muse |
Pubblicazione | 3 luglio 2006 |
Durata | 45:30 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Rock alternativo[1] Rock progressivo[1][2] |
Etichetta | Warner Bros., Helium-3 |
Produttore | Rich Costey, Muse |
Registrazione | 2005–2006 Avatar Studios e Electric Lady, New York (New York) Miraval Studio, Nizza (Francia) Officine Meccaniche, Milano (Italia) Townhouse, Londra (Regno Unito) |
Formati | CD, CD+DVD, LP, download digitale, streaming |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | Danimarca[3] (vendite: 15 000+) Germania[4] (vendite: 100 000+) Finlandia[5] (vendite: 15 176+) Norvegia[6] (vendite: 15 000+) |
Dischi di platino | Australia[7] (vendite: 70 000+) Canada[8] (vendite: 100 000+) Europa (2)[9] (vendite: 2 000 000+) Irlanda[10] (vendite: 15 000+) Regno Unito (4)[11] (vendite: 1 200 000+) Stati Uniti[12] (vendite: 1 000 000+) Svizzera[13] (vendite: 30 000+) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi di platino | Italia[14] (vendite: 50 000+) |
Muse - cronologia | |
Singoli | |
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Black Holes & Revelations è il quarto album in studio del gruppo musicale britannico Muse, pubblicato il 3 luglio 2006 dalla Warner Bros. Records.
L'album vendette 115 144 copie nella prima settimana di vendite nel Regno Unito,[15] posizionandosi quindi a un livello di vendite superiore all'album precedente Absolution.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Black Holes & Revelations segna una svolta stilistica rispetto agli album precedenti e include una grande varietà di sonorità inusuali per il gruppo. L'album si mostra prevalentemente rock alternativo,[1] e la prima traccia, Take a Bow, mostra uno stile rock intenso e drammatico molto vicino all'album precedente e introduce elementi techno nello stile del gruppo. Altre tracce, in particolare Starlight, descritta dalla critica come «un concerto degli ABBA sulla Luna»,[16] segue una corrente più commerciale ed orecchiabile[17] che contrasta con il funk rock, post-disco del primo singolo pubblicato, Supermassive Black Hole.[18] Le altre tracce seguono lo stile intenso caratteristico dei primi lavori dei Muse, ma la traccia finale, Knights of Cydonia, combina elementi vicini alla surf music[16][19] e al rock progressivo, per un brano che il frontman Matthew Bellamy descrive come «trainante il lato epico del gruppo a livelli quasi comici».[20]
Nei testi e nelle melodie, interamente composte da Bellamy, l'album mostra influenze del genere fantascientifico,[21][22] mentre lo stesso frontman cita come influenze musicali Queen, Millionaire, Sly & the Family Stone, Depeche Mode e sonorità provenienti dal sud Italia.[18]
Contenuto dei testi
[modifica | modifica wikitesto]Black Holes & Revelations contiene riferimenti fortemente politici[23] che creano un rinnovamento nella continuità nello stile del gruppo. Sono presenti gli argomenti controversi tipici dei Muse, quali «la cospirazione del nuovo ordine del mondo, guerre ingiustificabili, potere abusivo, manipolazione cospiratoria e rivolte popolari»,[20] fortemente influenzati dalla teoria del complotto piuttosto popolare tra i componenti del gruppo.[24] Questi temi nascono da un'idea di Bellamy: «l'ignoto stimola l'area dell'immaginazione»,[20] e questo interesse per l'ignoto e per il paranormale si diffonde in tutto l'album, che include invasioni aliene, (in Exo-Politics)[23] e una paranoia ribelle (in particolare durante Assassin).[25] L'album include inoltre tematiche più suggestive, come rimorso, ambizione[25] e amore,[19] ancora riprendendo lo stile romantico dei primi album del gruppo.
Il titolo dell'album, preso dal testo di Starlight, è stato spiegato da Bellamy nella sua intervista concessa a Q nel settembre 2006:[26]
«Buchi neri e rivelazioni - sono queste le due aree della scrittura che vengono fuori da gran parte dei brani dell'album. Una rivelazione su te stesso, qualcosa di personale, genuino, con cui forse le persone possono relazionarsi. Poi i buchi neri, che sono canzoni che provengono dalle più [...] sconosciute parti dell'immaginazione.»
Copertina
[modifica | modifica wikitesto]La copertina di Black Holes & Revelations, ad opera di Storm Thorgerson[23] (citato come The Men of Mystery, gli uomini del mistero, sul libretto dell'album), ritrae un fondo rosso, richiamante il suolo di Marte. Quattro persone sono sedute a un tavolo con tre cavalli in miniatura su di esso.[27] Sono vagamente riconoscibili, nel cielo alle spalle delle figure, il pianeta Terra e la Luna. Lo scenario è volto a richiamare Cydonia, la regione di Marte contenente il celebre volto, e i cavalli in miniatura si riferiscono ai cavalieri, risultando una sorta di rebus che cela il singolo Knights of Cydonia.[23] Si pensa che i cavalieri possano essere un riferimento ai Cavalieri dell'Apocalisse, dall'Apocalisse di Giovanni facente parte della Bibbia, con i loro cavalli di quattro colori diversi.[28]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Black Holes & Revelations è stato accolto positivamente dal mondo dei media, con Q che lo descrive come «uno dei migliori album dell'anno... splendido ma pazzo» e Planet Sound che lo ha elogiato come album dell'anno.[29] Molti critici hanno sottolineato come i Muse abbiano acquisito uno stile rock più originale e progressivo, differente dal loro album di debutto Showbiz criticato per la somiglianza fin troppo marcata allo stile dei Radiohead.[30]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche di Matthew Bellamy.
- Take a Bow – 4:33
- Starlight – 3:59
- Supermassive Black Hole – 3:29
- Map of the Problematique – 4:18
- Soldier's Poem – 2:12
- Invincible – 5:00
- Assassin – 3:31
- Exo-Politics – 3:53
- City of Delusion – 4:48
- Hoodoo – 3:41
- Knights of Cydonia – 6:06
- Traccia bonus nell'edizione giapponese
- Glorious – 4:38
- DVD bonus presente nell'edizione speciale
- Absolution Tour – 59:21
- DVD bonus presente nella Tour Edition
- Supermassive Black Hole (Video) – 3:32
- Starlight (Video) – 4:06
- Knights of Cydonia (Video) – 6:10
- Supermassive Black Hole (Live from Paris) – 3:50
- Starlight (Live from Copenaghen @ MTV Awards) – 4:13
- Knights of Cydonia (Live from London) – 6:06
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo
- Matthew Bellamy – voce, chitarra, tastiera, arrangiamento strumenti ad arco (traccia 1)
- Chris Wolstenholme – basso, cori
- Dominic Howard – batteria, percussioni
- Altri musicisti
- Around Art – strumenti ad arco (tracce 1, 9 e 10)
- Edoardo De Angelis – primo violino (tracce 1, 9 e 10)
- Tom Kirk – rottura di oggetti d'antiquariato (traccia 8)
- Marco Brioschi – tromba (tracce 9 e 11)
- Mauro Pagani – arrangiamento e conduzione strumenti ad arco (traccia 9)
- Audrey Riley – arrangiamento strumenti ad arco (traccia 10), conduzione strumenti ad arco (tracce 1 e 10)
- Produzione
- Rich Costey – produzione, ingegneria del suono, missaggio, registrazione
- Muse – produzione, registrazione aggiuntiva
- Vlado Meller – mastering
- Howie Weinberg – mastering
- Claudius Mittendorfer – assistenza tecnica, registrazione, assistenza missaggio
- Tommaso Colliva – assistenza tecnica, registrazione aggiuntiva
- Myriam Correge – assistenza tecnica
- Ross Peterson – assistenza tecnica
- Eddie Jackson – assistenza tecnica
- Ryan Simms – assistenza tecnica
- Max Dingle – assistenza missaggio
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche settimanali
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2006) | Posizione massima |
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Australia[31] | 1 |
Austria[31] | 4 |
Belgio (Fiandre)[31] | 1 |
Belgio (Vallonia)[31] | 2 |
Danimarca[31] | 5 |
Finlandia[31] | 3 |
Francia[31] | 2 |
Germania[31] | 4 |
Irlanda[32] | 1 |
Italia[31] | 2 |
Messico[31] | 84 |
Norvegia[31] | 6 |
Nuova Zelanda[31] | 6 |
Paesi Bassi[31] | 2 |
Portogallo[31] | 17 |
Regno Unito[33] | 1 |
Regno Unito (rock & metal)[34] | 1 |
Spagna[31] | 20 |
Stati Uniti[35] | 9 |
Svezia[31] | 15 |
Svizzera[31] | 1 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Black Holes and Revelations, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 13 marzo 2013.
- ^ (EN) Classic Rock, n. 141, Future plc, febbraio 2010, EAN 9 771464 783099.
- ^ (DA) Guld og platin i oktober, su IFPI Danmark. URL consultato il 29 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2014).
- ^ (DE) Muse – Black Holes and Relevations – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 2 aprile 2016.
- ^ (FI) Kaikkien aikojen myydyimmät ulkomaiset albumit, su Musiikkituottajat. URL consultato il 10 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
- ^ (NO) Trofeer 1993 - 2011, su ifpi.no, IFPI Norge. URL consultato il 31 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
- ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2007 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 2 aprile 2016.
- ^ (EN) Black Holes and Revelations – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 2 aprile 2016.
- ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards - 2011, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 6 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
- ^ (EN) 2006 Certification Awards, su irishcharts.ie. URL consultato il 2 aprile 2016.
- ^ (EN) Black Holes and Revelations, su British Phonographic Industry. URL consultato il 22 marzo 2024.
- ^ (EN) Muse - Black Holes and Revelations – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 21 agosto 2017.
- ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 2 aprile 2016.
- ^ Black Holes & Revelations (certificazione), su FIMI. URL consultato il 22 febbraio 2021.
- ^ (EN) The Official UK Charts Company: All the No. 1's - Black Holes and Revelations, su theofficialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 16 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2007).
- ^ a b (EN) Black Holes and Revelations, su HMV. URL consultato il 13 aprile 2007.
- ^ (EN) Michael Hubbard, Muse - Starlight (Warner), su musicOMH. URL consultato il 13 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2007).
- ^ a b (EN) Talia Soghomonian, Muse - Intergalacticists Stride Our World, su musicOMH. URL consultato il 12 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2007).
- ^ a b (EN) Mike Diver, Black Holes and Revelations, su Drowned in Sound. URL consultato il 13 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2007).
- ^ a b c (EN) Neil McCormick, Messages from Mars (XML), su The Daily Telegraph. URL consultato il 13 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2007).
- ^ (EN) Dan Raper, Muse - Black Holes and Revelations, su PopMatters. URL consultato il 12 aprile 2007.
- ^ (EN) Kate Moss? We briefly met once, su Popworld. URL consultato il 12 aprile 2007.
- ^ a b c d (EN) Jacqui Swift, Muse: Close encounters, su The Sun, 23 giugno 2006. URL consultato il 23 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2007).
- ^ (EN) James Hurley, Interview - Muse, su MSN. URL consultato il 16 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2007).
- ^ a b (EN) Michael Schmitt, Muse - Black Holes and Revelations, su Music Emissions. URL consultato il 16 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2007).
- ^ Ben Mitchell, The Q Interview, in Q, n. 242, settembre 2006, pp. 56-60.
- ^ (EN) Muse - Black Holes and Revelations, su Pixelsurgeon. URL consultato il 28 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2006).
- ^ (EN) Anthony Thornton, Reviews: Albums - Muse: Black Holes & Revelations, su NME. URL consultato il 23 ottobre 2006.
- ^ (EN) Black Holes and Revelations, in Q, n. 241, agosto 2006, p. 106.
- ^ (EN) Andrew Perry, Muse, Black Holes and Revelations, su The Guardian. URL consultato il 18 aprile 2007.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q (NL) Muse - Black Holes & Revelations, su Ultratop. URL consultato il 13 agosto 2015.
- ^ Top 75 Artist Album, Week Ending 6 July 2006, su GFK Chart-Track. URL consultato il 6 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 09 July 2006 - 15 July 2006, su Official Charts Company. URL consultato il 13 agosto 2015.
- ^ (EN) Official Rock & Metal Albums Chart Top 40: 09 July 2006 - 15 July 2006, su Official Charts Company. URL consultato il 13 agosto 2015.
- ^ (EN) Billboard Album Chart, su Billboard. URL consultato il 6 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2007).
- ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2006, su Official Charts Company. URL consultato il 13 agosto 2015.
- ^ a b c d End Of Year Charts: 2010 (PDF), su ukchartsplus.co.uk. URL consultato il 6 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) MacKenzie Wilson, Black Holes & Revelations, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Black Holes & Revelations, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Black Holes & Revelations, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Black Holes & Revelations, su Metacritic, Red Ventures.
- Album rock alternativo
- Album dei Muse
- Album del 2006
- Album rock progressivo
- Album certificati disco d'oro in Danimarca
- Album certificati disco d'oro in Germania
- Album certificati disco d'oro in Finlandia
- Album certificati disco d'oro in Norvegia
- Album certificati disco di platino in Australia
- Album certificati disco di platino in Canada
- Album certificati due volte disco di platino in Europa
- Album certificati disco di platino in Irlanda
- Album certificati quattro volte disco di platino nel Regno Unito
- Album certificati disco di platino negli Stati Uniti d'America
- Album certificati disco di platino in Svizzera
- Album certificati disco di platino in Italia