USD Mazara

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USD Mazara
Calcio
Canarini, Gialloblù
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Giallo, blu
Simboli Canarino
Inno Viva Mazara
Vittorio Giarratana
Dati societari
Città Mazara del Vallo
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Eccellenza
Fondazione 1946
Presidente Bandiera dell'Italia Salvatore Li Causi
Allenatore Bandiera dell'Italia Dino Marino
Stadio Nino Vaccara
(4 266 posti)
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

L'Unione Sportiva Dilettantistica Mazara, meglio noto come USD Mazara o Mazara, è una società calcistica italiana, con sede nella città di Mazara del Vallo. Milita in Eccellenza, quinta serie del campionato italiano di calcio.

Il club mazarese fu fondato nel 1946 come Unione Sportiva Mazara, ma prese parte al suo primo campionato in Prima Divisione solo nella stagione 1948-1949, quando aderì alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Nel 1996 si fonde con la Società Calcio Mazara 2000, dando vita al Gruppo Sportivo Mazara 1946 fino alla denominazione societaria nel 2010 in Associazione Sportiva Dilettantistica Mazara Calcio, denominazione mantenuta fino al 2023 quando diventa Unione Sportiva Dilettantistica Mazara.[1]

Vanta ben 25 campionati nel quarto livello calcistico italiano, di cui 15 consecutivi, tuttavia i gialloblù non sono mai andati oltre, mantenendosi sempre nei campionati dilettantistici. Fra i trofei conquistati ne figura uno, la Coppa Italia Dilettanti Sicilia vinta nella stagione 2015-2016 contro l'Acireale 3-1.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondazione e primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Le prime presenze del calcio a Mazara sono databili all'anno 1946; per l'esordio di una compagine cittadina in un campionato FIGC si dovette aspettare fino al 1948, quando l'Unione Sportiva Mazara partecipò al campionato di Prima Divisione. Nella stagione 1960-61, il Mazara esordì nel campionato di Serie D, dove giocò per tre stagioni consecutive per poi ritornarvici, seppur per una sola annata, nella stagione calcistica 1971-72. Nel 1975-76 il Mazara, allenato da Carlo Ceserato, riconquistò l'agognata Serie D al termine di uno spareggio-promozione giocato e vinto per 1-0 alla Favorita di Palermo contro il Canicattì. In seguito a quest'ultima promozione il Mazara militò in Serie D (conosciuta poi anche come Interregionale e Campionato Nazionale Dilettanti) per ben 19 stagioni di fila.

Tentativi di scalata[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta, il Mazara si propose più volte come reale candidata per la promozione nel calcio professionistico, senza tuttavia riuscire a raggiungere l'obiettivo. In particolare, la stagione 1984-85 vide il Mazara allenato da Ignazio Arcoleo vincere l'allora campionato di Interregionale, per poi ritrovarsi punito con cinque punti di penalizzazione in seguito a un'accusa di illecito sportivo. Tale penalizzazione consentì al Trapani di scavalcare in classifica i gialloblù e conquistare la promozione in Serie C2 a loro danno. Negli anni successivi, il Mazara sfiorò per almeno altre due volte la promozione: nel 1988-89, in cui terminò il campionato alle spalle dell'Acireale per un solo punto, e nel 1990-91, concludendo il campionato al terzo posto dietro il Trapani e al Gangi, che poi perse lo spareggio promozione a favore del Matera.

Retrocessione, declino e fusione[modifica | modifica wikitesto]

Foto ingresso dello Stadio Nino Vaccara di Mazara del Vallo

Dopo diciannove stagioni consecutive in Serie D (Interregionale per alcuni anni), il Mazara, piegato dai debiti, retrocesse nella stagione 1994-95. Nella stagione successiva di Eccellenza l'US Mazara si trovò a dover fronteggiare un'altra squadra locale, l'S.C. Mazara 2000, una squadra di recente fondazione che proveniva da una serie di promozioni consecutive che l'avevano portata fino a giocare in Eccellenza. Per una stagione, US Mazara e Mazara 2000 si fronteggiarono nello stesso campionato dando vita a una curiosa stracittadina: l'US Mazara terminò il campionato al quarto posto, mentre il Mazara 2000 chiuse in settima piazza. Le due squadre decisero quindi di fondersi nel Gruppo Sportivo Mazara 1946 che vinse nettamente il campionato di Eccellenza già nella sua stagione di esordio (1996-97).

Il ritorno del Mazara in Serie D coincise con una stagione che terminò con una salvezza acquisita all'ultima giornata per un solo punto. La stagione successiva fu, se possibile, ancora più sofferta, in quanto vide i canarini costretti a uno spareggio salvezza contro la Sancataldese disputato a Termini Imerese: l'incontro terminò con una vittoria per 1-0 del Mazara che riuscì ancora una volta ad evitare la retrocessione. La retrocessione fu tuttavia solo rimandata, in quanto la stagione 1999-2000 vide il Mazara in grosse difficoltà finanziarie e organizzative, tanto da ritrovarsi a disputare gran parte del torneo con un gruppo di giocatori giovani e inesperti. Tale stagione terminò con il Mazara ultimo in classifica, con soli otto punti in trentaquattro partite, e nuovamente retrocesso in Eccellenza.

La nuova retrocessione in Eccellenza segnò l'inizio di un periodo di declino che si ritrovò a dover giocare uno spareggio-retrocessione contro il Licata al termine della stagione 2003-04, dopo aver terminato la regular season in tredicesima piazza. La sconfitta per 1-0 significò retrocessione in Promozione per il Mazara. La prima stagione in Promozione terminò con un deludente quinto posto. La stagione 2005-06 invece vide una nuova proprietà prender possesso delle redini del club gialloblù e vincere il campionato sotto la guida tecnica del mazarese Filippo Cavataio, ex difensore di Serie C.

La stagione 2006-07 vide il Mazara lottare nelle zone alte della classifica alla ricerca di una seconda promozione consecutiva. Il campionato, vinto dall'Alcamo nella regular season, proseguì con il Mazara impegnato nei play-off promozione: dopo aver eliminato il Kamarat in semifinale, i canarini tuttavia uscirono in finale per mano del Carini, secondo classificato. Nella stagione successiva, i canarini non riuscirono a migliorare tali risultati, qualificandosi ancora una volta per i play-off promozione, ma venendo eliminati in semifinale dal Trapani.

Una foto della gara disputata al Nino Vaccara contro il Villabate nel campionato 2008/09

Il ritorno in Serie D[modifica | modifica wikitesto]

La stagione 2008-09 vede il Mazara protagonista del campionato e in una lotta coi palermitani del Villabate per il primato; lotta che sfocerà in uno scontro diretto al Nino Vaccara sospeso dopo 10 minuti per l'annullamento di un gol in sfavore della squadra di casa immediatamente seguito da una rete segnata dei giocatori del Villabate con gran parte dei giocatori gialloblù ancora fuori dal campo per festeggiare il gol: le immagini di quella partita (che verrà nel frattempo sospesa) verranno riprese da molti media nazionali ed internazionali vista l'eccezionalità dell'accaduto; infatti, il match verrà poi fatto ripetere e vedrà la vittoria del Mazara per 2-0 (davanti a circa 4.000 spettatori) per un successo che lancia la squadra canarina verso la vittoria del campionato raggiunta il 22 Marzo 2010 quando i gialloblù si impongono per 4-0 sul Marsala davanti ad uno stadio stracolmo.

La stagione 2009-10 vede il ritorno del Mazara in Serie D che ottiene la salvezza a due giornate dal termine senza bisogno di disputare i play-out. Nel giugno 2010 la società mazarese cambia denominazione diventando Associazione Sportiva Dilettantistica Mazara Calcio.

La stagione 2010-2011 vede i canarini protagonisti di un campionato sfortunato che si conclude con la retrocessione in Eccellenza.

Il ritorno in Eccellenza (Anni 2010)[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima stagione di ritorno all'Eccellenza, il Mazara ha tentato di tornare immediatamente in Serie D acquisendo diversi giocatori di categoria superiore, tra cui l'ex attaccante del Torino Akeem Omolade. Nonostante diversi tentativi, il club ha vissuto momenti difficili soprattutto nella stagione 2013-14 quando si è salvato dalla retrocessione attraverso i playoff, decisi da un pareggio dell'ultimo minuto contro il Rocca di Caprileone.

Nella stagione 2014-15 il Mazara ha nominato allenatore Nicola Terranova, ex vice allenatore e fratello maggiore del difensore Emanuele Terranova e ha concluso la stagione al secondo posto dietro i vincitori del Marsala. Qualificati ai playoff nazionali, sono stati eliminati in finale dal club pugliese del Nardò.

La stagione 2015-16 è iniziata con Terranova nuovamente alla guida della squadra ma, dopo con l'avvento della nuova proprietà, il nuovo presidente Elio Abbagnato (ex presidente del club dal 1989 al 1991 e suocero dell'ex nazionale italiano Federico Balzaretti) ha nominato allenatore l'ex giocatore di Serie A Tommaso Napoli. Il club chiuse la stagione al settimo posto in campionato, aggiudicandosi però per la prima volta la Coppa Italia Dilettanti regionale e perdendo in finale contro l'Unione Sanremo la possibilità di vincere la Coppa Italia Dilettanti nazionali che offriva anche un ulteriore posto in Serie D.

Nella stagione successiva Andrea Pensabene diventa il nuovo capo allenatore, sostituendo a settembre il mazarese Giacomo Modica e nel novembre 2016, Abbagnato ha venduto il club all'amministratore delegato Filippo Franzone che rimarrà presidente fino al 2019 quando il club venne rilevato da un consorzio locale con presidente il mazarese Davide Titone.

Gli anni della presidenza Titone portano a una partecipazione ai play off nel 2020/21 - quando i canarini arrivano in semifinale e vengono eliminati dalla Sancataldese, poi promossa in Serie D - e a un paio di campionati anonimi, terminati rispettivamente al nono e al settimo posto.

Nel 2023 la società viene rilevata da un gruppo di imprenditori che pochi anni prima erano riusciti nella scalata dalla Terza Categoria alla Serie D con il Paceco. In società entrano anche alcuni imprenditori mazaresi e nel luglio 2023 la squadra cambia denominazione in USD Mazara.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del USD Mazara
  • 1946 - Viene fondata l'Unione Sportiva Mazara.
  • 1946-1947 - Non partecipa a nessuna competizione ufficiale riconosciuta dalla F.I.G.C..
  • 1947-1948 - Non partecipa a nessuna competizione ufficiale riconosciuta dalla F.I.G.C..
  • 1948-1949 - in Prima Divisione. Promosso in Promozione.
  • 1949-50 - 9º nel girone O in Promozione.

  • 1950-51 - 11º nel girone O in Promozione.
  • 1951-52 - 6º nel girone O in Promozione. Retrocesso nella nuova Promozione Sicula.
  • 1952-53 - 10° in Promozione Sicilia.
  • 1953-54 - 16° in Promozione Sicilia. Retrocesso in Prima Divisione.
  • 1954-55 -
  • 1955-56 -
  • 1956-57 -
  • 1957-58 -
  • 1958-59 - 7º nel girone Sicilia del Campionato Dilettanti.
  • 1959-60 - 1º nel girone A in Prima Categoria Sicilia. Vince lo spareggio con il Milazzo. Promosso in Serie D.

  • 1960-61 - 10º nel girone F di Serie D.
  • 1961-62 - 7º nel girone F di Serie D.
  • 1962-63 - 9º nel girone F di Serie D.
  • 1963-64 - 17º nel girone F di Serie D.
  • 1964-65 - 7º nel girone A in Prima Categoria Sicilia.
  • 1965-66 - 11º nel girone A in Prima Categoria Sicilia.
  • 1966-67 - 15º nel girone A in Prima Categoria Sicilia.
  • 1967-68 - 7º nel girone A in Prima Categoria Sicilia.
  • 1968-69 - 2º nel girone A in Prima Categoria Sicilia.
  • 1969-70 - 3º nel girone A in Prima Categoria Sicilia.

  • 1970-71 - 1º nel girone A in Promozione Sicilia. Promosso in Serie D.
  • 1971-72 - 17º nel girone I di Serie D. Retrocesso in Promozione.
  • 1972-73 - 2º nel girone A in Promozione Sicilia.
  • 1973-74 - 3º nel girone A in Promozione Sicilia.
  • 1974-75 - 3º nel girone A in Promozione Sicilia.
  • 1975-76 - 1º nel girone A in Promozione Sicilia. Promosso in Serie D.
  • 1976-77 - 7º nel girone I di Serie D.
  • 1977-78 - 10º nel girone I di Serie D.
  • 1978-79 - 12º nel girone F di Serie D.
  • 1979-80 - 8º nel girone F di Serie D.

  • 1980-81 - 18º nel girone F di Serie D.
  • 1981-82 - 14º nel girone M del Campionato Interregionale.
  • 1982-83 - 8º nel girone M del Campionato Interregionale.
  • 1983-84 - 8º nel girone M del Campionato Interregionale.
  • 1984-85 - 2º nel girone M del Campionato Interregionale.
  • 1985-86 - 11º nel girone M del Campionato Interregionale.
  • 1986-87 - 7º nel girone M del Campionato Interregionale.
  • 1987-88 - 12º nel girone M del Campionato Interregionale.
  • 1988-89 - 2º nel girone N del Campionato Interregionale.
  • 1989-90 - 6º nel girone N del Campionato Interregionale.

Primo turno in Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
  • 1995-96 - 4º nel girone A in Eccellenza Sicilia. L'Unione Sportiva Mazara si fonde con la Società Calcio Mazara 2000, dando vita al Gruppo Sportivo Mazara 1946.
  • 1996-97 - 1º nel girone A in Eccellenza Sicilia. Promosso nel Campionato Nazionale Dilettanti.
  • 1997-98 - 14º nel girone I del Campionato Nazionale Dilettanti.
Primo turno in Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
  • 1998-99 - 14º nel girone I del Campionato Nazionale Dilettanti. Vince lo spareggio salvezza contro la Sancataldese.
Primo turno in Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
  • 1999-00 - 18º nel girone I della Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
Primo turno in Coppa Italia Serie D.

  • 2000-01 - 6º nel girone A in Eccellenza Sicilia.
  • 2001-02 - 7º nel girone A in Eccellenza Sicilia.
  • 2002-03 - 3º nel girone A in Eccellenza Sicilia, perde i play-off.
  • 2003-04 - 14º nel girone A in Eccellenza Sicilia, perde i play-out. Retrocesso in Promozione.
  • 2004-05 - 5º nel girone D in Promozione Sicilia.
  • 2005-06 - 1º nel girone D in Promozione Sicilia. Promosso in Eccellenza.
  • 2006-07 - 3º nel girone A in Eccellenza Sicilia, perde i play-off.
Ottavi di finale in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2007-08 - 5º nel girone A in Eccellenza Sicilia, perde i play-off.
Finalista in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
Sedicesimi di finale in Coppa Italia Dilettanti.
  • 2009-10 - 12º nel girone I di Serie D.
Turno preliminare in Coppa Italia Serie D.

  • 2010 - Cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Mazara Calcio.
  • 2010-11 - 18º nel girone I di Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
Primo turno in Coppa Italia Serie D.
Ottavi di finale in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
Quarti di finale in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
Ottavi di finale in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
Ottavi di finale in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
Vince la Coppa Italia Dilettanti Sicilia (1º titolo).
Finalista di Coppa Italia Dilettanti.
Quarti di finale in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
Quarti di finale in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
Sedicesimi di finale in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
Finalista in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
Sedicesimi di finale in Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2023 - Cambia denominazione in Unione Sportiva Dilettantistica Mazara.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

I colori ufficiali della squadra mazarese sono il giallo canarino e il blu, che sono anche i colori ufficiali di Mazara del Vallo.

Lo stemma originale della squadra di Mazara ricordava la fusione del 1996 tra i due club locali e rivali "US Mazara" e "SC Mazara 2000". Su di esso erano presenti entrambi i due elementi caratteristici dei rispettivi stemmi originali delle due squadre, rispettivamente il canarino e il cavalluccio marino che diedero vita al "Gruppo Sportivo Mazara Calcio 1946". Quel logo è stato abbandonato nel 2010 a favore di una nuova versione che raffigura solo il canarino.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio Nino Vaccara[modifica | modifica wikitesto]

Il Mazara gioca le partite casalinghe allo Stadio Nino Vaccara, uno stadio situato lungo il fiume Mázaro. In origine era uno stadio in terra battuta senza posti a sedere ma successivamente ha subito una massiccia ristrutturazione nei primi anni 2000, con la realizzazione di un campo sintetico e di una tribuna numerata con tettoia.

Lo stadio è suddiviso in tre settori: la tribuna numerata (tribuna centrale) con una capienza di circa 1.700 posti; la curva, dove siedono i tifosi organizzati, con una capienza di circa 1.000 persone e la gradinata davanti alla tribuna, con una capienza di circa 1.500 posti, che negli ultimi anni funge anche da settore ospiti.

All'esterno dello stadio, proprio a lato dell'ingresso principale, i murales raffigurano pescatori e pescherecci caratteristici di Mazara del Vallo.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Dal comunicato ufficiale della società.

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Giovanni Li Causi - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Vincenzo Briannè - Vicepresidente
  • Bandiera dell'Italia Salvatore Marino - Direttore generale
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Scarcella - Direttore sportivo
  • Bandiera dell'Italia Antonello Basone - Tesoriere
  • Bandiera dell'Italia Enzo Serra - Segretario
  • Bandiera dell'Italia Salvatore Ingargiola - Responsabile Prima Squadra
  • Bandiera dell'Italia Marcello Misuraca - Responsabile Area Marketing
  • Bandiera dell'Italia Avv. Giuseppe Ingargiola - Responsabile Area Legale
  • Bandiera dell'Italia Santo Giacalone - Team manager
  • Bandiera dell'Italia Luca Di Noto - Responsabile Area Comunicazione

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Area Tecnica
  • Bandiera dell'Italia Dino Marino - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia Paolo Calandrino - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Antonino Caradonna - Preparatore dei portieri
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Pugliese - Fisioterapista

Diffusione nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 aprile 2016, in occasione della finale di Coppa Italia Dilettanti tra Mazara e Sanremese, la Lega Nazionale Dilettanti, ha trasmesso in esclusiva il match sul proprio account ufficiale di YouTube[2].

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori
  • 1948-1949 Bandiera dell'Italia Francesco Paolo De Rosalia
  • 1949-1950 Bandiera dell'Italia Lo Brutto
  • 1950-1951 Bandiera dell'Italia Sten Guttadauro
  • 1951-1952 Bandiera dell'Ungheria Garabedian
  • 1952-1953 Bandiera non conosciuta ...
  • 1953-1955 Bandiera dell'Italia Sten Guttadauro
  • 1955-1957 Bandiera dell'Italia Mario Riccobono
  • 1957-1958 Bandiera dell'Italia Mario Polak
  • 1958-1959 Bandiera dell'Italia Beppe Cutrera
  • 1959-1962 Bandiera dell'Italia Sergio Vergazzola
  • 1962-1963 {
  • 1963-1964 Bandiera dell'Italia Sergio Vergazzola
  • 1964-1965 Bandiera dell'Italia Gisberti
    Bandiera dell'Italia Panzani
    Bandiera dell'Ungheria Garabedian
  • 1965-1966 Bandiera dell'Italia Scaglia
  • 1966-1967 Bandiera dell'Italia Grandi
  • 1967-1968 Bandiera dell'Italia Paolo Russo
    Bandiera dell'Italia Beppe Cutrera
  • 1968-1969 Bandiera dell'Italia Paolo Russo
    Bandiera dell'Italia Correnti
    Bandiera della Cecoslovacchia Čestmír Vycpálek
  • 1969-1970 Bandiera della Cecoslovacchia Čestmír Vycpálek[3]
    Bandiera dell'Italia Antolini
  • 1970-1971 Bandiera dell'Italia Gino Raffin
  • 1971-1972 Bandiera dell'Italia Gino Raffin
    Bandiera dell'Italia Rizzo
    Bandiera dell'Italia Firicano
  • 1972-1974 Bandiera dell'Italia Bruno Nardi
  • 1974-1976 Bandiera dell'Italia Carlo Ceserato
  • 1976-1977 Bandiera dell'Italia Giuseppe Caramanno
  • 1977-1978 Bandiera non conosciuta ...
  • 1978-1979 Bandiera dell'Italia Enzo Benedetti
  • 1979-1980 Bandiera dell'Italia Pietro Vellutato
  • 1980-1981 Bandiera non conosciuta ...
  • 1981-1982 Bandiera dell'Italia Pietro Vellutato
  • 1982-1983 Bandiera non conosciuta ...
  • 1983-1985 Bandiera dell'Italia Ignazio Arcoleo[4]
  • 1985-1986 Bandiera dell'Italia Andrea Baita
  • 1986-1989 Bandiera non conosciuta ...
  • 1989-1990 Bandiera dell'Italia Mauro Di Cicco
  • 1990-1991 Bandiera dell'Italia Mario Possamai
  • 1991-1992 Bandiera dell'Italia Antonino Morana
  • 1992-1993 Bandiera dell'Italia Rodrigo
    Bandiera dell'Italia Marletta
    Bandiera dell'Italia Antonino Morana
    Bandiera dell'Italia Marletta
  • 1993-1994 Bandiera dell'Italia Mario Buccilli
  • 1994-1995 Bandiera dell'Italia Andrea Baiata
    Bandiera dell'Italia Enzo Domingo
    Bandiera dell'Italia Pietro Giacalone
  • 1995-1996 Bandiera dell'Italia Angelo Galfano
  • 1996-1997 Bandiera dell'Italia Mauro Di Cicco
  • 1997-1998 Bandiera dell'Italia Giovanni Iacono
  • 1998-1999 Bandiera dell'Italia Enzo Domingo
    Bandiera dell'Italia Mauro Giacomini
  • 1999-2000 Bandiera non conosciuta ...
  • 2000-2002 Bandiera dell'Italia Domenico Bellomo
  • 2002-2003 Bandiera dell'Italia Salvatore Brucculeri
  • 2003-2005 Bandiera non conosciuta ...
  • 2005-2006 Bandiera dell'Italia Salvatore Brucculeri[5]
    Bandiera dell'Italia Filippo Cavataio
  • 2006-2008 Bandiera dell'Italia Filippo Cavataio
  • 2008-2009 Bandiera dell'Italia Salvatore Brucculeri
  • 2009-2010 Bandiera dell'Italia Giovanni Iacono[6]
  • 2010-2011 Bandiera dell'Italia Giovanni Iacono[7]
    Bandiera dell'Italia Antonio Putaggio[8]
    Bandiera dell'Italia Giovanni Macera[9] (9ª-21ª)
    Bandiera dell'Italia Filippo Cavataio[10] (22ª-38ª)
  • 2011-2012 Bandiera dell'Italia Antonio Putaggio[11] (1ª-8ª)
    Bandiera dell'Italia Baldo Nastasi[12] (9ª-?ª)
    Bandiera dell'Italia Pietro Catalano (?ª-?ª)
  • 2012-2013 Bandiera dell'Italia Nicolò Sciacca[13][14] (1ª-8ª)
    Bandiera dell'Italia Nicola Terranova[15] (9ª-14ª)
    Bandiera dell'Italia Marcello Manca[16][17] (15ª-19ª)
    Bandiera dell'Italia Massimiliano Mazzara (20ª-30ª)
  • 2013-2014 Bandiera dell'Italia Giovanni Iacono[18] (1ª)
    Bandiera dell'Italia Salvatore Brucculeri[19] (2ª-10ª)
    Bandiera dell'Italia Massimiliano Mazzara[20] (11ª-30ª)
  • 2014-2015 Bandiera dell'Italia Nicolò Terranova[21]
  • 2015-2016 Bandiera dell'Italia Nicolò Terranova[22] (1ª-11ª)
    Bandiera dell'Italia Tommaso Napoli[23][24] (12ª-30ª)
  • 2016-2017 Bandiera dell'Italia Andrea Pensabene (ago.-set.)[25]
    Bandiera dell'Italia Giacomo Modica (1ª-7ª)[26]
    Bandiera non conosciuta (8ª)[27]
    Bandiera dell'Italia Giacomo Modica (9ª-30ª)[28]
  • 2017-2018 Bandiera dell'Italia Salvatore Brucculeri (1ª-18ª)[29]
    Bandiera dell'Italia Massimiliano Mazzara (19ª-30ª)[30]
  • 2018-2019 Bandiera dell'Italia Pietro Tarantino[31]
    Bandiera dell'Italia Totò Aiello
    Bandiera dell'Italia Dino Marino
  • 2019-2020 Bandiera dell'Italia Dino Marino
  • 2020-2021 Bandiera dell'Italia Dino Marino
    Bandiera dell'Italia Giovanni Iacono
    Bandiera dell'Italia Dino Marino
  • 2021-2022 Bandiera dell'Italia Manuele Domenicali
  • 2022-2023 Bandiera dell'Italia Dino Marino
  • 2023-2024 Bandiera dell'Italia Riccardo Abbenante
    Bandiera dell'Italia Salvatore Tedesco
    Bandiera dell'Italia Dino Marino
Presidenti
  • 1948-1960 Bandiera non conosciuta ...
  • 1960-1961 Bandiera dell'Italia Baldassare Di Giorgi
  • 1961-1963 Bandiera non conosciuta ...
  • 1963-1964 Bandiera dell'Italia Salvatore Cristaldi
  • 1964-1965 Bandiera dell'Italia Vito Hopps
  • 1965-1966 Bandiera dell'Italia Pantaleo
  • 1966-1967 Bandiera dell'Italia Baldassare Di Giorgi
  • 1967-1968 Bandiera dell'Italia Salvatore Cristaldi
  • 1968-1969 Bandiera dell'Italia Paolo Giacalone
  • 1969-1970 Bandiera non conosciuta ...
  • 1970-1971 Bandiera dell'Italia Franco Zambito
  • 1971-1972 Bandiera non conosciuta ...
  • 1972-1974 Bandiera dell'Italia Calcedonio Di Giovanni
  • 1974-1976 Bandiera dell'Italia Paolo Giacalone
  • 1976-1979 Bandiera dell'Italia Pino Seidita
  • 1979-1980 Bandiera dell'Italia Tonino Catalano
  • 1980-1981 Bandiera non conosciuta ...
  • 1981-1982 Bandiera dell'Italia Mimmo Giovanni
  • 1982-1983 Bandiera dell'Italia Girolamo Di Giovanni
  • 1983-1989 Bandiera non conosciuta ...
  • 1989-1991 Bandiera dell'Italia Elio Abbagnato[32]
  • 1992-1998 Bandiera dell'Italia Nicola Foderà
  • 1999-2005 Bandiera dell'Italia Vincenzo Modica
  • 2006-2010 Bandiera dell'Italia Biagio Cascio
  • 2010-2015 Bandiera dell'Italia Francesco Bica[33]
  • 2015-2016 Bandiera dell'Italia Elio Abbagnato[34]
  • 2016-2019 Bandiera dell'Italia Filippo Franzone[35]
  • 2019-2023 Bandiera dell'Italia Davide Titone
  • 2023- Bandiera dell'Italia Giovanni Li Causi

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Capitani[modifica | modifica wikitesto]

Questa la lista dei capitani che hanno indossato la fascia dal 1948 ad oggi.

  • Bandiera non conosciuta ... (1948-2009)
  • Bandiera dell'Italia Francesco Erbini (2009-2016)
  • Bandiera dell'Italia Raffaele Palazzo (2016-2018)
  • Bandiera dell'Italia Angelo Rosella (2018-2019)
  • Bandiera dell'Italia Valerio Genesio (2019-2022)
  • Bandiera dell'Italia Sami Elamraoui (2022-2023)
  • Bandiera dell'Italia Girolamo Ciancimino (2023-oggi)

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1996-1997 (girone A), 2008-2009 (girone A)
1970-1971 (girone A), 1975-1976 (girone A), 2005-2006 (girone D)
1959-1960 (girone A)
2015-2016

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

secondo posto: 1984-1985 (girone M), 1988-1989 (girone N)
terzo posto: 1990-1991 (girone N)
  • Eccellenza Sicilia:
secondo posto: 2014-2015 (girone A)
terzo posto: 2002-2003 (girone A), 2006-2007 (girone A)
  • Promozione Sicilia:
secondo posto: 1972-1973 (girone A)
terzo posto: 1973-1974 (girone A), 1974-1975 (girone A)
secondo posto: 1968-1969 (girone A)
terzo posto: 1969-1970 (girone A)
finale: 2015-2016
finale: 1996-1997; 2002-2003; 2007-2008; 2021-2022
Semifinalista: 2017-2018

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

N.B. al conteggio mancano le stagioni dal 1954 al 1958 di cui sono ignoti i risultati.

Nazionali
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Promozione 3 1949-1950 1951-1952 10
Serie D 7 1960-1961 1977-1978
Serie D 6 1978-1979 2010-2011 22
Campionato Interregionale 11 1981-1982 1991-1992
Campionato Nazionale Dilettanti 5 1992-1993 1998-1999
Regionali
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
I Prima Divisione 1 1948-1949 38
Promozione 7 1952-1953 1975-1976
Campionato Dilettanti 1 1958-1959
Prima Categoria 7 1959-1960 1969-1970
Eccellenza 21 1995-1996 2022-2023
II Promozione 2 2004-2005 2005-2006 2

Partecipazione alle coppe[modifica | modifica wikitesto]

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia Serie D 3 1999-2000 2010-2011 3
Coppa Italia Dilettanti 13 1966-1967 2018-2019 13

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ admin, Cambio di denominazione da FC Mazara Calcio a USD Mazara, su Tele8 tv, 18 luglio 2023. URL consultato il 1° novembre 2023.
  2. ^ Oggi Alle 15:30 Mazara-Unione Sanremo, Finale Della 50ª Coppa Italia Dilettanti. Diretta In Streaming Su Youtube. URL consultato il 10 aprile 2019.
  3. ^ Omaggio a ČESTMÍR VYCPÁLEK, su supremoboemo.it. URL consultato l'8 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2016).
  4. ^ Ignazio Arcoleo. URL consultato il 28 luglio 2018.
  5. ^ Copia archiviata. URL consultato il 20 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  6. ^ Copia archiviata, su mazaraonline.it. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
  7. ^ http://www.irpinianews.it/calcio-il-mazara-conferma-mister-giovanni-iacono/
  8. ^ Copia archiviata, su sportdelgolfo.com. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
  9. ^ Copia archiviata, su mazaraonline.it. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2016).
  10. ^ Copia archiviata, su mazaraonline.it. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
  11. ^ Copia archiviata, su sportdelgolfo.com. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
  12. ^ Copia archiviata, su agrigentosport.com. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2016).
  13. ^ Copia archiviata, su mazarasport.it. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
  14. ^ http://www.agrigentosport.com/il-mazara-senza-allenatore-mister-sciacca-lascia/12333184/
  15. ^ Copia archiviata, su agrigentoweb.it. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2016).
  16. ^ Copia archiviata, su mazaraonline.it. URL consultato il 28 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
  17. ^ http://www.agrigentosport.com/mazara-calcio-si-e-dimesso-marcello-manca/12338889/
  18. ^ Copia archiviata, su primapaginamazara.it. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
  19. ^ Copia archiviata, su siciliainformazioni.com. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2016).
  20. ^ Copia archiviata, su sportdelgolfo.com. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
  21. ^ Copia archiviata, su vivimazara.com. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2016).
  22. ^ http://siciliasportnews.altervista.org/mazara-calcio-nicola-terranova-non-e-piu-l-allenatore/
  23. ^ Copia archiviata, su lagazzettatrapanese.it. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
  24. ^ http://www.siciliaingol.it/2015/11/24/eccellenza-tommaso-napoli-nuovo-allenatore-del-mazara-002733/
  25. ^ Mazara Calcio. Andrea Pensabene è il nuovo allenatore canarino, su tele8tv.com. URL consultato il 18 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2016).
  26. ^ Eccellenza. Il Mazara cambia: in panchina chiamato l'ex L'Aquila Giacomo Modica, su tp24.it. URL consultato il 30 dicembre 2017.
  27. ^ Mazara Calcio. Dopo Giacomo Modica e il suo staff va via anche Gerolamo Di Giovanni, su tp24.it. URL consultato il 30 dicembre 2017.
  28. ^ È ufficiale: Giacomo Modica torna sulla panchina del Mazara Calcio, su siciliaogginotizie.it. URL consultato il 30 dicembre 2017.
  29. ^ Mazara Calcio. E'caduta su Brucculeri la scelta del nuovo tecnico. Si tratta di un ritorno, su tp24.it. URL consultato il 30 dicembre 2017.
  30. ^ Massimiliano Mazzara è il nuovo allenatore del Mazara, su mazaranotizie.it. URL consultato il 28 luglio 2018.
  31. ^ Pietro Tarantino è il nuovo allenatore del Mazara Calcio, su primapaginamazara.it. URL consultato il 28 luglio 2018.
  32. ^ Copia archiviata, su primapaginamazara.it. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
  33. ^ Copia archiviata, su irpiniaoggi.it. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
  34. ^ Copia archiviata, su sportdelgolfo.com. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
  35. ^ http://www.trapaniok.it/25393/Sport-trapani/mazara-calcio---filippo-franzone-e-il-nuovo-presidente#.WB0K0obYOEc

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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