Kerč'
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Kerč' città | |||
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(RU) Керчь (UK) Керч (CRH) Keriç | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() ![]() | ||
Circondario federale | Meridionale | ||
Soggetto federale | ![]() | ||
Rajon | Kerč' | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Oleg Osadčij | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°20′19″N 36°28′05″E / 45.338611°N 36.468056°E | ||
Altitudine | 10 m s.l.m. | ||
Superficie | 108 km² | ||
Abitanti | 158 165 (2007) | ||
Densità | 1 464,49 ab./km² | ||
Altre informazioni | |||
Lingue | russo, ucraino, bielorusso, tataro di Crimea | ||
Cod. postale | 98300 - 98399 | ||
Prefisso | +380-6561 | ||
Fuso orario | UTC+2 | ||
Targa | 82 (RUS); AК (UKR) | ||
Cartografia | |||
Sito istituzionale | |||
Kerč'[2], talvolta italianizzato Cherc[3][4][5] (traslitterato anche Kerch secondo la grafia anglofona; in russo: Керчь?; in ucraino: Керч?; in tataro: Keriç), è una città della Crimea di circa 160.000 abitanti, situata tra il mar d'Azov e il mar Nero.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Come riportato da Plinio il Vecchio (Naturalis historia 6.4.13) e da Strabone (Geografia 11.3.1) che scrivono nel I secolo a.C., era l'antica Panticapaeum, fondata, circa nel VII secolo a.C. come colonia di Mileto. Controllava l'ingresso al mare di Azov con tutti i suoi traffici commerciali e il suo porto poteva contenere fino a ben 30 navi. La sua acropoli vantava edifici pubblici di una certa rilevanza.
Luogo moderno e vivace, con un porto molto attivo, Kerč è stata scenario di tragici avvenimenti durante la prima e la seconda guerra mondiale a causa della sua posizione strategica. Oggi, oltre ad essere un'importante città industriale e con un terziario avanzato, è diventata, per i suoi paesaggi curati e pieni di verde, nonché per le sue bellissime spiagge, meta di turisti provenienti soprattutto dall'ex Unione Sovietica ma anche da molti paesi dell'Europa occidentale.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Città eroina |
— 14 settembre 1973 |
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Ordine di Lenin |
— 14 settembre 1973 |
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Ordine della Guerra patriottica di I Classe |
Popolazione[modifica | modifica wikitesto]
Composizione della popolazione secondo i dati del censimento del 2001:
Nazionalità | Numero abitanti | Dato percentuale[6] |
Russi | 124.430 | 78,7 |
Ucraini | 24.298 | 15,4 |
Bielorussi | 1.795 | 1,1 |
Tartari di Crimea | 1.635 | 1,0 |
Armeni | 518 | 0,3 |
Tatari | 383 | 0,2 |
Ebrei | 322 | 0,2 |
Moldavi | 280 | 0,2 |
Azeri | 228 | 0,1 |
Italiani a Kerč'[modifica | modifica wikitesto]
Vi è ancora presente una comunità italiana stanziatasi in questa terra all'inizio del XIX secolo; la sua popolazione è scesa dalle tremila persone del tempo alle trecento attuali a seguito delle persecuzioni anti-italiane della seconda metà degli anni trenta (espulsioni verso l'Italia, con i profughi che hanno trovato accoglienza soprattutto a Trieste, dove ancora oggi vive una nutrita comunità di discendenti) e dei rastrellamenti e delle deportazioni di massa verso i gulag del Kazakistan (29 gennaio e 8-10 febbraio 1942 e giugno 1944), dai quali i pochissimi superstiti e i loro discendenti hanno fatto ritorno di nascosto a Kerč verso la fine degli anni cinquanta, dopo la denuncia dei crimini di Stalin da parte di Chruščёv.
L'11 settembre 2015 il presidente Vladimir Putin e Silvio Berlusconi hanno avuto a Jalta un incontro con quattro italiani di Crimea, dopodiché il presidente della Federazione Russa ha firmato il decreto di riabilitazione della comunità italiana di Crimea come una minoranza perseguitata e deportata per i motivi etnici.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
1897 | 1923 | 1926 | 1939 | 1959 | 1970 | 1979 | 1989 | 2001 | 2005 | 2013 |
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33.347 | 25.986 | 34.624 | 104.443 | 98.769 | 127.608 | 156.827 | 174.365 | 157.007 | 152.564 | 144.504 |
Fonte: 1897-1989[7]; 2001-2013.[8]
Punti d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
A Kerč' si possono inoltre visitare le estese catacombe, utilizzate, nei periodi di guerra, sia per fini militari sia dalla popolazione civile, quale rifugio durante i bombardamenti, e le rovine dell'antica Panticapeo.
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]
La città è divisa nei seguenti quartieri:
- Eltigen (Heroevskoe);
- Kamšh-Burun (Aršyncevo);
- Port Krym;
- Adžimuškaj;
- Isola di Tuzla.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Mahilëŭ, dal 1998
Orël, dal 2004
Novorossijsk, dal 2004
Odincovo, dal 2004
Krasnodar, dal 2004
Soči, dal 2005
Sebastopoli, dal 2009
Sinferopoli, dal 2010
Erevan, dal 2012
Temrjuk, dal 2012
Gdynia, dal 2013
Smolensk, dal 2014
Tula, dal 2014
Perm', dal 2014
Staraja Kupavna, dal 2014
Provincia di Reggio Calabria, dal 2014
Zlatoust, dal 2015
San Pietroburgo, dal 2017
Vladikavkaz, dal 2017
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ De iure, secondo la Risoluzione delle Nazioni Unite 68/262, è parte integrale dell'Ucraina; de facto, secondo il Trattato di adesione della Crimea alla Russia, è parte della Russia.
- ^ Come da lemma Kerč´, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 9 giugno 2014.
- ^ https://www.laprovinciacr.it/news/nella-storia/25967/Farinacci-insiste-sui-successi-tedeschi-.html
- ^ http://www.marenostrumrapallo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=125:emilio-legnani&jjj=1488280113644
- ^ https://archive.org/stream/MolenaElementiDiGeografia/MolenaElementiDiGeografia_djvu.txt
- ^ http://sf.ukrstat.gov.ua Archiviato il 10 aprile 2014 in Internet Archive.
- ^ Demographie ukrainischer Städte auf pop-stat.mashke.org
- ^ Bevölkerungsentwicklung.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kerč
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Memoriale "Contro la crudeltà e la violenza" alle vittime della deportazione di massa delle minoranze in Crimea (tatari, bulgari, greci, tedeschi, armeni) alla stazione di Kerč', 17 maggio 2003.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 136052524 · LCCN (EN) n81082043 · GND (DE) 4110239-3 · BNF (FR) cb120489251 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n81082043 |
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