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Joachim Olsen

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Joachim Olsen
Nazionalità Bandiera della Danimarca Danimarca
Altezza 184 cm
Peso 130 kg
Atletica leggera
Specialità Getto del peso, lancio del disco
Termine carriera 2009
Record
Peso 21,61 m Record nazionale (2007)
Peso 21,63 m Record nazionale (indoor - 2004)
Disco 60,67 m (2002)
Disco 58,68 m Record nazionale (indoor - 2001)
Carriera
Società
Århus 1900
Nazionale
1998-2008Bandiera della Danimarca Danimarca
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 0 1 0
Mondiali indoor 0 1 1
Europei 0 2 0
Europei indoor 1 1 1
Europei U23 0 1 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Joachim Brøchner Olsen (IPA: [ˈjoakim ˈb̥ʁøknɐ ˈoˀlsn̩]; Aalborg, 31 maggio 1977) è un ex pesista, ex discobolo e politico danese.

Ha un primato personale outdoor di 21,61 metri e indoor di 21,63, risultati che lo piazzano rispettivamente al 69º e al 31º posto nelle graduatorie mondiali di tutti i tempi.[1][2][3][4] Con dieci finali in competizioni internazionali, è uno dei lanciatori con la serie più lunga di presenze nelle finali dei Giochi olimpici, campionati mondiali e campionati europei.[5]

Ritiratosi nel 2009, ha gareggiato per la società Århus 1900 ed è stato allenato per gli ultimi sei anni di carriera dall'ex discobolo Vésteinn Hafsteinsson.[5] Il 15 settembre 2011 è stato eletto al Folketing per il partito Alleanza Liberale.[6]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò a praticare l'atletica leggera verso la fine degli anni ottanta nella società Aalborg AK.[5] Inizialmente Olsen si specializzò principalmente nel lancio del disco, ma dopo il passaggio dalla tecnica della traslocazione lineare alla tecnica rotatoria nel getto del peso, avvenuta durante i suoi quattro anni alla University of Idaho, riuscì a migliorare notevolmente le proprie prestazioni.[5]

Il suo primo successo nazionale arrivò all'età di 16 anni ai Campionati nazionali danesi indoor di categoria allievi.[5] A 17 anni, ancora allievo, vinse i Campionati nazionali di categoria sia nel peso (16,08) che nel disco (56,88).[7] Giunto successivamente alla categoria juniores nel 1995, conseguì il titolo nazionale all'esordio nel getto del peso, con l'attrezzo da 6 kg, sia a livello indoor (14,23 metri) che outdoor (15,17 metri).[7]

Nella stagione successiva, dopo essersi laureato ancora campione nazionale indoor nel getto del peso, grazie ad un lancio a 16,34, fece il suo esordio internazionale ai Mondiali juniores di Sydney, disputando la gara del disco e classificandosi 21º con un lancio a 46,46.[7]

Passato alla categoria under 23 nel 1997, conquistò il titolo nazionale di categoria nel getto del peso outdoor; lo stesso anno ai campionati assoluti, sempre nel peso, conseguì il titolo indoor (16,05) e outdoor (17,11).[7] L'anno seguente, dopo essersi riconfermato campione danese tra gli under 23 (peso outdoor, disco) e assoluto (peso indoor e outdoor),[7] debuttò in Coppa Europa a Malmö, dove si classificò quinto con la misura di 17,52.[7] Durante il periodo dell'adolescenza, al Forest Valley Stadium, il suo allenatore fu James Mikkelsen, che morì in giovane età e non riuscì mai a vedere la carriera internazionale del proprio allievo.[5]

Prime esperienze internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Il primo passo importante per la carriera avvenne quando nel 1998, grazie ad una borsa di studio si recò negli Stati Uniti, presso l'University of Idaho.[5][8] Qui riuscì a sviluppare efficacemente le sue doti tecniche con l'aiuto di allenatori di fama internazionale.[5]

Fu ai Campionati europei under 23 a Göteborg nel 1999, che Olsen ottenne il suo primo grande risultato a livello internazionale, con la conquista di un argento nel getto del peso (lancio a 19,50 metri).[7] Lo stesso anno, ai Mondiali di Siviglia, non andò oltre il turno di qualificazione con la misura di 19,13 metri.[9][10] Nel 2000 fece segnare il nuovo primato danese a 20,02 metri, scalzando il precedente record di Ole Lindskjold che perdurava da circa ventisei anni (14 agosto 1974).[5] Nel corso della stagione riuscì a migliorarsi ulteriormente sino alla misura di 20,88 metri, raggiunta il 12 agosto ad Aalborg.[11] Alle Olimpiadi di Sydney 2000 venne ancora una volta eliminato prima della fase finale;[12] tuttavia fu oggetto di particolare attenzione mediatica dopo il suo messaggio in una chat room che accusava il vincitore dell'oro, Arsi Harju, di esser risultato positivo ad un test antidoping.[13] Nonostante la voce si rivelò falsa, il Comitato olimpico nazionale decise di far rientrare Olsen in Danimarca prima della chiusura dei Giochi.[13]

In un'intervista rilasciata poco dopo si difese dalle accuse dichiarando:

(DA)

«Jeg kunne ikke i min vildeste fantasi forudse, at det her ville blive så stor en historie. Jeg undervurderede nettet, og det var naivt af mig ikke at vide, hvad jeg gjorde.»

(IT)

«Non potevo prevedere nella mia immaginazione che tutto ciò sarebbe diventato uno scandalo simile. Ho sottovalutato la rete, ma è stata un'azione fatta con ingenuità, in realtà non sapevo esattamente quello che stavo facendo.»

Primi successi[modifica | modifica wikitesto]

Joachim Olsen ai campionati nazionali danesi del 2003
Stade de France nel corso dei Mondiali di Parigi Saint-Denis 2003

Nel 2001, nel corso della stagione outdoor, vinse in Coppa Europa per la prima volta sia la gara di getto del peso che quella di lancio del disco, consentendo alla squadra danese, grazie ai punti acquisiti, di raggiungere la promozione in First League.[14] Ai Campionati del mondo di Edmonton 2001 si qualificò per la finale, quella che sarebbe stata la prima di una lunga serie; Olsen infatti, dopo quella competizione, centrò ogni finale a livello olimpico, mondiale ed europeo.[5] Dopo aver superato la qualificazione con la misura di 20,32,[15] in finale raggiunse l'undicesimo posto con 20,38.[10][16] La successiva squalifica per doping del lanciatore bielorusso Andrėj Michnevič, classificatosi decimo, gli fece guadagnare una posizione.[17]

Il 2002 vide Olsen conquistare l'argento ai Campionati europei indoor di Vienna, superato per tre centimetri (21,26 metri la misura dell'oro) al penultimo turno di lanci dallo spagnolo Manuel Martínez.[18] Nell'agosto dello stesso anno, agli Europei di Monaco, dopo aver lanciato in mattinata a 20,45, miglior misura assoluta, si classificò secondo in finale con 21,16, alle spalle dell'ucraino Jurij Bilonoh.[19]

Ai Mondiali indoor di Birmingham 2003 non riuscì ad andare oltre all'8º posto con la misura di 20,12.[20][21] Nel corso della stagione outdoor un grave infortunio alla mano lo tenne lontano dalle competizioni. Risolto parzialmente il problema, decise di prendere parte ai Mondiali di Parigi entrando in finale con la nona misura, 20,14.[22] Il riacutizzarsi del problema alla mano, gli impedì tuttavia di gareggiare nell'ultima sessione di lanci.[10][23]

Olimpiadi di Atene 2004[modifica | modifica wikitesto]

Il 2004 fu per Olsen un anno di successi, ma allo stesso tempo di cambiamenti, a partire da quello dell'allenatore. Dopo il suo trasferimento ad Århus, dove le strutture di allenamento erano notevolmente più efficienti rispetto a quelle da lui usate abitualmente, decise, in collaborazione con il team e la Federazione danese, il cambio del tecnico.[24] Da questo momento sarebbe stato seguito dal finalista olimpico di lancio del disco Vésteinn Hafsteinsson, che già era stato allenatore della nazionale islandese.[24] L'infortunio alla mano non gli impedì di prepararsi per la stagione indoor: ritornò infatti alle competizioni vincendo il bronzo ai Campionati mondiali di Budapest 2004 grazie ad un lancio a 20,99.[25][26] Nel corso della stagione outdoor collezionò numerosi successi in vari meeting internazionali, come quello di Siviglia.[27]

In agosto partecipò alle Olimpiadi di Atene con grandi aspettative. Alla vigilia si sbilanciò, tanto da dichiarare che avrebbe certamente conquistato una medaglia e, se avesse lanciato vicino alle sue potenzialità, (intorno ai 22 metri) avrebbe potuto anche ambire al titolo.[24] Nella manifestazione raggiunse uno dei suoi più importanti risultati in ambito internazionale. Il 18 agosto si disputò in mattinata, nell'antico stadio di Olimpia,[28] la qualificazione del getto del peso. Olsen, lanciando subito a 20,78, raggiunge la seconda misura e l'immediata qualificazione per la finale.[29] In serata si tenne la finale, e un suo lancio a 21,07 lo portò alla medaglia di bronzo, alle spalle dell'ucraino Jurij Bilonoh e allo statunitense Adam Nelson, rispettivamente oro e argento.[30][31] Tale risultato rappresentò un evento storico dal punto di vista sportivo non solo per lui, ma anche per l'intera sua nazione, giacché un atleta nativo danese non vinceva una medaglia olimpica dal 1948.[5][32]

Sul finire dell'annata fece sua la seconda edizione della IAAF World Athletics Final grazie a un lancio a 21,46, primato stagionale personale ed europeo.[33] Grazie ai risultati conseguiti, nel dicembre dello stesso anno venne candidato per la prima volta agli European Athlete of the Year nella categoria Best male, classificandosi poi ottavo.[34][35]

Dagli Europei indoor di Madrid 2005 agli Europei outdoor di Göteborg 2006[modifica | modifica wikitesto]

Cerimonia di apertura dei Mondiali di Helsinki 2005

Nel marzo 2005, ai Campionati europei indoor di Madrid, vinse il titolo europeo con la misura di 21,19 davanti all'olandese Rutger Smith e allo spagnolo Manuel Martínez.[8][18][43][44] Questo fu anche il suo primo ed unico titolo a livello internazionale. Nel corso della stagione outdoor, al Nelli Cooman Games tenutosi a Stadskanaal, raggiunse la misura di 21,24 alle spalle del solo Smith, nel contesto di una gara di altissimo livello.[45][46] Dopo la vittoria in Coppa Europa nel getto del peso e un secondo posto nel disco, raggiunse i 21,32 al meeting di Madrid;[47][48] tale risultato lo avrebbe issato ai vertici della classifica mondiale.[49] Nell'agosto dello stesso anno ai Mondiali tenutisi a Helsinki, dopo essersi qualificato per la finale con la seconda misura a 20,85,[50][51] non riuscì ad andare oltre il 7º posto nella finale, con un lancio inferiore al precedente (20,73).[50][52][53]

Nel settembre, alla IAAF World Athletics Final si classificò secondo alle spalle di Adam Nelson, grazie ad un lancio a 21,03.[54]

Il 6 novembre 2005 Olsen si infortunò alla caviglia destra durante un allenamento:[52] fu un incidente molto serio, poiché diversi legamenti si strapparono o furono gravemente danneggiati. La preparazione invernale non venne comunque compromessa completamente. Il 6 febbraio 2006 annunciò di essersi ristabilito dopo l'infortunio e che quindi sarebbe tornato a gareggiare ad alto livello. Un mese più tardi, ai mondiali indoor di Mosca, riuscì a vincere una medaglia di bronzo con un lancio di 21,16 metri.[26][55]

Ai campionati europei di Göteborg (Svezia) si presentò come uno dei favoriti. In qualificazione, il suo lancio a 20,32 (5ª misura) lo portò direttamente in finale. In serata, dopo aver lanciato il suo peso a 21,09 metri di distanza, fu superato prima da Andrėj Michnevič (21,11) ed infine, proprio all'ultimo turno, dal tedesco Ralf Bartels, che con quel lancio a 21,13 vinse anche il titolo di campione europeo.[56][57]

Declino e ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2007 ai Campionati europei indoor di Birmingham, forte di un lancio a 20,55, ottenne la nona medaglia a livello internazionale (un bronzo), dietro allo slovacco Mikuláš Konopka e al bielorusso Pavel Lyžyn.[18][58][59] Dopo una stagione outdoor durante la quale riuscì, in occasione dei Giochi di Copenaghen, a migliorare il primato personale fino a raggiungere i 21,61 metri (occupò proprio in questo periodo il terzo posto nelle classifiche mondiali),[60][61] e dopo aver disputato il Meeting di Madrid, in cui chiuse terzo con 20,64,[62] nonché dopo una vittoria in Coppa Europa, partecipò nel mese di agosto ai Mondiali di Ōsaka da serio concorrente per una medaglia. Superò agevolmente le qualificazioni, con la terza miglior misura a 20,62,[63] ma in finale incontrò maggiori difficoltà e chiuse ultimo a causa di tre lanci nulli su tre complessivi.[53][64]

I vari infortuni costrinsero Olsen a rinunciare ai Mondiali di Valencia indoor 2008 e a gran parte della stagione agonistica. Seppur impegnato in una sola occasione in tutta l'annata outdoor (ad Halle il 24 maggio), fu comunque selezionato per la partecipazione alle Olimpiadi.[5] L'8 agosto 2008, durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino, Olsen fece da portabandiera per la squadra danese.[65][66] Nel turno di qualificazione non lanciò mai oltre la misura di 19,74 metri, che, pur essendo primato personale della stagione, lo relegò al 22º posto.[67]

Nel 2008 la sua notorietà crebbe con la partecipazione, accompagnata dalla vittoria finale,[68] alla versione danese di Ballando con le stelle.[69]

Nel mese di aprile 2009 subì un'operazione per un'ernia del disco causata dagli eccessivi carichi di lavoro. Il 22 luglio rese pubblico il ritiro dall'attività agonistica;[70] in tale occasione confessò che, nonostante il suo desiderio di gareggiare alle Olimpiadi del 2012, il fisico non gli avrebbe permesso di continuare l'attività da professionista.[71]

Medaglie post-carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ormai terminata la carriera sportiva da svariati anni, alcuni scandali doping hanno permesso ad Olsen di ricevere nuove medaglie. Nel marzo 2013, il vincitore del getto del peso alle Olimpiadi di Atene 2004, l'ucraino Jurij Bilonoh, è stato privato della medaglia d'oro dopo essere risultato positivo all'oxandrolone, ad un test anti-doping retroattivo.[72] Viene quindi consegnato ad Olsen l'argento olimpico.[73][74]

La IAAF, decide di continuare ad effettuare nuove analisi anti-doping, passando questa volta ai campioni prelevati ai mondiali di Helsinki 2005. Anche in questo caso sono stati trovati positivi svariati atleti, tra cui il pesista bielorusso Andrėj Michnevič.[75][76] Trattandosi della seconda squalifica per doping di Michnevič, il 13 giugno 2013 l'organo disciplinare della IAAF ha deciso di squalificare a vita l'atleta annullando tutti i risultati successivi all'agosto 2005.[77] In seguito a questa decisione, Olsen riceve due medaglie d'argento: una per la gara di getto del peso agli europei di Göteborg 2006 e l'altra ai mondiali indoor di Mosca 2006, competizioni che l'avevano visto concludere in terza posizione.[77][78]

Record nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Seniores
  • Getto del peso: 21,61 m (Bandiera della Danimarca Copenaghen, 13 giugno 2007)[7]
  • Getto del peso indoor: 21,63 m (Bandiera dell'Estonia Tallinn, 25 febbraio 2004)[7]
  • Lancio del disco indoor: 58,68 m (Bandiera degli Stati Uniti Moscow, 2 febbraio 2001)
Under 23

Progressione[modifica | modifica wikitesto]

Getto del peso[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Misura Luogo Data Rank. Mond.
2008 19,74 m Bandiera della Cina Pechino 15-8-2008 66º
2007 21,61 m Bandiera della Danimarca Copenaghen 13-6-2007
2006 21,33 m Bandiera della Danimarca Aarhus 6-7-2006
2005 21,32 m Bandiera della Spagna Madrid 16-7-2005
2004 21,46 m Bandiera di Monaco Monaco 19-9-2004
2003 20,85 m Bandiera della Danimarca Hvidovre 9-8-2003 13º
2002 21,57 m Bandiera degli Stati Uniti Baton Rouge 1-6-2002
2001 20,43 m Bandiera degli Stati Uniti Eugene 2-6-2001 24º
2000 20,88 m Bandiera della Danimarca Aalborg 12-8-2000 11º
1999 19,75 m Bandiera della Svezia Helsingborg 11-7-1999 32º
1998 18,40 m Bandiera della Danimarca Randers 9-8-1998 136º
1997 17,11 m Bandiera della Germania Freiberg 11-7-1997 296º

Getto del peso indoor[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Misura Luogo Data Rank. Mond.
2006/07 21,21 m Bandiera della Danimarca Helsingør 3-2-2007
2005/06 21,35 m Bandiera della Svezia Malmö 26-2-2006
2004/05 21,19 m Bandiera della Spagna Madrid 5-3-2005
2003/04 21,63 m Bandiera dell'Estonia Tallinn 25-2-2004
2002/03 20,45 m Bandiera del Regno Unito Birmingham 14-3-2003 12º
2001/02 21,48 m Bandiera degli Stati Uniti Moscow 15-2-2002
2000/01 20,43 m Bandiera degli Stati Uniti Moscow 16-2-2001 10º
1999/00 19,73 m Bandiera degli Stati Uniti Fayetteville 10-3-2000 25º
1998/99 19,41 m Bandiera degli Stati Uniti Indianapolis 5-3-1999 29º
1997/98 18,15 m Bandiera della Svezia Malmö 8-3-1998 102º

Lancio del disco[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Misura Luogo Data Rank. Mond.
2007 54,88 m Bandiera della Danimarca Odense 5-8-2007 273º
2005 57,98 m Bandiera della Spagna Castellón 11-6-2005 135º
2004 59,82 m Bandiera degli Stati Uniti Modesto 8-5-2004 105º
2003 58,00 m Bandiera della Danimarca Østerbro 4-8-2003 130º
2002 60,67 m Bandiera della Spagna Siviglia 23-6-2002 81º
2001 60,20 m Bandiera degli Stati Uniti Long Beach 18-5-2001 87º
2000 58,51 m Bandiera della Danimarca Aalborg 13-8-2000 141º
1999 58,73 m Bandiera della Svezia Helsingborg 11-7-1999 125º
1998 52,78 m Bandiera della Danimarca Randers 19-6-2000 371º
1997 54,10 m Bandiera del Regno Unito Selby 7-7-1997 302º
1996 50,12 m Bandiera della Danimarca Aalborg 28-7-1996 230º

Lancio del disco indoor[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Misura Luogo Data Rank. Mond.
2001/02 58,14 m Bandiera degli Stati Uniti Moscow 1-2-2002
2000/01 58,68 m Bandiera degli Stati Uniti Moscow 2-2-2001
1999/00 56,26 m Bandiera degli Stati Uniti Moscow 4-2-2000

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1999 Europei U23 Bandiera della Svezia Göteborg Getto del peso   Argento 19,50 m
2001 Mondiali Bandiera del Canada Edmonton Getto del peso 10º 20,38 m [79]
2002 Europei indoor Bandiera dell'Austria Vienna Getto del peso   Argento 21,23 m
Europei Bandiera della Germania Monaco Getto del peso   Argento 21,16 m
2003 Mondiali indoor Bandiera del Regno Unito Birmingham Getto del peso 20,12 m
Mondiali Bandiera della Francia Saint-Denis Getto del peso Finale nm
2004 Mondiali indoor Bandiera dell'Ungheria Budapest Getto del peso   Bronzo 20,99 m
Giochi olimpici Bandiera della Grecia Atene Getto del peso   Argento 21,07 m [80]
2005 Europei indoor Bandiera della Spagna Madrid Getto del peso   Oro 21,19 m Miglior prestazione personale stagionale
Mondiali Bandiera della Finlandia Helsinki Getto del peso 20,73 m [81]
2006 Mondiali indoor Bandiera della Russia Mosca Getto del peso   Argento 21,16 m [82]
Europei Bandiera della Svezia Göteborg Getto del peso   Argento 21,09 m [82]
2007 Europei indoor Bandiera del Regno Unito Birmingham Getto del peso   Bronzo 20,55 m
Mondiali Bandiera del Giappone Osaka Getto del peso Finale nm
2008 Giochi olimpici Bandiera della Cina Pechino Getto del peso 20º (q) 19,74 m

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

  • 8 volte campione nazionale del getto del peso (1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2007)
  • 6 volte campione nazionale del lancio del disco (1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2007)
  • 4 volte campione nazionale indoor del getto del peso (1997, 1998, 2002, 2006)
1996[7]
  •   Bronzo ai campionati nazionali danesi, getto del peso - 14,89 m
1997[7]
  •   Oro ai campionati nazionali danesi indoor, getto del peso - 16,05 m
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, getto del peso - 17,11 m
  •   Argento ai campionati nazionali danesi, lancio del disco - 51,92 m
1998[7]
  •   Oro ai campionati nazionali danesi indoor, getto del peso - 18,15 m
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, getto del peso - 18,40 m
  •   Argento ai campionati nazionali danesi, lancio del disco - 52,78 m
1999[7]
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, getto del peso - 19,02 m
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, lancio del disco - 53,72 m
2000[7]
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, getto del peso - 20,88 m
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, lancio del disco - 58,51 m
2001[7]
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, getto del peso - 20,41 m
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, lancio del disco - 58,80 m
2002[7]
  •   Oro ai campionati nazionali danesi indoor, getto del peso - 20,56 m
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, getto del peso - 21,00 m
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, lancio del disco - 55,65 m
2003[7]
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, getto del peso - 20,85 m
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, lancio del disco - 56,17 m
2006[7]
  •   Oro ai campionati nazionali danesi indoor, getto del peso - 21,35 m
2007[7]
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, getto del peso - 20,66 m
  •   Oro ai campionati nazionali danesi, lancio del disco - 54,88 m

Altre competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Olsen vinse quattro edizioni della Coppa Europa: 3 nel getto del peso (2001, 2005, 2007) e 1 nel lancio del disco nel 2001.

1998[7]
2000[7]
2001[7]
2002
  • 5º al Meeting de Atletismo Siviglia (Bandiera della Spagna Siviglia), getto del peso - 20,02 m
  •   Argento in Coppa Europa (Bandiera della Spagna Siviglia), getto del peso - 20,88 m
  • 4º in Coppa Europa (Bandiera della Spagna Siviglia), lancio del disco - 60,67 m Miglior prestazione personale
  •   Bronzo al Memorial Josefa Odlozila (Bandiera della Rep. Ceca Praga), getto del peso - 20,63 m
  •   Bronzo all'Asics GP Helsinki (Bandiera della Finlandia Helsinki), getto del peso - 21,00 m
2003[7]
2004
2005
2006
2007

Altri dati statistici[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla serie di record nazionali più lunga, ha avuto una grande regolarità di risultati; per ben sei anni poté vantare prestazioni oltre i 21 metri, che lo collocarono anche ai vertici delle graduatorie mondiali.[5] In tutte le competizioni a cui prese parte nel 2006 riuscì sempre a lanciare oltre ai 21 metri e raggiunse una serie di dodici vittorie consecutive in concorsi di livello internazionale.[5] A Olsen appartiene anche la serie più lunga di finali in campionati di rilievo internazionale; tredici, dai Mondiali di Edmonton 2001 ai Mondiali di Ōsaka 2007.[5] Allo stesso modo, è stato anche uno dei lanciatori più medagliati: otto sono le medaglie conquistate in competizioni internazionali e, altro elemento singolare, ha sempre conseguito una medaglia ad un Campionato europeo.[5][84]

Attività extrasportive e vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Olsen e la sua compagna, Karen Westergaard, già genitori di Victoria, nata nell'aprile 2006, hanno avuto un altro figlio: Marcus, nato il 15 gennaio 2010.[85][86][87] La famiglia, dopo la nascita del secondogenito, ha deciso di trasferirsi a Sealand.[88] Il 27 marzo 2013, ad Aarhus, si sono sposati con rito civile.[89] A celebrare le nozze sono stati i due parlamentari danesi Anders Samuelsen e Mette Bock.[89]

L'atleta ha lavorato al libro Joachim B. Olsen - Du kan meget mere end du tror, in cui ripercorre la storia della sua vita di sportivo e di padre di famiglia.[90][91] Sull'allenamento nel getto del peso è in programma la pubblicazione di un nuovo libro che, parole di Olsen, «sarà utilizzabile non solo dai pesisti, ma da qualsiasi sportivo». Il testo non tratterà solamente di nozioni tecniche sulla specialità, ma sarà soprattutto incentrato sull'aspetto psicologico del singolo atleta. Ha già firmato un contratto con una casa editrice, che probabilmente metterà in vendita il libro nel corso del 2011.[92]

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Joachim Olsen durante una seduta del Folketing nel dicembre 2012

Conclusa la sua attività di atleta, ed ormai noto all'interno del mondo dello spettacolo, Olsen ha deciso di intraprendere la carriera politica. Già nel 2009 aveva espresso il suo interesse verso la politica appoggiando il candidato socialdemocratico Nicolai Wammen nelle elezioni comunali di Århus.[93]

Spinto soprattutto da Anders Samuelsen, noto politico danese, Olsen decide di sostenere il partito Alleanza Liberale, movimento che si propone di sintetizzare le culture liberalsocialiste e conservatrici.[94][95] Dopo la sua adesione, il partito ha deciso di candidarlo alle elezioni del Folketing[96] che si sono tenute il 15 settembre 2011.[97] Olsen dopo tre lunghe settimane di campagna elettorale[98] è riuscito ad essere eletto al Folketing, con 1932 preferenze,[99] aiutato anche dal grande successo ottenuto dal suo partito che inaspettatamente è riuscito a raggiungere il 5% diventando così il settimo partito in Danimarca[6][100]

Nel giugno 2015, alle elezioni generali del Folketing, è stato rieletto con 4.259 voti.[101]

Apparizioni televisive[modifica | modifica wikitesto]

La partecipazione dell'atleta al programma televisivo Vild med dans, omologo danese del programma italiano Ballando con le Stelle, conclusasi con la vittoria, è stata molto più impegnativa di quanto si aspettasse. In varie interviste aveva infatti dichiarato che tale impegno non gli avrebbe creato grossi problemi per l'attività di atleta, tuttavia la partecipazione al reality show secondo alcuni costò all'atleta un eccessivo e prolungato impegno fisico. Il susseguirsi di problemi fisici lo portò successivamente ad abbandonare la carriera sportiva, ma la popolarità acquisita gli avrebbe consentito di entrare nel mondo dello spettacolo, senza rimpiangere le proprie scelte:[102][103]

(DA)

«Det har givet mig en masse oplevelser og muligheder, som jeg er glad for. Når jeg som gammel engang skal se tilbage, vil jeg huske det som en rigtig skæg og sjov oplevelse.»

(IT)

«Grazie a questa trasmissione ho vissuto molte esperienze e per me si sono aperte tante opportunità. Sono davvero felice. Quando sarò vecchio mi guarderò indietro e la ricorderò come un'esperienza bella e divertente.»

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Olsen ha avuto diversi sponsor che gli hanno permesso di dedicarsi interamente allo sport grazie a vari finanziamenti. In tal senso, sono da citare la casa automobilistica Kia Motors, l'industria alimentare Kornspitz e l'azienda di integratori alimentari Bodylab Nutrition.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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  14. ^ La First League è la seconda serie della Coppa Europa di atletica leggera ed è suddivisa in due gruppi di 8 nazioni. La prima nazione classificata di ogni gruppo passa nella serie più alta.
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  79. ^ Da 11º passò 10º dopo la positività di Andrėj Michnevič al test antidoping.
  80. ^ Da 3º passa 2º dopo la squalifica dell'ucraino Jurij Bilonoh.
  81. ^ Conclusa la gara in settima posizione diventa sesto dopo la squalifica del bielorusso Andrėj Michnevič.
  82. ^ a b Conclusa la gara in terza posizione vince la medaglia d'argento dopo la squalifica del bielorusso Andrėj Michnevič.
  83. ^ Atletica n. 4, 2006, p. 58.
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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  • (EN) Peter Matthews, Athletics 2006: The International Track and Field Annual, SportsBooks Ltd, 2006, ISBN 1-899807-34-9.
  • (EN) Mark Butler, IAAF statistics handbook, Valencia 2008, Monaco, IAAF Media & Public Relation Department, 2008, ISBN non esistente.
  • (EN) Ottavio Castellini, IAAF Outdoor All Time Lists, IAAF Statistics & Documentation Senior Manager, 2008, ISBN non esistente.
  • (EN) Mark Butler, IAAF statistics handbook, Berlin 2009, Monaco, IAAF Media & Public Relation Department, 2009, ISBN non esistente.
  • (DA) Marco De Los Reyes, Joachim B. Olsen - Du kan meget mere end du tror, People's Press, 2009, ISBN 978-87-7055-770-2.
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Riviste specializzate[modifica | modifica wikitesto]

  • European Athletic of the Year 2004, in Update, n. 50, dicembre 2004, pp. 2-4.
  • Eva Marie Andreson, Athletes Under Constant Suspicion, in Play the Game, n. 3, 2005, pp. 30-31.
  • Sam Weber, The Great Dane: Joachim Olsen, in The Medalist, aprile 2005, pp. 26-27.
  • Franco Fava, Holm sets the standard, in Update, n. 51, aprile 2005, pp. 2-3.
  • Risultati: Mondiali Helsinki (6-14 agosto), in Atletica, n. 5, settembre/dicembre 2005, pp. 41-45.
  • Il giorno di Asafa, in Atletica, n. 4, luglio/agosto 2006, pp. 58.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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