Jake Weber (attore)

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Jake Weber alla première di Over Her Dead Body

Jake Weber (Londra, 19 marzo 1964) è un attore e doppiatore britannico naturalizzato statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jake Weber è nato a Londra da Tommy e Susan Weber, e ha un fratello, Charley. Susan, a cui fu diagnosticata depressione e schizofrenia indotta da LSD, morì di overdose nel 1972, quando Jake aveva otto anni e viveva a Villa Nellcôte con i Rolling Stones. Tommy, che spacciava varie droghe e utilizzava i figli come corrieri nel narcotraffico internazionale, ha lottato con la tossicodipendenza fino alla sua morte nel 2006.[1][2]

Jake Weber appare infatti nel documentario sul rock & roll del 2010, Stones in Exile, filmato nel 1971, nel quale, ha affermato, che il suo ruolo principale era quello di rollare le canne di marijuana per i Rolling Stones e altri musicisti. Weber ha riferito, secondo testimonianze, che suo padre-spacciatore lo portò nella villa francese in affitto di Keith Richards, Nellcôte, sul lungomare di Villefranche-sur-Mer, vicino a Nizza, dove gli Stones stavano registrando Exile on Main St.. Gran parte di Stones in Exile viene da più di 20 ore di riprese dal documentario riguardo agli Stones poco conosciuto di Robert Frank Cocksucker Blues, che non è mai stato ufficialmente pubblicato.[senza fonte] Al Festival di Cannes, il 19 maggio del 2010, il leader dei Rolling Stones Mick Jagger ha parlato alla folla come parte della Directors' Fortnight al lancio di Stones in Exile, circa i mesi di sessioni di registrazione alimentati di droga che produssero il classico dei Rolling Stones Exile on Main St.. Jagger scherzò riguardo al filmato originale poco conosciuto nel quale si vede Jake Weber che rolla marijuana a otto anni, dicendo: "Non fa male essere un trafficante di droga", ma aggiunse: "Non è una vocazione raccomandabile per un bambino di otto anni."[3]

Jake Weber ha frequentato la Summerhill School, Leiston, Suffolk. Successivamente si è trasferito negli Stati Uniti per studiare al Middlebury College in Vermont, dove canta a cappella con i Dissipated Eight e si specializza in letteratura inglese e scienze politiche, laureandosi cum laude. Ha frequentato anche la Juilliard, dove si è diplomato nel 1991. Weber ha studiato anche al celebre Moscow Art Theatre in Russia.

I ruoli di Weber al cinema sono spesso piccole parti in film di serie A, incominciando dal ragazzo senza nome di Kyra Sedgwick in Nato il quattro luglio del 1989, diretto da Oliver Stone, e continuando con i lavori per i registi Sidney Lumet, Una estranea fra noi (1992); Alan J. Pakula, Il rapporto Pelican (1993); Martin Brest, Vi presento Joe Black (1998).

Weber ha interpretato uno dei suoi ruoli maggiori come Dr. Matt Crower, un gentile medico che si prende cura di un giovane ragazzo e lo protegge da uno sceriffo posseduto in un corto di Shaun Cassidy, ma ben accolto[senza fonte], della serie drammatica soprannaturale American Gothic del 1995 della CBS. Il programma non è durato a lungo e neppure la sitcom di Mike Binder Quello che gli uomini non dicono (The Mind of the Married Man, 2001), nel quale Weber era uno dei protagonisti, l'impiegato in una rivista di Chicago Jake Berman. Weber ha poi interpretato alcuni ruoli a Broadway e off-Broadway[4] e nel 1990 ha partecipato alla serie televisive Law & Order: Criminal Intent (2001-2011) della NBC e nel 1996 NYPD - New York Police Department (NYPD Blue, 1993-2005) della ABC.

Dopo il ruolo principale in L'alba dei morti viventi (Dawn of the Dead), remake del 2004 del film horror del 1978 Zombi, Weber ha ottenuto il ruolo di Joe Dubois nella serie televisiva Medium, andata in onda dal 2005 al 2011, il marito della protagonista, interpretata da Patricia Arquette, tormentata da visioni psichiche e che usa la sua abilità per aiutare a risolvere i crimini.

Tra il 2020 e il 2021 appare nella terza stagione di Star Trek: Discovery, sesta serie del franchise di fantascienza Star Trek, nella parte di Zareh, un fuorilegge umano al servizio della Orioniana Osyraa, apparendo nei tre episodi Lontano da casa, C'è una marea... e Quella speranza sei tu (seconda parte).

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1995 al 2002, è stato sposato con Diana Oreiro. Nel 2006, ha avuto un figlio, Waylon, dalla sua compagna, Elizabeth Carey, a cui è stato legato fino al 2011.[5].

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Jake Weber è stato doppiato da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Oliver Jones, Inside Story: Medium Star Jake Weber's Rock 'N' Roll Childhood, in People, Time Inc., 11 settembre 2009. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  2. ^ Ben Hoyle, Rolling Stones' long party: documentary film tells of children, in The Times, Time Inc., 20 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2011).
  3. ^ (EN) 'Stupid' Mick Jagger mouths off at Cannes, in The Sidney Morning Herald, 20 maggio 2010.
  4. ^ (EN) Jake Weber, su Lortel Archives - The Internet Off-Broadway Database. URL consultato il 16 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2007).
  5. ^ (EN) Kona Gallagher, Photos of Jake Weber and family at the P.S. Arts Express Yourself event, su Crushable, B5Media, 17 novembre 2009. URL consultato il 5 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2011).

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