Gran Premio di Germania 2004

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Germania Gran Premio di Germania 2004
725º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 12 di 18 del Campionato 2004
Data 25 luglio 2004
Luogo Hockenheimring
Percorso 4,574 km
circuito permanente
Distanza 66 giri, 301,884 km
Clima sereno
Risultati
Pole position Giro più veloce
Germania Michael Schumacher Finlandia Kimi Räikkönen
Ferrari in 1'13"306 McLaren - Mercedes in 1'13"780
(nel giro 10)
Podio
1. Germania Michael Schumacher
Ferrari
2. Regno Unito Jenson Button
BAR - Honda
3. Spagna Fernando Alonso
Renault

Il Gran Premio di Germania 2004 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 25 luglio 2004 allo Hockenheimring. La gara fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari, davanti a Jenson Button su BAR - Honda e a Fernando Alonso su Renault. Fu l'ultima apparizione in Formula 1 per Cristiano Da Matta.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Aspetti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Nella settimana successiva al Gran Premio di Gran Bretagna la Williams annunciò la promozione a pilota titolare di Antônio Pizzonia come sostituto dell'infortunato Ralf Schumacher[1]. Nei due Gran Premi precedenti Schumacher era stato sostituito dal collaudatore Marc Gené, le cui prestazioni non erano però risultate convincenti[2]. Con il rientro del pilota tedesco previsto non prima del Gran Premio d'Italia, in settembre, la scuderia inglese si riservò di nominarne i sostituti gara per gara[1][3].

Durante il weekend di gara Jarno Trulli annunciò che non avrebbe rinnovato il suo contratto con la Renault, dopo aver interrotto il rapporto con il suo manager Flavio Briatore, direttore della squadra[4]. BAR e Honda annunciarono invece un prolungamento di tre anni dell'accordo di fornitura di motori della casa giapponese[5].

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

La Toyota portò in pista la versione B della TF104, dotata di un nuovo telaio alleggerito di circa 6 chili e modificato rispetto alla versione originale al punto da richiedere la ripetizione dei crash test obbligatori[6]. Nel complesso la vettura pesava 9 chili in meno della versione base ed era caratterizzata da un'aerodinamica completamente rivista, che non era però mai stata sottoposta a prove in pista, e da una versione potenziata del motore; la squadra si presentò a Hockhenheim con appena due esemplari della nuova monoposto, senza pezzi di ricambio[6].

La BAR montò nelle prove libere di venerdì un sistema idraulico di trasferimento di coppia tra le ruote anteriori, pensato per ridurre il rischio di bloccaggio della ruota interna in frenata[6]. La soluzione fu dichiarata illegale perché il sistema idraulico era attivato da un'elettrovalvola, rendendolo equiparabile a un sistema attivo di aiuto alla frenata, vietato dal regolamento[6][7].

Anche le altre squadre furono piuttosto attive: Ferrari e Renault montarono un nuovo alettone anteriore, mentre McLaren e Williams introdussero delle modifiche alle paratie poste dietro alle ruote anteriori e agli sfoghi per l'aria calda sulle fiancate[6].

Prove libere[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Come di consueto nelle due sessioni di venerdì BAR, Jaguar, Toyota, Jordan e Minardi schierarono in pista una terza vettura, affidata rispettivamente a Anthony Davidson, Björn Wirdheim, Ricardo Zonta, Timo Glock e Bas Leinders.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I tempi migliori nella prima sessione di prove libere di venerdì furono i seguenti:[8]

Pos Pilota Costruttore Tempo
1 35 Regno Unito Anthony Davidson BAR - Honda 1'15"756
2 1 Germania Michael Schumacher Ferrari 1'15"864
3 6 Finlandia Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes 1'16"318

I tempi migliori nella seconda sessione di prove libere di venerdì furono i seguenti:[8]

Pos Pilota Costruttore Tempo
1 1 Germania Michael Schumacher Ferrari 1'15"001
2 6 Finlandia Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes 1'15"045
3 3 Colombia Juan Pablo Montoya Williams - BMW 1'15"167

I tempi migliori nella prima sessione di prove libere di sabato furono i seguenti:[8]

Pos Pilota Costruttore Tempo
1 1 Germania Michael Schumacher Ferrari 1'15"066
2 3 Colombia Juan Pablo Montoya Williams - BMW 1'15"277
3 2 Brasile Rubens Barrichello Ferrari 1'15"354

I tempi migliori nella seconda sessione di prove libere di sabato furono i seguenti:[8]

Pos Pilota Costruttore Tempo
1 9 Regno Unito Jenson Button BAR - Honda 1'13"676
2 3 Colombia Juan Pablo Montoya Williams - BMW 1'13"976
3 5 Regno Unito David Coulthard McLaren - Mercedes 1'14"064

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Nel Gran Premio di casa Michael Schumacher conquistò la pole position davanti a Juan Pablo Montoya, rallentato da un errore nell'ultimo settore. Terzo tempo per Button, che venne però arretrato di dieci posizioni per avere cambiato il motore della propria BAR; in seconda fila avanzarono quindi le due McLaren di Kimi Räikkönen e David Coulthard, che precedevano le due Renault di Fernando Alonso e Jarno Trulli. Solo settimo Rubens Barrichello, qualificatosi con un carico di benzina elevato[9]; alle spalle del pilota brasiliano si piazzarono Takuma Satō, penalizzato nella ricerca di un assetto ideale dal tempo perso in mattinata per un incidente[10], Olivier Panis e Antônio Pizzonia.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Pre-qualifiche Qualifiche Distacco
1 1 Germania Michael Schumacher Ferrari B 1'14"042 1'13"306
2 3 Colombia Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 1'13"391 1'13"668 +0"362
3 6 Finlandia Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes M 1'13"842 1'13"690 +0"384
4 5 Regno Unito David Coulthard McLaren - Mercedes M 1'13"640 1'13"821 +0"515
5 8 Spagna Fernando Alonso Renault M 1'13"582 1'13"874 +0"568
6 7 Italia Jarno Trulli Renault M 1'13"737 1'14"134 +0"828
7 2 Brasile Rubens Barrichello Ferrari B 1'14"111 1'14"278 +0"972
8 10 Giappone Takuma Satō BAR - Honda M 1'14"465 1'14"187 +0"981
9 17 Francia Olivier Panis Toyota M 1'13"641 1'14"368 +1"062
10 4 Brasile Antônio Pizzonia Williams - BMW M 1'13"422 1'14"556 +1"250
11 14 Australia Mark Webber Jaguar - Cosworth M 1'15"093 1'14"802 +1"496
12 15 Austria Christian Klien Jaguar - Cosworth M 1'15"090 1'15"011 +1"705
13[11] 9 Regno Unito Jenson Button BAR - Honda M 1'13"535 1'13"764 +0"368
14 11 Italia Giancarlo Fisichella Sauber - Petronas B 1'13"914 1'15"395 +2"089
15 16 Brasile Cristiano da Matta Toyota M 1'15"119 1'15"454 +2"148
16 12 Brasile Felipe Massa Sauber - Petronas B 1'13"899 1'15"616 +2"310
17 19 Italia Giorgio Pantano Jordan - Cosworth B 1'16"167 1'16"192 +2"886
18 18 Germania Nick Heidfeld Jordan - Cosworth B 1'16"538 1'16"310 +3"004
19 20 Italia Gianmaria Bruni Minardi - Cosworth B 1'17"515 1'18"055 +4"749
20 21 Ungheria Zsolt Baumgartner Minardi - Cosworth B 1'17"283 1'18"400 +5"094

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Al via scattò bene Michael Schumacher, che mantenne la testa della corsa; ancora migliore fu la partenza di Fernando Alonso, che dal quinto passò al secondo posto, mentre Juan Pablo Montoya scivolò in settima posizione per via di un problema alla frizione[12]. In terza posizione si mantenne Kimi Räikkönen, mentre, più indietro, Rubens Barrichello tamponò David Coulthard; a causa del contatto la vettura del brasiliano perse l'alettone anteriore, costringendo Barrichello ad una sosta ai box per cambiare il musetto.

Nel corso del secondo giro Räikkönen attaccò Alonso in maniera decisa, sorpassandolo e portandosi in seconda posizione. Due tornate più tardi Montoya superò Mark Webber, guadagnando il sesto posto; provò ad imitarlo il compagno di squadra Antônio Pizzonia, ma i suoi tentativi furono respinti dal rivale. Il primo pilota a rifornire fu Alonso, nel corso del nono passaggio; un giro dopo effettuarono il primo pit stop Michael Schumacher, Jarno Trulli, Coulthard e Takuma Satō. Räikkönen, nel frattempo, spinse al massimo facendo segnare il giro più veloce in gara; un passaggio dopo, anche il finlandese rifornì, tornando in pista in terza posizione, alle spalle di Jenson Button (unico pilota a non aver ancora rifornito) e Schumacher, dal quale era però staccato di solo un secondo.

Al tredicesimo giro, tuttavia, sulla vettura di Räikkönen cedette improvvisamente l'alettone posteriore: il finlandese si schiantò violentemente contro le barriere, senza riportare lesioni. Button rifornì nel corso del quattordicesimo passaggio, cedendo il comando della corsa a Michael Schumacher; dietro al ferrarista si trovavano Alonso, Coulthard, Montoya, Button e Trulli, in lotta con Webber e Sato per la sesta posizione. Nel corso del ventunesimo giro Montoya uscì di pista; il colombiano riuscì a ritornare sul tracciato, perdendo però il quarto posto a favore di Button. Nel frattempo, proseguì il duello per il sesto posto: Webber fu superato da Sato, che al 26º giro attaccò anche Trulli; tentando di resistere all'attacco del giapponese, il pilota della Renault commise un errore, facendo passare anche Webber. La seconda serie di pit stop fu aperta un giro più tardi da Coulthard; come nella prima, l'ultimo pilota a rifornire fu Button, che dopo alcuni giri in testa tornò in pista in terza posizione, scavalcando proprio lo scozzese della McLaren.

Il pilota della BAR cominciò poi un intenso duello con Alonso, che si chiuse però con un nulla di fatto; si arrivò così alla terza ed ultima serie di rifornimenti, durante la quale non ci furono cambi di posizione. Il duello per il secondo posto proseguì quindi in pista e al 52º passaggio Button ebbe finalmente la meglio sul rivale, temporaneamente rallentato da un detrito raccolto dalla sua monoposto[12], guadagnando il secondo posto dopo essere partito in tredicesima posizione. Alonso dovette invece guardarsi dalla rimonta di Coulthard, che però non lo impensierì mai realmente. Michael Schumacher continuò a condurre la gara indisturbato e andò a vincere per l'undicesima volta su dodici Gran Premi stagionali; secondo concluse Button, che precedette Alonso, Coulthard, Montoya, Webber, Pizzonia e Sato. Gara negativa per Barrichello, incapace di rimontare efficacemente dopo l'incidente iniziale; il brasiliano, risalito fino al nono posto, perse tre posizioni nel corso dell'ultimo giro, quando sulla sua Ferrari si forò una gomma.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Giri Tempo/Ritiro e posizione al ritiro Partenza Punti
1 1 Germania Michael Schumacher Ferrari B 66 1h23'54"848 1 10
2 9 Regno Unito Jenson Button BAR - Honda M 66 +8"388 13 8
3 8 Spagna Fernando Alonso Renault M 66 +16"351 5 6
4 5 Regno Unito David Coulthard McLaren - Mercedes M 66 +19"231 4 5
5 3 Colombia Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 66 +23"055 2 4
6 14 Australia Mark Webber Jaguar - Cosworth M 66 +41"108 11 3
7 4 Brasile Antônio Pizzonia Williams - BMW M 66 +41"956 10 2
8 10 Giappone Takuma Satō BAR - Honda M 66 +46"842 8 1
9 11 Italia Giancarlo Fisichella Sauber - Petronas B 66 +1'07"102 14
10 15 Austria Christian Klien Jaguar - Cosworth M 66 +1'08"578 12
11 7 Italia Jarno Trulli Renault M 66 +1'10"258 6
12 2 Brasile Rubens Barrichello Ferrari B 66 +1'13"252 7
13 12 Brasile Felipe Massa Sauber - Petronas B 65 +1 giro 16
14 17 Francia Olivier Panis Toyota M 65 +1 giro 9
15 19 Italia Giorgio Pantano Jordan - Cosworth B 63 +3 giri 17
16 21 Ungheria Zsolt Baumgartner Minardi - Cosworth B 62 +4 giri 20
17 20 Italia Gianmaria Bruni Minardi - Cosworth B 62 +4 giri 19
Ritirato 18 Germania Nick Heidfeld Jordan - Cosworth B 42 Sospensione (16º) 18
Ritirato 16 Brasile Cristiano da Matta Toyota M 38 Foratura (12º) 15
Ritirato 6 Finlandia Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes M 13 Rottura alettone posteriore/incidente (3º) 3

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Pizzonia gets the Williams, su Grandprix.com, 16 luglio 2004. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  2. ^ (EN) Pizzonia to stand in for injured Ralf Schumacher, su independent.co.uk, 21 luglio 2013. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  3. ^ «Si è rivisto Ralf: forse torna a Monza», Autosprint n. 30/2004, 27 luglio - 2 agosto 2004, p.31
  4. ^ Cesare Maria Mannucci, «Ecco perché Trulli ha rotto con Briatore», Autosprint n. 30/2004, 27 luglio - 2 agosto 2004, p.21
  5. ^ «Honda e BAR rinnovano», Autosprint n. 30/2004, 27 luglio - 2 agosto 2004, p.32
  6. ^ a b c d e Giorgio Piola, «Altra raffica di novità», Autosprint n. 30/2004, 27 luglio - 2 agosto 2004, pp.22-24
  7. ^ Alberto Antonini, «Dall'altra parte della Bar...ricata», Autosprint n. 30/2004, 27 luglio - 2 agosto 2004, p.21
  8. ^ a b c d «In cifre». Autosprint n. 30/2004, 27 luglio - 2 agosto 2004, p.25
  9. ^ Cesare Maria Mannucci, «"Schumi è protetto e io sono stanco"», Autosprint n. 30/2004, 27 luglio - 2 agosto 2004, p.13
  10. ^ (EN) Qualifying Report - Red hot poker, su grandprix.com, 24 luglio 2004. URL consultato il 1º marzo 2021.
  11. ^ Jenson Button viene retrocesso di dieci posizioni sulla griglia di partenza per avere sostituito il motore.
  12. ^ a b (EN) Race Report - The bums of Hockenheim, su Grandprix.com, 26 luglio 2004. URL consultato il 1º marzo 2021.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i dati statistici sono tratti da Autosprint n.30/2004

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2004
 

Edizione precedente:
2003
Gran Premio di Germania Edizione successiva:
2005

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Formula 1: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Formula 1