Giulio Cesare Tassoni

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Giulio Cesare Tassoni
Giulio Cesare Tassoni

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXX
Sito istituzionale

Governatore della Tripolitania
Durata mandato1915
PredecessoreLuigi Druetti
SuccessoreGiovanni Battista Ameglio

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
Titolo di studioScuola militare
ProfessioneMilitare di carriera (Esercito)
Giulio Cesare Tassoni
NascitaMontecchio Emilia, 27 febbraio 1859
MorteRoma, 10 ottobre 1942
Dati militari
Paese servito Regno d'Italia
Forza armata Regio Esercito
GradoTenente generale
GuerreGuerra italo-turca
Prima guerra mondiale
Comandante di7ª Armata
IV Corpo d'armata
4ª Divisione speciale "Derna"
5ª Divisione provvisoria
Brigata "Umbria"
Brigata "Granatieri di Sardegna
"fonti nel corpo del testo"
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Giulio Cesare Tassoni (Montecchio Emilia, 27 febbraio 1859Roma, 10 ottobre 1942) è stato un generale e politico italiano, senatore del Regno d'Italia e governatore della Tripolitania italiana.

Giulio Cesare Tassoni nacque da una nobile famiglia di Montecchio Emilia, paese della provincia di Reggio Emilia, all'epoca della sua nascita ancora sottoposto al governo del Ducato di Modena e Reggio.

Dedicatosi sin da giovane alla carriera militare, divenne poco dopo la laurea insegnante di storia militare, venendo promosso colonnello nel 1902 ed ottenendo il comando del 4º Reggimento bersaglieri. Promosso nel 1909 al rango di maggior generale, prese il comando della Brigata "Umbria" e poi della prestigiosissima Brigata "Granatieri di Sardegna".

Successivamente prese parte alla guerra italo-turca, dove si guadagnò la croce di ufficiale dell'Ordine al merito di Savoia. Ottenuto il comando della 4ª Divisione speciale "Derna" sempre in Libia, diresse dal 1913 le operazioni che portarono all'occupazione dell'altopiano della Cirenaica ed ottenne la promozione sul campo a tenente generale per meriti di guerra.

Dopo aver comandato per breve tempo la divisione di Milano, tornò in Cirenaica agli inizi del 1915 come governatore della Tripolitania, rimanendovi ad ogni modo per breve tempo e rientrando in quello stesso anno in Italia allo scoppio della prima guerra mondiale, dove ottenne il comando della divisione bersaglieri e successivamente del IV Corpo d'armata, le truppe "Carnia", la 5ª divisione provvisoria e la 7ª Armata (in cui ebbe ai suoi ordini l'asso dell'aviazione Lelio Gaviglio), meritandosi una medaglia d'argento e la croce di grand'ufficiale dell'Ordine militare di Savoia.

Nel 1919 venne nominato senatore e successivamente si ritirò dalla carriera militare. Il re Vittorio Emanuele III gli conferì motu proprio il titolo di conte nel 1926. Morì a Roma il 10 ottobre 1942.

Onorificenze italiane

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Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine coloniale della Stella d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento al valore militare - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle Campagne di Libia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915 – 18 (4 anni di campagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa italiana della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'ufficiale dell'Ordine dell'Aquila Bianca di Serbia (Serbia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
  • Annuario della Nobiltà Italiana, XXX edizione, Teglio (SO), S.A.G.I. Casa Editrice, 2006.

Collegamenti esterni

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