Stile revival coloniale spagnolo

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Edificio della First National Bank of Boston, Buenos Aires (1924)

Lo Stile revival coloniale spagnolo (in inglese: Spanish Colonial Revival Style) è uno stile architettonico degli Stati Uniti diffusosi all'inizio del XX secolo e basato sull'architettura coloniale spagnola del periodo della colonizzazione spagnola delle Americhe.

La Panama-California Exposition del 1915 a San Diego, evidenziò il lavoro dell'architetto Bertram Goodhue che è considerato l'inventore di questo stile. Diffuso principalmente in California e in Florida, lo stile revival coloniale spagnolo raggiunse il picco della propria popolarità tra il 1915 ed il 1931.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

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Categoria:Architettura
Storia dell'arte
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I primi esempi di un tentativo di emulare quello che era l'antico stile coloniale spagnolo si possono ritrovare già nello Stile revival mediterraneo e nello stile Mission revival diffusisi tra la fine dell'Ottocento ed i primi del Novecento, ma lo stile revival coloniale spagnolo iniziò a distinguersi come entità separata da questi partendo proprio dalla California dove in particolare esso prese piede presso le città costiere.

California[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1915 la Panama-California Exposition di San Diego con il lavoro degli architetti Bertram Goodhue e Carleton Winslow Sr., contribuirono a rendere popolare questo stile, identificato come stile nazionale stesso della California che non a caso doveva le proprie origini come colonia proprio al periodo spagnolo. Il miglior esempio di questa nuova architettura è ritenuto certamente essere il California Quadrangle, eretto quale entrata trionfale all'esposizione All'inizio degli anni '20, l'architetto Lilian Jeannette Rice predilesse questo stile per lo sviluppo urbanistico della città di Rancho Santa Fe nella Contea di San Diego. La città di Santa Barbara adottò questo stile per la ricostruzione della città dopo il tremendo terremoto che colpì l'area nel 1925. La Santa Barbara County Courthouse fu uno dei primi edifici amministrativi costruiti in questo stile. Ole Hanson utilizzò questo stile per lo sviluppo di San Clemente, California nel 1928. La Pasadena City Hall e la Beverly Hills City Hall sono altri pregevoli esempi di questo stile architettonico.

Lo stile fuori dagli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

Messico[modifica | modifica wikitesto]

Una casa di stile revival coloniale spagnolo a Colonia Nápoles, Città del Messico

Lo stile iniziò poco dopo la sua nascita a diffondersi anche al di fuori degli Stati Uniti, ad esempio a Città del Messico, altra città che nella sua storia era stata fortemente influenzata dalla presenza dei coloni spagnoli e del loro stile architettonico.[1] Molte case edificate secondo questo stile si possono ancora oggi ammirare a Colonia Nápoles, Condesa, Polanco e Lomas de Chapultepec a Città del Messico.

Filippine[modifica | modifica wikitesto]

Dopo più di 300 anni di colonizzazione spagnola e con l'amministrazione affidata alla provincia della Nuova Spagna (Messico), le Filippine ricevettero influenze iberiche e latinoamericane nella loro architettura nazionale. Allo stile revival coloniale spagnolo, dunque, si assommarono tutti gli stili iberici come il Mission Revival, un connubio che è ancora oggi possibile osservare nel famoso Manila Hotel disegnato dall'architetto William E. Parsons e costruito nel 1909. Altri esempi si trovavano al Gota de Leche, al Paco Market, e in tutto il paese specialmente per chiese e cattedrali, ma la maggior parte di questi edifici sono oggi perduti a causa di terremoti e in particolare per i bombardamenti americani su Manila durante la Seconda guerra mondiale, contro i giapponesi.

Australia[modifica | modifica wikitesto]

Il Plaza Theatre a Sydney, Australia

Influenti architetti australiani come Emil Sodersten e Leslie Wilkinson adottarono questo stile anche in Australia all'inizio degli anni '20 ritenendolo maggiormente adatto per il clima e lo stile di vita australiano. Esempi di questo stile si possono trovare oggi a Boomerang, ad Elizabeth Bay.[2][3] Il Plaza Theatre di Sydney è un rinomato cinema costruito in questo stile.

Cina[modifica | modifica wikitesto]

Numerose case in stile revival coloniale spagnolo vennero costruite anche a Shanghai, in particolare in occasione della Concessione francese degli anni '30. Sebbene la Cina non fosse culturalmente e storicamente collegata al mondo ispanico, furono probabilmente i film hollywoodiani dell'epoca ad influenzare in questo senso la società cinese ad adottare questo stile.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il Woodward Condominium (costruito nel 1910) a Washington, D.C.

Lo stile revival coloniale spagnolo integra elementi derivati dallo stile Mission Revival della California e dall'architettura Pueblo Revival del Nuovo Messico. Entrambi questi stili erano stati resi profondamente popolari dall'architetto Fred Harvey con il deposito ferroviario e gli hotels della Atchison, Topeka and Santa Fe Railway. Lo stile venne influenzato anche dagli stili American Craftsman e Arts and Crafts Movement.

L'architettura revival coloniale spagnola è caratterizzata dalla combinazione di dettagli di diverse epoche: dal barocco spagnolo allo stile coloniale spagnolo, sino al moresco ed al revival moresco, ed al churrigueresco messicano. Lo stile era contraddistinto dall'uso preponderante dello stucco sui muri e sulle finiture dei camini, con tetti in tegole rosse. Tra le altre caratteristiche si includevano dettagli decorativi in terracotta, balconate, arcate e dettagli in ferro battuto, cortili di forma rettangolare o piante a "L", sviluppo orizzontale delle strutture principalmente a un unico piano, facciate asimmetriche.

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Ingresso della Stanford University
Quapaw Baths

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Patrice Elizabeth Olsenand, Artifacts of Revolution: Architecture, Society, and Politics in Mexico City, p. 202.
  2. ^ Spanish Mission/Mediterranean, Manly City Council, 2006, su manly.nsw.gov.au. URL consultato il 4 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2015).
  3. ^ Spanish mission style - Australian Capital Territory, su smh.com.au, Sydney Morning Herald, 31 ottobre 2007. URL consultato il 4 settembre 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]