Neo-futurismo

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Il neo-futurismo (scritto talvolta neofuturismo) è un movimento artistico diffusosi tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo nelle arti, nel design e nell'architettura[1][2] che utilizza, riadattando in chiave contemporanea e attuale, alcuni elementi del futurismo. Fondatore del neofuturismo è considerato Daniel Schinasi, che nel 1969 redasse il Manifesto del Neofuturismo.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo movimento potrebbe essere visto come un allontanamento dall'atteggiamento del post-modernismo e raffigura la credenza idealistica in un futuro migliore e «un bisogno di periodizzare il rapporto moderno con la tecnologia».[4]

Dominion Office Building a Mosca di Zaha Hadid, esempio di architettura neo-futurista

Questo movimento d'avanguardia[5] è un ripensamento futuristico dell'estetica e della funzionalità delle città che sono in rapida crescita. L'industrializzazione iniziata in tutto il mondo dopo la fine della seconda guerra mondiale ha dato il via a nuovi flussi di pensiero nella vita, nell'arte e nell'architettura, portando al postmodernismo, al neo-modernismo e poi al neo-futurismo.[6]

Nei paesi occidentali, l'architettura futurista si è evoluta in Art Deco, nel movimento Googie e nell'architettura high-tech e infine nel neo-futurismo.[7]

In Italia, infine, come espressioni del neofuturismo si segnalano, a partire dal secondo novecento: la rivista Futurismo Oggi curata da uno degli ultimi futuristi storici, Enzo Benedetto, attiva dagli anni 60 fino agli anni novanta, lo storico dell'arte Luigi Tallarico e a partire dal duemila i cosiddetti neofuturisti Antonio Saccoccio, Vitaldo Conte, Roberto Guerra e il futurologo Riccardo Campa, tra gli autori nel 2014, di "Marinetti 70. Sintesi della critica futurista" (Armando editore) con gli stessi Giordano Bruno Guerri, Gunther Berghaus, Giorgio Di Genova e altri.

Esempi di architettura neo-futuristica[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maria Fatima Sabaini Gama, L'architettura dell'edilizia residenziale pubblica... e la costruzione della città moderna e contemporanea, Roma, Gangemi, 2015, p. su Google Libri. URL consultato il 9 luglio 2023.
  2. ^ Claudia Salaris, Antonio Sant'Elia. Manifesto dell'architettura futurista, Roma, Gangemi, p. su Google Libri. URL consultato il 9 luglio 2023.
  3. ^ Il Neofuturismo di Daniel Schinasi fa tappa a Belgrado, in Il Tirreno, 17 novembre 2017. URL consultato l'8 dicembre 2017.
  4. ^ (EN) AA Files 14 | AA Bookshop, su aabookshop.net. URL consultato l'8 dicembre 2017.
  5. ^ (EN) Dietrich Scheunemann, Avant-garde/Neo-avant-garde, Amsterdam, Rodopi, 2005, ISBN 90-420-1925-5. URL consultato il 7 dicembre 2017.
  6. ^ (EN) Justine Leonhardt, 10 of the Most Unusual Architectural Structures in Europe, in TheRichest, 18 marzo 2014. URL consultato il 7 dicembre 2017.
  7. ^ (EN) futurism | A Steampunk Opera (The Dolls Of New Albion), su steampunkopera.wordpress.com. URL consultato il 7 dicembre 2017.

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