Architettura neomanuelina
Per architettura neomanuelina si intende il revival architettonico che si sviluppò in Portogallo tra la metà del XIX secolo e i principi del XX secolo che riprese i motivi del tardo gotico portoghese del XVI secolo.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il termine manuelino fu utilizzato nel 1842 dallo storico brasiliano Francisco Adolfo de Varnhagen[1] per definire l'esuberante stile artistico sviluppatosi durante il regno di Manuele I (1495-1521). L'architettura manuelina concise con l'età delle scoperte geografiche e il periodo di massimo splendore del potere marittimo portoghese. In seguito al revival architettonico gotico che riecheggiò in tutta l'Europa dalla metà del XVIII secolo lo stile manuelino fu considerato lo stile portoghese più autentico.
Il recupero del tardo gotico portoghese iniziò con la costruzione del Palácio Nacional da Pena, a Sintra, da parte di Ferdinando II, tra il 1839 e il 1849.[2] Un altro progetto pioniere di questo revival fu la ristrutturazione nella decada del 1860 del Monastero dos Jerónimos, in Lisbona, in cui venne aggiunta una torre in stile neomanuelino.
Lo stile neomanuelino si diffuse anche nelle colonie portoghesi, in particolar modo in Brasile.[3] L'edificio più significativo è il Real Gabinete Português de Leitura, costruito tra il 1880 e il 1887 da immigrati portoghesi nel centro di Rio de Janeiro.[4]
Esempi di architettura neomanuelina[modifica | modifica wikitesto]
Portogallo[modifica | modifica wikitesto]
- Palácio Nacional da Pena, Sintra, 1849
- Estação Ferroviária do Rossio, Lisbona, 1891
- Palácio Hotel do Buçaco, Luso (Mealhada), 1888-1907
- Palácio dos Condes de Castro Guimarães, Cascais, 1900 circa
- Quinta da Regaleira, Sintra, 1904-1910
Brasile[modifica | modifica wikitesto]
- Real Gabinete Português de Leitura, Rio de Janeiro, 1887
- Centro Português de Santos, Santos, 1898–1901
- Gabinete Português de Leitura, Salvador di Bahia, 1915-1918.
- Liceu Literário Português, Rio de Janeiro, 1929
- Igreja de Nossa Senhora da Ajuda, Salvador di Bahia
- Mansão Henry Gibson, Recife, 1847
Resto del mondo[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (PT) Revista de História da Biblioteca Nacional, su revistadehistoria.com.br, 1º marzo 2006. URL consultato il 20 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2011).
- ^ (PT) Pena Palace sul sito dell'IPPAR [collegamento interrotto], su patrimoniocultural.pt. URL consultato il 20 settembre 2014.
- ^ (PT) Regina Anacleto. Arquitectura Neomanuelina no Brasil. A saudade da partida, in Camões - Revista de Letras e Culturas Lusófonas, n. 11, ottobre-dicembre 2000. URL consultato il 20 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ (PT) Real Gabinete Português de Leitura, in sito ufficiale. URL consultato il 20 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2008).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su architettura neomanuelina
