Sh2-12

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Sh2-12
Regione H II
Sh2-12
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneScorpione
Ascensione retta17h 35m 45s[1]
Declinazione-32° 33′ 12″[1]
Coordinate galattichel = 355,8; b = -00,1[1]
Distanza5540[2] a.l.
(1700[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)120' x 120'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe1 2 2[3]
Altre designazioni
RCW 132, Gum 67, W23, LBN 1116[1]
Avedisova 3030
Mappa di localizzazione
Sh2-12
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 17h 35m 45s, -32° 33′ 12″

Sh2-12 (nota anche come RCW 132) è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione dello Scorpione.

Si trova nella parte centro-meridionale della costellazione, a breve distanza angolare dal brillante ammasso aperto M6; si estende per circa due gradi in una regione molto ricca di campi stellari. Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra giugno e novembre; trovandosi a declinazioni moderatamente australi, la sua osservazione è facilitata dall'emisfero australe.

Sh2-12 è una grande regione H II situata sul Braccio del Sagittario alla distanza di circa 1700 parsec (5540 anni luce); la responsabile della sua ionizzazione sarebbe HD 159176, un sistema stellare binario composto da due stelle blu di sequenza principale con classe spettrale O7V[4] situato all'interno dell'ammasso aperto NGC 6383, cui Sh2-12 appare fisicamente associata.[2] Secondo alcuni studi, la nube apparterrebbe a una grande regione di formazione stellare denominata SFR 355.37+0.22;[5] questa regione comprende tre sorgenti di radiazione infrarossa, fra le quali due individuate dall'IRAS.[6] La sorgente più cospicua è IRAS 17302-3245, che coincide con una regione di gas ionizzato che presenta emissioni nella banda dell'infrarosso. In aggiunta a queste sorgenti, sono noti ben cinque maser, di cui due mostrano emissioni idrossido, due a metanolo e due ad acqua,[5] e un ammasso di stelle fortemente oscurato con emissioni all'infrarosso, denominato [BDS2003] 102.[7]

Nei pressi di Sh2-12 si estende l'associazione Scorpius OB4,[2] un'associazione OB costituita da 71 stelle con classi spettrali comprese fra O e B9 posta alla distanza media di 1400 parsec; le componenti di classe O mostrano una distribuzione uniforme senza apparenti concentrazioni.[8] Scorpius OB4 comprenderebbe anche le regioni adiacenti allo stesso ammasso aperto NGC 6383, oltre alle vicine nebulose NGC 6357 e Sh2-13.[2]

Altri studi, tuttavia, stimano la distanza di Sh2-12 attorno ai 985 parsec (circa 3210 anni luce), dunque in primo piano rispetto a Scorpius OB4 e sul bordo esterno del Braccio del Sagittario. Le medesime stime indicano una distanza inferiore anche per l'ammasso NGC 6383, che quindi dovrebbe trovarsi slegato dall'associazione OB.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 24 giugno 2011.
  2. ^ a b c d e Paunzen, E.; Netopil, M.; Zwintz, K., Investigating star formation in the young open cluster NGC 6383, in Astronomy and Astrophysics, vol. 462, n. 1, gennaio 2007, pp. 157-162, DOI:10.1051/0004-6361:20065513. URL consultato il 24 giugno 2011.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 24 giugno 2011.
  4. ^ Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 24 giugno 2011.
  5. ^ a b Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 24 giugno 2011.
  6. ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 24 giugno 2011.
  7. ^ Bica, E.; Dutra, C. M.; Soares, J.; Barbuy, B., New infrared star clusters in the Northern and Equatorial Milky Way with 2MASS, in Astronomy and Astrophysics, vol. 404, giugno 2003, pp. 223-232, DOI:10.1051/0004-6361:20030486. URL consultato il 24 giugno 2011.
  8. ^ Antalova, A.; Graham, J. A., Interstellar absorption in the region of the Scorpius OB 4 association, in Astronomical Institutes of Czechoslovakia, Bulletin, vol. 27, n. 4, 1976, pp. 193-214. URL consultato il 24 giugno 2011.
  9. ^ Dias, W. S.; Alessi, B. S.; Moitinho, A.; Lépine, J. R. D., New catalogue of optically visible open clusters and candidates, in Astronomy and Astrophysics, vol. 389, luglio 2002, pp. 871-873, DOI:10.1051/0004-6361:20020668. URL consultato il 24 giugno 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sky-Map.org - Sharpless Catalogue (from 11 to 20), su galaxymap.org. URL consultato il 24 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2009).
  • Sky-Map.org - RCW Catalogue (from 131 to 140) [collegamento interrotto], su galaxymap.org.
  • Avesidova 3030 - Sky-Map.org, su galaxymap.org.
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