Nebulosa Clessidra

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Nebulosa Clessidra
Nebulosa planetaria
Nebulosa Clessidra
Scoperta
ScopritoreAnnie Jump Cannon,
Margaret W. Mayall
Data1918-1924
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneMosca
Ascensione retta13h 39m 35.116s
Declinazione-67° 22′ 51.45″
Coordinate galattiche307°; -4°
Distanza8000 a.l.
(2452 pc)
Magnitudine apparente (V)13.0
Dimensione apparente (V)16' x 16'
Caratteristiche fisiche
TipoNebulosa planetaria
Galassia di appartenenzaVia Lattea
Altre designazioni
PK 307-4.1, ESO 97-1, PN MyCn 18, RCW 77
Mappa di localizzazione
Nebulosa Clessidra
Categoria di nebulose planetarie

Coordinate: Carta celeste 13h 39m 35.116s, -67° 22′ 51.45″

La Nebulosa Clessidra (nota anche come MyCn 18) è una nebulosa planetaria nella costellazione della Mosca.

Si tratta di una nebulosa molto giovane situata alla distanza di 8000 anni luce dalla Terra; all'epoca della scoperta, avvenuta ad opera di due scienziate statunitensi, fu catalogata come una piccola e debole nebulosa planetaria. Con l'avvento di telescopi di sempre maggior potenza si è potuta analizzare la sua morfologia, la quale si è rivelata essere di una forma perfettamente simmetrica; si pensa che questa curiosa forma sia dovuta all'espansione del veloce vento solare all'interno di una nube che si espande più lentamente e che si presenta più densa nella sua zona equatoriale, mentre nella zona polare, più rarefatta, è stata spazzata via più velocemente.

I vividi colori dei gas espulsi dalla nebulosa derivano dai diversi gusci di materiale espulsi dalla stella morente; i materiali individuati sono elio, azoto, ossigeno e carbonio.

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

La nebulosa è stata scoperta da Annie Jump Cannon e Margaret W. Mayall durante le osservazioni compiute tra il 1918 e il 1924 per estendere il catalogo Henry Draper. La designazione alternativa MyCn 18 è l'abbreviazione del nome delle due scopritrici Mayall (My) e Cannon (Cn), che nel 1940 pubblicarono un loro catalogo astronomico dal titolo New Peculiar Spectra[1] nel Harvard College Observatory Bulletin, no. 913. Nel 1951 la Mayall estese a 139 oggetti il suo catalogo designando gli oggetti con My: e pubblicandolo sul Harvard College Observatory Bulletin, no. 920.[2]

Con la strumentazione disponibile all'epoca della scoperta, la nebulosa appariva piccola e di scarsa luminosità. Si dovettero attendere gli sviluppi nella potenza dei telescopi e delle tecniche di imaging per individuare la particolare forma a clessidra della nebulosa nelle immagini riprese da Romano Coradi e Hugo Schwarz tra il 1991 e il 1992 presso l'European Southern Observatory.[3] La nebulosa Clessidra è stata poi ripresa dalla Wide Field and Planetary Camera 2 del telescopio spaziale Hubble.

Un'altra e meno famosa nebulosa chiamata anch'essa Nebulosa Clessidra, è situata nella Nebulosa Laguna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Mayall, M. W. & Cannon, A. J, New Peculiar Spectra, in Harvard College Observatory Bulletin, n. 913, pp. 7-7, Bibcode:1940BHarO.913....7M.
  2. ^ (EN) Mayall, M. W., New Peculiar Spectra, in Harvard College Observatory Bulletin, n. 920, pp. 32-37, Bibcode:1951BHarO.920...32M.
  3. ^ (EN) Corradi, Romano L. M. ; Schwarz, Hugo E., Bipolar nebulae and binary stars : the family of crabs He 2-104, BI Crucis and MyCn 18., in Astronomy and Astrophysics, vol. 268, 1993, pp. 714-725, Bibcode:1993A&A...268..714C.

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Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

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