RCW 50

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RCW 50
Regione H II
RCW 50
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCarena
Ascensione retta10h 27m 33s[1]
Declinazione-57° 11′ 27″[1]
Coordinate galattichel = 284,4; b = +00,4[1]
Distanza16630[2] a.l.
(5100[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)12' x 12'[3]
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Altre designazioni
Bran 300C; GRS 284.30 +00.40 ;[1]
Avedisova 2316
Mappa di localizzazione
RCW 50
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 10h 27m 33s, -57° 11′ 27″

RCW 50 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione australe della Carena.

Si osserva nella parte nordoccidentale della costellazione, a cavallo del confine con le Vele e poco a nord dall'ammasso aperto NGC 3293; è situata sul bordo nordoccidentale della brillante regione dell'Arco della Carena, sul Braccio del Sagittario e appare come una nebulosa non molto appariscente e di piccole dimensioni, fotografabile attraverso un telescopio. La sua declinazione è fortemente australe e ciò comporta che dalle regioni boreali la sua osservazione sia possibile solo a partire dalle regioni temperate più meridionali; dall'emisfero australe invece è osservabile per quasi tutte le notti dell'anno e risulta persino circumpolare dalle latitudini temperate. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è compreso fra i mesi di febbraio e giugno.

Si tratta di una regione H II di modeste dimensioni, ionizzata probabilmente da quattro stelle di classe spettrale B, fra le quali spicca la gigante brillante blu HD 90615, di classe B0II; secondo alcuni studi, la distanza della nube sarebbe pari a 2870±120 parsec (9356±391 anni luce),[4] dunque nella stessa regione dei grandi filamenti nebulosi visibili ad est della Nebulosa della Carena (RCW 54) e connessi all'estesa associazione OB nota come Carina OB2. Tuttavia, secondo altri studiosi RCW 50 si troverebbe a una distanza nettamente superiore, fino a 5100 parsec (oltre 16600 anni luce), venendo così a trovarsi in una regione intermedia fra la Nebulosa della Carena (e Carina OB2) e i grandi complessi nebulosi di Gum 35 e NGC 3603, situati in un settore remoto del Braccio del Sagittario.[2] Gli studi di Avedisova considerano questa nebulosa come una regione di formazione stellare (SFR 284.22+0.35 o Avedisova 2316).[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 29 settembre 2010.
  2. ^ a b c Caswell, J. L.; Haynes, R. F., Southern H II regions - an extensive study of radio recombination line emission, in Astronomy and Astrophysics, vol. 171, n. 1-2, gennaio 1987, pp. 261-276. URL consultato il 29 settembre 2010.
  3. ^ Rodgers, A. W.; Campbell, C. T.; Whiteoak, J. B., A catalogue of Hα-emission regions in the southern Milky Way, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 121, n. 1, 1960, pp. 103–110. URL consultato il 29 settembre 2010.
  4. ^ Avedisova, V. S.; Kondratenko, G. I., Exciting stars and the distances of the diffuse nebula, in Nauchnye Informatsii, vol. 56, 1984, p. 59. URL consultato il 29 settembre 2010.
  5. ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 28 settembre 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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