Sh2-57

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Sh2-57
Regione H II
Sh2-57
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneScudo
Ascensione retta18h 30m :[1]
Declinazione-08° 38′ :[1]
Coordinate galattichel = 22,9; b = +00,7[1]
Distanza4890[2] a.l.
(1500[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)2' x 2'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe3 2 1[3]
Dimensioni2,9 a.l.
(0,9 pc)
Altre designazioni
LBN 78;[1] Avedisova 343
Mappa di localizzazione
Sh2-57
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 18h 30m 00s, -08° 38′ 00″

Sh2-57 è una piccola nebulosa a emissione visibile nella costellazione dello Scudo.

Si individua nella parte occidentale della costellazione, circa 1° a WSW della stella α Scuti; si estende per 2 minuti d'arco in direzione di una regione della Via Lattea fortemente oscurata da dense nubi di polveri. Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra giugno e novembre; trovandosi a soli 9° dall'equatore celeste, può essere osservata indistintamente da tutte le regioni popolate della Terra.

Si tratta di una regione H II di piccole dimensioni situata sul bordo esterno del Braccio del Sagittario alla distanza di circa 1500 parsec (circa 4890 anni luce), a circa 200 parsec dall'associazione OB Scutum OB3; la responsabile della ionizzazione dei suoi gas sarebbe BD-8 4623,[4] una gigante blu di classe spettrale B0.5III e magnitudine apparente pari a 10,5.[5] Al suo interno sarebbero attivi fenomeni di formazione stellare, come è testimoniato dalla presenza di una sorgente di onde radio situata alle coordinate galattiche l=22.86; b=+00.68.[6] A breve distanza angolare si trova la nebulosa Sh2-58, situata tuttavia a una distanza molto maggiore, dalla quale sembra separata dalla nebulosa oscura LDN 446.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 3 settembre 2011.
  2. ^ a b Blitz, L.; Fich, M.; Stark, A. A., Catalog of CO radial velocities toward galactic H II regions, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 49, giugno 1982, pp. 183-206, DOI:10.1086/190795. URL consultato il 3 settembre 2011.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 3 settembre 2011.
  4. ^ Avedisova, V. S.; Kondratenko, G. I., Exciting stars and the distances of the diffuse nebula, in Nauchnye Informatsii, vol. 56, 1984, p. 59. URL consultato il 3 settembre 2011.
  5. ^ Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 3 settembre 2011.
  6. ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 3 settembre 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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