Sh2-176

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Sh2-176
Nebulosa planetaria
Sh2-176
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCassiopea
Ascensione retta00h 31m 54s[1]
Declinazione+57° 22′ 36″[1]
Coordinate galattichel = 120,3; b = -05,4[1]
Distanza456[2] a.l.
(140[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)10' x 10'
Caratteristiche fisiche
TipoNebulosa planetaria
Classe3 2 1[3]
Dimensioni1,3 a.l.
(0,4 pc)
Altre designazioni
LBN 597; PK120-05.1[1]
Mappa di localizzazione
Sh2-176
Categoria di nebulose planetarie

Coordinate: Carta celeste 00h 31m 54s, +57° 22′ 36″

Sh2-176 è una nebulosa planetaria visibile nella costellazione di Cassiopea.

La sua posizione può essere recuperata con facilità nella parte centrale della costellazione, a circa un quarto della distanza fra le stelle α Cassiopeiae e β Cassiopeiae; si tratta tuttavia di un oggetto molto tenue e debole. Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di agosto e gennaio ed è notevolmente facilitata per osservatori posti nelle regioni dell'emisfero boreale terrestre, dove si presenta circumpolare fino alle regioni temperate calde.

Benché sia stata inclusa nel Catalogo Sharpless, si tratta in realtà di una nebulosa planetaria antica e molto dispersa, la cui distanza di circa 140 parsec (456 anni luce) la rende una delle più vicine in assoluto al Sistema Solare. Il suo aspetto sfilacciato e sottile ricorda quello di un resto di supernova e per anni la sua natura è rimasta indefinita; in uno studio del 1977 in cui si sono analizzate le sue forti emissioni alla lunghezza d'onda dello zolfo ionizzato (SII) e dell'azoto ionizzato (NII) a fronte della debole emissione , si è definitivamente provato che l'oggetto è una nebulosa planetaria. La stella centrale, responsabile della sua ionizzazione, presenta un colore marcatamente bluastro.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato l'8 aprile 2013.
  2. ^ a b c Sabbadin, F.; Minello, S.; Bianchini, A., Sharpless 176: a large, nearby planetary nebula, in Astronomy and Astrophysics, vol. 60, agosto 1977, pp. 147-149. URL consultato l'8 aprile 2013.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato l'8 aprile 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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