Sh2-135

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Sh2-135
Regione H II
Sh2-135
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCefeo
Ascensione retta22h 22m 12s[1]
Declinazione+58° 44′ 18″[1]
Coordinate galattichel = 104,6; b = +01,3[1]
Distanza10100[2] a.l.
(3100[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)15' x 15'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe3 2 2[3]
Dimensioni20 a.l.
(6 pc)
Caratteristiche rilevantiAvedisova 1289
Altre designazioni
LBN 492[1]
Mappa di localizzazione
Sh2-135
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 22h 22m 12s, +58° 44′ 18″

Sh2-135 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Cefeo.

Si individua nella parte meridionale della costellazione, poco a nord della linea che congiunge le stelle ζ Cephei e δ Cephei; il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di luglio e dicembre ed è notevolmente facilitata per osservatori posti nelle regioni dell'emisfero boreale terrestre, dove si presenta circumpolare fino alle regioni temperate calde.

Si tratta di una regione H II legata a una nebulosa oscura di polvere interstellare, che mostra un fronte di ionizzazione pronunciato e in espansione; un modello che può spiegare bene la situazione è il cosiddetto blister model: secondo questo schema, il gas ionizzato è spazzato via dal fronte di ionizzazione a seguito dell'interazione fra la regione H II e la nube molecolare adiacente. La stella responsabile della ionizzazione dei gas è di classe spettrale O9,5V.[2] Stime sulla distanza iniziali hanno fornito un valore di circa 1900 parsec (circa 6200 anni luce),[4] mentre stime molto più recenti hanno dato valori decisamente superiori, nell'ordine di 3100 parsec (circa 10100 anni luce).[2] Numerose sorgenti di radiazione infrarossa sono state individuate attorno a questa nebulosa dall'IRAS,[5][2] indicando così la presenza di recenti processi di formazione stellare; gran parte di queste stelle sono raggruppate in un giovano ammasso aperto, la cui stella dominante ha una massa di circa 7 Massieme a 174 oggetti stellari giovani identificati con certezza e costituenti due addensamenti principali.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 24 marzo 2013.
  2. ^ a b c d e f Winston, Elaine; Hora, Joseph; Gutermuth, Robert; Tolls, Volker, A Census of Star Formation in the Outer Galaxy: The SMOG Field, in The Astrophysical Journal, vol. 880, n. 1, 2019, DOI:10.3847/1538-4357/ab27c8. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 24 marzo 2013.
  4. ^ Pismis, P.; Hasse, I.; Moreno, M. A., Internal motions in H II regions. XIV. The bright rimmed region S135:a Blister phenomenon?, in Revista Mexicana de Astronomia y Astrofisica, vol. 13, n. 2, dicembre 1986, pp. 131-135. URL consultato il 24 marzo 2013.
  5. ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 24 marzo 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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