Riparbella

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Riparbella
comune
Riparbella – Stemma
Riparbella – Bandiera
Riparbella – Veduta
Riparbella – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Pisa
Amministrazione
SindacoSalvatore Neri (lista civica Siamo Riparbella) dal 12-6-2017
Territorio
Coordinate43°22′N 10°36′E / 43.366667°N 10.6°E43.366667; 10.6 (Riparbella)
Altitudine216 m s.l.m.
Superficie58,84 km²
Abitanti1 594[2] (31-8-2022)
Densità27,09 ab./km²
Comuni confinantiCastellina Marittima, Cecina (LI), Chianni, Lajatico, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio
Altre informazioni
Cod. postale56046
Prefisso0586
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT050030
Cod. catastaleH319
TargaPI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona D, 1 845 GG[4]
Nome abitantiriparbellino, riparbellini[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Riparbella
Riparbella
Riparbella – Mappa
Riparbella – Mappa
Posizione del comune di Riparbella all'interno della provincia di Pisa
Sito istituzionale

Riparbella è un comune italiano di 1 594 abitanti[2] della provincia di Pisa in Toscana.

Riparbella si trova nella Val di Cecina, nell'Alta Maremma o Maremma Settentrionale, storicamente conosciuta come Maremma Pisana.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Riparbella Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
T. max. mediaC) 11,3 11,8 14,5 18,3 22,3 26,1 29,3 29,5 26,4 21,5 16,7 12,5
T. min. mediaC) 5,0 5,4 7,6 10,7 13,9 16,8 19,1 19,1 16,4 12,5 8,8 5,9

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio della Madonna delle Grazie, Riparbella

«Castello degli Arcivescovi di Pisa, poi dei Pisani, ai quali lo tolsero a forza i Fiorentini nel 1447. Siede in un poggio ricoperto di ricche ulivete, e soprastante alla destra riva della Cecina. Salendovi per la parte di levante s'incontrano prima due Oratorii, uno dedicato alla Vergine, l'altro a San Celestino. Biforcasi poi la via principale, e sulla sinistra vedesi un arco o porticciola. Nel centro del castello è una piazza con pubblica cisterna; in un lato vedesi apposto ad una casa privata il pubblico orologio. Poco al disotto è la Chiesa parrocchiale.»

Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1034 come Riparbella, in una bolla di Guido vescovo di Volterra,[6] e deriva probabilmente dal latino Ripa Albella, cioè "riva bianca", dal biancore delle terre tufacee e sabbiose che costituiscono la cima della collina.

Riparbella, situata in bella posizione sulle pendici meridionali del Poggio di Nocola, a differenza degli altri paesi della zona non ha forma tondeggiante ma si è sviluppata lungo la strada sul crinale di un dorso collinare. Il centro storico sorto intorno al castello è di origine medioevale, e risale circa all'anno 1000, per opera dei conti Della Gherardesca. Nel 1157, in seguito a lasciti testamentari, entrò nel patrimonio dell'arcivescovato di Pisa.[7] Nel 1406, durante l'assedio di Pisa da parte della repubblica fiorentina, Riparbella entrò nei domini di Firenze.[7] Tra il 1494 ed il 1508, in occasione della guerra d'Italia del 1494-1498, si rese indipendente dal dominio fiorentino.[7] Il granduca Ferdinando II la elesse a marchesato nel 1635 e la concesse ad Andrea Carlotti, nobile veronese, i cui successori, nel 1737, la passarono a Carlo Ginori che la tenne fino alle riforme leopoldine della fine del XVIII secolo.[7] In seguito alle riforme, Riparbella divenne una comunità autonoma.[7]

Nel 1882 i territori di Collemezzano e La Cinquantina furono scorporati dal comune di Riparbella ed annessi a quello confinante di Cecina.[7]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del comune è stato riconosciuto con decreto del capo del governo 25 febbraio 1936 e si blasona:

«d'azzurro, al palo d’oro, caricato di uno scudetto d'argento, al giglio di Firenze di rosso.»

Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 4 aprile 2007, è un drappo di bianco.[8]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

In corrispondenza del crinale di Poggio Malconsiglio, è attualmente in esercizio un impianto eolico con 10 torri eoliche (ciascuna da 2 MW)[9].

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
28 maggio 1985 14 giugno 1990 Marcello Pioli Partito Comunista Italiano Sindaco [11]
14 giugno 1990 24 aprile 1995 Renzo Fantini Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra Sindaco [11]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Carlo Cosimi centro-sinistra Sindaco [11]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Carlo Cosimi centro-sinistra Sindaco [11]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Ghero Fontanelli centro-sinistra Sindaco [11]
8 giugno 2009 1º dicembre 2012 Ghero Fontanelli centro-sinistra Sindaco [11]
22 dicembre 2012 30 gennaio 2013 Giovanna Piccolo Comm. pref. [11]
27 maggio 2013 12 giugno 2017 Renzo Fantini lista civica: Riparbella democratica Sindaco [11]
12 giugno 2017 in carica Salvatore Neri lista civica: Siamo Riparbella Sindaco [11]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Riparbella, ha ospitato numerose tappe di eventi automobilistici sportivi, principalmente legati al mondo dei rally. Dal 1979 al 1991, faceva tappa il Rally di Sanremo, valevole per il campionato del mondo rally, e proprio una prova speciale famosa nell'ambiente rallystico, prendeva il nome del paese, richiamando folle di appassionati da tutta Italia e non solo. Oltre al mondiale, si sono svolte tappe anche di numerosi rally minori con validità italiana o nazionale (Rally Casciana terme, Rally Liburna) che si sono disputati fino a fine anni '90. Il tratto di strada interessato era quello che dal paese attraversa la collina e la selva di Campo a Quaranta fino alle porte della strada statale volterrana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 455.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Attilio Zuccagni-Orlandini, Indicatore topografico della Toscana granducale, Giuseppe Polverini Editore, Firenze 1856, p. 315.
  6. ^ Emanuele Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Volume 4, Firenze 1841, pp. 771-776.
  7. ^ a b c d e f Franco Franceschi, Gian Piero Pagni e Sergio Raveggi, La Toscana e i suoi comuni, terza edizione, Venezia, Marsilio, 1986, p. 310.
  8. ^ Riparbella (Pisa) D.P.R. 04.04.2007 concessione del gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 10 agosto 2022 =.
  9. ^ Parco eolico "Poggio Malconsiglio" - Riparbella (PI) - a set on Flickr
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 3, tomo II, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 521–533.
  • Franco Franceschi, Gian Piero Pagni e Sergio Raveggi, La Toscana e i suoi comuni, terza edizione, Venezia, Marsilio, 1986.
  • Ezio Tremolanti. Due antichi comuni delle Colline Superiori Pisane: Riparbella e Strido. CLD editore, Pontedera 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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