Raúl Ricardo Alfonsín

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Raúl Ricardo Alfonsín
Raúl Alfonsín nel 1984

45º Presidente dell'Argentina
Durata mandato10 dicembre 1983 –
8 luglio 1989
ViceVíctor Hipólito Martínez
PredecessoreReynaldo Bignone (Dittatura militare)
SuccessoreCarlos Saúl Menem

Senatore nazionale dell'Argentina
Durata mandato10 dicembre 2001 –
3 luglio 2002

Presidente del Comitato Nazionale dell'Unione Civica Radicale
Durata mandato10 dicembre 1999 –
10 dicembre 2001
PredecessoreFernando de la Rúa
SuccessoreÁngel Rozas

Durata mandato10 dicembre 1993 –
10 dicembre 1995
PredecessoreMario Losada
SuccessoreRodolfo Terragno

Durata mandato10 dicembre 1983 –
10 dicembre 1991
PredecessoreCarlos Raúl Contín
SuccessoreMario Losada

Deputato nazionale dell'Argentina
Durata mandato25 maggio 1973 –
24 marzo 1976

Durata mandato12 ottobre 1963 –
28 giugno 1966

Dati generali
Partito politicoUnione Civica Radicale
Titolo di studiolaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Buenos Aires e Università Nazionale di La Plata
Professioneavvocato
FirmaFirma di Raúl Ricardo Alfonsín

Raúl Ricardo Alfonsín (Chascomús, 12 marzo 1927Buenos Aires, 31 marzo 2009) è stato un politico argentino; è stato presidente dell'Argentina dal 10 dicembre 1983 all'8 luglio 1989.

L'ex presidente argentino Raúl Ricardo Alfonsin con Kirchner nel maggio 2004

Membro della Unión Cívica Radical, schierato su posizioni socialiste, venne eletto per la prima volta deputato nel 1958, vincendo nella circoscrizione provinciale di Buenos Aires. Nel 1973 venne candidato dal movimento radicale alla presidenza dell'Argentina, ma nelle consultazioni politiche fu sconfitto da Ricardo Balbín. Dopo il fallimento della giunta militare del Processo di riorganizzazione nazionale (che lo aveva costretto al silenzio) e soprattutto la disastrosa guerra delle Falkland, Alfonsin si ricandidò come presidente, venendo eletto nell'ottobre del 1983; fu quindi il primo presidente argentino eletto democraticamente dopo la fine della dittatura.

Durante il suo governo, uno dei più duraturi della storia dell'Argentina recente, molti membri influenti del precedente regime militare vennero arrestati per violazione dei diritti umani. Alfonsin attuò una politica laburista tentando di non surriscaldare troppo il clima sociale che il suo paese attraversava in quel momento. Nel 1984 firmò un trattato di amicizia e collaborazione con il presidente del Cile Augusto Pinochet, che permise all'Argentina di avere un alleato in più nel suo tentativo di costruzione del Mercosur.

Nel 1989, tuttavia, ci fu una grave crisi economica dovuta soprattutto all'aumento vertiginoso dell'inflazione, che raggiunse e superò il 200%. In varie città (in particolar modo Rosario), scoppiarono vari moti di protesta che lo costrinsero alle dimissioni. Nello stesso uscì trionfante della elezioni politiche un peronista, Carlos Saúl Menem. Dopo la sconfitta del suo partito alle presidenziali del 1995 che aveva candidato Horacio Massaccesi, continuò la sua attività politica come semplice parlamentare, pur rimanendo una figura prestigiosa del centro-sinistra latino americano.

È morto il 31 marzo 2009, a 82 anni, a causa di un tumore polmonare. Il suo feretro è stato esposto al Congresso nazionale argentino meta di numerosi sostenitori dell'ex presidente. La presidente Cristina Kirchner ha proclamato giorno di lutto nazionale e gli ha dedicato i funerali di Stato. È sepolto nel cimitero della Recoleta di Buenos Aires.

Onorificenze argentine

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Gran Maestro dell'Ordine del liberatore San Martín - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine di Maggio - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Principe delle Asturie per la cooperazione internazionale (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Presidente dell'Argentina Successore
Reynaldo Benito Antonio Bignone 10 dicembre 1983 - 8 luglio 1989 Carlos Saúl Menem
Controllo di autoritàVIAF (EN26382 · ISNI (EN0000 0001 2095 415X · LCCN (ENn82002125 · GND (DE118909304 · BNE (ESXX1122051 (data) · BNF (FRcb12032922b (data) · J9U (ENHE987007257503905171 · NSK (HR000165734