Lari (Casciana Terme Lari)

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Lari
frazione
Lari – Veduta
Lari – Veduta
Veduta di Lari
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Pisa
Comune Casciana Terme Lari
Territorio
Coordinate43°33′57.59″N 10°35′33.44″E / 43.565997°N 10.592621°E43.565997; 10.592621 (Lari)
Altitudine130 m s.l.m.
Superficie44,85 km²
Abitanti1 110[2] (2001)
Densità24,75 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale56035
Prefisso0587
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT050017
Cod. catastaleE455
Nome abitantilarigiano, larigiani[1]
PatronoLeonardo del Limosino e santa Maria Assunta
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lari
Lari
Sito istituzionale

Lari è una frazione che costituisce il capoluogo del comune italiano sparso di Casciana Terme Lari, nella provincia di Pisa, in Toscana.

Fino al 2013 costituì comune autonomo, composto anche dalle frazioni di Casciana Alta, Cevoli, Lavaiano, Perignano, San Ruffino e Usigliano. Dal 1º gennaio 2014 si è fuso con Casciana Terme per formare il nuovo comune di Casciana Terme Lari.

Conserva numerosi resti del suo illustre passato quando era (fino agli inizi del XIX secolo) di fatto il capoluogo delle Colline Pisane (dette anche Colline di Lari) e della Valdera.

Alla città è stata conferita la Bandiera arancione, un marchio di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell'entroterra italiano[3].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

I principali corsi d'acqua del territorio di Lari sono il fiume Zannone ed il fosso Reale, mentre nella zona est scorre il torrente Cascina, che si immette nel fiume Era.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In passato Lari è stato un importante centro politico, amministrativo e agricolo, di fatto svolgendo la funzione per secoli di "capoluogo della Colline Pisane".

Nell'antichità è importante località sulla strada tra Pisa e Volterra, città etrusca a cui Lari rimane legata fino alla tarda antichità. L'origine del nome "Lari" è stata ricondotta al termine etrusco-romano «lar», Lare, divinità protettrice delle vie di comunicazione campestri, e al nome di persona etrusco «Lars» (cfr. Lars Porsenna). Vari ritrovamenti effettuati nel territorio larigiano confermano una origine etrusca ed un'intensa attività in epoca romana (necropoli etrusca di S. Ruffino dell'VIII-VII secolo a.C., cippo sepolcrale etrusco di marmo -oggi al Castello dei Vicari)- del III-II secolo a.C., tomba etrusca di Casciana Alta, statua romana del I secolo a.C. del Castello dei Vicari), ritrovata da Giovanni Ranieri Fascetti.

Conquistata e fortificata dai Longobardi, fino all´XI secolo rimane libero comune rurale (il cui probabile stemma - a tre bande orizzontali blu, bianca e verde con al centro una volpe (forse un lupo) "passante al naturale" - era in uso fino al Seicento), con il popolo della comunità (contadini proprietari maschi per lo più) chiamati anche a scegliere e votare il parroco (ancora nel XVIII secolo il giuspatronato popolare era praticato).

Stemma di Lari in uso fino al XVI secolo, con la "volpe passante al naturale"

Risale all'epoca longobarda (che avevano scelto Lucca come capitale della Toscana) l'inclusione (fino al XVII secolo) di Lari nella diocesi di Lucca. Conteso tra Lucca (Comune e vescovo), Pisa (Comune e vescovo) e Repubblica di Firenze, Lari diventa un caposaldo della Repubblica di Pisa, mentre nel XIII secolo cade in mano alla famiglia (allora ribelle a Pisa) degli Upezzinghi.

Nel 1406 passa a Firenze, che ha appena preso la città di Pisa. Firenze eleva Lari al rango di capoluogo delle Colline pisane e livornesi, ospitando i Vicari del governo fiorentino (membri delle più nobili famiglie cittadine: Medici, Pitti, Capponi, Guicciardini, Silvatici e altre). Il Vicariato di Lari aveva giurisdizione su un vasto territorio che si estendeva da Pontedera a Riparbella, da Palaia e Peccioli a Rosignano Marittimo e Livorno. Durante i primi secoli della dominazione fiorentina la frazioni settentrionali vengono spopolate, con il Comune di Perignano che si riunisce ormai a Lari. Tra fine Quattrocento e inizi Cinquecento Lari è di nuovo parte della rinata Repubblica di Pisa, che però perderà definitivamente la sua indipendenza nel 1509.

Con le riforme asburgo-lorenesi dell'Ottocento e l'annessione al Piemonte, Lari perde progressivamente importanza amministrativo-giudiziaria, mantenendo però - fino a metà del Novecento - una certa importanza commerciale (mercato settimanale e fiere del bestiame) e agricola (produzione delle ciliegie). In epoca fascista le frazioni sud vennero staccate dal comune di Lari per creare il comune di "Bagni di Casciana", oggi Casciana Terme. Un referendum tenutosi nei giorni 6 e 7 ottobre 2013 ha visto prevalere il sì ad una proposta delle amministrazioni di Lari e Casciana Terme di dar origine ad un unico comune a partire dal 1º gennaio 2014, denominato Casciana Terme Lari.

Oggi Lari conserva le imponenti strutture della fortezza rinascimentale, già residenza dei Vicari fiorentini. Il complesso, ben conservato, è aperto al pubblico durante tutto l'anno (orari di apertura su www.castellodilari.it). Nel complesso sono visibili reperti etruschi, romani e rinascimentali (terrecotte invetriate dei Della Robbia), affreschi medievali e rinascimentali, il "Salone dei tormenti", le carceri, i sotterranei detti "l'inferno". Il castello, dopo alcuni decenni d'abbandono, negli ultimi 15 anni ha vissuto (grazie soprattutto al volontariato giovanile) un momento di rinascita e sta diventando la principale risorsa del centro storico, richiamando sul capoluogo del comune ogni anno decine di migliaia di turisti. Non pochi sono i turisti che si recano al Castello anche per vedere i luoghi che secondo alcune testimonianze sarebbero abitati dal locale fantasma, di nome Rosso della Paola.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma in uso prima della concessione ufficiale

Con decreto del presidente della Repubblica del 29 ottobre 2012[4] venne concesso al Comune di Lari uno stemma

«di azzurro, alla torre d'argento, murata di nero, merlata alla guelfa di cinque, chiusa di nero, finestrata di due in fascia, dello stesso, fondata sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori da Comune»

e un gonfalone consistente in un drappo di bianco. In precedenza lo stemma del comune era d'azzurro, alla torre merlata alla guelfa, fondata sulla campagna al naturale e il gonfalone era un drappo di color azzurro. Entrambi gli stemmi si rifacevano al castello e alla torre che dominavano il paese; lo stemma con la torre è attestato fin dal 1534.[5]

Fino alla metà del XVII secolo, lo stemma usato dalla comunità di Lari fu la volpe, passante al naturale, sullo sfondo di un interzato in fascia di azzurro, di argento e di verde.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Logge del Mercato
  • Palazzo Comunale
  • Ex palazzo della Cancelleria
  • Ex palazzo comunale
  • Acquedotto comunale

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Sono qui riportati gli abitanti del comune autonomo di Lari dal 1861 al 2011, che comprendeva oltre alla frazione capoluogo anche quelle di Casciana Alta, Cevoli, Lavaiano, Perignano, San Ruffino e Usigliano.

Abitanti censiti[6]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Archivi e biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

  • Archivio comunale di Lari
  • Archivio parrocchiale di Lari
  • Biblioteca comunale di Lari

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Teatri[modifica | modifica wikitesto]

Media[modifica | modifica wikitesto]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Sagra della Ciliegia (ultima settimana di maggio e prima di giugno)
  • Festival Collinarea (ultima settimana di luglio e prima di agosto)
  • Festa Rossa dei lavoratori (1º maggio)

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo di Lari è composto dall'antica parte castellana, in posizione dominante su una collina, e da una parte moderna sviluppatasi intorno ad essa verso le pendici del colle.

Numerose sono inoltre le varie località rurali che convergono intorno al paese. Si ricordano Aiale, Boschi, Capannile, Colle, Croce, Gramugnana, La Capannina, Orceto e Querceto.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda l'artigianato, è diffusa e rinomata l'antica arte del mobile grazie alla quale vengono realizzati oggetti spazianti dallo stile rinascimentale fino a quello moderno.[7]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Quello che segue è l'elenco degli amministratori del comune autonomo di Lari fino al 2014, anno dell'istituzione del comune di Casciana Terme Lari.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
18 agosto 1988 23 dicembre 1991 Paolo Biasci Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
23 dicembre 1991 7 giugno 1993 Giovanni Bacci Partito Democratico della Sinistra Sindaco [8]
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Giovanni Bacci Partito Democratico della Sinistra Sindaco [8]
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Giovanni Bacci centro-sinistra Sindaco [8]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Ivan Mencacci centro-sinistra Sindaco [8]
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Ivan Mencacci "L'Ulivo Un progetto per Lari" (Democratici di Sinistra/Partito Democratico) Sindaco [8]
16 maggio 2011 1º gennaio 2014 Mirko Terreni "Uniti in un progetto per Lari - Centrosinistra" (Partito Democratico) Sindaco [8]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 273.
  2. ^ Dati censimento Istat 2001
  3. ^ Sull'effettiva validità di questo riconoscimento sono stati nel 2010 avanzati dubbi, soprattutto al riguardo della cosiddetta Sentieristica, tanto pubblicizzata nel comune ma poi inutilizzabile. Cfr. Il Gazzettino delle Colline del 15 agosto 2010 http://fibonacci.yolasite.com/resources/2010%20n%201%20part%203.pdf
  4. ^ Lari (Pisa) D.P.R. 29.10.2012 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it.
  5. ^ a b Gian Piero Pagnini (a cura di), Gli stemmi dei Comuni toscani al 1860, Firenze, Edizioni Polistampa, 1991, p. 38, ISBN 88-7040-108-1.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 8.
  8. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 2, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 505–528.
  • Giuliano Meini, Lari, Casciana Terme, 1980
  • Maurizio Tani, Conoscere Lari. Storia ed economia, 1989 (Proloco Lari, 2001 e Ass.ne Il Castello, 2016), su castellodilari.it.
  • Maurizio Tani, Lari attraverso i secoli, Lari, 1994 (rist. 1996)
  • Paola Picchioni,Colline pisane Felici editore, 2014
  • Ezio Tremolanti, Le colline Pisane nel Medioevo. Pacini Editore 1992
  • Ezio Tremolanti, I catasti dei contadini del sec. XV. Pacini Editore 1995
  • Ezio Tremolanti, Le colline Pisane nel Rinascimento. Pacini Editore 1998
  • Ezio Tremolanti, Possessioni e primi insediamenti abitativi in Boschi di Lari. Cld 1999
  • Ezio Tremolanti, Il seicento, secolo di profonda crisi e speranzosa ripresa. Cld 2001
  • Ezio Tremolanti, Un antico castello delle colline Pisane : Lari. Cld 2003
  • Ezio Tremolanti, Profilo politico ed economico dei Secoli XIX e XX Lari e dintorni. Cld 2011
  • Ezio Tremolanti, La casa dei vecchi di Lari da I.P.B. a Ente Morale, da I.P.A.B a Fondazione Onlus. Cld 2014

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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