Erinnyis obscura

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Erinnyis obscura
Erinnyis obscura
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Bombycoidea
Famiglia Sphingidae
Sottofamiglia Macroglossinae
Tribù Dilophonotini
Sottotribù Dilophonotina
Genere Erinnyis
Specie E. obscura
Nomenclatura binomiale
Erinnyis obscura
(Fabricius, 1775)
Sinonimi

Anceryx rhaebus
Boisduval, 1870
Dilophonota festa
Edwards, 1882
Erinnyis cinerosa
Grote, 1865
Erinnyis domingonis
(Butler, 1875)
Erinnyis domingonis pallescens
Clark, 1936
Erinnyis obscura jamaicensis
Clark, 1935
Erinnyis phalaris
Kirby, 1892
Sphinx obscura
Fabricius, 1775
Sphinx picta
Sepp, 1848
Sphinx rustica
Schaller, 1788

Sottospecie
  • Erinnyis obscura obscura
  • Erinnyis obscura conformis
  • Erinnyis obscura socorroensis

Erinnyis obscura (Fabricius, 1775)[1] è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in America Settentrionale, Centrale e Meridionale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

È la seconda più piccola specie di Erinnyis, dopo E. guttularis, tanto che gli esemplari più grandi raggiungono appena le dimensioni delle più piccole E. oenotrus.[2][3]
L'ala anteriore mostra una colorazione di fondo grigio-brunastra, con disegni più marcati, di un marrone scuro, specie nel maschio. Il dimorfismo sessuale ricorda quello riscontrabile in E. ello ed in E. yucatana, con il maschio che rivela nell'ala anteriore una banda scura longitudinale, totalmente assente nella femmina.[2][3]
L'ala posteriore è arancione, tendente al marroncino via via che ci si avvicina al termen, con nervature più scure; si nota una macchia bipartita bianca e marrone in prossimità dell'angolo anale.[2][3]
Il torace e l'addome appaiono brunastri, ma il primo dei due è più scuro.[2]
Le antenne sono filiformi e appena uncinate alle estremità, con una lunghezza pari a circa la metà della costa.[2][4]
Nel genitale maschile, i lobi dell'uncus appaiono appuntiti e più corti rispetto ai sottili e affusolati processi dello gnathos.[3]
L'apertura alare va da 56 a 59 mm nel maschio e da 59 a 65 mm nella femmina.[4]

Larva[modifica | modifica wikitesto]

Il bruco è verde-giallastro, con due linee laterali grigiastre che corrono dal capo fino alla base del cornetto caudale. Le zampe mostrano delle macchioline nere in prossimità della base.[2][4]

Pupa[modifica | modifica wikitesto]

La crisalide è anoica, lucida e nerastra, con disegni arancioni, ed un cremaster poco sviluppato. Si può rinvenire entro un bozzolo posto a scarsa profondità nella lettiera del sottobosco. La fase pupale dura circa quattordici giorni.[4]

L'ecozona neotropicale

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di questa specie si estende soprattutto sull'ecozona neotropicale, e solo in piccola parte su quella neartica, comprendendo Argentina (Buenos Aires, Catamarca, Chaco, Córdoba, Corrientes, Entre Ríos, Formosa, Jujuy, La Rioja, Misiones, Salta, Santa Fe, Tucumán), il Belize, la Bolivia (Cochabamba, La Paz, Santa Cruz), il Brasile orientale, la Colombia (Meta), la Costa Rica, Cuba, l'Ecuador, le Galápagos (la sola sottospecie E. o. conformis), la Giamaica, la Guadalupa, la Guyana, la Guyana francese (Matoury, Sinnamary), Haiti, l'Honduras, la Martinica, il Messico, il Paraguay, il Perù, la Repubblica Dominicana, gli Stati Uniti meridionali (Arizona, Arkansas, California, Florida, Mississippi, Nebraska, Dakota del Nord, Nuovo Messico, Oklahoma, Pennsylvania, Texas), il Suriname, l'Uruguay, il Venezuela.[1][2][3][4][5][6][7][8][9]

L'habitat è rappresentato da foreste tropicali, dal livello del mare fino a zone collinari.[4]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

L'entomologo ed economista danese Johan Christian Fabricius (1745-1808), che per primo descrisse la specie nel 1775[1]
Infiorescenza di Saponaria officinalis
Carica papaya
Erinnyis domingonis, oggi considerata sinonimo di E. obscura
Erinnyis obscura ritratta nella tavola n°96 del "Natuurlijke Historie van Surinaamsche Vlinders, naar het leven geteekend" di Jan Sepp (1848)

Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola, posta all'estremità dell'addome.[4]

Periodo di volo[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti sono rinvenibili tutto l'anno nella fascia tropicale dell'areale;[4] la sottospecie E. o. conformis vola da marzo a luglio.[8]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti si nutrono durante la notte del nettare di varie specie tra cui:[4]

I bruchi attaccano le foglie di membri di diverse famiglie, tra cui:[2][4][5][8][9]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Allo stato attuale vengono riconosciute tre sottospecie:[2][3][4][5]

  • Erinnyis obscura obscura Fabricius, 1775 - Syst. Ent.: 538 - Locus typicus: America[1]
  • Erinnyis obscura conformis Rothschild & Jordan, 1903 - Novit. zool. 9 (suppl.): 369 - Locus typicus: Galápagos - Molto simile a E. o. obscura, ma con un dimorfismo sessuale meno marcato. Il torace è uniformemente grigio in ambo i sessi, così come l'ala anteriore, che anche nei maschi è mancante della tipica linea nera trasversale, così da renderli molto simili alle femmine. L'ala posteriore ha un colore di fondo simile a quello di E. o. obscura, anche se leggermente più intenso, ma qui il margine esterno è marcatamente brunastro, e la macchia in prossimità dell'angolo anale si sgrana in una serie di punti neri ben definiti. Sono assenti le venature scure, visibili in E. o. obscura. L'apertura alare è di circa 58 mm.[6][8][10]
  • Erinnyis obscura socorroensis Clark, 1926 - Proc. New Engl. zool. Club. 9: 50 - Locus typicus: Isole Revillagigedo - Di colorazione intermedia tra E. o. obscura ed E. o. conformis, e con un dimorfismo sessuale molto ridotto. L'ala anteriore ha una colorazione più uniforme rispetto a quella delle altre due sottospecie. Nell'ala posteriore, la banda marginale scura è più sottile di quella in E. o. conformis, diventando vestigiale tra M1 ed M3. La fila di puntini neri in prossimità dell'angolo anale è presente, ma meno definita che in E. o. conformis. Le venature scure, assenti in E. o. conformis, qui sono presenti, ma meno pronunciate rispetto a E. o. obscura.[7][9][11]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati riportati dieci sinonimi:[3][5]

  • Anceryx rhaebus Boisduval, 1870 - Considérations Lépid. Guatemala: 72 (sinonimo eterotipico) - Locus typicus: Honduras[12]
  • Dilophonota festa Edwards, 1882 - Papilio 2 (1) : 11 (sinonimo eterotipico) - Locus typicus: Texas nord-occidentale[13]
  • Erinnyis cinerosa Grote, 1865 - Ann. Lyc. nat. Hist. N.Y. 8 : 201 (sinonimo eterotipico)[14]
  • Erinnyis domingonis (Butler, 1875) - Proc. zool. Soc. Lond. 1875: 258 (sinonimo eterotipico, secondo alcuni autori da considerarsi specie a parte) - Locus typicus: Haiti[15]
  • Erinnyis domingonis pallescens Clark, 1936 (sinonimo eterotipico)
  • Erinnyis obscura jamaicensis Clark, 1935 (sinonimo eterotipico)
  • Erinnyis phalaris Kirby, 1892 (sinonimo eterotipico)
  • Sphinx obscura Fabricius, 1775 - Syst. Ent.: 538 (sinonimo omotipico) - Locus typicus: America[1]
  • Sphinx picta Sepp, 1848 - Surinaam. Vlinders 2 (24): 215, pl. 96 (sinonimo eterotipico) - Locus typicus: Suriname[16]
  • Sphinx rustica Schaller, 1788 (sinonimo eterotipico)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Johan Christian Fabricius, Systema Entomologiae, sistens Insectorum Classes, Ordines, Genera, Species, Adiectis Synonymis, Locis, Descriptionibus, Observationibus. Syst. Ent.: 538, 1775.
  2. ^ a b c d e f g h i Bernard D'Abrera, Sphingidae Mundi. Hawk Moths of the World. Based on a Checklist by Alan Hayes and the collection he curated in the British Museum (Natural History), 1ª ed., Faringdon, Oxon., SN7 7DR United Kingdom, E.W. Classey Ltd., 1986, pp. 98-99, ISBN 0860960226.
  3. ^ a b c d e f g CATE Creating a Taxonomic e-science - E. o. obscura, su cate-sphingidae.org. URL consultato il 19 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2012).
  4. ^ a b c d e f g h i j k Silkmoths - E. o. obscura, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 19 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2015).
  5. ^ a b c d Funet, su ftp.ipv6.funet.fi. URL consultato il 19 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2014).
  6. ^ a b "CATE - E. o. conformis [collegamento interrotto], su cate-sphingidae.org. URL consultato il 19 settembre 2011.
  7. ^ a b "CATE - E. o. socorroensis [collegamento interrotto], su cate-sphingidae.org. URL consultato il 19 settembre 2011.
  8. ^ a b c d "Silkmoths - E. o. conformis, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 19 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2008).
  9. ^ a b c "Silkmoths - E. o. socorroensis, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 19 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2008).
  10. ^ Rothschild L.W. & Jordan K., A revision of the lepidopterous family Sphingidae. Novitates zoologicae, 9, 1-972, Londra, 1903.
  11. ^ Benjamin Preston Clark, Descriptions of twelve new Sphingidae and remarks upon some other species. Proceedings of the New England zoological Club, 9, 45-59, 1926.
  12. ^ Jean Baptiste Alphonse Dechauffour de Boisduval, Considerations sur des Lépidoptères envoyés du Guatemala à M. de l'Orza Considérations Lépid. Guatemala: 100pp, Parigi, 1870.
  13. ^ Henry Edwards, New species of Heterocera. Papilio 2 (1) : 9-15, 1882.
  14. ^ Augustus Radcliffe Grote, Remarks on the Sphingidae of Cuba and Description of a New Species of Ambulyx from Brazil. Annals of the Lyceum of Natural History of New-York, 8: 201, 1865.
  15. ^ Arthur Gardiner Butler, Proceedings of the Zoological Society of London 1875: 258, 1875.
  16. ^ Jan Sepp, Natuurlijke Historie van Surinaamsche Vlinders, naar het leven geteekend. Papillons de Surinam dessinés d'après nature Surinaam. Vlinders 2 (24): 209-216, pl. 93-96, 1848.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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  • Boisduval, [1875] - Histoire Naturelle des Insectes. Species Général des Lépidoptéres Hétérocéres. Tome Premier. Sphingides, Sésiides, Castnides, 1: 1-568, pl. 1-11
  • Burmeister, 1878 - Description physique de la République Argentine d'après des observations personelles et étrangeres. 5. Lépidoptères. Première partie. Contenant les diurnes, crépusculaires et bombycoïdes 5: vi, 526pp
  • Butler, 1881 - Notes on some North American Lepidoptera. Papilio 1 (7): 103-106, (8): 128-132, (9): 168-171, (11): 220-223
  • (EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science+Business Media B.V., 2008, pp. lxiii + 4346, ISBN 978-1-4020-6242-1, LCCN 2008930112, OCLC 837039413.
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  • Cramer, [1779]; Cramer, [1780] - Uitlandsche Kapellen (Papillons exotiques) 3 (17-21): 1-104, pl. 193-252 (1779) (22): 105-128, pl. 253-264 ([1780]) (23-24): 129-176, pl. 265-288 (1780)
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  • Walker, 1856 - List of the Specimens of Lepidopterous Insects in the Collection of the British Museum, 8: 1-271

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