Campionato internazionale sportprototipi 1966

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Campionato internazionale costruttori 1966
Edizione n. 1 del Campionato internazionale sportprototipi
Dati generali
Inizio5 febbraio
Termine14 agosto
Prove8
Titoli in palio
Costruttori entro 2.0 litriBandiera della Germania Porsche
su 906
Costruttori oltre 2.0 litriBandiera degli Stati Uniti Ford
su GT40 Mk II e GT40 X1
Altre edizioni
Successiva

Il Campionato internazionale costruttori 1966, la cui denominazione ufficiale in inglese era International Manufacturers Championship, è stata la 1ª edizione del Campionato internazionale sportprototipi.

Organizzato e regolamentato dalla Federazione Internazionale dell'Automobile, tramite la Commissione Sportiva Internazionale, per le sportprototipo gruppo 6 senza limiti di cilindrata, suddivise in due divisioni per ognuna delle quali viene assegnato un titolo assoluto. Si aggiudicano i titoli la Porsche nella divisione entro 2.0 litri e la Ford nella divisione oltre 2.0 litri.

Regolamento[modifica | modifica wikitesto]

Titoli assoluti

Vengono assegnati due titoli assoluti:

  • Campionato internazionale costruttori entro 2.0 litri riservato ai costruttori di sportprototipi appartenenti al gruppo 6 con cilindrata entro 2.0 litri[1].
  • Campionato internazionale costruttori oltre 2.0 litri riservato ai costruttori di sportprototipi appartenenti al gruppo 6 con cilindrata oltre 2.0 litri[2].
Categorie

Partecipano al Campionato le seguenti categorie di vetture[3]:

  • Gruppo 3: vetture gran turismo costruite in numero minimo di 500 esemplari in un anno senza limiti di cilindrata.
  • Gruppo 4: vetture sport prodotte costruite in numero minimo di 50 esemplari in un anno senza limiti di cilindrata.
  • Gruppo 5: vetture turismo speciali senza limiti minimi di esemplari costruiti.
  • Gruppo 6: sportprototipi senza limiti minimi di esemplari costruiti e senza limiti di cilindrata suddivisi in due classi principali:
entro 2.0 litri di cilindrata massima
oltre 2.0 litri di cilindrata massima

Alle gare le vetture vengono classificate come Sport (S), Prototipi (P) e Gran turismo (GT) indifferentemente dal gruppo di appartenenza[3]. Le macchine vengono portate in gara in varie versioni, spesso molto diverse tra loro, pertanto lo stesso modello di auto può gareggiare in categorie diverse anche nella medesima gara[3].

Costruttori[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Data Gara Costruttore Piloti Resoconto
1 6 febbraio Bandiera degli Stati Uniti 24 Ore di Daytona Bandiera degli Stati Uniti Ford Bandiera del Regno Unito Ken Miles
Bandiera degli Stati Uniti Lloyd Ruby
Resoconto
2 26 marzo Bandiera degli Stati Uniti 12 Ore di Sebring Bandiera degli Stati Uniti Ford Bandiera del Regno Unito Ken Miles
Bandiera degli Stati Uniti Lloyd Ruby
Resoconto
3 25 aprile Bandiera dell'Italia 1000 km di Monza Bandiera dell'Italia Ferrari Bandiera del Regno Unito John Surtees
Bandiera del Regno Unito Mike Parkes
Resoconto
4 8 maggio Bandiera dell'Italia Targa Florio Bandiera della Germania Porsche Bandiera del Belgio Willy Mairesse
Bandiera della Svizzera Herbert Müller
Resoconto
5 22 maggio Bandiera del Belgio 1000 km di Spa Bandiera dell'Italia Ferrari Bandiera del Regno Unito Mike Parkes
Bandiera dell'Italia Ludovico Scarfiotti
Resoconto
6 5 giugno Bandiera della Germania 1000 km del Nürburgring Bandiera degli Stati Uniti Chaparral Bandiera della Svezia Jo Bonnier
Bandiera degli Stati Uniti Phil Hill
Resoconto
7 19 giugno Bandiera della Francia 24 Ore di Le Mans Bandiera degli Stati Uniti Ford Bandiera della Nuova Zelanda Bruce McLaren
Bandiera della Nuova Zelanda Chris Amon
Resoconto
8 14 agosto Bandiera della Germania Gran Premio di Hockenheim Bandiera della Germania Porsche Bandiera della Germania Gerhard Mitter
Bandiera della Germania Günther Klass
Resoconto

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Campionato internazionale costruttori entro 2.0 litri[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguente tabella riassuntiva viene riportata la classifica completa del Campionato internazionale costruttori entro 2.0 litri[1].

Pos Costruttore Pr 1 Pr 2 Pr 3 Pr 4 Pr 5 Pr 6 Pr 7 Pr 8 Totale
1 Bandiera della GermaniaPorsche 10 10 10 (5) 12 (9) 42
2 Bandiera dell'ItaliaFerrari 7 (4) 10 9 10 36
3 Bandiera del Regno UnitoAustin-Healey 3 5 2 3 (2) 13
4 Bandiera della FranciaAlpine 7 5 12
5 Bandiera del Regno UnitoTriumph 7 7
6 Bandiera dell'ItaliaASA 4 4
6 Bandiera dell'ItaliaAbarth 4 4
8 Bandiera del Regno UnitoLotus Cars 3 3
9 Bandiera del BelgioApal 1 1

Campionato internazionale costruttori oltre 2.0 litri[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguente tabella riassuntiva viene riportata la classifica completa del Campionato internazionale costruttori oltre 2.0 litri[2].

Pos Costruttore Pr 1 Pr 2 Pr 3 Pr 4 Pr 5 Pr 6 Pr 7 Pr 8 Totale
1 Bandiera degli Stati UnitiFord 10 10 6 12 38
2 Bandiera dell'ItaliaFerrari (4) 10 10 9 7 36
3 Bandiera degli Stati UnitiChaparral 10 10

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo 6 entro 2.0 litri
Gruppo 6 oltre 2.0 litri

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) 1966 - International Manufacturers Championship-Prototypes 2000 - final positions and tables, su wsrp.ic.cz, World Sports Racing Prototypes. URL consultato il 19 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  2. ^ a b (EN) 1966 - International Manufacturers Championship-Prototypes +2000 - final positions and tables, su wsrp.ic.cz, World Sports Racing Prototypes. URL consultato il 19 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  3. ^ a b c (EN) World Sportscar Championship 1966, su wsrp.ic.cz, World Sports Racing Prototypes. URL consultato il 17 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Zana, L'epopea delle Sport e Prototipi, Giorgio Nada Editore, 2011, ISBN 978-88-7911-535-3.
  • Maurizio Ravaglia & Gianni Cancellieri, Enciclopedia dello Sport-Motori, Enciclopedia Italiana Treccani, 2003.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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