By the Way (album Red Hot Chili Peppers)

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By the Way
album in studio
ArtistaRed Hot Chili Peppers
Pubblicazione9 luglio 2002
Durata66:38
Dischi1
Tracce16
Genere[1]Pop rock
Rock alternativo
Funk metal
EtichettaWarner Bros.
ProduttoreRick Rubin
RegistrazioneCello Studios, Chateau Marmont
FormatiCD, 2 LP, download digitale
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera del Belgio Belgio[2]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Germania Germania (3)[3]
(vendite: 450 000+)
Bandiera di Hong Kong Hong Kong[4]
(vendite: 10 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[5]
(vendite: 35 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[6]
(vendite: 40 000+)
Bandiera dell'Ungheria Ungheria[7]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Argentina Argentina[8]
(vendite: 40 000+)
Bandiera dell'Australia Australia (5)[9]
(vendite: 350 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[10]
(vendite: 30 000+)
Bandiera del Brasile Brasile (2)[11]
(vendite: 250 000+)
Bandiera del Canada Canada (2)[12]
(vendite: 200 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[13]
(vendite: 50 000+)
Bandiera dell'Europa Europa (3)[14]
(vendite: 3 000 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia[15]
(vendite: 30 000+)
Bandiera della Francia Francia[16]
(vendite: 300 000+)
Bandiera del Giappone Giappone (2)[17]
(vendite: 500 000+)
Bandiera della Grecia Grecia[18]
(vendite: 20 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (3)[19]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda (2)[20]
(vendite: 30 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[21]
(vendite: 80 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (7)[22]
(vendite: 2 100 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[23]
(vendite: 100 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[24]
(vendite: 2 000 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera (2)[25]
(vendite: 80 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[26]
(vendite: 25 000+)
Red Hot Chili Peppers - cronologia
Album precedente
(1999)
Album successivo
(2003)
Singoli
  1. By the Way
    Pubblicato: 10 giugno 2002
  2. The Zephyr Song
    Pubblicato: 17 agosto 2002
  3. Can't Stop
    Pubblicato: 24 gennaio 2003
  4. Dosed
    Pubblicato: 19 maggio 2003
  5. Universally Speaking
    Pubblicato: 15 luglio 2003
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[27]
Blender[29]
Entertainment WeeklyB[30]
The Guardian[31]
Los Angeles Times[32]
NME7/10[33]
Q[34]
Rolling Stone[35]
USA Today[36]
The Village VoiceB−[37]

By the Way è l'ottavo album in studio del gruppo musicale statunitense Red Hot Chili Peppers, pubblicato il 9 luglio 2002 dalla Warner Bros. Records.

Si tratta del loro terzo lavoro per vendite (8 milioni di copie)[38], dopo Californication e Blood Sugar Sex Magik. Negli Stati Uniti è stato premiato con due dischi di platino.[24]

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Il processo di scrittura e registrazione di By the Way cominciò nella primavera del 2001, subito dopo la fase finale del tour promozionale del precedente album in studio Californication. I membri della formazione si dedicarono al processo creativo del disco in modo indipendente, nelle proprie rispettive abitazioni e in altri luoghi esterni allo studio di registrazione.[39] La lavorazione dipese in gran parte da John Frusciante ed Anthony Kiedis, che collaborarono nella stesura dei testi e delle parti di chitarra.[40] Per la registrazione di By the Way, il gruppo decise di affidare la produzione di nuovo a Rick Rubin.[41]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il grande successo di Californication, il gruppo decide di incidere un disco nettamente diverso rispetto ai precedenti continuando comunque l'evoluzione "mainstream" e melodica iniziata con Californication: così, nel 2002, esce By The Way, la prima edizione in vinile in 2 LP e poi successivamente verrà masterizzato in Compact Disc.

Anthony scrive nella sua autobiografia Scar Tissue: "Scrivere By the Way, il nostro album seguente fu un'esperienza totalmente diversa da Californication. John era tornato se stesso e traboccava fiducia."

L'album riscuote ancora una volta un gran successo di pubblico, come dimostrano i passaggi radio della stessa title track o di The Zephyr Song, ma scontenta i vecchi fan, ancora radicati al vecchio stile funk del gruppo; stile peraltro ancora presente, in versione modernizzata e meno ruvida, in brani come Can't Stop, Throw Away Your Television, o con contaminazioni ska (On Mercury) e psichedeliche (This Is the Place). La suddetta Can't Stop e la title track sono le uniche tracce del disco contraddistinte dalla presenza di parti vocali rap, confermando ancora una volta il parziale allontanamento del gruppo dalle sonorità dei primi album.[42]

Le sonorità meno ruvide sono scaturite da un momento di forte crisi affettiva di Anthony Kiedis, appena uscito da una lunga relazione sentimentale. Inoltre è stata più forte l'influenza del chitarrista John Frusciante, per la creazione delle sonorità del disco.[43] Tirando le somme, By the Way è un album valido dal punto di vista tecnico. Il pop-rock inconcepibile nei primi album per una band che della fisicità e del crossover faceva la sua forza, ha qui trovato la sua evoluzione tecnica che era nata a partire dal più convincente Californication.[44] L'album è stato prevalentemente ispirato da sonorità degli anni settanta, molto care a Frusciante, che si rende ancora una volta protagonista grazie ai cori e alla sua chitarra, dalla quale riesce a sprigionare melodie semplici ma allo stesso tempo molto efficaci.[45] Ed è proprio qui che sta l'abilità di John, un musicista completo che si offre nell'uso di sintetizzatori e tastiere (Warm Tape).

L'edizione giapponese di By The Way contiene anche l'inedita Time.

La copertina, l'artwork e le fotografie dell'album sono opera del pittore e fotografo Julian Schnabel. La figura femminile rappresentata sulla copertina è sua figlia Stella, all'epoca fidanzata con Frusciante.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

L'album ricevette critiche positive dalla stampa specializzata, che di By the Way dichiarò di apprezzare la svolta testuale e melodica, per quanto già accennata in alcuni lavori precedenti. Zac Johnson di AllMusic considerò il disco "un prodotto sofisticato, dove però gli autori hanno saputo mantenere intatto il loro spirito spensierato e ribelle".[27] Rolling Stone considerò l'album "follemente melodico" e "capace di bilanciare sonorità sporche e grandi aspirazioni artistiche", e lo paragonò in particolare a Pet Sounds dei Beach Boys.[35] La rivista Mojo elogiò la registrazione, considerandola "la più potente dai tempi di Blood Sugar Sex Magik".[28][46] Anche la rivista Q apprezzò By the Way, considerandola "una registrazione di ottima qualità, contenente non poche sorprese."[47] Kimberly Mack di PopMatters considerò l'album "un notevole passo in avanti rispetto al furore giovanile dei lavori precedenti", ed apprezzò "le connotazioni personali dei testi del cantante", inoltre considerò il chitarrista "un notevole punto di forza della formazione."[48]

Vi furono però anche critiche negative. La rivista Blender considerò By the Way uno seguito impersonale e ripetitivo di Californication, ribattezzandolo "Californication 2", e sostenendo che il gruppo non era in grado di proporre qualcosa di diverso da canzoni rock orecchiabili, che hanno contraddistinto le ultime fasi della loro carriera.[29] Jaime Lowe di The Village Voice bocciò i testi di Kiedis, considerandoli "sconcertanti" e sostenendo "che il cantante si era limitato a leggere rime su un dizionario, e poi unirle in locuzioni cantabili fatte di parole a caso."[49] Robert Christgau criticò negativamente la stesura dei testi, scrivendo che "il cantante non aveva ancora raggiunto una sufficiente maturità vocale e testuale."[37] Il giornale Entertainment Weekly considerò By the Way una prova ben riuscita, ma non apprezzò l'eccessiva mitezza di esecuzione e composizione.[30]

Il sito AllMusic elogiò la title track "By the Way", sostenendo che il brano era capace di unire in modo professionale "ammiccamenti funk, armonie dolci, riferimenti a ragazze occasionali e ricordi d'estate."[50] La rivista Rolling Stone apprezzò "la capacità della traccia "The Zephyr Song" di evocare le atmosfere assolate della California".[35]

Tour promozionali[modifica | modifica wikitesto]

Per promuovere l'album, il gruppo intraprese il By the Way World Tour nel 2002 e nel 2003 e il Roll on the Red Tour nel 2004. Prima dell'inizio del primo tour, Flea intuiva che c'erano dei problemi con John, pensando che il chitarrista volesse lasciare la band per seguire un suo progetto solista. La band si radunò per chiarire i problemi e tutto si risolse, infatti John non aveva alcuna intenzione di lasciare la formazione. Le date significative, tra le altre, furono: Fuji Rock Festival, Coachella Valley Music and Arts Festival, un concerto al Madison Square Garden di NY e il Rock am Ring festival verso la fine del tour. Da questo tour venne pubblicato il DVD Live at Slane Castle, ripreso in Irlanda il 23 agosto 2003 davanti a 80.000 persone.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Il vinile di By the Way

Testi e musiche di Red Hot Chili Peppers.

  1. By the Way – 3:37
  2. Universally Speaking – 4:19
  3. This Is the Place – 4:17
  4. Dosed – 5:12
  5. Don't Forget Me – 4:37
  6. The Zephyr Song – 3:52
  7. Can't Stop – 4:29
  8. I Could Die for You – 3:13
  9. Midnight – 4:55
  10. Throw Away Your Television – 3:44
  11. Cabron – 3:38
  12. Tear – 5:17
  13. On Mercury – 3:28
  14. Minor Thing – 3:37
  15. Warm Tape – 4:16
  16. Venice Queen – 6:08
Traccia aggiuntiva nella versione giapponese
  1. Time – 3:47

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica Posizione
massima
Australia[51] 1
Austria[51] 1
Belgio (Fiandre)[51] 1
Belgio (Vallonia)[51] 2
Danimarca[51] 1
Finlandia[51] 1
Francia[51] 2
Germania[51] 1
Italia[51] 1
Norvegia[51] 1
Nuova Zelanda[51] 1
Paesi Bassi[51] 1
Regno Unito 1
Stati Uniti 2
Svezia[51] 1
Svizzera[51] 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) By the Way - Red Hot Chili Peppers, su senscritique.com, Sens Critique. URL consultato il 14 marzo 2022.
  2. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2002, su Ultratop. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  3. ^ (DE) Red Hot Chili Peppers – By The Way – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  4. ^ (EN) IFPIHK Gold Disc Award − 2002, su ifpihk.org, IFPI Hong Kong. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
  5. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  6. ^ (SV) Red Hot Chili Peppers – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  7. ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2001, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 28 dicembre 2021.
  8. ^ (ES) Discos de Oro y Platino – 2002, su capif.org.ar, Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 12 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  9. ^ (EN) Accreditations - 2005 Albums, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  10. ^ (DE) Red Hot Chili Peppers - By the Way – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  11. ^ (PT) Red Hot Chili Peppers – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  12. ^ (EN) By the Way – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  13. ^ (DA) Album Top-40 - Uge 38 - 2002, su hitlisten.nu, Hitlisterne.NU. URL consultato il 28 marzo 2023.
  14. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2003, su ifpi.org, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 12 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  15. ^ (FI) Red Hot Chili Peppers, su ifpi.fi, Musiikkituottajat. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2015).
  16. ^ (FR) Red Hot Chili Peppers - By the Way – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  17. ^ (JA) ゴールド等認定作品一覧 2002年月, su riaj.or.jp, Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  18. ^ (EL) Top 50 Ξένων Άλμπουμ, su ifpi.gr, IFPI Greece. URL consultato il 17 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2003).
  19. ^ DATI DI VENDITA - RED HOT CHILI PEPPERS, su it-charts.150m.com. URL consultato il 18 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2007).
  20. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart - 17 November 2002, su nztop40.co.nz, The Official NZ Music Charts. URL consultato il 28 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2016).
  21. ^ (NL) Goud/Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 15 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  22. ^ (EN) By the Way, su British Phonographic Industry. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  23. ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 2000–2003, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
  24. ^ a b (EN) Red Hot Chili Peppers - By the Way – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 29 giugno 2016.
  25. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  26. ^ By the Way (certificazione), su FIMI. URL consultato il 3 novembre 2020.
  27. ^ a b Zac Johnson, By the Way – Red Hot Chili Peppers, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 29 agosto 2010 (archiviato il 4 aprile 2019).
  28. ^ a b Reviews for By the Way by Red Hot Chili Peppers, su metacritic.com, Metacritic. URL consultato l'11 gennaio 2016 (archiviato il 1º febbraio 2016).
  29. ^ a b Clark Collis, Red Hot Chili Peppers: By the Way, in Blender, n. 9, settembre 2002, p. 142. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2005).
  30. ^ a b David Browne, By The Way, in Entertainment Weekly, 12 luglio 2002. URL consultato l'11 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2016).
  31. ^ Steven Poole, The Red Hot Chili Peppers, By the Way, in The Guardian, 12 luglio 2002. URL consultato l'11 gennaio 2016 (archiviato il 5 marzo 2016).
  32. ^ Richard Cromelin, Chili Peppers Grapple With Some Old Demons, in Los Angeles Times, 7 luglio 2002. URL consultato l'11 gennaio 2016 (archiviato il 7 marzo 2016).
  33. ^ John Robinson, Red Hot Chili Peppers : By The Way, in NME, 13 luglio 2002. URL consultato il 13 giugno 2009 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2008).
  34. ^ Red Hot Chili Peppers: By the Way, in Q, n. 193, agosto 2002, p. 118.
  35. ^ a b c Tom Moon, By The Way, su Rolling Stone, 2 luglio 2002. URL consultato il 2 giugno 2007 (archiviato il 16 gennaio 2011).
  36. ^ Edna Gundersen, Red Hot Chili Peppers, By the Way, in USA Today, 16 luglio 2002.
  37. ^ a b Robert Christgau, Not Hop, Stomp, in The Village Voice, New York, 22 aprile 2003. URL consultato il 9 febbraio 2013 (archiviato il 9 febbraio 2013).
  38. ^ RED HOT CHILI PEPPERS, su festivalbar.it. URL consultato il 28 dicembre 2015.
  39. ^ Kiedis, Sloman, 2004. p. 456
  40. ^ Kiedis, Sloman, 2004. p. 458
  41. ^ Kiedis, Sloman, 2004. p. 420
  42. ^ [1]
  43. ^ [2]
  44. ^ [3]
  45. ^ [4]
  46. ^ Mojo Magazine; 8/02 – Page 118.
  47. ^ Q Magazine August 2002, p.118"
  48. ^ [5]
  49. ^ Jaime Lowe, Mild Salsa, in The Village Voice, 20 agosto 2002. URL consultato il 24 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  50. ^ Zac Johnson, By the Way Review, in AllMusic.
  51. ^ a b c d e f g h i j k l m n (EN) Red Hot Chili Peppers - By The Way, su ultratop.be. URL consultato il 23 giugno 2013.

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