Sulconazolo

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Sulconazolo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC18H15Cl3N2S
Massa molecolare (u)397.749 g/mol
Numero CAS61318-90-9
Codice ATCD01AC09
PubChem5318
DrugBankDB06820
SMILES
C1=CC(=CC=C1CSC(CN2C=CN=C2)C3=C(C=C(C=C3)Cl)Cl)Cl
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302
Consigli P--- [1]

Il miconazolo, disponibile con il nome commerciale Exelderm, è un farmaco antifungino topico a largo spettro. Il suo principio attivo è il nitrato di sulconazolo, un derivato dell'imidazolo che inibisce la crescita dei comuni dermatofiti patogeni. È efficace nel trattamento di tinea cruris (fungo dell'inguine), tinea corporis (tigna) e tinea versicolor (infezione fungina della pelle) causati da ceppi fungini suscettibili. Il miconazolo si è dimostrato efficace e ben tollerato nel trattamento delle infezioni fungine superficiali.[2][3][4][5]

Farmacologia[modifica | modifica wikitesto]

Indicazione d'uso[modifica | modifica wikitesto]

La soluzione di sulconazolo al 1,0% è indicata per il trattamento di tinea cruris e tinea corporis causate da Trichophyton rubrum, Trichophyton mentagrophytes, Epidermophyton floccosum e Microsporum canis, nonché per il trattamento di tinea versicolor. L'efficacia nel trattamento di tinea pedis (piede d'atleta) non è stata dimostrata.[3][4]

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco è un antifungino ad ampio spettro che inibisce la crescita di dermatofiti, lieviti e altri funghi filamentosi e dimorfici. Il fattore di inibizione relativa, una misurazione che rappresenta una parte fissa della curva dose-risposta antifungina, può essere determinato per valutare l'attività inibitoria dei farmaci antifungini. Contro lieviti patogeni come i dermatofiti e gli aspergilli, il principio attivo ha presentato valori di inibizione relativa simili ad altri imidazoli.[2] In condizioni in vitro, la potenza fungicida del sulconazolo dipende dalla sua concentrazione e dalla fase di crescita delle cellule inoculate. Il sulconazolo ha mostrato anche proprietà antibatteriche in vitro, con concentrazioni inibitorie minime (MIC) inferiori a 12,5 mg/L contro diverse specie di Staphylococcus, nonché Streptococcus faecalis e diversi anaerobi gram-positivi.[6]

Meccanismo d'azione[modifica | modifica wikitesto]

Il meccanismo d'azione non è ben definito; tuttavia, si ritiene che sia simile ad altri derivati imidazolici.[7] La funzione degli imidazoli può essere attribuita alla loro somiglianza strutturale con le purine essenziali al metabolismo. Gli imidazoli inibiscono la lanosterolo 14-alfa demetilasi, un enzima dipendente dal citocromo P-450 presente nei funghi responsabile della conversione del lanosterolo in ergosterolo. Poiché l'ergosterolo è necessario per mantenere l'integrità della membrana fungina, l'inibizione della lanosterolo 14-alfa demetilasi porta a un aumento della permeabilità cellulare fungina. Pertanto, l'uso di un imidazolo come il sulconazolo inibisce la crescita fungina.[8][2]

Assorbimento[modifica | modifica wikitesto]

Uno studio condotto su soggetti sani a cui è stata somministrata crema al 1% per un periodo di sette giorni ha mostrato che l'assorbimento percutaneo totale di sulconazolo dopo somministrazione topica era compreso tra l'8,71% e l'11,3% della dose.[6] Un altro studio condotto su volontari sani a cui è stata somministrata 1 g di crema al 1% di sulconazolo ha stimato che circa il 12% della dose veniva assorbito attraverso la pelle.[2] In generale, gli imidazoli topici vengono scarsamente assorbiti (<15%); tuttavia, il sulconazolo potrebbe presentare livelli di assorbimento più elevati rispetto ad altri.[6][9]

Volume di distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il valore riguardanti il volume apparente di distribuzione del farmaco non è attualmente disponibile.[5]

Legame alle proteine[modifica | modifica wikitesto]

Il valore della quota riguardante il legame del farmaco con le proteine plasmatiche non è attualmente disponibile.[5]

Metabolismo[modifica | modifica wikitesto]

I valori e le vie riguardanti il metabolismo del farmaco non sono attualmente disponibile.[5]

Via di eliminazione[modifica | modifica wikitesto]

Circa il 6,70% della dose è stato recuperato nelle urine e il 2,01% nelle feci durante un periodo di raccolta di 7 giorni. La radioattività è stata rilevata sia nelle urine che nelle feci a 7 giorni, probabilmente a causa di un effetto di accumulo.[6]

Emivita[modifica | modifica wikitesto]

Il valore dell'emivita del farmaco non è attualmente disponibile.[5]

Clearance[modifica | modifica wikitesto]

Il valore riguardante la clearance del farmaco non è attualmente disponibile.[5]

Tossicità[modifica | modifica wikitesto]

In uno studio condotto su ratti a cui è stata somministrata una dose 125 volte superiore alla dose umana (in mg/kg), il sulconazolo è risultato essere embriotossico e ha provocato una gestazione prolungata e distocia. Non esistono studi adeguati o controllati sulle donne in gravidanza, pertanto il sulconazolo dovrebbe essere utilizzato durante la gravidanza solo se i potenziali benefici giustificano il potenziale rischio per il feto.[3][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 24.10.2012, riferita al nitrato
  2. ^ a b c d P. Benfield e S. P. Clissold, Sulconazole. A review of its antimicrobial activity and therapeutic use in superficial dermatomycoses, in Drugs, vol. 35, n. 2, 1988-02, pp. 143–153, DOI:10.2165/00003495-198835020-00004. URL consultato il 17 luglio 2023.
  3. ^ a b c FDA Approved Drug Products: Exelderm (sulconazole nitrate) cream 1.0% tor topical use (PDF), su accessdata.fda.gov.
  4. ^ a b c FDA Approved Drug Products: Exelderm (sulconazole nitrate) solution 1.0% for topical use (PDF), su accessdata.fda.gov.
  5. ^ a b c d e f Sulconazole, su go.drugbank.com. URL consultato il 17 luglio 2023.
  6. ^ a b c d T. J. Franz e P. Lehman, Percutaneous absorption of sulconazole nitrate in humans, in Journal of Pharmaceutical Sciences, vol. 77, n. 6, 1988-06, pp. 489–491, DOI:10.1002/jps.2600770605. URL consultato il 17 luglio 2023.
  7. ^ R. J. Holt, Topical pharmacology of imidazole antifungals, in Journal of Cutaneous Pathology, vol. 3, n. 1, 1976, pp. 45–59, DOI:10.1111/j.1600-0560.1976.tb00846.x. URL consultato il 17 luglio 2023.
  8. ^ Tryphon K. Mazu, Barbara A. Bricker e Hernan Flores-Rozas, The Mechanistic Targets of Antifungal Agents: An Overview, in Mini Reviews in Medicinal Chemistry, vol. 16, n. 7, 2016, pp. 555–578, DOI:10.2174/1389557516666160118112103. URL consultato il 17 luglio 2023.
  9. ^ J. D. Cleary, J. W. Taylor e S. W. Chapman, Imidazoles and triazoles in antifungal therapy, in DICP: the annals of pharmacotherapy, vol. 24, n. 2, 1990-02, pp. 148–152, DOI:10.1177/106002809002400207. URL consultato il 17 luglio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]