Necropoli di Cassibile
Necropoli di Cassibile | |
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La necropoli vista da lontano | |
Civiltà | Sicana, Sicula, bizantina |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Avola, Noto, Siracusa |
Scavi | |
Date scavi | 1896-1899; 1923 |
Archeologo | Paolo Orsi |
Amministrazione | |
Visitabile | Si |
Mappa di localizzazione | |
Il sito archeologico di Cassibile comprende necropoli antiche e edifici rupestri scavati nella roccia in gran parte presenti all'interno dell'area demaniale della Riserva di Cavagrande del Cassibile. Parte del sito, invece, ricade in terreni privati e pertanto risulta di difficile accesso.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il sito si trova sul versante nord di Cavagrande del Cassibile, luogo di interesse sia archeologico che naturalistico. Cavagrande, come dice la stessa denominazione, è il canyon più largo e lungo della zona; più a nord sono presenti altre cave, molto più strette che terminano in corrispondenza dell'attuale abitato di Cassibile. Una di queste cave è la Cava Sant'Anna, ed è la più interessante dal punto di vista archeologico perché contiene al suo interno la Necropoli di Cassibile, che è, dopo Pantalica, il più grande complesso tombale della civiltà sicula. Sono presenti infatti circa duemila tombe a grotticella artificiale, databili ad un periodo che va dal 1000 all'800 a.C., epoca storica denominata dagli archeologi come "Seconda facies di Pantalica" o di "Cassibile", in quanto prende il nome proprio da questa necropoli. Sono stati rinvenuti numerosi reperti, oggi custoditi presso il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi, come le fibule ad arco a gomito, e vasellame (ceramica piumata)[1]. Altri complessi tombali, più isolati, sono inseriti all'interno delle cave successive; si tratta di tombe posteriori e quasi tutte a camera.
I numerosi reperti ci svelano che la civiltà che viveva tra Avola antica e Cassibile era molto raffinata, probabilmente per via di un costante contatto con i Fenici e per la sua vicinanza al mare[2]. La necropoli di Cava Sant'Anna fu riutilizzata in epoca bizantina, e molte tombe furono destinate anche ad altri usi; lo dimostrano gli arcosoli all'interno di alcune tombe a camera. Inoltre è assai probabile che, il colle piramidale che si trova di fronte alla necropoli, chiamato "Cugno Mola" è da identificarsi con il fortilizio[3], di cui parla Tucidide nel racconto sulla Guerra del Peloponneso[4]; doveva cioè trattarsi del luogo, in prossimità della foce del fiume Cassibile, dove i Siracusani avevano installato una fortezza militare per sorvegliare gli Ateniesi in fuga. I Siracusani, infatti, dal colle impedirono agli Ateniesi di entrare nella valle del Cassibile, dove avrebbero cercato rifugio presso i Siculi di Avola antica. Evidentemente i Siracusani e i Siculi, in vista dell'imminente vittoria siracusana, si erano alleati contro il nemico ateniese.
Ipotesi
[modifica | modifica wikitesto]Per l'estensione della necropoli, si è ipotizzata l'esistenza di un grande centro siculo (spesso identificato con una delle antiche città chiamate Hybla), nato in seguito al sovrappopolamento di Pantalica intorno all'XI secolo a.C. e che successivamente, ebbe in Avola antica il suo fulcro. Del centro abitato rimangono, sul colle di fronte alla necropoli, solo i resti di un tempietto dorico d'età greca, prostilo[5].
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su necropoli di Cassibile
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cassibile come Pantalica, da youtube, su youtube.com.
- Le tombe di Cassibile, su siciliafotografica.it. URL consultato il 14 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2014).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Orsi, Necropoli sicula di Cassibile, BPI, XVIII, 1892, pp. 67-84
- Paolo Orsi, Pantalica e Cassibile. Necropoli sicule del secondo periodo. MonAl IX, 1899, pp. 117 e seguenti
- Luigi Bernabò Brea, Fenici – Leggenda e archeologia della protostoria siciliana, Kokalos, X-XI, 1964-1965, pp 1-34
- Luigi Bernabò Brea, Xouthia e Hybla e la formazione della facies culturale di Cassibile, in Atti della XII Riunione Scientifica dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Siracusa-Malta, 1968,” Firenze, 1971, 11-28
- Bietti e Sestieri, L'età del bronzo tarda e finale in Sicilia, in atti della XXI riunione, cit. 599 e seguenti, 1979.
- Giuseppe Agnello, L’architettura bizantina in Sicilia, Firenze, La Nuova Italia, 1952, pp. 206-207, 212-213.
- Paola Pelagatti 1978 Nuovi dati sulle importazioni greche delle necropoli indigeni dei dintorni di Siracusa nel corso dell'VIII secolo a.C. Atti del Convegno sugli insediamenti coloniali greci in Sicilia nell'VIII e VII secolo a.C. Siracusa 1977 Cron Arch XVII, 1978, 111-112
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Luigi Bernabò Brea, Bibliografia tipografica della colonizzazione greca in Italia e nelle Isole Tirreniche, anno 1987, pp. 45-53.
- ^ Luigi Bernabò Brea, Introduzione a Pantalica. Ricerche intorno all'Anaktoron, Centre Jean Bérard, 1990. §372.
- ^ Tommaso Fazello, I, 4,1, 1558.
- ^ Tucidide, Guerra del Peloponneso, VII, §80.
- ^ Luigi Bernabò Brea, Introduzione a Pantalica. Ricerche intorno all'Anaktoron, Centre Jean Bérard, 1990. §287.