Gum 18

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gum 18
Regione H II
Gum 18
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneVele
Ascensione retta08h 51m 48s[1]
Declinazione-43° 51′ 00″[1]
Coordinate galattichel = 264,3; b = +00,3[1]
Distanza5870[2] a.l.
(1800[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)30' x 30'[3]
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Dimensioni51,2 a.l.
(15,7 pc)
Altre designazioni
RCW 35[1]
Mappa di localizzazione
Gum 18
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 08h 51m 48s, -43° 51′ 00″

Gum 18, nota anche come RCW 35, è un'estesa nebulosa a emissione visibile nella costellazione delle Vele.

Si osserva nella parte orientale della costellazione, circa 3,5° a WSW della stella (γ Velorum); la sua tenue nebulosità si confonde con quella del bordo sudorientale della Nebulosa di Gum e i delicati filamenti della Nebulosa delle Vele. La sua declinazione moderatamente australe comporta che dalle regioni boreali la sua osservazione sia in parte difficoltosa, specialmente oltre i 46°N. Dall'emisfero australe invece è osservabile per buona parte delle notti dell'anno. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è compreso fra i mesi di dicembre e maggio.

Si tratta di una regione H II di estese dimensioni situata alla distanza di circa 1800 parsec (circa 5870 anni luce),[2] in direzione dell'associazione OB Vela OB1 e della nube Vela Molecular Ridge B; data la compatibilità fra le distanza dei due oggetti, questa nube appare legata a quest'associazione. Fra le stelle che potrebbero concorrere alla sua ionizzazione, la più probabile è CD-43 4690, sebbene ne siano indicate altre, come CD-43 3088.[4] CD-43 4690 è una giovane e massiccia stella blu di classe spettrale O7.5, con una magnitudine apparente pari a 9,61,[5] mentre le altre probabili stelle ionizzatrici sono di classe spettrale B. In questa direzione appare anche la nebulosa a riflessione vdBH 21, nonché la brillante stella HD 76004, che essendo però a 394 parsec (1284 anni luce) di distanza, non fa parte del complesso nebuloso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 21 gennaio 2010.
  2. ^ a b c Avedisova, V. S.; Palous, Jan, Kinematics of star forming regions, in Astronomical Institutes of Czechoslovakia, Bulletin, vol. 40, n. 1, febbraio 1989, pp. 42-52. URL consultato il 21 gennaio 2010.
  3. ^ Rodgers, A. W.; Campbell, C. T.; Whiteoak, J. B., A catalogue of Hα-emission regions in the southern Milky Way, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 121, n. 1, 1960, pp. 103–110. URL consultato il 21 gennaio 2010.
  4. ^ Avedisova, V. S.; Kondratenko, G. I., Exciting stars and the distances of the diffuse nebulae, in Nauchnye Informatsii, vol. 56, 1984, p. 59. URL consultato il 21 gennaio 2010.
  5. ^ Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 21 gennaio 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari