Fracchia la belva umana

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Fracchia e la Belva Umana
Paese di produzioneItalia
Durata96 minuti
Generecommedia
RegiaNeri Parenti
SoggettoGianni Manganelli
SceneggiaturaGianni Manganelli, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Neri Parenti, Paolo Villaggio
ProduttoreBruno Altissimi e Claudio Saraceni
FotografiaAlberto Spagnoli
MontaggioSergio Montanari
MusicheFred Bongusto
ScenografiaGiantito Burchiellaro
CostumiMario Ambrosino
Interpreti e personaggi

Fracchia la Belva Umana è un film del 1981, diretto dal regista Neri Parenti.

Trama

Il modesto e sfortunato geometra Giandomenico Fracchia lavora come impiegato in una ditta produttrice di merendine al cioccolato. Quotidianamente viene preso come bersaglio di scherzi e ripetute prese in giro da parte dei suoi colleghi, nonché dal direttore, il quale lo considera l'ultimo elemento dell'intera azienda. Causa la sua perfetta somiglianza ad un pericoloso criminale soprannominato Belva Umana ricercato da tutte le forze di Polizia, egli si ritroverà ad essere arrestato tre volte in una notte (Carabinieri, Polizia di stato e Digos che perquisiscono la vettura di Fracchia per tre volte, praticamente distruggendola). Nonostante gli venga fornito uno speciale lasciapassare, al fine di non essere più d'intralcio all'attività investigativa, il suo calvario non terminerà creando situazioni comiche, brillanti ed impreviste lungo tutta la durata del film.

Non appena casualmente la vera Belva Umana verrà infatti in contatto con lo sfortunato malcapitato, riconoscerà immediatamente la fortuita copertura che può invece offrirgli come sosia, nonostante lo reputi un "imbranato"; egli comunque si impossesserà dell'importantissimo lasciapassare per continuare indisturbato a svolgere le proprie attività illecite. In alcuni casi, però, è Fracchia a dover uscire e sostituirlo portando con sé tale documento, come quando verrà costretto ad incontrare prima gli uomini arruolati dal criminale per una rapina in banca, e poi la sua madre terribile di origini siciliane (Gigi Reder in una memorabile apparizione in drag). Dopo ripetute scene rocambolesche nonché inseguimenti vari, entrambi verranno uccisi (il primo dai carabinieri, il secondo dalla polizia) e si ritroveranno nell'aldilà dove gli verrà nuovamente richiesto di esibire l'originario e tanto prezioso lasciapassare. Avendo precedementemente sostituito l'originale con alcuni fogli di giornale, Fracchia sarà condannato all'inferno per l'eternità al contrario del criminale che sarà accolto con grazia in paradiso, ovvia metafora circa l'ingiustizia della vita, che perdura peraltro anche nell'aldilà.

Produzione

È il primo dei due film incentrati sulla figura di Giandomenico Fracchia, personaggio inventato da Paolo Villaggio affine al più famoso ragionier Ugo Fantozzi. Malgrado sia uscito sei anni dopo Fantozzi, e abbia riproposto e riciclato molte trovate di Fantozzi, il film si è rivelato un successo ed è diventato un cult movie. Molte trovate e gag di questo film sono diventate infatti celebri (come quella della poltrona-sacco) e sono diventate tipiche delle successive interpretazioni comiche di Villaggio (proprio in questo film viene proposta in ambito cinematografico la celebre battuta: «Com'è umano lei!», nata per le prime apparizioni di Fracchia in TV). Tra i tanti personaggi che compaiono durante la commedia in vari ruoli, sono certamente degne di nota la memorabile performance in siculo di Gigi Reder nei panni della madre del bandito, ma anche quella di Anna Mazzamauro come segretaria d'azienda nonché sogno d'amore irraggiungibile di Fracchia (al pari di quanto accade nella saga di Fantozzi). Sono inoltre ben riconoscibili due attori giovanissimi come Massimo Boldi e Francesco Salvi che interpretano i rapinatori scelti per affiancare il loro leader criminale in una rapina presso una filiale bancaria, nonostante sarà Fracchia a loro insaputa a doverli dirigere. Il commissario Auricchio è invece il celebre Pasquale Zagaria, alias Lino Banfi, che si ritroverà a gestire per lo più problemi inerenti a suoi uomini, poco professionali. Memorabili i duetti tra Auricchio e l'appuntato De Simone (Sandro Ghiani), che nei casi di difficoltà ha sempre ragione a discapito del superiore, che per questo si altera.

Riferimenti e citazioni

La vicenda centrale del film, incentrata sugli equivoci suscitati dalla presenza di due sosia, di cui uno è un malvivente, è la riproposizione quasi pedissequa della vicenda del film del 1935 Tutta la città ne parla di John Ford.

Poiché Fracchia/La Belva Umana è stato sceneggiato da alcuni autori che si sono occupati di film su Fantozzi, nel film vi sono vari riferimenti e citazioni che possono essere collegati al filone del ragioniere:

  • Una delle scene più famose del film è quella in cui Lino Banfi giunge al ristorante Da Sergio e Bruno gli incivili (nome con cui è ribattezzato il famoso locale Cencio la parolaccia) e dove canta il celebre motivo improvvisato volgare con cui si prende gioco di un cameriere che lo insulta.
  • il tormentone di Villaggio della risposta inventata introdotto nel film Fantozzi contro tutti, quando Cobram chiede a Fantozzi cos'è la punzonatura; Fracchia infatti tenta di rispondere al direttore Orimbelli che gli chiede cos'è l'organigramma (stessa domanda fatta quattro anni dopo a Paolo Casalotti dal comandante Pacini nel film I pompieri).
  • Fracchia viene definito «una merdaccia» così come accade spesso a Fantozzi;
  • Fracchia si chiude la mano nella portiera della macchina, così come aveva fatto il ragionier Fantozzi in Fantozzi;
  • durante il primo arresto e poco prima che gli venga consegnato il lasciapassare, Fracchia si rivolge al commissario Auricchio con il congiuntivo esortativo sbagliato "facci", di chiara provenienza fantozziana;
  • quando Fracchia, dopo il primo arresto, fa il romantico parlando della Luna, la signorina Corvino lo definisce un "poeta" ma mentre lo dice sputa per truccarsi; una situazione simile accade nel primo film della saga di Fantozzi;
  • la signorina Corvino dice a Fracchia di frenare dicendo «Freni, freni!», ma l'impiegato continua ad andare facendo un grave danno (in questo caso urta l'auto della Corvino), lo stesso accade ne Il secondo tragico Fantozzi sul traghetto per Capri, nel quale Fantozzi cade in mare con la celebre Bianchina;
  • Fracchia ritrovatosi sotto il tiro delle armi dei Carabinieri risponde con un «Che... che desiderano» così come Fantozzi dice ai delinquenti da cui viene pestato nel primo Fantozzi;
  • al loro primo incontro, la Belva Umana dice a Fracchia di sedersi, e quest'ultimo si siede nel vuoto: ritroviamo questa gag ne Il secondo tragico Fantozzi, Superfantozzi e in Fantozzi contro tutti;
  • dopo il pranzo fatto dalla madre della Belva Umana, Fracchia emette un mega-rutto, come quello di Fantozzi nei primi due film;
  • dopo il maxi-clistere, la terribile "mammuzza" prepara a Fracchia una pezza d'acqua bollente che gli procura una terribile ustione; lo stesso succede a Fantozzi ne Il secondo tragico Fantozzi;
  • prima e durante la rapina in banca, Fracchia, avendo la pistola nella cinta, si spara due volte accidentalmente nel basso ventre come Fantozzi durante la battuta di caccia ne Il secondo tragico Fantozzi;
  • lanciando la bomba, Fracchia, la fa cadere nella manica della giacca, e dopo essersi denudato riesce a buttarla via, lo stesso succede a Fantozzi durante la caccia ne Il secondo tragico Fantozzi;
  • la mossa seducente con le labbra della signorina Corvino quando crede che Fracchia sia la Belva, è la stessa che fa la signorina Silvani ne "Il secondo tragico Fantozzi";
  • dopo l'appassionato bacio ricevuto dalla Corvino, Fracchia si ritrova con una lingua spropositatamente lunga; la gag della lingua è presente anche ne Il secondo tragico Fantozzi nella scena della festa nella villa della Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare, e in Fantozzi contro tutti durante la Coppa Cobram.

In futuro anche in altri film di Villaggio alcune gag e trovate di questo film saranno riprese, ecco l'elenco:

  • la frase «Com'è umano lei!» (che vanta alcune variabili del genere «Come è buono lei!» o «Come sono fortunato, io!») creata per le prime apparizioni di Fracchia in TV verrà ripresa numerose volte nei successivi film di Villaggio;
  • all'inizio del film Fracchia cade nella fontana, succederà lo stesso a Fantozzi in Fantozzi va in pensione;
  • Fracchia dice alla Corvino che il suo segno zodiacale è "Topo", lo stesso dirà Fantozzi verso la fine di Fantozzi alla riscossa;
  • Fracchia tenta di spiegare a gesti, invano, cos'è l'organigramma al direttor dottor Orimbelli; lo stesso accadrà ad un altro personaggio interpretato da Villaggio, Paolo Casalotti, nel film I pompieri, con il comandante Pacini (interpretato da Gigi Sammarchi).

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